venerdì 2 settembre 2011

Le truffe di Enel Energia. Procura indaga, ma il fenomeno dilaga.

Comunicato di Vincenzo Donvito 26 agosto 2011 18:17
La Procura della Repubblica di Firenze ha aperto un indagine per truffa e falso nei confronti di un promotore di Enel Energia che, all'insaputa dei malcapitati, firmava i contratti di quelli a cui si era rivolto per proporgli un servizio in alternativa all'altra Enel, quella del mercato protetto che tutti conosciamo.
E' solo una piccola mosca che gravita sulla cloaca dei servizi commerciali di questo gestore di luce e gas. Il nostro servizio di consulenza e informazione e' sommerso da segnalazioni del genere e a tutti consigliamo:
- raccomandata A/R di diffida per disconoscere il contratto, chiedendone copia dello stesso per la verifica della falsita' della firma;
- denuncia all'Autorita' per l'energia e il Gas;
- esposto in Procura della Repubblica;
- rimborso danni.
Ma occorre che facciano attenzione anche coloro che, scelto magari il servizio elettrico del mercato libero, si ritrovano, senza averlo richiesto, un contratto anche per il servizio del gas: la modulistica di Enel energia comprende entrambe le opzioni e mettere qualche crocetta in piu', per promotori disonesti, e' molto facile.. diversi i casi che abbiamo smascherato dopo aver dimostrato che la grafia della crocetta sull'opzione gas era diversa da quella della crocetta sulla luce.
La situazione, a nostro avviso e' tragica, proprio perche' parte da un fatto anomalo per chi dice di essere in un mercato libero: Enel mercato protetto, la stessa Enel che e' proprietaria anche delle reti di distribuzione, decide di essere anche sul mercato libero con l'aggiunta del gas, e come decide di presentarsi? Col nome di Enel, ovviamente.... chiaro il giochetto, no?
Quanto accaduto, ed oggi posto sotto indagine da parte della Procura, e' la logica conseguenza di questa anomalia del mercato italiano della liberalizzazione dell'energia.
Noi non crediamo ai buoni propositi di Enel Energia che, in casi del genere, si scusa e fa mostra di mettere alla gogna i propri promotori. Troppi episodi del genere sono accaduti e continuano ad accadere. Forse ci crederemo solo se chi bussera' alla nostra porta per proporci un nuovo contratto energetico non dira': buongiorno sono dell'Enel.

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ISTAT: GRANDI IMPRESE, OCCUPAZIONE FERMA E RETRIBUZIONI GIU'.

ISTAT: GRANDI IMPRESE, OCCUPAZIONE FERMA E RETRIBUZIONI GIU'.

venerdì 19 agosto 2011

Nella nuova manovra il riconoscimento dei rapporti di lavoro con Partita Iva. Con quali conseguenze?

Ne parla Dario Di Vico nel Corriere della Sera del 17 agosto 2011, nell’articolo Il fronte del no diviso sull’IVA, che riporta le perplessità di Acta. Si legge nell’articolo:
Una novità contenuta nel decreto e finora rimasta inosservata è l’ espresso riconoscimento – contenuto nell’ articolo 8 secondo comma – dei rapporti di lavoro con partita Iva. È la prima volta che il legislatore ne parla ma la scelta fatta è di rinunciare (almeno per ora) a uno Statuto del lavoro autonomo e demandare la regolamentazione di questo particolare rapporto di lavoro alla contrattazione aziendale/territoriale. «Il governo ha deciso di includere le partite Iva alla pari del lavoro dipendente? – si chiede Anna Soru, presidente di Acta, l’ associazione del terziario avanzato. – Ma come si fa? È possibile solo per le situazioni in cui il lavoratore con partita Iva svolge attività analoghe a quelle dei dipendenti». Ma pensiamo a una consulenza di marketing o di organizzazione aziendale o alla creazione di un sito web, come potrà essere regolata dalla contrattazione aziendale, sulla base di quali parametri? E quali sono le parti sociali che rappresenterebbero le partite Iva? I sindacati confederali, forse? Tutti interrogativi che formulati da Acta riportano però alla più generale difficoltà del governo di ritrovare il bandolo della matassa del rapporto con i ceti medi. Si procede a tentoni nel buio e il rischio di inciampare, non una ma più volte, è altissimo.
E’ un modo per evitare di intervenire fattivamente? Prima un rincorrersi di statuti annunciati e mai realizzati (statuto dei lavori, statuto del lavoro autonomi), ora un rinvio alla contrattazione aziendale/territoriale, che non è chiaro come potrà agire.
Perchè non partire da qualche regola base che, ad esempio, tuteli efficacemente (al pari di quanto avviene coi dipendenti) i diritti del lavoratore autonomo nei confronti del committente che fallisce, che non paga o che ritarda i pagamenti? Anche quando il cliente è la Pubblica Amministrazione.
                                                                                                                               ACTA
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martedì 16 agosto 2011

Manovra bis: il testo.

di Redazione PMI.it
I tagli previsti dalla nuova manovra finanziaria volta al pareggio di bilancio entro il 2013:
tutte le misure in sintesi.
In vigore la manovra finanziaria bis da 45,5 miliardi di euro volta al pareggio di bilancio nel 2013: definita d'urgenza da Berlusconi e Tremonti per contrastare il precipitare degli eventi, il decreto è stato firmato dal Napolitano e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ricevendo anche l'approvazione da Bruxelles. [leggi e scarica il testo integrale del decreto legge n.138 del 13 agosto 2011 "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo"]

Vediamo i nuovi tagli che ci attendono da qui ai prossimi due anni.
(20 mld nel 2012 e 25,5 mld nel 2013).
La manovra bis si focalizza sulla tassazione sui redditi (prelievo di solidarietà) anche nel settore privato e sulle rendite finanziarie, nonchè sull'anticipo della stretta sulle pensioni, sull'abolizione dei ponti per le festività, sul posticipo di TFR e tredicesime per i dipendenti pubblici, sul monitoraggio dei flussi finanziari e delle fatture, sui tagli agli enti pubblici e ai costi della politica tramite riduzione di personale e accorpamenti di province e comuni.
Tassazione sulle rendite.
La manovra voluta da Berlusconi e Tremonti incrementa le tasse sulle rendite finanziarie dal 12,5% ben il 20% (esclusi i titoli pubblici), andando a penalizzare direttamente i piccoli e medi imprenditori.
Contributo di solidarietà sui redditi.
Entrata in vigore la manovra bis, per il 2011-2013 nel settore privato, per i redditi sopra i 90mila euro si dovrà pagare un'imposta del 5%. Si arriva a ben il 10% per i redditi sopra i 150mila euro.
Transazioni.
Il tracciamento dei flussi finanziari si fa più rigiso: per contrastare l'evasione fiscale da ora in poi non si potranno effettuare transazioni in contanti oltre i 2.500 euro.
Fatture e studi di settore.
Il monitoraggio delle fatture subirà un giro di vite e le sanzioni si inaspriranno per chi non emetterà fattura, con il rischio di vedersi chiudere l'attività. La manovra prevede anche una rimodulazione degli studi di settore.
Pensioni.
La manovra finanaziaria bis prevede un anticipo al 2015 dell'innalzamento dell'età per la pensione di vecchiaia delle donne (a 65 anni a partire dal 2015 invece che dal 2020), con un andamento progressivo.
TFR e tredicesime.
I dipendenti statali subiranno un ritardo fino a due anni per l'erogazione del trattamento di fine rapporto, con possibili slittamenti anche per le tredicesime se non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati per la riduzione della spesa.
Ponti e festività.
Le festività laiche saranno accorpate alle domeniche, così da incrementare la produttività, a scapito dei consueti ponti.
Riduzione degli Enti.
In manovra bis c'è anche la riduzione drastica del numero delle piccole province italiane e l'accorpamento di numerosi comuni sotto i mille abitanti, al fine di abbattere significativamente il numero di consiglieri e di assessori.
Costi della politica.
Prevista l'abolizione dei voli blu e dei viaggi in classi non economy per tutti i politici, gli amministratori pubblici, i dipendenti dello Stato e i componenti di enti.
Accise Tabacchi.
Nella manovraa è contenuta anche una misura volta al rincaro delle accise sui tabacchi.
Il decreto-legge «individua immediate misure per la stabilizzazione finanziaria, per favorire lo sviluppo, a sostegno dell ' occupazione, per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali, nonché in materia di liberalizzazione di attività economiche».

