venerdì 30 settembre 2011

Nulle le cartelle esattoriali via posta: la Giurisprudenza conferma.

di Roberto Grementieri
Una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce (sent. CTP n.197/05/11) si allinea ad altre precedenti pronunce di altri Giudici tributari, secondo le quali risulta addirittura inesistente la notifica della cartella inviata a mezzo posta direttamente dai dipendenti di Equitalia e senza l’ausilio dei soggetti individuati dalla legge:
   1. gli Ufficiali della riscossione;   
   2. gli Agenti della Polizia Municipale;
   3. i Messi Comunali, previa convenzione tra Comune e Concessionario;
   4. altri soggetti abilitati dal Concessionario nelle forme previste dalla legge.
La Commissione Tributaria di Lecce ha già chiarito in precedenti occasioni che la notifica degli atti ad opera del concessionario della riscossione non può essere simile a quella dell’Agenzia delle Entrate, dove invece è ammesso l’invio diretto dei propri atti per posta.
Ciò deriva dal fatto che per l’Amministrazione finanziaria si applica la legge n.890/82, dove l’art. 14 prevede “la notifica degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente anche a mezzo della posta direttamente dagli uffici finanziari”. Detta previsione, però, è chiaramente riservata agli uffici che esercitano potestà impositiva, con esclusione degli agenti della riscossione che sono preposti solo alla fase riscossiva.
Peraltro, l’attuale articolo 26, come appunto sostituito dall’art. 12 del D.lgs. n.46/99, ora dispone che “la cartella è notificata dagli ufficiali della riscossione o da altri soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge ovvero, previa eventuale convenzione tra comune e concessionario, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale. La notifica può essere eseguita anche mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento”.
Proprio per tale motivo, i giudici di Lecce nella sentenza in oggetto chiariscono che la cartella inviata per posta è illegittima poiché «… l’art. 26 … nella formulazione successiva alla riforma della riscossione mediante ruolo (DLgs 46/99 e Dlgs 112/99) ha riservato agli uffici che esercitano potestà impositiva (e quindi solo all’Agenzia delle Entrate) la possibilità di notificare avvisi e altri atti anche a mezzo posta …».
Pertanto, qualora dovesse risultare l’invio delle cartelle per posta direttamente da parte del concessionario (attraverso suoi dipendenti sprovvisti dei requisiti previsti dalla legge) gli atti sono da ritenersi inesistenti.

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martedì 27 settembre 2011

LA LOTTA CONTRO L'AMIANTO NON DEVE AVERE TREGUA !

Il bellissimo saluto e ringraziamento dell'AFEVA, di Fernanda Giannasi e idealmente di tutte le persone riconoscenti, a un Sindaco che non si è mai tirato indietro nella battaglia contro l'Amianto.
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lunedì 26 settembre 2011

Assinform: mercato italiano IT in crisi.

di Alessandro Vinciarelli
Il Rapporto Assinform 2011, con anticipazioni 2012 conferma la crisi del mercato IT in Italia: puntare sullo sviluppo sfruttando i fondi dall’asta delle frequenze LTE.
In Italia il mercato IT è in netto calo, in quasi tutte le sue componenti primarie. A confermarlo, i dati del primo semestre 2011 del Rapporto Assinform: la crisi congiunturale non ha risparmiato le tecnologie dell'informazione. Il trend è negativo e i numeri in rosso: chiusura a -1,7%, stima per fine anno tra -1,2 e -2,8%.
Nel comparto Informatica le peggiori defezioni si registrano per Desktop e Notebook: -9,7% (940.000 unità) e -14,6% (2.100.000 unità). Male anche l'Hardware (-4,1%) e i Servizi con -1,2%.
Unici segnali positivi giungono dal comparto Software, con un limitato +0,3%, e Tablet, che nonostante l'ottimo +347% (398.000 unità vendute) non riesce a trascinare in positivo l'intero ed esteso settore.
In calo significativo anche le TLC, che proseguono nel trend negativo del 2010 chiudendo a -2,7% con 20.150 milioni di euro, ed il comparto Mobile ormai troppo statico e saturo.
Eppure alcune soluzioni potrebbero agevolare un miglioramento complessivo, come quella individuata dalla stessa Assinform. Si tratta, in sintesi, di utilizzare parte dei proventi derivanti dall'asta delle frequenze per l'LTE per rilanciare i progetti di digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
Sarebbero infatti sufficienti "solo" 200 milioni di euro, rispetto ai quasi quattro miliardi previsti per l'asta delle frequenze, per generare un meccanismo virtuoso di investimenti in innovazione capace di rilanciare l'economia e lo sviluppo del settore.

