sabato 29 ottobre 2011

“Austerità? No, grazie”. Berlusconi scrive al Foglio.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha scritto una lunga lettera al Foglio, sotto il titolo:
“Austerità? No, grazie”. Eccone alcuni stralci. Nel Foglio l'intervento integrale.
          Gentile direttore,

bisogna stare attenti alle parole, come sapete voi del Foglio. “Austerità” non fa parte del mio vocabolario. Responsabilità sì, autonomia sì, libertà sì, ma austerità no. La polemica sui “licenziamenti facili” è figlia di una cultura ottocentesca che ignora i cambiamenti del mercato mondiale ed è oltraggiosa per l’intelligenza degli italiani: già ora nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dove lavora circa la metà degli occupati, non vige la giusta causa. E se ora il governo si propone di intervenire sui contratti di lavoro, seguendo la strada indicata dal disegno di legge presentato dal senatore dell’opposizione Pietro Ichino, è solo per aumentare la competitività del Paese, aprire nuovi spazi occupazionali per le donne e per i giovani, e garantire a chi perde il lavoro l’aiuto della cassa integrazione per trovare una nuova occupazione.
Di fronte al compimento di una fase critica e turbolenta, e dopo che in Europa il nostro e altri governi hanno chiesto e ottenuto impegni finanziari a difesa dell’euro, dando assicurazioni sulle riforme e un calendario impegnativo per la loro realizzazione, si va purtroppo dipanando una campagna fatta di ipocrisie e falsità, che tende a rovesciare come un guanto il senso delle cose. Ci siamo impegnati per la crescita, per lo sviluppo, per più efficaci regole di concorrenza, di competitività, di mobilità sociale, non per deprimere l’economia e rilanciare la lotta di classe, che come ho detto in Parlamento è finita da un pezzo. La rete di protezione sociale, in specie sul tema del lavoro, è tutto sommato abbastanza solida in Italia, e nessuno vuole sfilacciarla. Il problema è di ridurre le cattive abitudini, scongiurare un’estensione abnorme del lavoro precario, offrire un futuro qualificato ai giovani e alle donne rimuovendo solo e soltanto le rigidità improprie che impediscono l’allargamento della base occupazionale e produttiva, per avvicinarci agli obiettivi del Trattato di Lisbona sulla partecipazione al mercato del lavoro, purtroppo ancora lontani.
Gli imprenditori del XXI secolo non sono i padroni delle ferriere dell’Ottocento, non si svegliano al mattino con l’impulso di liberarsi di manodopera per gonfiare profitti. E i lavoratori sono titolari di forza contrattuale e di diritti, non schiavi sociali. Non dobbiamo sottometterci alla caricatura di noi stessi.

di Silvio Berlusconi

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L’Umanesimo Illuminista deve dialogare con l’Umanesimo Cristiano.

JULIA KRISTEVA - VATICANO - ASSISI - 27/10/2011
Dopo la Shoah e il Gulag, l’uomo non può essere il “fine”. La secolarizzazione tace sulla donna e sulla madre. “L’incontro delle nostre diversità qui, ad Assisi, testimonia che l’ipotesi della distruzione non è l’unica possibile”. L’intervento della rappresentante non credente alla Giornata di Assisi.
Assisi (AsiaNews) - Pubblichiamo in versione integrale l’intervento della prof.ssa Julia Kristeva alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, che Benedetto XVI ha convocato oggi ad Assisi. Per la prima volta, negli incontri avvenuti ad Assisi in 25 anni, il pontefice ha voluto invitare dei rappresentanti non credenti, ma “cercatori della verità”. Nel suo discorso egli ha valorizzato molto la loro presenza, che interroga credenti e atei. La prof.ssa Julia Kristeva, nata in Bulgaria (1941), vive in Francia dal 1966. Linguista, psicanalista, filosofa e scrittrice francese. Ha collaborato con Michel Foucault, Roland Barthes, Jacques Derrida e Philippe Sollers e si è sposata con quest’ultimo. Ha scritto una trentina di libri. Cos’è l’umanesimo? Un grande punto di domanda sulla questione più seria? È nella tradizione europea, greco-giudaico-cristiana che si produce questa realtà, che continua al tempo stesso a promettere, a deludere, a rifondarsi. Signore e Signori, Le parole di Giovanni Paolo II, “Non abbiate paura!”, non sono indirizzate unicamente ai credenti, perché esse incoraggiavano a resistere al totalitarismo. L’appello di quel Papa, apostolo dei diritti umani, ci spinge anche a non temere la cultura europea, ma, al contrario, ad osare l’umanesimo: nel costruire delle complicità tra l’umanesimo cristiano e quello che, scaturito dal Rinascimento e dall’Illuminismo, ha l’ambizione di aprire le strade rischiose della libertà.
1. L’umanesimo del XXI secolo non è un teomorfismo. Né “valore”, né “fine” superiore, l’Uomo con la maiuscola non esiste. Dopo la Shoah e il Gulag, l’umanesimo ha il dovere di ricordare a uomini e donne che se, per un verso, noi ci riteniamo gli unici legislatori, è unicamente attraverso la continua messa in questione della nostra situazione personale, storica e sociale che noi possiamo decidere della società e della storia.
2. L’umanesimo è un processo di rifondazione permanente, che si sviluppa unicamente grazie a delle rotture che sono delle innovazioni. La memoria non riguarda il passato: la Bibbia, i Vangeli, il Corano, il Rigveda, il Tao, ci abitano al presente. Affinché l’umanesimo possa svilupparsi e rifondarsi, è giunto il momento di riprendere i codici morali costruiti nel corso della storia: senza indebolirli, per problematizzarli, rinnovandoli di fronte a nuove singolarità.
3. L’umanesimo è un femminismo. La liberazione dei desideri doveva condurre all’emancipazione delle donne. Le battaglie per una parità economica, giuridica e politica necessitano di una nuova riflessione sulla scelta e la responsabilità della maternità. La secolarizzazione è a tutt’oggi la sola civilizzazione che manchi di un discorso sulla realtà della madre. Questo legame passionale tra la madre e il bambino, attraverso il quale la biologia diviene senso, alterità e parola, è una “reliance” che, differente dalla funzione paterna e dalla religiosità, le completa, partecipando a pieno titolo all’etica umanista.
4. Poiché risveglia i desideri di libertà di uomini e donne, l’umanesimo ci insegna a prenderci cura di essi.
La cura amorosa per l’altro, la cura della terra, dei giovani, dei malati, degli handicappati, degli anziani non autosufficienti, costituiscono delle esperienze interiori che creano delle nuove prossimità e delle solidarietà inattese. Non abbiamo un altro modo per accompagnare la rivoluzione antropologica, già annunciata dalla corsa in avanti delle scienze, dai procedimenti incontrollabili della tecnica e della finanza, e dall’incapacità del modello democratico piramidale a canalizzare le novità.
5. L’uomo non fa la storia, noi siamo la storia. Per la prima volta, l’homo sapiens è in grado di distruggere la terra e se stesso in nome delle proprie credenze, religioni o ideologie. Ugualmente per la prima volta gli uomini e le donne sono in grado di rivalutare in completa trasparenza la religiosità costitutiva dell’essere umano. L’incontro delle nostre diversità qui, ad Assisi, testimonia che l’ipotesi della distruzione non è l’unica possibile. Nessuno può sapere quali esseri umani succederanno a noi che siamo impegnati in questa transvalutazione antropologica e cosmica senza precedenti. La rifondazione dell’umanesimo non è un dogma provvidenziale né un gioco dello spirito, è una scommessa. Signore e Signori, l’età del sospetto non è più sufficiente. Di fronte alle crisi e alle minacce che si aggravano, è giunta l’età della scommessa. Osiamo scommettere sul rinnovamento continuo delle capacità di uomini e donne a credere e a conoscere insieme. Affinché, nel “multiverso” bordato di vuoto, l’umanità possa perseguire ancora a lungo il proprio destino creativo.

Quattro italiani lanciano la sfida.

ANSA.it > Speciali > News
Sono ben 56 i film italiani, di cui quattro in concorso, nella selezione ufficiale, La kriptonite nella borsa di Ivan Cotroneo, Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati, Il mio domani di Marina Spada e Il paese delle spose infelici e Pippo Mezzapesa, fra novità e retrospettive, alla sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (27 ottobre - 4 novembre). Fra gli altri titoli più attesi L'industriale di Giuliano Montaldo e i documentari su Stefano Cucchi e su Agostino Di Bartolomei, per il quale dovrebbero arrivare al festival anche Carlo Verdone e Francesco Totti.