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sabato 30 luglio 2011

Perché Il noleggio a lungo termine.

Sono tanti i motivi per scegliere la formula del noleggio a lungo termine in alternativa alla proprietà. Avere un consulente che pensa alle vostre auto dall’inizio alla fine del ciclo di vita significa risparmio, di tempo, di lavoro e di capitali; significa ottimizzazione della vostra attività, pianificazione e trasformazione dei costi variabili in costi fissi.

Il noleggio a lungo termine risulta il sistema più economico e semplice di utilizzo e gestione di un'Auto, sotto tutti gli aspetti:
FINANZIARIO: non c'è anticipazione di capitali per l'acquisto né per il pagamento anticipato di bollo e assicurazione; consente di tagliare tutti i “costi occulti” legati alla gestione di un parco automobilistico di proprietà dell’azienda.
AMMINISTRATIVO: tutti i compiti amministrativi sono in outsourcing (delegati all’esterno), cioè affidati alla professionalità e alla competenza della società noleggiatrice che si occuperà di tutti gli aspetti relativi alla gestione del vostro parco auto.
ECONOMICO: i canoni di noleggio possono essere estremamente competitivi rispetto all'acquisto e alla manutenzione di un'auto, oltre al considerevole risparmio sull’RC Auto.
Inoltre, si aggira il problema di rivendere l’usato poiché la società noleggiatrice si fa carico del ritiro e della rivendita dell’usato.  www.automotive-italia.it

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mercoledì 27 luglio 2011

Libertà, Uguaglianza e ...

Mi sfugge qualcosa, nelle liste delle candidature elettorali sono sempre presenti (anche se poche) le donne, ora, essendo la popolazione dei votanti composta per oltre il 50% da donne, come mai spesso le candidate donne non vengono elette? Evidentemente le donne non votano per le donne e poi vogliono le sedie per Legge...ma... :-(
Viva le Donne con la "D" maiuscola, capaci, intelligenti, decise, che non chiedono di essere aiutate per Legge. Viva l'Uguaglianza.
Le quote rosa le ritengo auspicabili nelle candidature non negli eletti o nell'assegnazione obbligatoria di poltrone.
Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Dice RIMUOVERE GLI OSTACOLI non inserirne altri !
O vogliamo creare un'altra disparità ?

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martedì 26 luglio 2011

Bando Fondimpresa per Pmi innovative: domande e scadenze.

di Francesco Mantica -
Per favorire lo sviluppo e l’innovazione nelle Pmi, il fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil Fondimpresa (80mila imprese), ha avviato il primo luglio 2011 il nuovo bando da sei milioni di euro per progetti formativi legati all’innovazione, e destinati a tutto il personale di piccole e medie imprese.
L’obiettivo è quello di dotare le imprese che puntano all’innovazione di una “dote finanziaria” che consenta loro di aumentare la competitività.
Le aziende interessate possono già presentare le proprie domande secondo le indicazioni contenute nell’Avviso 3/2011.
L’avviso prevede due tipologie di finanziamenti: il primo, dedicato alle innovazioni di prodotto e di processo, sarà di un ammontare compreso tra 50 e 150mila euro (domande di finanziamento dal 1° luglio al 17 ottobre 2011); il secondo, legato invece a interventi già individuati dalle singole imprese sempre in ambito innovazione tecnologica, sarà compreso tra 50 e 250mila euro (domande di finanziamento dal 8 ottobre al 30 marzo 2012).
Gli obiettivi del bando sono: promozione di idee di innovazione tecnologica nelle aziende, che poi verranno trasformate in progetti grazie ai finanziamenti; collaborazione con il Politecnico di Milano, che sarà garante dell’efficacia dei progetti formativi e aiuterà le imprese a mettere a punto le innovazioni più utili al proprio contesto ed ai propri obiettivi. Lo stesso Ente di ricerca supporterà le attività formative messe in atto, in modo tale da creare sul territorio le migliori condizioni per aumentare il livello di innovazione del tessuto imprenditoriale.
L’iniziativa, in una fase comunque ancora difficile per le pmi italiane, vuole dare così una spinta alla crescita e all’integrazione delle competenze all’interno delle piccole e medie imprese.

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lunedì 25 luglio 2011

Le grandi trasformazioni in Acea: l’impianto fotovoltaico sul Centro Idrico di Monte Mario.

L’impianto, che serve circa mezzo milioni di utenti romani alimentato dal solare.
E’ uno dei serbatoi idrici più grande d’Europa formato da 8 vasche e una torre piezometrica che fornisce direttamente dalle sorgenti del peschiera acqua ai romani Nel 2009 è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico che alimenta il Centro con grandi benefici per l’ambiente.
Il progetto ha riguardato la realizzazione di un impianto fotovoltaico, con una potenza di picco pari a 993.6 kWp, installato in corrispondenza della copertura dei serbatoi del Centro Idrico Acea Ato2 di Monte Mario, nel XIX Municipio in Roma (RM). L'impianto in questione è stato realizzato per produrre energia elettrica in corrente alternata destinata all’autoconsumo del centro idrico stesso, a meno delle eccedenze che vengono riversate nella locale rete elettrica in media tensione. La conversione della radiazione solare direttamente in energia elettrica, è da considerare come energia rinnovabile e riduce la dipendenza del fabbisogno energetico dai combustibili fossili. L’area oggetto dell’intervento, che ha una superficie di forma pressoché rettangolare e pari a circa 3 ettari, risulta orientata a 30° sud e presenta ottime condizioni di esposizione e di controllo. L’impianto, suddiviso planimetricamente in tre zone per ragioni di distribuzione elettrica e semplicità di manutenzione, è composto da 4968 moduli in silicio policristallino da 200 Wp. Dal punto di vista ambientale, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas come la CO2. I benefici ambientali ottenibili dall’adozione di questi sistemi sono proporzionali alla quantità di energia prodotta, infatti la produzione di energia elettrica annuale dell’impianto, pari a circa 1292 MWh, ottenuta tramite la conversione dell’energia solare, consente a livello globale una riduzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a 647 tonnellate/anno, che si avrebbero producendo la stessa energia tramite la combustione di fonti fossili. Il progetto rientra nella realizzazione di altri impianti fotovoltaici sui Centri Idrici di Acea ATO2, su cui si è proceduto con la progettazione preliminare e il dimensionamento degli impianti fotovoltaici da installare, con relativa richiesta delle autorizzazioni necessarie. La realizzazione dei suddetti impianti è stata programmata nel corso del 2008 e ha comportato l'installazione di circa 1320 kWp equivalenti a circa 360 Tep/anno. Ciò eviterà l'emissione in atmosfera di circa 870 tonnellate/anno di CO2 . Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica il Centro Idrico di Monte Mario rappresenta sicuramente un modello per l’autosufficienza dal punto di vista energetico e una risposta concreta alla attuali istanze di ecosostenibilità.

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domenica 24 luglio 2011

“LA REPUBBLICA” di PLATONE

(LibroVIII)
“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quante ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani.

In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la TIRANNIA”.

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sabato 23 luglio 2011

BENI CULTURALI: NAPOLI-TARANTO, GEMELLAGGIO TRA ASSOCIAZIONI.

(ANSA) - NAPOLI, 23 LUG - Napoli e Taranto gemellate in un progetto per valorizzare il rispettivo patrimonio di arte e cultura delle "città del sole".
L' iniziativa vede insieme l' associazione "Principessa del mare", presieduta da Vittoria Mariani, il Laboratorio di arti visive e letterarie "Hermes Academy", dell'attore e scrittore Luigi Pignatelli, e l'associazione "Nova Italia" di Vittorio Adelfi e Tonia Fusco. Il primo incontro nell' ambito del gemellaggio si è svolto alla Sala Nugnes in via Verdi, a Napoli.
Il progetto - che verrà esteso alle associazioni delle città del Sud che vorranno aderire - tende a "valorizzare, riscoprire e divulgare arte, cultura e tradizione dell'immenso patrimonio esistente nelle città del Sud".
Prossimo appuntamento già fissato alla fine di settembre. (ANSA).