Fonte: Assinform

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domenica 25 settembre 2011

Bernabè, piu' regole su Privacy.

Societa' Usa non vincolate da norme Ue, asimmetria da correggere.
(ANSA) -ROMA, 25 SET- ''Facebook, Google e Apple'', solo per citare gli 'Over the Top' Usa, ''quando operano in Europa non sono tenuti a rispettare le stringenti regole in tema di rispetto della privacy che invece limitano le aziende del vecchio continente''. Una ''asimmetria'', rileva il presidente di Telecom Italia Franco Bernabe', che ''penalizza'' gli operatori di telecomunicazione europei nei confronti delle aziende internet americane''. E' "l'allarme'' che Bernabè ha lanciato al Festival del diritto di Piacenza.

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sabato 24 settembre 2011

Conclusione lavori III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

LEGALITA’ COME VOLANO PER LA GREEN ECONOMY
Ischia, 24 settembre 2011.
Legalità come opportunità per lo sviluppo e come volano per la green economy.
Questo è il messaggio che il Consorzio PolieCo lancia nella seconda giornata dei lavori del Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, che ha preso il via ieri ad Ischia.
“L’obiettivo è superare l’emergenza e sconfiggere le ecomafie - ha dichiarato oggi nel suo intervento di apertura l’On. Alessandro Bratti, membro della Commissione Ambiente e Territorio della Camera, oltre che componente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti - Occorre un cambio di paradigma: i controlli ambientali non devono essere visti come un freno o un ostacolo allo sviluppo, ma come garanzia di qualità per le imprese e come opportunità per lo sviluppo di nuove nicchie di mercato. La sfida? Fare del controllo ambientale il volano per la green economy”.
Dall’on. Bratti anche la ricetta per il cambio di rotta: una maggior produzione legislativa, coordinamento con le forze dell’ordine, rispetto delle regole, controlli e legalità. Sono questi gli ingredienti per raccogliere la sfida della green economy e per inaugurare – ha dichiarato in apertura dei lavori l’On.Paolo Russo - Presidente della Commissione Agricoltura della Camera “una nuova stagione della raccolta di materiali, una stagione moderna, in grado di confrontarsi con il mercato e di valorizzare non la quantità, ma la qualità dei materiali”.
La qualità come opportunità di difesa contro l’aggressione dalla contraffazione sul mercato globale è stata al centro dell’intervento del Dott. Giuseppe Vadalà, Direttore Div. 2a NAF del Corpo Forestale dello Stato: “nel mercato globale delle merci, la qualità diventa, oltre che un valore aggiunto, un requisito fondamentale di difesa, così come ‘l’origine’, a sua volta, un connotato importante per la qualità dei beni e delle merci”.
Sulla stessa scia, l’intervento dell’On. Giovani Fava, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale: “lotta alla contraffazione e difesa del made in Italy sono direttrici su cui il Parlamento si impegna a lavorare”.
Ad affrontare, invece, il tema della legalità sotto il profilo giurisprudenziale è stato il Prof. Franco Silvano Toni di Cigoli dell’Università degli Studi di Padova: “A fronte di un mercato globale, non abbiamo un diritto globale – ha dichiarato il Prof. Di Cigoli – il Diritto dell’ambiente si trova in una situazione di stallo. Mancano regole certe e un quadro normativo compiuto e definito”.
A confermare la tesi del Prof. Di Cigoli, è tornato nella sessione pomeridiana, in apertura della tavola rotonda dedicata ai profili di legalità del riciclo nelle economie globalizzate ( a cui hanno preso parte Loretta Napoleoni, consulente UNICRI, Gianfranco Amendola, Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, Roberto Pennisi, Sostituto Procuratore - Direzione Nazionale Antimafia, Roberto Rossi, Consigliere del CSM), l’On. Gaetano Pecorella, Presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che ha sottolineato l’importanza di un coordinamento internazionale tra le forze investigative e la necessità di un organismo internazionale con potore sanzionatorio.
“È un utopia - ha concluso l’on. Pecorella - ma, in fondo, un’utopia è un piccolo seme gettato che speriamo possa germogliare”.
Tra leproposte emerse dal Forum anche quella Fondazione Univerde: “Occorre aumentare il lavoro sulla cultura del riciclo – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione, presentando i dati di una ricerca a cura di IPR Marketing: “Il lavoro di Ischia è un primo step per costruire una ‘rete virtuosa’ nel comparto, dal momento che l’industria del riuso e del riciclo sarà la ‘miniera del futuro’ ed un mattone importante della nuova economia verde”.