Tra gli italiani in gara lo sceneggiatore Ivan Cotroneo, nel suo esordio alla regia con La kriptonite nella borsa (tratto dal suo romanzo), interpretato, fra gli altri da Valeria Golino e Luca Zingaretti, racconta Peppino, napoletano di 9 anni che con la fantasia trasforma il cugino Gennaro, appena morto, in un amico/superman immaginario. Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati è la storia dell'amore contrastato, negli anni '30, tra la ricca Francesca (Micaela Ramazzotti) e Carlino (Cesare Cremonini, al suo debutto al cinema), figlio scapestrato di una coppia di contadini. In Il mio domani di Marina Spada Claudia Gerini e' una manager costretta a rivedere le sue priorità per prendersi cura del padre malato (Raffaele Pisu). Mentre Il paese delle spose infelici del debuttante Pippo Mezzapesa, dal romanzo di Mario Desiati, è sull'amicizia, fra due adolescenti del sud e Annalisa, ragazza bellissima e misteriosa. Fuori concorso L'industriale, sguardo di Giuliano Montaldo sulla crisi attraverso un imprenditore (Pierfrancesco Favino) che perde ogni scrupolo e Un giorno questo dolore ti sarà utile di Roberto Faenza, dal romanzo di Peter Cameron, ritratto della New York di oggi con i premi Oscar Marcia Gay Harden e Ellen Burstyn. Tra gli eventi speciali ci sono documentari come '148 Stefano. Mostri dell'inerzià di Maurizio Cartolano, su Stefano Cucchi, realizzato con la famiglia del romano morto nel 2009; '11 metri' di Francesco Del Grosso, su Agostino Di Bartolomei; L'illazione il film inedito di Lelio Luttazzi; le confessioni di Franco Califano in Noi di settembre di Stefano Veneruso; La passione di Laura di Paolo Petrucci dedicato a Laura Betti. In gara fra i documentari di L'altro cinema - Extra, ci sono Franca la prima, ritratto di Franca Valeri firmato da Sabina Guzzanti e Grazia e furore di Heidi Rizzo.
Nella stessa sezione, fuori concorso, tra gli altri: Africa Women: in Viaggio per il Nobel della pace di Stefano Scialotti e 'Io non sono io. Giulietta e gli altri' in cui Paolo Santolini segue Riccardo Scamarcio (protagonista anche di un incontro con il pubblico dei Duetti, con Sergio Rubini) nella preparazione teatrale di Romeo e Giulietta. Ad animare i Duetti, anche Sergio Castellitto con Penelope Cruz (in preapertura), e Vinicio Marchioni con Valeria Solarino. Per il Festival in città, nascono due nuove sezioni come Vetrina dei giovani cineasti italiani e Off Doc. Un Viaggio nell'identità italiana è proposto dall'omaggio ai 150 anni dell'Unità, con le versioni restaurate di Rotaie di Mario Camerini e I Cannibali di Liliana Cavani, e la retrospettiva 'Decamerone Italiano' con film, fra gli altri, di Monicelli, Risi, Wertmuller e Olmi. Tra le mostre 'Monica e il cinema' per gli 80 anni di Monica Vitti e l'omaggio a Pier Paolo Pasolini curato dai premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

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martedì 25 ottobre 2011

Equitalia: tre numeri verdi, linee operative 24 ore su 24

Assistenza telefonica capillare 7 giorni su 7. Un canale dedicato in ciascuna area geografica per rendere sempre più facile e trasparente il rapporto con i cittadini.
Tre numeri verdi per garantire assistenza e informazioni ai cittadini. Dopo il processo di riorganizzazione iniziato lo scorso luglio che, con la nascita di Equitalia Nord, Equitalia Centro ed Equitalia Sud, ha semplificato la struttura della riscossione, sono state attivate tre linee telefoniche, una per ogni area geografica di competenza degli agenti della riscossione.
Le linee sono operative tutti i giorni, 24 ore su 24, anche nel weekend. È possibile parlare direttamente con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Nelle altre fasce orarie e il Sabato e la Domenica, invece, si potranno avere le informazioni sui principali servizi tramite risponditore automatico.
Ecco i numeri di telefono attivati:
Equitalia Nord
800.927.940 numero verde gratuito da telefono fisso
06 72277017 da telefono cellulare o dall’estero (secondo piano tariffario)
Equitalia Centro, Equitalia Sardegna, Equitalia Marche ed Equitalia Pragma
800.236.876 numero verde gratuito da telefono fisso
06 72277020 da telefono cellulare o dall’estero (secondo piano tariffario)
Equitalia Sud ed Equitalia Basilicata
800.422.687 numero verde gratuito da telefono fisso
06 72277006 da telefono cellulare o dall’estero (secondo piano tariffario)
Equitalia Trentino Alto Adige-Südtirol: in attesa di adottare lo stesso numero di Equitalia Nord, c’è il numero 0471 294776, attivo con operatore dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30 (secondo piano tariffario).
I tre nuovi numeri si affiancano agli oltre 350 sportelli attivi sul territorio nazionale e al servizio per il cittadino “Scrivi all’Assistenza Contribuenti”, disponibile sul sito www.gruppoequitalia.it .
Fonte: nuovofiscooggi.it

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Cloud, i guasti informatici prima causa di perdita di Dati.

LO STUDIO
Nonostante la crescita della "nuvola" in termini di investimenti da parte delle aziende resta da sciogliere il nodo security. E' quanto emerge da un'indagine di CA Technologies. In Italia l'inadeguata preparazione del personale IT fra le cause della scarsa protezione dei sistemi.
Nonostante il trend positivo degli investimenti per il disaster recovery e la crescente adozione del cloud computing, le aziende continuano a registrare episodi di perdita di dati. E' quanto emerge dall'indagine "Insights: Data Protection and the Cloud 2011" a firma di CA Technologies.
Il 96% delle 202 aziende prese in esame ha infatti dichiarato di essere stata protagonista di "fughe" di informazioni nel corso dell'ultimo anno, riconducibili a cause diverse anche se a farla da padroni (per il 76% del campione) sono stati i guasti ai sistemi informatici (malfunzionamento di rete, storage, software). Fra le cause ricorrenti ci sono anche attacchi esterni contro l’IT (57% delle aziende).
In Italia, pur essendo elevata la frequenza di perdita di dati, sono poche le aziende dotate di sistemi di Disaster Recovery adeguati. Solo il 17% ha riferito di disporre di piani completi e dettagliati per la tutela dei dati in caso di evento catastrofico. E la mancanza di pianificazione si deve al mancato supporto e sostegno del top management (55%) e alla inadeguata preparazione del personale IT (43%).
“Sebbene la spesa per la protezione dei dati sia in aumento, l’indagine Insights: Data Protection and the Cloud 2011 ha denunciato l’insuccesso delle politiche aziendali che rende necessaria maggiore oculatezza negli investimenti,” sottolinea Chris Ross, Vice President Emea & Asia-Pacific, Data Management Csu di CA Technologies. “La perdita di dati può essere causata da numerosi fattori, perciò le organizzazioni farebbero bene a calcolare la probabilità di ciascuno in modo da orientare di conseguenza la loro pianificazione. È un’area importante su cui concentrarsi, dato che la perdita di dati può avere effetti catastrofici – per non parlare dei costi – sull’attività aziendale. Un precedente studio di CA Technologies ha rivelato che il tempo di inattività dovuto a guasti legati al reparto IT costerebbe a ogni azienda italiana una media di 34.000 euro all’anno, spesa che si potrebbe evitare con un piano adeguato di Distaster Recovery".
Dall'indagine di CA emerge un aumento costante della spesa per la protezione dei dati, con una quota crescente del budget destinato al cloud computing: un terzo (33%) delle organizzazioni ritiene che il cloud svolgerà un ruolo sempre più importante nei loro piani di business continuity del prossimo anno.
L’81% ha mantenuto costante o aumentato nel corso dell’ultimo anno il budget dedicato alla protezione dei dati, mentre il 19% ha in progetto di intensificare gli investimenti in tal senso. Un numero sempre maggiore di aziende si sta accorgendo della rilevanza del mondo cloud per le strategie di data protection, CA Technologies prevede quindi un aumento degli investimenti nelle soluzioni cloud.
Fra le aziende interpellate, il 30% ha dati che risiedono in una cloud privata, il 17% nella cloud pubblica. Una quota significativa (77%) dei soggetti che utilizzano una cloud privata ritiene che i dati e gli applicativi verrebbero adeguatamente protetti in caso di disastro; ben l’86% di coloro che utilizzano una cloud pubblica si fida degli Sla per la protezione dei dati stipulati con il fornitore.
25 ottobre 2011di Mila Fiordalisi.

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lunedì 17 ottobre 2011

LA CINA SI "UBRIACA" D'ITALIA, ACCORDO PER 100 ENOTECHE

Spumante Classico Italiano
(AGI) - Roma, 17 ott. - Il vino italiano si prepara alla 'campagna di Cina': l'iniziativa e' di Enoteca Italiana, storica cantina di Siena che attraverso la sua sede a Shanghai ha raggiunto un accordo con la Beijing Zhengyuan Youshi per dar vita, nei prossimi anni, a un network di 100 enoteche italiane su tutto il territorio del Dragone per esportare in Oriente il meglio della tradizione enologica del Bel Paese. L'accordo verra' firmato sabato prossimo a Pechino, e punta ad aprire la strada a una maggiore penetrazione dei vini italiani in un mercato che, entro il 2014, diventera' secondo le stime il sesto al mondo per consumo di vino. "Quello cinese e' certamente un popolo 'difficile', con tradizioni lontane - spiega Fabio Carlesi, segretario generale Enoteca Italiana - ma dove negli ultimi anni si sta diffondendo uno stile di vita sempre piu' occidentale e dove il Made in Italy e' sempre piu' apprezzato, anche nel settore enogastronomico". Recentemente, con il supporto della sede a Shanghai, Yihang, Enoteca Italiana ha realizzato diverse iniziative per far conoscere ai cinesi il vino italiano che, fino a non molti anni fa, era "un prodotto perlopiu' sconosciuto". L'ultima iniziativa, partita alla fine di agosto e chiamata emblematicamente "contaminazione", prevede corsi di formazione per direttori, sommelier e chef per imparare ad abbinare il vino italiano alla cucina cinese.