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Ocm Vino, aiuti per la competitività.

Gli interventi dovranno essere realizzati entro il 15 ottobre per evitare il disimpegno.
La misura investimenti, inserita nel programma di sostegno 2011 previsto dall’ocm vino, partirà con oltre cinque mesi di ritardo e dovrà essere realizzata in corsa con il tempo per evitare il previsto disimpegno dei fondi alla fine dell’anno finanziario di pertinenza e cioè il 15 ottobre del 2011.
In pochi mesi dovranno essere quindi programmati, proposti e realizzati gli interventi previsti da questa misura con il vantaggio però di poter rendicontare successivamente la spesa a condizione, però, di sobbarcarsi all’onere di presentare una cauzione del 120% dell’aiuto e incassare il relativo importo anche prima di iniziare gli investimenti. Il tutto per consentire all’organismo pagatore italiano di impegnare entro il termine previsto gli stanziamenti Ue.
La misura peraltro, era stata inserita nel programmo di sostegno per il 2011 sin dal momento della ripartizione del relativo stanziamento, tra le varie regioni in base al criterio della superficie vitata regionale e a quello utilizzato per la ripartizione dei fondi relativi alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Inoltre, all’epoca della formulazione del piano 2009-2013, era stato anche previsto che la misura investimenti venisse attivata solo per l’ultimo triennio 2011-2013 e non per tutte le annualità del programmastesso per cui il suo avvio era atteso a livello regionale. La misura inoltre è stata vincolata sin dall’inizio dai criteri di demarcazione imposti dalla Commissione rispetto agli analoghi interventi previsti nei Psr 2007/2013.
Il plafond complessivo destinato alla misura per l’anno 2011 è di 15 milioni di euro ma non è da escludere che venga incrementato con le economie che si potrebbero realizzare nella realizzazione delle altre misure come la vendemmia verde, le varie distillazioni e l’arricchimento dei mosti alle quali sono complessivamente destinati 130 milioni di euro, pari a poco più dell’intero plafond disponibile che è di circa 300 milioni di euro.
LE FINALITÀ DELLA MISURA
I 15 milioni di euro costituiscono il contributo comunitario alle spese sostenute dai beneficiari nella percentuale del 40% di tali spese che si eleva fino al 50% per gli operatori ubicati nelle regioni convergenza. La percentuale di contributo potrà essere ridotta anche fino al 20% della spesa per particolari categorie di soggetti richiedenti che possono essere classificati tra le medie aziende in forza del fatturato e del numero di addetti.
Le finalità della misura investimenti è quella di finanziare investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento dell’impresa. La misura riguarda la produzione e la commercializzazione del vino, e lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie per la produzione vinicola. Obiettivo della misura è l’adeguamento della struttura aziendale alla domanda di mercato e il conseguimento di una maggiore competitività.
Per quanto riguarda la tipologia degli interventi si dovrà puntare a migliorare soprattutto la commercializzazione attraverso l’apertura di punti di vendita, show room e lo sviluppo del commercio telematico.
In ogni caso la tipologia degli interventi sarà diversificata nelle varie regioni in relazione alle diverse esigenze di sviluppo del settore vitivinicolo. Ma al momento, le Regioni ad eccezione della Lombardia che ha già aperto lo sportello per le domande, non hanno adottato i propri criteri per cui non rimarrà che fare riferimento a quelli più generali dal decreto.
RIPARTIZIONE REGIONALE
I tempi di programmazione e realizzazione della misura sono comunque molto ristretti per cui si rischia che i fondi per il 2011 vengano parzialmente richiesti anche se è stato previsto che la domanda del 2011 possa comprendere un insieme di interventi che vanno a coprire due annualità e impegnano i fondi corrispondenti al 2011 e al 2012.
Nella ripartizione regionale dei complessivi 15 milioni di euro, la quota maggiore pari a 3,256 milioni di euro è andata alla Sicilia seguita dalla Puglia con 1,800 milioni di euro. Alle regioni di lunga tradizione vitivinicola come Toscana, Emilia, Veneto e Piemonte sono stati assegnati importi fra 1,400 e 1,100 milioni di euro e quindi assegnazioni decrescenti alle altre regioni.
Giuseppe Fugaro

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venerdì 22 luglio 2011

EQUITALIA - Stop al fisco killer.

Comunicato Stampa dell'Unione Nazionale Consumatori. Roma, 22 luglio 2011 - “Le sedi dell’Unione Nazionale Consumatori collaboreranno con l’associazione ‘E’ qui l’Italia?’ di Alberto Goffi, nella battaglia contro gli abusi di Equitalia”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC).
“La battaglia contro il fisco killer riguarda tutti e merita il nostro impegno -dichiara l’avvocato Dona- soprattutto in un momento così delicato per il futuro del Paese: uno Stato che va contro i cittadini è un’equazione inaccettabile, soprattutto se a farne le spese sono i contribuenti onesti. Con questa collaborazione, che nasce dall’iniziativa del nostro Comitato di Torino -prosegue il Segretario generale- vogliamo dire stop agli abusi di Equitalia”.
L’Unione Nazionale Consumatori invita tutti i cittadini coinvolti in un contenzioso con Equitalia a segnalare la loro situazione inviando un’email all’indirizzo consulenza@consumatori.it specificando nell’oggetto ‘Gerit-Equitalia’.

Unione Nazionale Consumatori

mercoledì 20 luglio 2011

Servizi INPS: incasso esecutivo senza cartella esattoriale Equitalia.

Partiti i primi avvisi INPS di addebito esecutivo in virtù del decreto legge 78, abbandonando lo strumento della cartella esattoriale Equitalia: attenzione alle regole, pena la nullità dell'avviso.
Servizi INPS non solo online ma anche per posta o "di persona": purtoppo, infatti, sono state consegnate e partite, ed ora arrivate, le prime notifiche di incasso esecutivo indirizzate ad aziende e soggetti debitori dell'Ente, che si avvale dunque della misura introdotta con la manovra estiva (decreto legge n.78).
Con il nuovo meccanismo, si datto si abbandona lo strumento della cartella esattoriale, passando alla notifica dell'avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.
Validità notifica di incasso esecutivo.
I primi avvisi sono stati inviati lo scorso 20 giugno nei confronti di imprese e altri contribuenti che risultano debitori nei confronti dell'INPS. Tuttavia, è bene verificare alcuni punti dell'avviso per stabilirne la validità. Innanzitutto devono essere presenti il corretto codice fiscale del soggetto tenuto al versamento, il periodo di riferimento del credito, la causale, gli importi addebitati ripartiti tra quota capitale, sanzione ed eventuali interessi, e l'indicazione dell'agente della riscossione competente.
Inoltre deve essere chiaramente scritto che gli importi oggetto dell'avviso sono dovuti entro 60 giorni dalla notifica, che deve avvenire da parte di messi abilitati, e cioè personale del Comune o degli agenti della Polizia Municipale.
In ogni caso, la notifica - che può avvenire anche attraverso raccomandata con avviso di ricevimento - continua ad essere anticipata dal cosiddetto avviso bonario, come precisato dall'INPS nella circolare n. 168/2010.In questo caso il debitore può regolarizzare la sua posizione entro 30 giorni, riparando al danno od eventualmente presentando ricorso in caso di importo già pagato.
Fonte: INPS

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venerdì 15 luglio 2011

Parlamento Europeo, Consiglio degli Stati membri e Commissione.

Novità per le etichette alimentari: tabella nutrizionale, origine, scadenza, acidi trans, oli, grassi ...ecco l'accordo tra Parlamento Europeo, Consiglio e Commissione.