Traiano Bertollini
Ufficio Stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

In atto il III Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.

DALLA DUE GIORNI POLIECO L’INVITO A GIOCARE LA PARTITA DEL RICICLO.
Ischia, 
È un’analisi “impietosa” quella che è stata messa a fuoco dallo studio commissionato dal Consorzio PolieCo e realizzato dall’Università di Tor Vergata sulla “geografia” del flusso dei rifiuti plastici nel mondo. Lo studio è stato presentato in occasione della prima giornata di lavori del III° Forum Internazionale sull’Economia dei Rifiuti, organizzato dal Consorzio PolieCo, che ha preso il via oggi ad Ischia. Di fronte alla sfida dei paesi emergenti (l’Asia in primis) che considerano il rifiuto una risorsa, “l’Italia nella partita del riciclo delle materie plastiche gioca un ruolo rinunciatario - ha dichiarato la Prof.ssa Maria Ioannilli dell’Università di Tor Vergata - e la vera svolta si è registrata nel 2008. Da grande importatore di materie plastiche il Bel Paese ha invertito la ‘rotta’ dei rifiuti: ora la “miope” Italia non importa più, ma tende ad esportare rifiuti plastici, a differenza di tanti altri Paesi emergenti, ad esempio il Marocco che, invece, importa una grande quantità di rifiuti plastici senza esportarli”.
Dalla riflessione sulla “geografia dei flussi” viene così l’invito e il messaggio che il PolieCo lancia in occasione del Forum ischitano, vero e proprio “pensatoio di green economy” che punta a rilanciare una nuova economia del riciclo: “Oggi perseguire la green economy non è più solo un fatto di moda, bensì una scelta obbligata per le imprese” - ha dichiarato Enrico Bobbio, Presidente del Consorzio PolieCo - e proprio in quest’ottica che si evidenzia la necessità di scattare la fotografia del mercato del riciclo edelle sue prospettive, oltre che di creare un terreno di confronto e di dialogo tra esperti del settore, studiosi, politici, amministratori e imprenditori. "Occorre fare rete se si vuole raccogliere e vincere la sfida che ci si presenta”. É quanto ha sottolineato anche Fabio Priminiani, segretario generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha portato il messaggio del Ministro On. Stefania Prestigiacomo: “Il Ministero è orgoglioso di supportare i lavori del Forum. Il riciclo è un percorso obbligato - ha sottolinato il Dott. Primiani - L’Italia è un paese che deve compensare la scarsità di materie prime con il materiale proveniente dal riciclo. Dobbiamo imparare a conoscere e governare le minacce dei paesi emergenti per trasformarle in opportunità. È questa la strada che il Ministero sta percorrendo e dalla quale non intende discostarsi".
Dal Presidente PolieCo, la massima disponibilità a collaborare, ma anche l’allerta e l’invito: “Il caso Napoli - ha dichiarato il Presidente Enrico Bobbio - è la testimonianza di come il problema dei rifiuti possa arrivare a coinvolgere e travolgere l’intero sistema economico. Occorrono regole certe, maggiori controlli e sanzioni, altrimenti il sistema rischia di fallire”.