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LENTAMENTE MUORE ... VIVI !!!

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e’ infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita’.
Di: Martha Medeiros e Pablo Neruda
 
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RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ASSINFORM

Milano, – La Giunta di Assinform ha rinnovato il Consiglio Direttivo per il biennio 2011-2013, con la nomina di 10 nuovi consiglieri che partecipano in rappresentanza di Almaviva, Business-e, Exprivia, Microsoft, Nextiraone Italia, Postecom, Selex Elsag, Sesa, Sirti e Zucchetti.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è ora così composto:
  • Presidente: Paolo Angelucci (Cbt – Cosmic Blue Team)
  • Vicepresidenti: Costanza Amodeo (Engineering); Marco Tripi (Almaviva)
  • Consiglieri: Alessandro Barberis (Infocamere); Gianni Camisa (Dedagroup); Enrico Castanini (Datasiel); Paolo Castellacci (Sesa); Pier Luigi Dal Pino (Microsoft); Andrea Farina (Business-e); Domenico Favuzzi (Exprivia); Stefano Gigli (Telecom Italia); Antonio Grioli (Zucchetti Group); Roberto Liscia (Consorzio Netcomm); Stefano Lorenzi (Sirti); Roberto Lorini (Value Team); Franco Mazza (Aive Group); Giorgio Mosca (Selex Elsag); Roberto Pesce (Nextiraone Italia); Vincenzo Pompa (Postecom); Giovanni Radis (Unione Industriale di Torino-Gruppo Ict); Tatiana Rizzante (Reply); Elisabetta Romano (Pride); Mario Rosso (Almaviva).
Paolo Angelucci, Presidente Assinform, ha così commentato: “L’Information Technology italiana può offrire al Paese un contributo strategico in termini di apertura di nuove opportunità di crescita dell’economia, dell’occupazione, della competitività e produttività, ma deve essere messa al centro delle politiche di sviluppo del governo. L’Associazione rafforza il suo impegno nel valorizzare le potenzialità del settore, rimuovere criticità che ne ostacolano lo sviluppo, lavorare per l’affermazione di una concreta politica di digitalizzazione e infrastrutturazione avanzata del Paese”.
Recentemente Assinform è diventato socio di primo livello di Confindustria, mentre nel giugno scorso ha contribuito alla fondazione di Confindustria Digitale, la nuova federazione che riunisce le rappresentanze della filiera dell’informatica, delle telecomunicazioni e dell’elettronica di consumo.
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Ufficio Stampa Assinform
Milano – Stefania Follador - 3465003534 - s.follador@assinform.it

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sabato 15 ottobre 2011

“RETI AMICHE”: PORTARE I SERVIZI PIÙ VICINO AI CITTADINI.

Più servizi ai Cittadini.
Cittadini e imprese si rivolgono alla Pubblica Amministrazione per visure, certificati, pagamenti di contributi, tasse e multe ma spesso trovano sportelli affollati e poco accessibili. Questi servizi sono ora disponibili anche presso tabaccai, uffici postali, banche, grandi aziende e in alcuni centri commerciali. www.retiamiche.gov.it
POSTA CERTIFICATA: RISPARMI TEMPO E DENARO.
PostaCertificat@ ha lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ritorno e permette di dialogare gratuitamente con tutti gli uffici pubblici senza più produrre documentazione cartacea e fare code agli sportelli. Per richiedere l’attivazione è sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it effettuare la richiesta on line e poi recarsi entro tre mesi in uno degli uffici postali abilitati per l’identificazione, portando documento di identità, codice fiscale e una fotocopia di entrambi. Numero verde: 800.254.009
LINEA AMICA: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A PORTATA DI MANO.
Dal 29 gennaio 2009, Linea Amica, il più grande network europeo di relazioni con il pubblico, consente di:
•Usufruire da casa, via telefono o via internet, dei servizi della Pubblica Amministrazione, centrale e locale;
•Disporre di 120 operatori ed esperti a disposizione dei cittadini;
•Segnalare disservizi;
•Chiedere informazioni sulle pratiche da svolgere;
•Monitorare la soddisfazione dei cittadini.
www.lineaamica.gov.it - 803.001 da telefono fisso - 06.828.881 da cellulare Lunedi-Venerdi.

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giovedì 13 ottobre 2011

Importante e Costruttivo Incontro del Movimento per l'Italia

Il Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè ha riunito presso il Visconti Palace Hotel di Roma una folta rappresentanza di simpatizzanti ed iscritti per fare il punto sulla situazione politica attuale. Al centro del dibattito “Per una politica pulita”, voluto da Fabio Sabbatani Schiuma, Coordinatore Laziale del MPI, è stata proprio la necessità di intensificare gli sforzi al fine di investire su una politica veramente dedita al bene comune e alla soluzione dei problemi reali dei cittadini. Un impegno che deve accomunare politici ed elettori di centrodestra, del PDL / MPI, nel continuare a proporsi in maniera credibile come riferimento per i cittadini, a maggior ragione ora che la crisi economica e di valori si sta facendo sentire in tutta la sua gravità. Gli interventi dell’On. Daniela Santanchè, dell’On. Luca Barbareschi, del Coordinatore Fabio Sabbatani Schiuma, dell’Assessore Regionale del Lazio On. Francesco Lollobrigida, dell’On. Fabio Rampelli e di tutti coloro che si sono avvicendati nel dibattito, ognuno con il proprio personale contributo di esperienza al servizio della comunità, sono stati tutti incentrati sulla volontà dichiarata di non mostrare il minimo cedimento nello spendersi a favore di una politica pulita che abbia sempre come riferimento il bene dell’Italia e degli Italiani. Parole come onore, amore per la patria, rispetto delle regole e fedeltà ai valori autentici, da sempre faro della politica di destra, in tempi difficili divengono sempre più punti cardine sui quali incentrare l’attività politica al pari della vita quotidiana di ogni singolo cittadino. Un impegno politico che, spaziando dalla corretta gestione del trasporto pubblico fino ad una matura gestione dei rapporti internazionali, deve sempre e comunque ispirarsi al bene comune degli Italiani.


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RAMPELLI (PdL), OPPOSIZIONE SPROFONDA NEL RIDICOLO

GOVERNO: (ANSA) - ROMA, 12 OTT - «Un'opposizione impresentabile sprofonda nel ridicolo decidendo di uscire dall'Aula per non ascoltare le comunicazioni del presidente del Consiglio. Sono così affezionati alla democrazia che boicottano il Parlamento e il governo eletto dal popolo»: così il deputato del Pdl, Fabio Rampelli. «Bersani, Di Pietro e Casini escono forse dall'aula - aggiunge - perchè convocati da Montezemolo, Profumo e De Benedetti, tre persone che notoriamente non hanno alcuna responsabilità nelle vicende che hanno fatto accumulare all'Italia il suo attuale debito pubblico. La loro convergenza programmatica con la Camusso, la Marcegaglia e Vendola rimette in onda quel sistema consociativo e socialconfuso che ha messo in ginocchio la nostra nazione. La loro sciatteria - conclude - ci darà la forza necessaria per ottenere una fiducia ampia venerdì». (ANSA). PAE 12-OTT-11 20:23 NNN

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martedì 11 ottobre 2011

"Torna in campo Fabio S. SCHIUMA: IO CI SONO !!!"

Mercoledì 12/10, ore 18, Visconti Hotel (via Federico Cesi, zona piazza Cavour).
Pubblicata da Inesluna Doffini. Per 'descrivere' a chi non lo conosce il nostro amico FABIO, ho scelto una parte di un articolo di un giornale che parlava di un evento elettorale organizzato durante le ultime regionali proprio da lui, definito dal quotidiano "Libero"; "Schiuma, il Ribelle".
"E a fare gli onori di casa è proprio lui: Schiuma. Oppure Sabbatani come preferisce chiamarlo Ignazio La Russa già da quando il giovane muove i primi passi tra via della Scrofa e quel Campidoglio in cui finirà per avere uno scranno per undici anni. Ci sono tutti i suoi amici, gli elettori. Qualche giornalista. C’è Libero. C’è Marco Falaguasta che duetta con lui dal pulpito. C’è Corinne Clery in prima fila che spende parole di stima. C'è Alessandro Galeazzi. C’è anche Luca Romagnoli, che parla di “lealtà” dell’uomo e di "capacità di dialogo". Peccato sia saltata la lista Fiamma Tricolore-Mpi, "e chi ce lo doveva dire che sarebbe andata così? - chiede Santanchè al segretario della Fiamma. “Oggi saremmo ancora più di aiuto al Pdl”.
La serata ha un sapore particolare anche per Fabio: Schiuma è la promessa disarcionata che risale in sella dopo la caduta. Quell’inchiesta sul Laziogate che lo vide giudiziariamente prosciolto ma non politicamente indenne. La politica del resto si sa: esige spesso capri espiatori. Ma il destino oggi rimescola le carte e parla con la voce di Daniela Santanchè: “Vi do questa notizia. Schiuma è il capo della mia segreteria politica. Lavorerà con me in Ministero, mi sembra la cosa più giusta in un movimento come il nostro dove non vincono le logiche dei parenti, dei fratelli, degli amici, delle correnti. Nel Movimento per l’Italia c’è una caratteristica, e questa caratteristica è quella del merito.”
Schiuma ringrazia Daniela, davanti ai suoi amici, ai suoi elettori che nonostante il "temporale" son rimasti in tanti e “nel quartiere Prati Schiuma pigliava più voti di Gianfranco Fini” si sente sempre raccontare. Come diceva il film, non può mica piovere per sempre...