Votato dall’Assemblea di Strasburgo il nuovo regolamento europeo sulle etichette dei prodotti alimentari, frutto dell'accordo tra Parlamento europeo, Consiglio degli Stati membri e Commissione.
La proposta di regolamento conosciuta anche con il termine inglese "food information to consumer" è stata decisa il 22 giugno, in occasione del quarto incontro tra i rappresentanti del Parlamento europeo con il Consiglio e la Commissione. Il fattoalimentare propone in anteprima i punti più importanti, destinati a cambiare inmodo significativo le etichette:
Indicazione d’origine. Viene estesa alla carne fresca o congelata delle specie suina, ovina, caprina e pollame (art. 25.2.b, All. XI). Questa norma sarà operativa entro due anni dall’entrata in vigore del regolamento e la Commissione dovrà definire le modalità di attuazione di questi nuovi obblighi, e valutare l’opportunità di citare i luoghi di nascita, allevamento e macellazione degli animali. Entro lo stesso termine la Commissione dovrà pubblicare un rapporto sull’opportunità di estendere l’indicazione obbligatoria d’origine alle carni utilizzate come ingredienti di altri prodotti (art. 25.5.a).
Entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento, la Commissione produrrà una valutazione d’impatto in merito alla eventuale estensione dell’obbligo d’indicare l’origine o la provenienza dei restanti tipi di carne, del latte, del latte utilizzato come ingrediente nei dairy products, degli alimenti non trasformati, dei prodotti mono-ingrediente e degli ingredienti che rappresentano oltre il 50% dell’alimento (art. 25.5).
Leggibilità. Le diciture obbligatorie sulle etichette devono avere caratteri tipografici minimi non inferiori a 1,2 mm (prendendo come riferimento la “x” minuscola), oppure 0,9 mm se le confezioni hanno una superficie inferiore a 80 cm2 (art. 13.3). La Commissione svilupperà anche apposite raccomandazioni per promuovere la migliore leggibilità delle notizie in etichetta, con accorgimenti ulteriori quali il tipo e colore dei caratteri, il loro spessore, il contrasto con lo sfondo, etc. (art. 13.5). Quando la superficie è inferiore a 10 cm2 sull'etichetta possono esserci solo le informazioni principali (denominazione di vendita, allergeni, peso netto, termine minimo di conservazione, disposte in qualsiasi posto (art. 16.2).
Termine minimo di conservazione e scadenza. La Commissione potrà adottare regole più precise sulle modalità da utilizzare per indicare il termine minimo di conservazione (art. 24.3). La data di scadenza (use-by date) dovrà essere presente anche sui prodotti confezionati singolarmente (All. X).
Legislazione. Le norme nazionali relative a aspetti non ancora regolamentati a livello europeo non devono ostacolare la libera circolazione delle merci nel Mercato unico, e soprattutto non devono disriminare i prodotti realizzati in altri Paesi (art. 37.1).
Simboli. La Commissione potrà introdurre simboli o pittogrammi in alternativa a parole e numeri relativi alle indicazioni obbligatorie presenti sulle etichette (art. 9, comma 2-4). E' previsto anche il ricorso a strumenti d’informazione alternativi alle etichette (art. 12.3, 3.a).
Bevande alcoliche. La generalità delle bevande alcoliche (>1,2% vol.) rimane esentata dall’obbligo di indicazione degli ingredienti, e non sarà soggetta a informazioni nutrizionali obbligatorie. Nei tre anni successivi all’entrata in vigore del regolamento la Commissione pubblicherà una relazione per valutare l'opportunità di aggiungere altre informazioni (valore energetico) (cfr. art. 29.4) e di introdure una nuova definizione per le bibite classificate come alco-pops (art. 16.4).
Allergeni. La presenza di ingredienti allergenici dovrà venire evidenziata, nella lista degli ingredienti, con accorgimenti grafici (es. tipo, spessore o colore dei caratteri, art. 21.1). Si dovrà inoltre ripetere il nome dell’allergene quando esso sia presente in più ingredienti e coadiuvanti tecnologici impiegati nella preparazione dell’alimento (art. 21.1, terzo capoverso).

Etichettatura nutrizionale. Tutti i prodotti, salvo rare eccezioni, devono riportare sulla confezione una tabella nutrizionale con i valori di energia, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, riferiti ai 100g/ml ed eventualmente, su base volontaria, per porzione. Le informazioni devono essere inserite in un'unica tabella nel retro del prodotto.
Il valore energetico può essere ripreso su base volontaria nel campo visivo principale, (sia quello riferito ai 100g/ml o a prozione). La ripetizione sul campo visivo principale dei valori relativi a grassi, acidi grassi saturi, zucchero e sale sarà possibile anche con riferimento esclusivo alla porzione (art. 32.2.a nuovo): anche in quest o caso però deve essere venire riportato il valore energetico di 100g/ml di prodotto (art. 32.2).
Queste informazioni, inserite nel fronte etichetta, potranno essere anche riportate in formato diverso da quello tabellare. La Commissione adotterà, mediante atti delegati, regole sulla espressione per porzione o unità di consumo per alcune categorie di alimenti (art. 32.4). La quantità giornaliera indicativa (GDA’s, Guideline Daily Amounts, o reference intake) potrà essere aggiunta a titolo volontario e riferita solo a una porzione, precisando che i valori corrispondono al fabbisogno medio giornaliero di un adulto (art. 31.4.a nuovo). Viene introdotto un apporto medio giornaliero raccomandato per le proteine, pari a 50g/die (All. XIII, parte B).
La Commissione svilupperà un documento riferito alle indicazione delle GDA’s rivolte a specifici gruppi di popolazione (art. 35.3.c). In attesa di tali atti, gli Stati membri potranno disporre misure per l’indicazione su base volontaria dei reference intake rivolti a specifici gruppi di popolazione (nuovo art. 41.a). La Commissione potrà adottare regole sulle tolleranze relative alle dichiarazioni nutrizionali (art. 30.4, nuovo capoverso).
Sono ammesse ulteriori espressioni riferite alle informazioni nutrizionali basate su dati scientifici, accettati dalla maggioranza degli stakeholders, non discriminatorie né in grado di recare ostacolo alla libera circolazione delle merci.
Acidi grassi trans (TFA’s) Entro tre anni dall’entrata in vigore del regolamento verrà redatto un rapporto sulla possibile previsione obbligatoria degli acidi grassi trans nella tabella nutrizionale. Il dossier sarà accompagnato da una proposta legislativa. Sino a quel momento non è consentita l’indicazione dei TFA’s, neppure su base volontaria (art. 29.7).
Oli e grassi. Quelli di origine vegetale possono venire citati nella lista ingredienti con il nome della categoria, “oli vegetali”, seguita dall’indicazione della loro natura specifica (es. palma, soia, mais). Quando si usano miscele, è ammessa la dicitura “in proporzione variabile” in alternativa alla citazione in ordine decrescente di peso (All. VII, parte A, punto 8). Anche nel caso di oli e grassi di origine animale, dovrà essere specificata la specie di provenienza (es. suino, All. VII, parte B, punti 1 e 2).
Data di congelazione e scongelamento. Gli alimenti congelati quando sono venduti scongelati devono essere accompagnati dalla dicitura “scongelato”. Questa regola non vale per gli ingredienti o per i prodotti nella cui produzione il congelamento è un passaggio necessario dal punto di vista tecnologico né, quando lo scongelamento non ha un impatto negativo sulla sicurezza e qualità del prodotto (All. VI, parte A, punto 2. V. anche All. X). La carne, le preparazioni a base di carne e i prodotti ittici non trasformati devono recare la data della prima congelazione (All. III, par. 6.1).
Sostituzione di ingredienti. La sostituzione, totale o parziale, di ingredienti normalmente utilizzati o naturalmente presenti nei prodotti (es. parziale sostituzione di latte e caglio con grassi e fibre vegetali, nella produzione di un formaggio) deve essere segnalata citando l’ingrediente sostituito a fianco della denominazione di vendita (con caratteri tipografici non inferiore al 75% rispetto a quelli della denominazione, All. VI, parte A, punti 4 e seguenti).
Nano - materiali. Viene introdotta una definizione di nano-materiali ingegnerizzati da usare per i prodotti classificati come “novel foods”, e per gli ingredienti alimentari e gli additivi che hanno queste caratteristiche.
Macellazione. Le carni di animali soggetti a macellazione rituale (kasher, halal) non devono riportare diciture specifiche in etichetta . E' stata accantonata l’ipotesi di usare la scritta (prodotto a partire da animale sottoposto a macellazione senza stordimento) rinviando ogni valutazione nelle prossime normative sul benessere animale.
Alimenti “pre-incartati”. Purtroppo, nonostante gli sforzi di alcuni nostri eurodeputati, sono state mantenute le deroghe rispetto a certe informazioni obbligatorie a favore degli alimenti preconfezionati nei locali di vendita o attigui venduti poi direttamente. Viene perciò rimessa al legislatore nazionale la garanzia che questi alimenti (siano essi confezionati dal produttore o dal venditore) debbano riportare identiche informazioni per la miglior tutela del consumatore.
Tempi di applicazione. Se i tempi verranno rispettati ed il testo sarà trasmesso al Consiglio per la ratifica in autunno, verrà pubblicato all'inizio 2012. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea gli operatori avranno tre anni di tempo per uniformarsi alle nuove regole, cinque anni per le norme relative all’informazione nutrizionale. Gli alimenti immessi sul mercato o etichettati entro le suddette date potranno venire legalmente commercializzati sino a esaurimento scorte (art. 54.1).
Fonte - Dario Dongo

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DOPO VIDEO FIORELLO SI PREPARA FLASH MOB PONTE MILVIO.