Traiano Bertollini
Ufficio stampa PolieCo
Cell. 335.8413.880
e-Mail: traiano.bertollini@gmail.com

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Intermediari Entratel : al via i controlli Privacy.

Il mancato rispetto della Privacy è causa di revoca dell'abilitazione ad Entratel.
A partire da Settembre 2011 l'Agenzia dell'Entrate ha iniziato con i controlli presso CAF ed intermediari.
L'Agenzia dell'Entrate, con uno speciale comunicato, ha avvisato sui prossimi controlli per CAF ed intermediari privati.
Il settore Compliance Audit dell'Agenzia dell'Entrate ha inviato uno speciale comunicato a tutti i CAF e gli intermediari privati (via e-mail, FAX, oppure rendendolo disponibile nell'area riservata a ciascuno del portale Entratel) che a partire dal mese di Settembre 2011 verranno effettuati dei nuovi ed articolati controlli sul rispetto degli obblighi di riservatezza cui sono tenuti gli incaricati della trasmissione delle dichiarazioni.

Scaricate il comunicato ufficiale dell'Agenzia delle Entrate.

Le operazioni di verifica saranno volte a controllare che gli intermediari abbiano adottato le cautele necessarie a proteggere i dati personali e sensibili di cui vengono a conoscenza ai fino dello svolgimento della propria attività.
In particolare e relativamente alla struttura organizzativa dell'intermediario, saranno principali oggetto di riscontro:
  • La designazione dei responsabili del trattamento dei dati. 
  • L'esistenza del DPS - Documento Programmatico per la Sicurezza.
  • La designazione degli incaricati per il trattamento dei dati. 
  • La sensiblizzazione dei soggetti interni che trattano dati personali dei contribuenti. 
  • L'adozione di una procedura di controllo nel rispetto del D.Lgs 196/03. 
  • L'adozione di una corretta politica di gestione delle password.
Relativamente alle misure di sicurezza dei supporti tecnologici utilizzati sarà riscontrata la sussistenza delle seguenti condizioni:
  • Presenza di un blocco automatico dei PC dopo un certo tempo di inattività. 
  • Installazione di software di protezione sui PC e Server. 
  • Aggiornamento periodico del sistema operativo (originale, con licenza) e dei software. 
  • In caso di utilizzo di una rete senza fili (wireless) l'adozione di password di rete.
Ulteriori misure di sicurezza che verranno verificate in fase di accertamento:
  • Conservazione delle dichiarazioni separatamente dagli altri documenti. 
  • Conservazione separata dei documenti contenenti dati sensibili dal resto dei documenti. 
  • Presenza di spazi idonei ed accessibili solo a personale autorizzato. 
  • Presenza di backup (=copie di sicurezza) informatico di tutti i dati e dichiarazioni. 
  • Conservazione della documentazione fiscale secondo tempi e modi previsti dalla legge.
Esito dei controlli.
Secondo quanto previsto dall'Articolo 8 del Decreto 31 Luglio 1998, il mancato rispetto dei predetti obblighi di riservatezza costituisce causa di revoca di abilitazione al canale Entratel.

E' arrivata la conferma ufficiale: "E' stata superata la velocità della luce".

I neutrini sono più rapidi di circa 60 nanosecondi.
MILANO - E' arrivata la conferma del Cern, la velocità della luce è stata superata. Il successo è stato ottenuto nell'esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) nel quale si è operato con un fascio di neutrini che sono risultati più veloci della luce di circa 60 nanosecondi. Il fascio è stato lanciato dal Cern verso i laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso. I dati dell'esperimento, sostengono gli scienziati, che lo hanno dimostrato nei laboratori del Gran Sasso, rivelano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza voluta. Mentre dall'analisi dei movimenti viene ancora evidenziato che i neutrini superano i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce di circa 20 parti per milione.

Omar Palazzani.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

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