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giovedì 6 ottobre 2011

Addio a Steve Jobs, il più grande innovatore dell'era digitale.

Tutta l'America oggi è in lutto per la perdita di un dei suoi più grandi uomini.
Washington - (Adnkronos/Aki) - Il padre di Apple è morto a soli 56 anni, stroncato da un cancro al pancreas, la malattia contro cui lottava dal 2004. Conosciuto nel mondo come il più grande innovatore dei nostri tempi, a lui si devono l’iPod, l’iTunes, l’iPhone e l’iPad, strumenti che hanno rivoluzionato un’industria intera. Il suo motto: ''Siate folli, siate affamati''. L'omaggio di Apple sul suo sito: ''Abbiamo perso un genio visionario''. In una lettera dell'agosto scorso la rinuncia al comando di Apple. Obama: ''Ha trasformato le nostre vite, ha cambiato il modo in cui ognuno di noi vede il mondo''. Il mondo rende omaggio a Steve Jobs: ''Era l'Edison del nostro tempo''. Zuckerberg: ''Sei stato stato un mentore e un amico''. Bill Gates: ''Mi mancherà immensamente''. La notizia sulle prime pagine. Il saluto su Twitter. Il web ricorda il 'profeta' Steve. Apple, la mela che ha cambiato il mondo. Il parallelo con Olivetti (VIDEO).

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martedì 4 ottobre 2011

Premio giornalistico OIPA - “La ciotola d’argento”.







Rai Radio Televisione Italiana
Sala Arazzi - Viale Mazzini, 14 Roma

Si è tenuta oggi la prima edizione del premio giornalistico “La ciotola d’argento” organizzato dall’OIPA Italia Onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) con il patrocinio del Comune di Roma, del Segretariato Sociale della Rai e con il contributo di Almo Nature.
La suggestiva Sala Arazzi in Viale Mazzini ha fatto da cornice alla consegna di riconoscimenti a testate e giornalisti tv, radio e carta stampata che si sono distinti per aver dato spazio e visibilità a tematiche animaliste. L’evento, condotto dai giornalisti Rai Christiana Ruggeri e Andrea Fusco, ha rappresentato inoltre un importante momento d’incontro tra media, rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e del volontariato: attori con ruoli fondamentali nella lotta per la salvaguardia dei diritti animali. Oltre ai riconoscimenti giornalistici sono stati consegnati anche premi speciali ai rappresentanti delle forze dell’ordine che collaborano con i nuclei di guardie zoofile OIPA.
L’OIPA ha scelto di istituire un premio giornalistico per sottolineare l’importanza che i media rivestono nell’informare sui gravi casi di maltrattamento ai danni degli animali, sui disservizi e sulle negligenze degli enti preposti che spesso mettono a rischio il loro benessere, ma anche nel dare indicazioni utili per una serena convivenza uomo-animale. La sensibilità e la preparazione dei giornalisti può dare alle associazioni la possibilità di far conoscere il lavoro e l’impegno dei volontari che ogni giorno salvano migliaia di animali vittime di soprusi, ma anche di coinvolgere l’opinione pubblica nelle battaglie che portano avanti per dare voce a chi non la ha, chiedendo la promulgazione e la modifica di leggi che tutt’ora non sono completamente dalla parte dei più deboli.
“Siamo molto felici di poter premiare chi ha scelto di dare spazio agli animali, al loro mondo e ai maltrattamenti che subiscono quotidianamente a causa dell’uomo – ha commentato Massimo Comparotto, Presidente dell’OIPA Italia Onlus – Il principale obiettivo dell’evento è quello di promuovere la collaborazione tra associazioni, media, istituzioni e forze dell’ordine, perché solo gli interventi congiunti possono fare la differenza. E’ quindi importante mantenere vivo il dialogo, integrando le reciproche competenze al fine di raggiungere l’obiettivo comune: creare una società in cui ci sia rispetto a prescindere dalla specie di appartenenza.”

Premi notiziari televisivi:

· Tg 1 - Roberta Badaloni (Rai 1)
Per la passione e il coraggio nel realizzare servizi di denuncia e sensibilizzazione su importanti tematiche animaliste.

· Tg 2 - Marcello Masi (Rai 2)
Per l’attenzione che da sempre dedica alle news sul mondo animale, rinnovata dalla linea editoriale del direttore Marcello Masi.

· Tg 2 - Premio alla memoria di Emilio Nessi
Per ricordare lo storico collaboratore del Tg 2 che riusciva a far trasparire il suo grande amore e rispetto per gli animali da ogni servizio a loro dedicato.

· Tg 5 - Maria Luisa Cocozza (Canale 5)
Per l’inserimento di una rubrica fissa sugli animali, curata da Maria Luisa Cocozza, al fine di fidelizzare il telespettatore, che percepisce questa finestra informativa come un autorevole punto di riferimento.

· Studio Aperto - Giovanni Toti (Italia 1)
Per la scelta del direttore Giovanni Toti di dare spazio a servizi su casi di cronaca, a lieto fine o meno che hanno per protagonisti i quattro zampe.

· TG 3 Lazio - Maria Grazia Melia (Rai 3)
Per la perseveranza nel ritagliare spazi che raccontino, oltre alla cronaca locale, anche storie di animali.

Premi programmi di approfondimento:

· Nati Liberi - Licia Colò (Rai 3)
Per la diffusione di una corretta cultura animalista attraverso un format televisivo che sottolinea come l’uomo stia danneggiando l’habitat naturale di migliaia di specie.

· Diritti: Altre Voci - Noi e Loro (Rai News)
Per la scelta di dare voce a chi non ha voce e per l’approfondimento dei diritti, spesso negati, degli animali attraverso l’intervento in studio delle associazioni animaliste.

· Striscia la Notizia - Edoardo Stoppa (Canale 5)
Per i coraggiosi servizi di denuncia su gravi casi di maltrattamento in tutta Italia e l’intervento concreto per porre rimedio garantendo il benessere degli animali.

Premi programmi per ragazzi:

· Bau Boys - Marco Berry (Italia 1)
Per l’impegno nel fornire una corretta educazione ai bambini, insegnando a non mostrare indifferenza davanti alla prevaricazione dei diritti animali, ma ad agire in modo concreto, collaborativo e costruttivo.

· Missione Cuccioli - Simone Dalla Valle (DeaKids)
Per l’impegno nell’insegnare ai bambini un corretto approccio con i cani, invitando a non acquistarli ma a salvarli dai canili, responsabilizzandoli a creare un rapporto basato sul rispetto e la conoscenza dell’animale.

Premi quotidiani e testate specializzate:

· Corriere della sera - Paola D’Amico
Per la scelta della direzione di garantire due pagine, con cadenza settimanale, all’interno della cronaca di Milano.

· La Repubblica - Cristina Nadotti
Per l’attenzione riservata alle notizie sul mondo animale, approfondite sia sul quotidiano sia nel blog Animal Mouse ospitato nel portale Repubblica.it e firmato da Cristina Nadotti.

· Il Giornale - Oscar Grazioli
Per la sensibilità alle tematiche animaliste, cifra che contraddistingue la linea editoriale di Vittorio Feltri, e gli appassionati articoli in difesa dei diritti animali di Oscar Grazioli.

· Libero - Marinella Meroni
Per gli articoli di denuncia e riflessione su casi di cronaca e mala gestione ai danni degli animali a firma di Marinella Meroni.

· La Padania - Stefania Piazzo
Per la passione degli articoli dell’animalista Stefania Piazzo, che da sempre versa fiumi di inchiostro in difesa dei diritti animali.

· Corriere.it - Alessandro Sala
Per la scelta di dedicare un’intera sezione del portale al mondo animale: utile strumento per avere un’informazione completa spaziando dalla cronaca locale e internazionale, alle gallery fotografiche per promuovere le adozioni.

· La Stampa.it - Fulvio Cerutti
Per la scelta di dedicare un’intera sezione del portale al mondo animale – La Zampa.it – fornendo utili aggiornamenti sui casi di cronaca, italiani e internazionali, ma anche una vetrina per gli animali in cerca di casa.

· Quattrozampe - Maria Paola Gianni
Per il prodotto editoriale valido e completo, realizzato con l’ausilio di esperti del settore e delle associazioni.

Premi radio:


· Radio 101
Per la serrata e incisiva campagna anti abbandono dell’estate 2011.

· RTL 102.5
Per l’attenzione dimostrata verso le notizie diffuse dalle associazioni, con frequenti spazi dedicati alle loro battaglie e vittorie.

· Radio NumberOne
Per la scelta di dare spazio ai contributi delle associazioni creando una rubrica ad hoc, “Estate a 4 zampe”, oltre che la messa in onda gratuita degli spot anti abbandono.

· Radio Bau
La prima web radio interamente dedicata agli animali, nata grazie alla grande sensibilità di Alberto Hazan, presidente del Gruppo Finelco, e di Davide Cavalieri, ideatore e direttore della radio a quattro zampe.

· Isoradio
Per gli spazi dedicati agli spot contro l’abbandono degli animali sulle strade.

Premi speciali:

· Noi Animali Onlus
Per l’abnegazione e la passione di un network di volontarie che ogni giorno agiscono in prima persona per salvare cani e gatti da situazioni problematiche.