Movida Sicura. «Dopo il video-messaggio dello showman Rosario Fiorello, che non finiremo mai di ringraziare per la generosità e semplicità con cui si è prestato, continueremo la nostra attività di comunicazione con nuovi video-appelli di personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, della politica e del giornalismo». È quanto rende noto il portavoce del comitato 'Movida Sicura' Riccardo Corsetto assieme agli altri promotori Gianluca Blasi, Marco Rabacchi e Alessandro Selvitella. «Intanto sono da poche ore online i video-appelli di Daniela Santanchè, sottosegretario all'Attuazione del Programma, e degli attori Marco Falaguasta e Luca Ferrante - si legge in una nota - registrati il 13 luglio durante la conferenza di lancio presso il locale 'Nice Living' del Foro Italico, messo a disposizione per la collaborazione di Andrea Barberis e del Direttore Coni Servizi, Diego Nepi Molineris».
"Movida Sicura ringrazia per l'adesione spontanea alla nostra campagna il presidente del Silb-Fipe, Maurizio Pasca; lo Studio Service di G.Bertollini e Giancarlo Bertollini; il Petra e Davide Bornigia; il Little Moon Club e Michele Lunetta; il Met e Gianni Mangione e Francesco Giampaoli; lo Sha Bar e Giorgio Tammaro".

«Movida Sicura - prosegue Corsetto - sta preparando inoltre un flash mob per proseguire la diffusione del messaggio 'Basta botte, amiamo la Notte'. L'evento collettivo avrà luogo a piazzale di Ponte Milvio, noto quadrante della Movida Romana, teatro negli ultimi tempi di numerosi episodi di violenza fra ragazzi. Ulteriori dettagli, data e ora, - conclude la nota - saranno comunicati a breve».
 
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mercoledì 13 luglio 2011

Etichette e pubblicità, ok del Parlamento al nuovo regolamento.

Fonte: Dario Dongo - http://www.ilfattoalimentare.it/
Dopo tre anni e mezzo di dolorosi travagli, ieri è finalmente venuto alla luce il nuovo regolamento Ue per l’informazione al consumatore sui prodotti alimentari. L’Assemblea plenaria ha infatti ratificato l’accordo - realizzato il 22 giugno tra i suoi rappresentanti e quelli di Consiglio e Commissione ( http://www.ilfattoalimentare.it/etichette-alimentari-tabella-nutrizionale-novità-commissione-origine-scadenza-acidi-trans-oli-grassi.html ) - con 605 voti a favore, 45 contrari e 26 astensioni.
Soddisfazione generale, con un filo di amarezza per non aver potuto colmare alcune lacune come l’ingiustificata deroga da molte informazioni obbligatorie a favore dei prodotti pre-confezionati nei supermercati e collocati a scaffale.
Ci siamo recati in sala-parto, a Strasburgo, per raccogliere le prime dichiarazioni degli eurodeputati che hanno avuto un ruolo-chiave nel progresso del dossier. La paziente ostetrica anzitutto, la relatrice Renate Sommer (Gruppo Popolare Europeo, delegazione tedesca): “abbiamo lavorato più di tre anni su questa proposta, nel corso di due legislature. Abbiamo discusso e negoziato circa 3000 emendamenti, analizzando ogni aspetto dell’informazione al consumatore sui prodotti alimentari. Il risultato è positivo, questo regolamento garantirà ai consumatori la possibilità di ricevere una migliore informazione sui prodotti alimentari in vendita. Non solo: questo testo garantisce una maggiore certezza giuridica a tutti gli operatori della filiera, e tiene conto delle esigenze imprese medie, piccole e microscopiche che caratterizzano il tessuto imprenditoriale europeo. Gli oneri burocratici a carico di queste imprese sono infatti ridotti, grazie all’armonizzazione delle norme in un unico regolamento che entrerà contestualmente in vigore nell’intero Mercato unico, e grazie anche a specifiche esenzioni a favore dei prodotti artigianali.”
E poi il ginecologo, nonché uno dei padri putativi del nuovo nato. Il nostro professor Paolo De Castro, già ministro italiano dell’Agricoltura e ora Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, il quale a sua volta di compiace del lieto evento e del risultato raggiunto: “Questo regolamento segna un importante passo avanti nel diritto alimentare europeo. Più trasparenza e maggiori informazioni ai consumatori: si prenda l’esempio degli oli vegetali: d’ora in avanti i consumatori potranno conoscere la natura specifica degli oli impiegati nella produzione degli alimenti, che si tratti di oliva, di soia, di palma o altri ancora. Abbiamo introdotto l’indicazione obbligatoria d’origine per tutti i prodotti freschi, in particolare per le carni suine, di pecora e di capra, di pollame. Con l’unica nota dolente legata a un errore tecnico che cercheremo di correggere presto, la mancata estensione di tale obbligo alle carni di coniglio. Per quanto riguarda il latte fresco e la passata di pomodoro, ricordiamo che l’indicazione dell’origine è già prevista in Italia come obbligatoria.
E soprattutto ricordiamo che, nel vivace dibattito di questi anni, siamo riusciti a evitare quel pericoloso condizionamento delle scelte dei consumatori che i Paesi del Nord Europa avevano proposto di introdurre attraverso i semafori in etichetta ( http://www.ilfattoalimentare.it/crociata-semafori-etichetta-regno-unito-usa-e-ritorno.html ). Siamo infatti riusciti a garantire che il consumatore possa ricevere informazioni obiettive sulle caratteristiche nutrizionali dei prodotti e non che altri si sostituiscano a lui nelle scelte, indicando alcuni prodotti come “buoni” e altri come “cattivi” sulla base di valutazioni che avrebbero potuto pregiudicare alcune delle nostre migliori produzioni senza alcun senso. La scienza della nutrizione ci insegna infatti che l’equilibrio va ricercato in una dieta varia ed equilibrata.”
Il risultato è nel complesso favorevole, considerate anche le difficoltà di raggiungere un accordo tra quasi 800 parlamentari europei e 27 Paesi membri.
Il compromesso democratico del resto, come insegnava John Maynard Keynes, non può considerarsi tale se non residui un margine di insoddisfazione in ciascuno dei rappresentati.
Un particolare ringraziamento va perciò alla Rappresentanza italiana presso l’UE e ai nostri euro-deputati che hanno saputo portare a termine con equilibrio questa ardua missione: in prima linea Paolo De Castro, Vittorio Prodi e Mario Pirillo dell’area socialista e democratica, Giovanni La Via, Elisabetta Gardini e Salvatore Tatarella in area popolare, Giommaria Uggias per l’Alleanza dei Democratici e Liberali, Oreste Rossi e Salvatore Scottà del Gruppo “Europe of Freedom and Democracy”.

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Movida Sicura - Basta Botte - Amiamo la Notte.

News Movida: Roma; parte campagna 'Basta botte', Fiorello testimonial.
Video showman in discoteche - potete vederlo Qui. Proposto assessorato alla notte.
(ANSA) - ROMA, 13 LUG - Un video con Fiorello che spiega ai giovani l'importanza del divertirsi ma senza eccedere sara' proiettato sugli schermi delle discoteche di Roma. E' la campagna contro le risse nei locali organizzata a Roma dal neonato comitato 'Movida sicura'. A presentare l'iniziativa, bipartisan, il leader dell'Mpi Santanche', il coordinatore regionale Sabbatani Schiuma e il vicepresidente del Pd in Campidoglio Panecaldo. Sabbatani ha proposto la creazione di un assessorato alla Notte per Roma. (ANSA).