Sono stati inoltre consegnati riconoscimenti ai rappresentanti delle forze dell’ordine che collaborano con i nuclei di guardie zoofile OIPA al fine di reprimere gli illeciti ai danni degli animali:

· Cosimo Piccinno, Generale Brigata - Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute (NAS)

· Cristina Avanzo, Vice Questore Aggiunto Forestale - Responsabile NIRDA

· Procura della Repubblica di Roma

· Francesco Tagliente, Questore di Roma - Polizia di Stato

· Massimiliano Panzino, Sovrintendente Polizia di Stato

· Agostino Pinca, Comandante Carabinieri Stazione Gianicolense

Per ulteriori informazioni:
Alessandra Ferrari
Ufficio stampa OIPA Italia
ufficiostampa@oipa.org
Tel. 320 4056710

OIPA Italia Onlus
Organizzazione Internazionale Protezione Animali
ONG affiliata al Dipartimento della Pubblica Informazione dell'ONU
Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente
(DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007)
via Passerini 18 - 20162 Milano - Tel. 02 6427882 Fax 02 99980650
info@oipa.org - http://www.oipa.org/

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

lunedì 3 ottobre 2011

Garante: tutela dei contribuenti nei rapporti con il Fisco.

di Nicola Santangelo.
Nei rapporti tra contribuenti e Fisco esiste un organo collegiale autonomo, presente presso ogni Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, il cui obiettivo è quello di tutelare il cittadino nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria: il Garante del Contribuente.
Istituito con la legge 212 del 27 luglio 2000, il Garante del Contribuente è composto da tre membri scelti fra notai, magistrati, docenti universitari, dirigenti dell’Amministrazione Finanziaria, ufficiali della Guardia di Finanza a riposo da due anni nonché avvocati, commercialisti o ragionieri anch’essi a riposto da due anni. I loro incarichi hanno durata quinquennale prorogabile senza limitazione alcuna.
Il riferimento alle direzioni regionali o provinciali dell’Agenzia delle Entrate non si deve considerare come una collocazione dell’organo all’interno della struttura della stessa Agenzia né come una sua dipendenza funzionale anche se, in effetti, è compito delle Entrate assicurare al Garante le risorse necessarie al suo funzionamento.
Qualsiasi contribuente che rileva disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli ovvero qualsiasi altro comportamento che potrebbe pregiudicare il rapporto di fiducia tra Amministrazione Finanziaria e cittadini, può rivolgersi al Garante presentando una segnalazione per iscritto in carta libera.
Sulla base delle comunicazioni ricevute il Garante del Contribuente presenta una richiesta di chiarimenti agli uffici competenti i quali devono rispondere entro 30 giorni e, nell’eventualità, attiva le procedure di autotutela volta a determinare l’annullamento d’ufficio, totale o parziale, di atti di accertamento o riscossione che risultano illegittimi o infondati. Al termine dell’attività svolta ne comunica l’esito alla Direzione Regionale o al comando di zona della Guardia di Finanza competente, agli organi di controllo e al contribuente che ha presentato la segnalazione.

IL VOSTRO UFFICO STAMPA

venerdì 30 settembre 2011

Nulle le cartelle esattoriali via posta: la Giurisprudenza conferma.

di Roberto Grementieri
Una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce (sent. CTP n.197/05/11) si allinea ad altre precedenti pronunce di altri Giudici tributari, secondo le quali risulta addirittura inesistente la notifica della cartella inviata a mezzo posta direttamente dai dipendenti di Equitalia e senza l’ausilio dei soggetti individuati dalla legge:
   1. gli Ufficiali della riscossione;   
   2. gli Agenti della Polizia Municipale;
   3. i Messi Comunali, previa convenzione tra Comune e Concessionario;
   4. altri soggetti abilitati dal Concessionario nelle forme previste dalla legge.
La Commissione Tributaria di Lecce ha già chiarito in precedenti occasioni che la notifica degli atti ad opera del concessionario della riscossione non può essere simile a quella dell’Agenzia delle Entrate, dove invece è ammesso l’invio diretto dei propri atti per posta.
Ciò deriva dal fatto che per l’Amministrazione finanziaria si applica la legge n.890/82, dove l’art. 14 prevede “la notifica degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente anche a mezzo della posta direttamente dagli uffici finanziari”. Detta previsione, però, è chiaramente riservata agli uffici che esercitano potestà impositiva, con esclusione degli agenti della riscossione che sono preposti solo alla fase riscossiva.
Peraltro, l’attuale articolo 26, come appunto sostituito dall’art. 12 del D.lgs. n.46/99, ora dispone che “la cartella è notificata dagli ufficiali della riscossione o da altri soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge ovvero, previa eventuale convenzione tra comune e concessionario, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale. La notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento”.
Proprio per tale motivo, i giudici di Lecce nella sentenza in oggetto chiariscono che la cartella inviata per posta è illegittima poiché «… l’art. 26 … nella formulazione successiva alla riforma della riscossione mediante ruolo (DLgs 46/99 e Dlgs 112/99) ha riservato agli uffici che esercitano potestà impositiva (e quindi solo all’Agenzia delle Entrate) la possibilità di notificare avvisi e altri atti anche a mezzo posta …».
Pertanto, qualora dovesse risultare l’invio delle cartelle per posta direttamente da parte del concessionario (attraverso suoi dipendenti sprovvisti dei requisiti previsti dalla legge) gli atti sono da ritenersi inesistenti.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 27 settembre 2011

LA LOTTA CONTRO L'AMIANTO NON DEVE AVERE TREGUA !

Il bellissimo saluto e ringraziamento dell'AFEVA, di Fernanda Giannasi e idealmente di tutte le persone riconoscenti, a un Sindaco che non si è mai tirato indietro nella battaglia contro l'Amianto.
    IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

lunedì 26 settembre 2011

Assinform: mercato italiano IT in crisi.

di Alessandro Vinciarelli
Il Rapporto Assinform 2011, con anticipazioni 2012 conferma la crisi del mercato IT in Italia: puntare sullo sviluppo sfruttando i fondi dall’asta delle frequenze LTE.
In Italia il mercato IT è in netto calo, in quasi tutte le sue componenti primarie. A confermarlo, i dati del primo semestre 2011 del Rapporto Assinform: la crisi congiunturale non ha risparmiato le tecnologie dell'informazione. Il trend è negativo e i numeri in rosso: chiusura a -1,7%, stima per fine anno tra -1,2 e -2,8%.
Nel comparto Informatica le peggiori defezioni si registrano per Desktop e Notebook: -9,7% (940.000 unità) e -14,6% (2.100.000 unità). Male anche l'Hardware (-4,1%) e i Servizi con -1,2%.
Unici segnali positivi giungono dal comparto Software, con un limitato +0,3%, e Tablet, che nonostante l'ottimo +347% (398.000 unità vendute) non riesce a trascinare in positivo l'intero ed esteso settore.
In calo significativo anche le TLC, che proseguono nel trend negativo del 2010 chiudendo a -2,7% con 20.150 milioni di euro, ed il comparto Mobile ormai troppo statico e saturo.
Eppure alcune soluzioni potrebbero agevolare un miglioramento complessivo, come quella individuata dalla stessa Assinform. Si tratta, in sintesi, di utilizzare parte dei proventi derivanti dall'asta delle frequenze per l'LTE per rilanciare i progetti di digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
Sarebbero infatti sufficienti "solo" 200 milioni di euro, rispetto ai quasi quattro miliardi previsti per l'asta delle frequenze, per generare un meccanismo virtuoso di investimenti in innovazione capace di rilanciare l'economia e lo sviluppo del settore.

Fonte: Assinform

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domenica 25 settembre 2011

Bernabè, piu' regole su Privacy.

Societa' Usa non vincolate da norme Ue, asimmetria da correggere.
(ANSA) -ROMA, 25 SET- ''Facebook, Google e Apple'', solo per citare gli 'Over the Top' Usa, ''quando operano in Europa non sono tenuti a rispettare le stringenti regole in tema di rispetto della privacy che invece limitano le aziende del vecchio continente''. Una ''asimmetria'', rileva il presidente di Telecom Italia Franco Bernabe', che ''penalizza'' gli operatori di telecomunicazione europei nei confronti delle aziende internet americane''. E' "l'allarme'' che Bernabè ha lanciato al Festival del diritto di Piacenza.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

sabato 24 settembre 2011

Conclusione lavori III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

LEGALITA’ COME VOLANO PER LA GREEN ECONOMY
Ischia, 24 settembre 2011.
Legalità come opportunità per lo sviluppo e come volano per la green economy.
Questo è il messaggio che il Consorzio PolieCo lancia nella seconda giornata dei lavori del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, che ha preso il via ieri ad Ischia.
“L’obiettivo è superare l’emergenza e sconfiggere le ecomafie - ha dichiarato oggi nel suo intervento di apertura l’On. Alessandro Bratti, membro della Commissione Ambiente e Territorio della Camera, oltre che componente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti - Occorre un cambio di paradigma: i controlli ambientali non devono essere visti come un freno o un ostacolo allo sviluppo, ma come garanzia di qualità per le imprese e come opportunità per lo sviluppo di nuove nicchie di mercato. La sfida? Fare del controllo ambientale il volano per la green economy”.
Dall’on. Bratti anche la ricetta per il cambio di rotta: una maggior produzione legislativa, coordinamento con le forze dell’ordine, rispetto delle regole, controlli e legalità. Sono questi gli ingredienti per raccogliere la sfida della green economy e per inaugurare – ha dichiarato in apertura dei lavori l’On.Paolo Russo - Presidente della Commissione Agricoltura della Camera “una nuova stagione della raccolta di materiali, una stagione moderna, in grado di confrontarsi con il mercato e di valorizzare non la quantità, ma la qualità dei materiali”.
La qualità come opportunità di difesa contro l’aggressione dalla contraffazione sul mercato globale è stata al centro dell’intervento del Dott. Giuseppe Vadalà, Direttore Div. 2a NAF del Corpo Forestale dello Stato: “nel mercato globale delle merci, la qualità diventa, oltre che un valore aggiunto, un requisito fondamentale di difesa, così come ‘l’origine’, a sua volta, un connotato importante per la qualità dei beni e delle merci”.
Sulla stessa scia, l’intervento dell’On. Giovani Fava, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale: “lotta alla contraffazione e difesa del made in Italy sono direttrici su cui il Parlamento si impegna a lavorare”.
Ad affrontare, invece, il tema della legalità sotto il profilo giurisprudenziale è stato il Prof. Franco Silvano Toni di Cigoli dell’Università degli Studi di Padova: “A fronte di un mercato globale, non abbiamo un diritto globale – ha dichiarato il Prof. Di Cigoli – il Diritto dell’ambiente si trova in una situazione di stallo. Mancano regole certe e un quadro normativo compiuto e definito”.
A confermare la tesi del Prof. Di Cigoli, è tornato nella sessione pomeridiana, in apertura della tavola rotonda dedicata ai profili di legalità del riciclo nelle economie globalizzate ( a cui hanno preso parte Loretta Napoleoni, consulente UNICRI, Gianfranco Amendola, Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, Roberto Pennisi, Sostituto Procuratore - Direzione Nazionale Antimafia, Roberto Rossi, Consigliere del CSM), l’On. Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che ha sottolineato l’importanza di un coordinamento internazionale tra le forze investigative e la necessità di un organismo internazionale con potore sanzionatorio.
“È un utopia - ha concluso l’on. Pecorella - ma, in fondo, un’utopia è un piccolo seme gettato che speriamo possa germogliare”.
Tra leproposte emerse dal Forum anche quella Fondazione Univerde: “Occorre aumentare il lavoro sulla cultura del riciclo – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione, presentando i dati di una ricerca a cura di IPR Marketing: “Il lavoro di Ischia è un primo step per costruire una ‘rete virtuosa’ nel comparto, dal momento che l’industria del riuso e del riciclo sarà la ‘miniera del futuro’ ed un mattone importante della nuova economia verde”.

Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

In atto il III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

DALLA DUE GIORNI POLIECO L’INVITO A GIOCARE LA PARTITA DEL RICICLO.
Ischia, 
È un’analisi “impietosa” quella che è stata messa a fuoco dallo studio commissionato dal Consorzio PolieCo e realizzato dall’Università di Tor Vergata sulla “geografia” del flusso dei rifiuti plastici nel mondo. Lo studio è stato presentato in occasione della prima giornata di lavori del III° Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, organizzato dal Consorzio PolieCo, che ha preso il via oggi ad Ischia. Di fronte alla sfida dei paesi emergenti (l’Asia in primis) che considerano il rifiuto una risorsa, “l’Italia nella partita del riciclo delle materie plastiche gioca un ruolo rinunciatario - ha dichiarato la Prof.ssa Maria Ioannilli dell’Università di Tor Vergata - e la vera svolta si è registrata nel 2008. Da grande importatore di materie plastiche il Bel Paese ha invertito la ‘rotta’ dei rifiuti: ora la “miope” Italia non importa più, ma tende ad esportare rifiuti plastici, a differenza di tanti altri Paesi emergenti, ad esempio il Marocco che, invece, importa una grande quantità di rifiuti plastici senza esportarli”.
Dalla riflessione sulla “geografia dei flussi” viene così l’invito e il messaggio che il PolieCo lancia in occasione del Forum ischitano, vero e proprio “pensatoio di green economy” che punta a rilanciare una nuova economia del riciclo: “Oggi perseguire la green economy non è più solo un fatto di moda, bensì una scelta obbligata per le imprese” - ha dichiarato Enrico Bobbio, Presidente del Consorzio PolieCo - e proprio in quest’ottica che si evidenzia la necessità di scattare la fotografia del mercato del riciclo edelle sue prospettive, oltre che di creare un terreno di confronto e di dialogo tra esperti del settore, studiosi, politici, amministratori e imprenditori. "Occorre fare rete se si vuole raccogliere e vincere la sfida che ci si presenta”. É quanto ha sottolineato anche Fabio Priminiani, segretario generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha portato il messaggio del Ministro On. Stefania Prestigiacomo: “Il Ministero è orgoglioso di supportare i lavori del Forum. Il riciclo è un percorso obbligato - ha sottolinato il Dott. Primiani - L’Italia è un paese che deve compensare la scarsità di materie prime con il materiale proveniente dal riciclo. Dobbiamo imparare a conoscere e governare le minacce dei paesi emergenti per trasformarle in opportunità. È questa la strada che il Ministero sta percorrendo e dalla quale non intende discostarsi".
Dal Presidente PolieCo, la massima disponibilità a collaborare, ma anche l’allerta e l’invito: “Il caso Napoli - ha dichiarato il Presidente Enrico Bobbio - è la testimonianza di come il problema dei rifiuti possa arrivare a coinvolgere e travolgere l’intero sistema economico. Occorrono regole certe, maggiori controlli e sanzioni, altrimenti il sistema rischia di fallire”.

Traiano Bertollini
Ufficio stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Intermediari Entratel : al via i controlli Privacy.

Il mancato rispetto della Privacy è causa di revoca dell'abilitazione ad Entratel.
A partire da Settembre 2011 l'Agenzia dell'Entrate ha iniziato con i controlli presso CAF ed intermediari.
L'Agenzia dell'Entrate, con uno speciale comunicato, ha avvisato sui prossimi controlli per CAF ed intermediari privati.
Il settore Compliance Audit dell'Agenzia dell'Entrate ha inviato uno speciale comunicato a tutti i CAF e gli intermediari privati (via e-mail, FAX, oppure rendendolo disponibile nell'area riservata a ciascuno del portale Entratel) che a partire dal mese di Settembre 2011 verranno effettuati dei nuovi ed articolati controlli sul rispetto degli obblighi di riservatezza cui sono tenuti gli incaricati della trasmissione delle dichiarazioni.

Scaricate il comunicato ufficiale dell'Agenzia delle Entrate.

Le operazioni di verifica saranno volte a controllare che gli intermediari abbiano adottato le cautele necessarie a proteggere i dati personali e sensibili di cui vengono a conoscenza ai fino dello svolgimento della propria attività.
In particolare e relativamente alla struttura organizzativa dell'intermediario, saranno principali oggetto di riscontro:
  • La designazione dei responsabili del trattamento dei dati. 
  • L'esistenza del DPS - Documento Programmatico per la Sicurezza.
  • La designazione degli incaricati per il trattamento dei dati. 
  • La sensiblizzazione dei soggetti interni che trattano dati personali dei contribuenti. 
  • L'adozione di una procedura di controllo nel rispetto del D.Lgs 196/03. 
  • L'adozione di una corretta politica di gestione delle password.
Relativamente alle misure di sicurezza dei supporti tecnologici utilizzati sarà riscontrata la sussistenza delle seguenti condizioni:
  • Presenza di un blocco automatico dei PC dopo un certo tempo di inattività. 
  • Installazione di software di protezione sui PC e Server. 
  • Aggiornamento periodico del sistema operativo (originale, con licenza) e dei software. 
  • In caso di utilizzo di una rete senza fili (wireless) l'adozione di password di rete.
Ulteriori misure di sicurezza che verranno verificate in fase di accertamento:
  • Conservazione delle dichiarazioni separatamente dagli altri documenti. 
  • Conservazione separata dei documenti contenenti dati sensibili dal resto dei documenti. 
  • Presenza di spazi idonei ed accessibili solo a personale autorizzato. 
  • Presenza di backup (=copie di sicurezza) informatico di tutti i dati e dichiarazioni. 
  • Conservazione della documentazione fiscale secondo tempi e modi previsti dalla legge.
Esito dei controlli.
Secondo quanto previsto dall'Articolo 8 del Decreto 31 Luglio 1998, il mancato rispetto dei predetti obblighi di riservatezza costituisce causa di revoca di abilitazione al canale Entratel.

E' arrivata la conferma ufficiale: "E' stata superata la velocità della luce".

I neutrini sono più rapidi di circa 60 nanosecondi.
MILANO - E' arrivata la conferma del Cern, la velocità della luce è stata superata. Il successo è stato ottenuto nell'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) nel quale si è operato con un fascio di neutrini che sono risultati più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il fascio è stato lanciato dal Cern verso i laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso. I dati dell'esperimento, sostengono gli scienziati, che lo hanno dimostrato nei laboratori del Gran Sasso, rivelano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza voluta. Mentre dall'analisi dei movimenti viene ancora evidenziato che i neutrini superano i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce di circa 20 parti per milione.