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lunedì 11 luglio 2011

Opposizione alla Registrazione dei Marchi d’Impresa.

E’ stata attivata la nuova procedura di opposizione alla registrazione dei marchi di impresa che consente di far valere, davanti all’UIBM, alcuni impedimenti alla Registrazione del Marchio.
Cliccando nel menu su “normativa” e, poi, su “ leggi e decreti” è possibile prendere visione del decreto del Ministro dello sviluppo economico dell’11 maggio 2011, recante i termini e le modalità di deposito dei diritti di opposizione nonché alcune modalità di applicazione delle norme sulla procedura di opposizione; è possibile, altresì, scaricare il modulo per l’opposizione.
Dalla data di pubblicazione del Bollettino ufficiale decorre il termine di tre mesi per la presentazione dell’atto di opposizione all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

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90 giorni di tempo e 129 euro per chiudere le Partite Iva inattive.

L' Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi sul sito le disposizioni per l'addio agevolato alle partite Iva non utilizzate, con sanzioni ridotte e un percorso semplificato. I contribuenti che, pur essendo titolari di una partita Iva, non presentano la relativa dichiarazione da almeno tre anni oppure non svolgono alcuna attività hanno, dal 6 luglio, novanta giorni per chiudere la propria posizione, pagando solo una sanzione minima di 129 euro. La regolarizzazione potrebbe riguardare, secondo le stime dell'Agenzia, due milioni di partite Iva inattive.
Mettersi in regola è facile: basta pagare con il modello F24 «elementi identificativi», indicando il codice tributo 8110, la partita Iva da chiudere e l'anno di cessazione dell'attività. Chi non adotta questa misura rischia una multa che può arrivare fino a 2.065 euro.
La posizione va regolarizzata entro novanta giorni, calcolati a partire dal 6 luglio 2011, data di entrata in vigore del decreto legge n. 98/2011. Va ricordato che la norma di favore si applica a condizione che la violazione non sia stata già contestata con atto portato a conoscenza del contribuente.
Documenti Agenzia delle Entrate - Risoluzione 72E
Le istruzioni nel dettaglio.
I titolari di partita Iva che, sebbene obbligati, abbiano dimenticato di comunicare la cessazione della propria attività, entro i 30 gg prescritti dalla norma - articolo 35, comma 4, del Dpr 633/1972 - possono ora sanare la violazione versando spontaneamente, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge n. 98/2011, un importo pari a 129 Euro, somma che equivale al 25 per cento, cioè 1/4, della sanzione minima dovuta secondo la norma vigente.
In pratica, per aderire alla norma di favore è sufficiente provvedere al versamento tramite F24, entro 90 gg dalla data di entrata in vigore della legge, dell'importo di 129 Euro, indicando il codice tributo 8110, la partita Iva da chiudere, e l'anno di cessazione dell'attività. Nell'ottica della semplificazione non è necessario presentare anche la dichiarazione di cessazione attività, con il mod. AA7 (previsto per i soggetti diversi dalle persone fisiche) o il mod. AA9 (previsto per le imprese individuali e lavoratori autonomi), perché la chiusura della partita Iva verrà effettuata dall'Agenzia sulla base dei dati desunti dal modello F24 presentato.
Per i contribuenti che, benchè obbligati, hanno omesso di presentare a suo tempo la dichiarazione di cessazione attività e non colgono l'opportunità che il decreto legge 98/2011 ora concede, l'Agenzia può procedere alla chiusura d'ufficio della partita Iva, con una sanzione fino al massimo di 2.065 euro.

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Il Decreto Sviluppo è Legge: novità per imprese.

di Noemi Ricci
Il Decreto Sviluppo è diventato legge e contiene importanti novità per le imprese, dal credito d'imposta per la ricerca scientifica, per il lavoro e gli investimenti nel Mezzogiorno, alle semplificazioni fiscali.
Il Decreto Sviluppo riceve il via libera del Senato e diventa legge (162 a favore, 134 contrari e 1 astenuto) con votazione sulla fiducia al provvedimento. Diventa così ufficiale il credito di imposta per la ricerca scientifica, le nuove assunzioni di lavoro al Sud e gli investimenti nel Mezzogiorno, nonché diverse misure per la semplificazione fiscale.
Per le imprese che investono tra il 2011 e il 2012 in progetti di ricerca scientifica in favore di Università o altri enti pubblici, il credito d'imposta sarà pari al 90%.
Per i datori di lavoro del Sud che usufruiranno dei bonus assunzione - sottoscrivendo contratti a tempo indeterminato nei prossimi 12 mesi lavoratori "svantaggiati" o "molto svantaggiati" - andando ad incrementare la propria base occupazionale, il credito d'imposta sarà pari al 50% dei costi salariali sostenuti.
Sempre nel Mezzogiorno, per le imprese che investono in nuovi beni strumentali per le strutture produttive è previsto un bonus proporzionale alla quota dei costi sostenuti.
Sul fronte della semplificazione, gli accertamenti fiscali devono ora essere coordinati tra i vari organi accertatori (unificati), non possono più avere cadenza inferiore al semestre. Per le imprese in contabilità semplificata e per i lavoratori autonomi, non possono durare più di 15 giorni lavorativi.
Niente comunicazione di inizio lavori per opere di ristrutturazione edilizia, per le quali è possibile richiedere la detrazione del 36%. In pù non è più necessario indicare separatamente il costo della manodopera in fattura dei lavori eseguiti.
Eliminato l'obbligo di segnalare i pagamenti sopra i 3.600 euro effettuati con carte di credito, debito o prepagate ai fini del monitoraggio dello "spesometro".
Il regime di contabilità semplificata viene esteso alle imprese i cui ricavi non superino i 400mila euro nel caso siano attive nel settore dei servizi e inferiori a 700mila euro per le altre tipologie.
Vene portata a 10mila euro la soglia di valore dei beni d'impresa che è possibile eliminare dal ciclo produttivo previa attestazione dell'avvenuta distruzione degli stessi mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Innalzato anche l'importo massimo delle fatture (anche autofatture) valide per l'annotazione cumulativa, a 300 euro, prendendo in considerazione le fatture emesse e ricevute nell'arco del mese.

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giovedì 7 luglio 2011

Upa. Pubblicità al palo, si salva solo il Web.

La pubblicità specchio dell'economia. La crisi non risparmia gli investimenti pubblicitari che nei primi sei mesi del 2011 sono fermi. Lo ha dichiarato il presidente dell'Upa, utenti pubblicità associati, Lorenzo Sassoli de Bianchi, nel corso della conferenza stampa che ha preceduto l'assemblea 2011. Gli investimenti, ha detto Sassoli, “sono al palo” tanto che “una crescita zero a fine anno sarebbe un successo”. “Il mercato è piatto - ha spiegato il presidente dell’Upa - anzi, a fine aprile è addirittura in calo”. A frenare la pubblicità, secondo il presidente Upa è “la stagnazione dell'economia, che sta frenando i consumi”. L'unico settore che a tenere in quanto ad investimenti pubblicitari è quello di internet, su cui per la fine dell'anno gli investimenti dovrebbero salire del 18%, compensando in buona parte il calo degli altri comparti. Ma internet si può definire a tutti gli effetti una mosca bianca viste le previsioni negative praticamente in tutti i media. Flessione prevista per fine anno per radio, cinema e affissioni che calano del 7%, ma anche per quotidiani (-3%) e periodici (-2,5%) e per le televisioni che, comunque, nonostante un calo stimato dell' 1,5% mantiene saldamente il primato degli investimenti pubblicitari. Infatti sempre secondo le stime di Upa, complessivamente gli investimenti pubblicitari nel 2011 dovrebbero ammontare a poco meno di 9,3 miliardi di euro. La televisione dovrebbe raccogliere poco più di 4,8 miliardi di euro, seguita dai quotidiani con 1,2 miliardi e subito dopo da Internet, con 1,1 miliardi. Seguono i periodici, con 875 milioni e poi l'outdoor e la radio, rispettivamente con 588 e 554 milioni. Fanalino di coda il cinema , con 58 milioni. “Sul fronte internet - ha spiegato il numero uno di Upa - ci stiamo allineando all’Europa, quest’anno è in flessione il settore delle tlc con rallentamenti per Vodafone, Telecom e Wind”. Per quanto i settori merceologici, “tiene l’alimentare, molto bene la cura e il benessere, è stabile il settore auto - ha aggiunto Sassoli de Bianchi - perché le aziende investono solo una piccola parte del fatturato. Banche, assicurazioni e servizi finanziari sono da anni in calo e confermano il trend”.