Omar Palazzani.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 23 settembre 2011

PMI in crisi nera: ultimatum da Federlazio.

di Redazione PMI.it
Indagine Federlazio:
Pmi sull'orlo del baratro, tra fallimenti, disoccupazione e crediti della PA bloccati.
«Siamo pronti a scendere in campo da oggi e a fare le serrate» ha annunciato il presidente di Federlazio, Maurizio Flammini, commentando i dati dell'indagine congiunturale (primo semestre 2011) sulle Pmi del Lazio. Un ultimatum al governo locale dettato dall'emergenza di poter avere accesso al credito, e soprattutto di incassare i crediti vantati dalle Pmi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il PIL del Lazio è stimato in calo nel 2011 a 0,9% e, se le Pmi della regione a giugno si dichiaravano pronte a investire, con il precipitare degli eventi (crisi dei mercati e tagli drastici in manovra finanziaria), oggi lo scenario è radicalmente mutato.
Il problema più urgente è quello dell'occupazione. «Nella sola edilizia di Roma le previsioni sono di 3mila esuberi da qui a dicembre, un dato enorme». Il tasso di disoccupazione segue un trend di crescita dal 2008 e non accenna ad arrestarsi. In termini di chiusura aziende, poi, i fallimenti nel Lazio, da gennaio 2011, quasi equiparano nel numero quelli del biennio 2008-2010 (18.547).
L'emergenza individuata da Federlazio, dunque, è quella dei ritardi nei pagamenti della P.A. alle Pmi, «tra le prime lamentele degli imprenditori». La replica di Renata Polverini, governatrice del Lazio, lascia poche speranze: non ci sono i soldi.
«Chiediamo la compensazione tra crediti e debiti verso la pubblica amministrazione. [...] Chiediamo che venga accelerata la vendita del patrimonio immobiliare che potrebbe mettere in moto uno sviluppo virtuoso. [...] Le aziende di rifiuti potrebbero sbloccare un miliardo di investimenti da oggi. Quello che abbiamo chiesto in cambio è l'adeguamento delle tariffe e la stabilità dei pagamenti».

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Partite IVA inattive, arriva la mini sanzione.

La Le partite IVA inattive potranno essere regolarizzate con un semplice versamento senza presentare alcuna documentazione al fisco. In particolare la misura si riferisce a tutti i titolari di una partita Iva che non hanno presentato la relativa dichiarazione almeno negli ultimi tre anni oppure che non svolgono alcuna attività.
Il versamento rappresenta una sorta di mini sanzione del valore di 129 euro, che dovrà essere corrisposta entro il 4 ottobre utilizzando il modello F24 "Elementi identificativi" (codice tributo 8110) compilato in ogni sua parte.
Non sarà più necessario presentare all'Agenzia delle Entrate alcuna dichiarazione per la cessazione dell'attività, e non dovrà essere dimostrato il versamento effettuato.
Questo perchè da un lato i pagamenti pervenuti attraverso l'F24 vengono elaborati direttamente nel sistema informativo dell'Anagrafe tributaria favorendo la semplificazione del processo e dall'altro il pagamento stesso sostituisce la dichiarazione di cessazione attività, con il modello AA7 previsto per i soggetti diversi dalle persone fisiche o il modello AA9 previsto per le imprese individuali e lavoratori autonomi.
Sono questi in sintesi i contenuti della risoluzione 93/E del 21 settembre dell'Agenzia, che alleggerisce gli adempimenti dei titolari di una partita Iva inutilizzata, e fornisce un'ultima opportunità di regolarizzazione prima della chiusura d'ufficio della partita Iva, che può prevedere una sanzione fino a 2.065 euro.

Fonte: Agenzia delle Entrate - risoluzione 93/E

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mercoledì 21 settembre 2011

News: futuro radioso o degradato? Di Roberto Vacca.

“Abbonati per avere tutte le ultime notizie dal mondo”. Ricevo tante offerte come questa, ma non mi abbono. Non voglio notizie banali, anche se di fatti appena successi, né che mi inseguano sul cellulare con messaggi carichi di immagini, interviste e grafici. Sono utili le informazioni non stantie su economia, politica, scienza, cultura. Non lo sono le novità su cucina, moda, salute e pettegolezzi. A parte i gusti personali, la qualità delle news offerte dai media degrada ancora se sono seguite da commenti improvvisati. Questi sono redatti spesso da giovani inesperti e poco colti: cercano facili effetti e usano etichette drammatiche ingiustificate: “la peste del secolo”, “una vera minaccia planetaria”, “una catastrofe inimmaginabile”. Anche commentatori più esperti ripetono come giaculatorie moniti a prendere misure drastiche per evitare pericoli inesistenti (come il riscaldamento globale antropogenico).
La qualità delle notizie scelte e la pertinenza delle analisi dipendono dalla cultura e dal gusto di redattori e opinionisti, oltre che dal tempo dedicato a ogni item valutato e dalla possibilità di editare, cioè rivedere i testi nella sostanza e nella forma. L’ossessione di riferire subito quel che succede ovunque (documentato e rilevante o no), limita il tempo disponibile e degrada la qualità del reporting. Questa tendenza si sta rafforzando. Dunque possiamo prevedere che in avvenire riceveremo ancora notizie scelte a caso, espresse con parole inadeguate e spiegate da immagini di bassa qualità media.
Cronisti e opinionisti, poi, non seguono le buone regole. Troppo spesso eccedono nell’uso di astratti così che non si capisce di che cosa parlino e usano formulette verbali standard (“come dire?” – “in qualche modo”) o similitudini trite (“in una manciata di secondi” – “costretti da lacci e lacciuoli”) rendendo la prosa irritante e sfocata. Anche l’uso di termini tecnici, in realtà noti a pochi rende le news comprensibili a pochi e fuorvianti per molti.
Molti riconoscono termini come: PIL Prodotto Interno Lordo - GDP Gross Domestic Product - PVS Paesi in Via di Sviluppo - LDC Less Developed Countries - ma non hanno idea di che significhino davvero.
Le news specializzate sono, talora, ottime. La rassegna Slashdot.com segnala ogni giorno da 10 a 20 notizie di interesse tecnologico, informatico, scientifico. A ciascuna dedica poche righe, ma riporta link con pubblicazioni originali disponibili in rete. È un servizio (gratuito) di alta qualità: lo consiglio e spero che venga duplicato in altri campi. Diffido invece dei servizi a pagamento che propongono notizie aggiornatissime in ogni campo – commentate da grandi esperti.
Infine ci sono i blog e le notizie diffuse PTP (Peer.To-Peer) da privati non addestrati. La qualità è modesta anche quando forniscono immagini e filmati (come Youreporter). Non c’è da sperare che ci aiutino molto - guardiamocene.

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martedì 20 settembre 2011

Fotovoltaico: Italia batte Germania, prima al mondo entro fine 2011.

L’Italia sorpassa la rivale tedesca e si avvicina al podio per capacità installata annua di fotovoltaico, superando i 10.000 MW entro il 2011. (Fonte: Virgilio Go Green)
Il Gestore dei Servizi energetici conferma la notizia che gira ormai da qualche settimana tra gli addetti al lavoro: l’Italia supera i 10.000 Mw di potenza fotovoltaica installata su tutto il territorio nazionale. Sembra infatti che entro la fine del 2011 la potenza complessiva in esercizio in Italia possa raggiungere i 12.000 MW, per un numero d’impianti intorno ai 350.000. L’andamento delle installazioni per l’anno in corso proiettano così l’Italia al primo posto nella graduatoria mondiale per potenza entrata in esercizio nel 2011. Il nostro Paese, infatti, messo a confronto con la Germania - da oltre un decennio leader del mercato fotovoltaico mondiale - nel 2011 ha installato il triplo della potenza realizzata sul territorio tedesco.
È sempre il Gse a ricordare come in Italia siano in esercizio più di 270.000 impianti, precisamente:
· con il Quarto Conto Energia, partito lo scorso giugno, sono entrati in esercizio 26.134 impianti per una potenza di 1.700 MW;
· con il Terzo Conto Energia sono entrati in esercizio 38.122 impianti per una potenza di 1.592 MW;
· con il Secondo Conto Energia sono entrati in esercizio 200.693 impianti per una potenza di 6.568 MW;
· con il Primo Conto Energia sono entrati in esercizio 5.734 impianti per 163 MW.
Per quanto riguarda invece la classifica delle regioni, la Puglia, con circa 1.685 MW per 17.812 impianti in esercizio, mantiene il primato della Regione con maggiore potenza installata, mentre la Lombardia resta in testa alla classifica delle Regioni con maggior numero di impianti in esercizio (38.810 per 993 MW), seguita dal Veneto, con 36.066 impianti per 894 MW.
Da evidenziare come solo nel corso del 2011 siano già entrati in esercizio circa 6.500 MW. Di questi oltre 3.700 MW si riferiscono a impianti “salva Alcoa”, che, avendo richiesto i benefici della Legge 129/10 ed essendo entrati in esercizio entro il 30 giugno 2011, hanno presentato domande di ammissione alle tariffe incentivanti fissate dal Secondo Conto Energia.
Una lettura approfondita dell’evoluzione del settore arriva direttamente da PV Rome Mediterranean, il salone internazionale delle tecnologie fotovoltaiche per il Mediterraneo, che si svolge nell'ambito di ZeroEmission Rome, la grande manifestazione in corso alla Fiera di Roma dedicata alle energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading; appuntamento in cui, Valerio Natalizia, presidente Gifi, gruppo imprese fotovoltaiche italiane, ha commentato: «dati importanti, certamente inferiori alle performance del mercato negli ultimi due anni, ma che permettono di guardare al futuro con un certo ottimismo, nonostante i timori sulla tenuta del comparto dopo la sostanziale riduzione delle tariffe incentivanti introdotta dal Quarto Conto Energia».
«Il nuovo sistema di incentivi provocherà una trasformazione del mercato rispetto a quanto avvenuto in passato: le nuove tariffe penalizzano le grandi installazioni, ma non è detto che il fotovoltaico debba e possa svilupparsi solo grazie a queste - spiega Natalizia. Si aprono infatti nuovi e promettenti scenari rappresentati in primo luogo dalla crescita degli impianti commerciali, quindi di media taglia realizzati sui tetti di strutture si lavorerà molto sul residenziale. La crescita di queste installazioni, inoltre, stimolerà l'innovazione tecnologica, per la necessità di trovare soluzioni che consentano l'integrazione dei sistemi sui tetti e nelle facciate degli edifici, campo nel quale i produttori di moduli italiani possono contare su un bagaglio di conoscenze e un gusto per l'estetica che i nostri competitor non hanno. Insomma – conclude Valerio Natalizia - sebbene sia facile prevedere una certa selezione degli operatori, le opportunità per continuare a fare bene per le aziende».
A sostenere l'ottimismo del presidente Gifi contribuiscono anche le stime di Epia, European photovoltaic industry association, secondo le quali l'Italia sarà il primo Paese europeo a raggiungere la grid parity: «il pareggio del costo del kWh fotovoltaico con quello generato dalle fonti tradizionali sarà raggiunto nel 2015 per gli impianti con 3 kW di potenza, e nel giro dei due anni successivi per tutte altre taglie di installazioni – ha spiegato Ingmar Wilhelm di Epia».