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martedì 5 luglio 2011

UN GRANDE ROBERT KENNEDY

Un suo discorso di tanti/troppi anni fa!
"Con troppa insistenza e troppo a lungo sembra che abbiamo rinunciato alla nostra eccellenza personale e ai valori della nostra comunità, in favore del mero accumulo di beni terreni. Il nostro prodotto interno lordo ha superato gli 800 miliardi di dollari l’anno. Ma se giudichiamo gli Usa in base al Pil, vediamo che quel Pil comprende l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per sgombrare le strade dalle carneficine. Comprende serrature speciali per le nostre porte di casa e prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende l’abbattimento delle sequoie e la scomparsa delle nostre bellezze naturali nel caos della deregolamentazione urbanistica. Tiene conto della produzione di napalm e delle testate nucleari e delle auto blindate della polizia per fronteggiare le rivolte urbane. comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speak (criminali al centro di fatti di cronaca dell’epoca). E i programmi televisivi che esaltano la violenza al fine di vendere i giocattoli ai nostri bambini. Eppure il Pil non tiene conto della salute dei nostri ragazzi, della qualità della loro educazione, e dell’allegria dei loro giochi. Non include la bellezza delle nostre poesie o la solidità dei nostri matrimoni, l’acume dei nostri dibattiti politici, l’integrità dei nostri funzionari pubblici. Non misura né il nostro ingegno né il nostro coraggio né la nostra conoscenza né la nostra passione né la fedeltà alla nostra patria. In poche parole, misura tutto eccetto che le cose per cui la vita è degna di essere vissuta. Ci dice tutto sull’America eccetto il motivo per cui siamo orgogliosi di essere Americani".

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sabato 2 luglio 2011

Un Marchio registrato aiuta l'Azienda a salvaguardare la propria reputazione.

Enunciamo un paio di principi che possono aiutare molte piccole Aziende a intraprendere un'efficace protezione dei Marchi, ricordandoci sempre che i GRANDI sono nati PICCOLI. Pensate alla tristezza di dover cambiare il proprio Nome o quello del proprio Prodotto o della propria Ditta, sia in Italia che all’estero, solo perché qualcuno ha provveduto a Registrarlo e Noi NO. Pensate ai GRANDI VINI, ai GRANDI TITOLI, alle GRANDI IDEE, alle Produzioni, agli Spettacoli, alle Ditte, alle ASSOCIAZIONI ed a tutto quello che è opportuno proteggere.
Lo Studio Bertollini può assisterVi nella migliore Protezione, anche Legale, dei vostri Marchi e/o Brevetti.
Per ogni informazione scrivete a: info@studiobertollini.it

domenica 26 giugno 2011

Grande affermazione del Vino Italiano al “Concours Mondial De Bruxelles”.

La Sicilia ottiene il maggior numero di riconoscimenti tra le Regioni del Belpaese.
Con la diffusione dei risultati va in archivio la diciottesima edizione del Concours Mondial De Bruxelles disputato quest’anno, dal 6 all’8 maggio, nella città di Lussemburgo. Il medagliere di quello che può essere definito
"Il Campionato Mondiale del Vino"
premia con le sue medaglie le migliori etichette che, tra le oltre 7mila in concorso provenienti da tutto il mondo, hanno ottenuto il consenso di una giuria internazionale composta da oltre 260 degustatori tra sommelier, giornalisti, importatori e scrittori del vino.
“Pietra Sacra - Riserva 2006”,
della Fazio Wines di Erice, ha ottenuto la Gran Medaglia d’Oro.
Un riconoscimento di notevole prestigio, che si colloca nel solco della politica di rilancio ed innovazione di recente inaugurata dall’Azienda Vinicola Siciliana. I rossi e i bianchi della “Selezione Fazio”, unitamente ai prodotti “Prestige”, agli spumanti ed alla nuova linea “Summer Wines” fanno parte di un portafoglio variegato, per andare incontro alle esigenze di un pubblico altrettanto vario, mantenendo, come comune denominatore, la relazione con la terra d’origine, che si respira nell’aroma e perfino nei suoni dei nomi scelti con particolare cura dalla famiglia Fazio, impegnata direttamente nella gestione dell’Azienda, assieme al nuovo Direttore Generale Dr Bruno Alvisini, uno degli artefici del nuovo corso.

FAZIO Casa Vinicola in Erice
Via Cap. Rizzo, 39
91010 Fulgatore - Erice (TP)
Tel.: 0923.811700 - Fax: 0923.811654
http://www.faziowines.it/  -  direzione@faziowines.it

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giovedì 23 giugno 2011

Windows dentro Linux: la Virtualizzazione con VirtualBox

di: Ermanno Ancona 23 Giugno 2011
Da qualche anno la virtualizzazione è diventata uno degli argomenti caldi del mondo IT. Le parole d'ordine sono: consolidare le infrastrutture, ridurre il consumo energetico, sfruttare le risorse hardware sotto utilizzate. L'idea di fondo, per i pochi che non lo sapessero, consiste nell'eseguire contemporaneamente più di un sistema operativo su un medesimo server fisico. È dunque necessario un sistema operativo di base, detto host, su cui venga installato ed eseguito un programma di virtualizzazione. Mediante tale software si potranno creare una o più Macchine Virtuali (VM) dotate di un sistema operativo ospite, guest, che può essere del tutto diverso dal sistema host. Le VM comunicano con l'hardware tramite il software di virtualizzazione e si comportano come se fossero normali programmi che possono essere lanciati o chiusi dal sistema ospitante.
In questo modo potremmo avere un host Linux o MacOSX su cui giri un guest Windows o viceversa. Ma anche un guest Linux su host Linux o Windows su Windows.
Esula dagli scopi di quest'articolo l'approfondimento degli aspetti tecnici relativi alla virtualizzazione, così come il confronto tra le diverse soluzioni disponibili, commerciali o libere che siano. Si vuole semplicemente fornire una soluzione pratica che sia semplice e a basso costo.
Immaginiamo di trovarci in questa situazione, per altro riscontrabile nella realtà: dopo molti sforzi abbiamo finalmente convinto il nostro cliente o capo ad installare un server Linux. Abbiamo impiegato un po' di ore di lavoro per integrarlo con i client di casa Microsoft e ci sentiamo soddisfatti. Ma ecco che salta fuori quel programma "insostituibile" disponibile solo per Windows e che neppure con wine riusciamo a far girare. Non sarebbe nemmeno necessario un sistema operativo server, ma ci basterebbe un semplice Windows XP o Seven. A questo punto, per trarci d'impaccio, possiamo ricorrere alla virtualizzazione, ma dobbiamo trovare una soluzione che minimizzi i tempi e soprattutto i costi.
Una possibile scelta può essere VirtualBox, ex prodotto Sun ora passato ad Oracle, come del resto il nostro database di riferimento MySQL. Il programma è disponibile gratuitamente e rilasciato sotto licenza GNU General Public License (GPL) versione 2, supporta vari sistemi operativi per cui l'esperienza maturata in un ambiente può essere sfruttata successivamente su altre piattaforme. I sistemi operativi host ufficialmente possono essere: Windows, MacOSX su hardware Intel, Linux e Solaris. Il sito dedicato al prodotto riporta informazioni dettagliate relative alle versioni ed eventuali possibili limitazioni. Il panorama, per quanto riguarda i sistemi guest, è ancora più ampio: Windows, Linux, MacOSX, OpenSolaris, FreeBSD, DOS e la lista sarebbe ancora lunga. Per l'elenco completo potete consultare la pagina dedicata.
Di seguito considereremo come sistema operativo host di riferimento Linux Fedora 14 a 64 bit, in lingua italiana, gestibile tramite interfaccia grafica con ambiente desktop Gnome. Il nostro obbiettivo sarà installare il software VirtualBox e quindi creare una macchina virtuale con sistema operativo guest Windows XP Pro, ma potrebbe benissimo essere un più moderno Windows 7 o Windows Server 2008.