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lunedì 19 settembre 2011

Vendemmia 2011, produzione (in calo) di ottima qualità.

Pubblicata da Italian Wines - Vini Italiani il giorno Lunedì 19 settembre 2011 alle ore 15.36.
Le stime provvisorie di Assoenologi ad ottobre: 44 milioni di ettolitri di vino e mosti (-5% sul 2010) per vini di alto profilo. Il Veneto si conferma primo produttore.
Produzione in calo ma con un'ottima qualità delle uve. E' quanto prevede Assoenologi, l'Associazione enologi enotecnici italiani, nelle Prime stime valide fino ad ottobre presentate nei giorni scorsi a Cortina, nell'ambito di VinoVip.
La produzione 2011 è stimata in 44 milioni di ettolitri di vino e mosti, inferiore di poco più del 5% a rispetto al 2010 (46.745 mln, dati Istat).
La qualità delle uve è ottima e pertanto si prevedono vini di alto profilo.
In sintesi.
"Nonostante i cambiamenti climatici che hanno caratterizzato le ultime annate e le bizzarrie del tempo che hanno contraddistinto il ciclo vegetativo 2011 - spiega Giuseppe Martelli, direttore denerale di Assoenologi - la vite manifesta la sua capacità di adattamento, riuscendo a superare i momenti di criticità che hanno compromesso altre colture. Prova ne è l’andamento di questa vendemmia che, seppure abbia alle spalle un'annata con sbalzi di temperatura e livelli di piovosità elevati, si sta orientando verso un risultato che, se il mese di settembre decorrerà nel migliore dei modi, non esclude la possibilità di firmare un millesimo di alto livello in quasi tutte le regioni italiane".
L'abbaglio dell'anticipo di vendemmia. "Sui tempi di vendemmia si è detto di tutto e di più - precisa Martelli -. Alcuni hanno lanciato previsioni a fine luglio rimarcando un anticipo di 20 giorni. E' vero in luglio, in alcune zone del Nord d'Italia, si registrava un anticipo di maturazione ma, come gli esperti ben sanno, sono i mesi di agosto e di settembre quelli che contano. Così l'anticipo di 20 giorni, nel Nord Italia, si è ridotto a una settimana, mentre in alcune regioni del Sud la vendemmia è rimasta nella norma e in alcuni casi addirittura ritardata.
Molti hanno finalizzato la comunicazione sull'inizio di raccolta delle uve precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) che sono essenzialmente utilizzate per la produzione degli spumanti e che, in effetti, per mantenere le caratteristiche necessarie vengono vendemmiate prima delle altre. Rappresentano però una minima parte della produzione viticola italiana (poco più del 5%) e se pensiamo che solo in Franciacorta la raccolta è iniziata l'8 agosto mentre nelle altre zone dopo Ferragosto, è stato un assurdo generalizzare.
La quantità.
"Nel 2011 - prosegue Martelli - si produrranno 44 milioni di ettolitri di vino e mosti, un quantitativo inferiore di poco più del 5% a quello del 2010 (46.745.000 dato Istat), a fronte della media quinquennale (2006/2010) di 46.187.000 di ettolitri e di quella decennale (2001/2010) di 47.562.000 di ettolitri".
L’Italia risulta divisa in due parti. Il Centro-Nord (fino alla Toscana) con un'incidenza produttiva omogenea che va da 0 a -5% rispetto allo scorso anno. Il Centro Sud (dalle Marche alla Sicilia) evidenza invece un decremento che oscilla da -5% a -20%.
Unica voce fuori dal coro la Sardegna che, dopo tre anni di decrementi, aumenta del 15%.
Il forte decremento della produzione siciliana è dovuto anche dall’abbandono, nel 2011, di oltre 2 mila ettari di superficie vitata e dalla cosiddetta "vendemmia verde" (rendere improduttivo il vigneto per un anno), per un totale di circa 13.000 ettari.
Il Veneto (8.370.000 ettolitri) si conferma, per il quinto anno consecutivo, la regione italiana più produttiva.
Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia insieme producono circa 26.000.000 ettolitri, ossia quasi il 60% di tutto il vino italiano. Il caldo della seconda quindicina di agosto ha influito sulla resa uva/vino, diminuendola e quindi ridimensionando ulteriormente la produzione.
La qualità.
Lo scorso anno la qualità delle uve e quindi dei vini è stata piuttosto eterogenea: in una stessa regione, il buono si scontrava con l'eccellente e il mediocre con l'ottimo.
Quest'anno si riscontra una certa omogeneità in quasi tutte le regioni, visto che il ciclo vegetativo è decorso in modo altalenante ma con una certa regolarità sia al Nord che al Sud d'Italia. Complessivamente la qualità delle uve è ottima e pertanto si prevedono vini di alto profilo. Se per alcune tipologie di bianchi questo può essere quasi definito, un punto di domanda rimane soprattutto per i vini rossi le cui uve saranno vendemmiate nel mese di settembre con punte anche in quello di ottobre.
Come per la quantità, anche per la qualità Il caldo della seconda quindicina di agosto potrà riservare delle sorprese sia per i vini bianchi sia per quelli rossi, in quanto alcuni vigneti, in particolar modo di collina, potrebbero negativamente risentire delle eccessive temperature.
Quindi sarà l’andamento climatico e meteorico delle prossime settimane a decidere il livello qualitativo della produzione 2011. Settembre riserverà giornate soleggiate ma fresche, con adeguate precipitazioni e con buone escursioni termiche notturne, le possibilità di ottenere vini bianchi profumati, ricchi di finezza e freschezza, e vini rossi ben strutturati, tipici ed equilibrati, ci sono tutte.
Le previsioni di mercato.
"Le vendite all’estero nel 2010, rispetto al 2009 - ha proseguito il direttore - hanno fatto registrare un incremento dell'11,9% in valore e dell'11% in volume. I più recenti dati del 2011 indicano un ulteriore incremento: +15% in valore e +16,5% in volume, sempre rispetto allo stesso periodo del 2010.
La ripresa del settore c'è e si comincia a vedere".
Performance importanti visto che nel 2010 è stato esportato quasi il 50% della produzione nazionale. il che significa che i vini italiani, sia pure con cauto ottimismo, stanno tornando a volare.
Dati che sono confermati anche dall'incremento delle quotazioni all'ingrosso di uve, mosti e vini, in quasi tutte le regioni italiane con incrementi medi che vanno dal 5% al 20% per le tipologie più richieste. Va ricordato che i prezzi all'ingrosso dei vini nel 2010 erano stati uguali a quelli del 2009 che erano scivolati di oltre il 30% rispetto al 2008.
I consumi interni continuano a calare.
Secondo Assoenologi nel 2010 si sono attestati sui 43 litri pro-capite, contro i 47 del 2007. La tendenza è verso un ulteriore decremento, tanto che nel 2015 l’Assoenologi li stima sotto la soglia dei 40 litri con un calo di circa il 70% rispetto agli anni Settanta, quando in Italia si consumavano poco meno di 120 litri a persona per anno. In pratica dai due bicchieri pro-capite bevuti negli anni Settanta, siamo passati a solo mezzo bicchiere di oggi.
L'Italia e il Mondo.
La produzione mondiale di vino è di 300 milioni di ettolitri (40 miliardi di bottiglie) il 60% prodotti nell’Unione europea. Il 17% della produzione mondiale ed il 30% di quella europea “parlano italiano”. Nel 2010 l’Italia ha prodotto 46,7 milioni di ettolitri (media decennale (47,6 milioni). La superficie di uva da vino in Italia nel 1980 era di 1.230.000 ettari, nel 1990 era scesa a 970.000 ettari ed oggi è di 684.000. In vent’anni il nostro Paese ha perso 286.000 ettari quanti ne hanno oggi la Lombardia, la Puglia e la Sicilia insieme. Per alcuni questo è un dramma per altri un bene visto che oggi è inutile produrre quello che il mercato non vuole

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