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Un pensiero sulle date di nascita dei Servizi al Cittadino.

Ma prima si stava come nel Medio Evo e dopo non si è costruito più nulla ? Possibile mai ?
Opere sociali e sanitarie :
01. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184.
02. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158.
03. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841.
04. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653.
05. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277.
06. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798.
07. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055.
08. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312.
09. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928.
10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397.
11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827.
12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768
13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264.
14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923.
15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817.
16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048.
17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138
18. Istituto Autonomo Case Popolari.
19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali.
20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859).
21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico). I comunisti la chiamarono casa del popolo.
22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori).
23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927.
24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni - studenti medi da 326.604 a 674.546 - universitari da 43.235 a 71.512.
25. Fondazione del doposcuola per il completamento degli alunni.
26. Istituzione dell’educazione fisica obbligatoria nelle scuole.
27. Abolizione della schiavitù in Etiopia.
28. Lotta contro la malaria.
29. Colonie marine, montane e solari.
30. Refezione scolastica.
31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni.
32. Scuole professionali.
33. Magistratura del Lavoro.
34. Carta della Scuola.

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Presentato a Milano il Rapporto Assinform 2011

IT, 1° Trim 2011/2010: -1,3% LA RIPRESA SI ALLONTANA
- IT: positivo il software che sale a +0,4%, hardware -2,1%, Servizi It -1,5%;
- Tlc: - 4,2%, servizi Tlc -3,8%, apparati -5,9%;
- Cloud computing: 130 mln di euro nel 2010, previsione 2013: 410 mln
- In forte ritardo sull’Ue27 e a macchia di leopardo il processo di digitalizzazione del Paese
Angelucci: “Declinare in Italia l’Agenda digitale è un obiettivo prioritario per rilanciare la domanda di Ict e accelerare su tre aspetti fondamentali per la crescita e la modernizzazione del Paese: sviluppo e efficienza dei servizi pubblici, innovazione delle imprese, sviluppo delle infrastrutture a banda larga”.
Milano, 20/6/11 - “Per l’Information Technology italiana i primi tre mesi del 2011 hanno significato una battuta d’arresto rispetto al trend in recupero che il settore aveva fatto registrare nel 2010. Con un tasso di crescita di - 1,3%, infatti, la dinamica dell’It rimane negativa contraddicendo, per ora, le previsioni di una possibile ripresa nell’anno in corso. I nostri dati confermano il perdurare di un quadro di grande incertezza per il settore It, che ancora non trova, nel contesto economico nazionale, le spinte necessarie per uscire dallo stato di sofferenza, in cui è entrato a seguito della crisi globale. L’indagine congiunturale Assinform di fine aprile ha, infatti, evidenziato, rispetto a quanto rilevato a febbraio, un peggioramento degli ordinativi delle aziende informatiche, confermato da una netta riduzione della propensione agli investimenti in nuovi progetti It da parte delle imprese-clienti. E’ questa una testimonianza preoccupante delle difficoltà a intraprendere la via dell’innovazione e della crescita di competitività, che ancora persistono nel sistema produttivo italiano, in particolare da parte delle Pmi”. Così ha esordito il presidente di Assinform, Paolo Angelucci, nel presentare oggi a Milano i risultati del Rapporto Assinform 2011, elaborato in collaborazione con NetConsulting.
“Tuttavia nell’orizzonte informatico italiano vanno colti alcuni segnali precursori di domanda innovativa in crescita” ha continuato Angelucci riferendosi a “la tenuta del comparto software, che con una crescita di + 0,4% registrata a fine marzo di quest’anno, è l’unico a essere tornato positivo. L’aumento della componente innovativa dei servizi di telecomunicazioni, giunta a coprire ormai il 30% del totale, che alimenta la domanda di nuove tecnologie informatiche. Infine il mercato del cloud computing che oggi vale 130 milioni di euro e nei prossimi due anni si stima dovrebbe triplicare”.
“Tutto ciò - ha precisato il presidente di Assinform - è il riflesso del processo di profondo cambiamento tecnologico che sta investendo l’intero mondo digitale, basato su una sempre maggiore integrazione fra infrastrutture avanzate di Tlc e innovazione It , le cui nuove opportunità vengono purtroppo percepite da un nucleo ancora troppo ristretto dell’economia e della società italiane. Il risultato è che la digitalizzazione del Paese si sviluppa a macchia di leopardo, creando zone di digital divide che tagliano fuori interi territori e ampie fasce di popolazione e ampliando il ritardo con il resto d’Europa”.
Su questi punti i dati parlano chiaro. Se l’Italia sconta un ritardo complessivo nel processo di digitalizzazione rispetto alle medie dell’Ue27, al suo interno si rilevano importante disparità territoriali. Per quanto riguarda le imprese che utilizzano la banda larga, la media italiana è dell’83%, collocando il paese a metà classifica europea. Ma al suo interno si rileva che Calabria, Sardegna, Basilicata, Puglia, Molise e Trentino, con 77% si trovano nella parte bassa della classifica confrontandosi con Rep.Ceca, Irlanda, Ungheria, mentre Piemonte, Liguria e Val d’Aosta con oltre 86% sono nella parte alta, allineandosi a paesi come Germania, Uk, Svezia.
Complessivamente l’Italia digitale si colloca al disotto delle medie raggiunte dall’Ue27.
Europa (27) Italia
Pmi che vendono online 13,4% 3,8%
Imprese che acquistano online 26,4% 16,5%
Popolazione che usa frequentemente Internet 53,1% 45,7%
Popolazione che usa servizi di online banking 36,0% 17,6%
Cittadini che usano servizi di eGovernment 31,7% 17,4%
Famiglie con accesso a banda larga 60,8% 48,9%
Famiglie con accesso a Internet 70,1% 59,0%
Popolazione che acquista online 40,4% 14,7%
Fatturato imprese attraverso eCommerce 13,9% 5,4%

Fonte: EC, Digital Agenda Scoreboard (31 maggio 2011)

“La declinazione dell’Agenda digitale europea in chiave nazionale è una strada che non può essere più elusa o rimandata – ha concluso Angelucci – In Italia abbiamo già casi di agende regionali che iniziano a essere implementate accanto alla totale o scarsa assenza di iniziativa in altre regioni. E’ fondamentale valorizzare il ruolo delle Regioni nella digitalizzazione dei territori attraverso un’ Agenda nazionale capace di rendere coerenti e omogenee le strategie regionali, su tre temi cruciali per il Paese: lo sviluppo e l'efficienza dei servizi pubblici, l’innovazione delle Pmi, lo sviluppo dell’infrastrutturazione a banda larga. Allo stato attuale le nostre previsioni per il 2011 oscillano fra una stima pessimista che assegna al settore It un trend di crescita attestato a -0,8% e una ottimistica che individua una crescita di +1,3%. La prima presuppone nessuna modifica di contesto, la seconda che le condizioni di contesto inizino a cambiare, con l’introduzione di un quadro normativo certo e incentivante l’innovazione, che preveda poche azioni prioritarie, ma capaci di imprimere un'evoluzione accelerata e positiva per tutto il Paese”. La presentazione del Rapporto Assinform, il cui dettaglio è stato illustrato da Giancarlo Capitani, ad di Netconsulting, ha costituito l’occasione per un confronto sul tema “L’Ict e l’innovazione dei territori” fra responsabili dei processi di digitalizzazione di amministrazioni regionali dell’Emilia Romagna, della Lombardia e della Sardegna, a cui sono seguiti gli interventi di Lucia Pasetti, videpresidente del Cisis (Centro Interregionale per i sistemi informatici) e Carlo Maccari, Assessore alla digitalizzazione e semplificazione della Regione Lombardia.
Il mercato ICT in Italia nel primo trimestre 2011 e previsioni sull’anno.
Il 2011 si presenta come un anno ancora difficile per l’economia italiana. L’andamento delle telecomunicazioni risente sia del protrarsi dei tempi per i nuovi investimenti infrastrutturali, sia, e soprattutto, del calo delle tariffe, dovuto a una concorrenza sempre più serrata. In questa direzione vanno i risultati rilevati nel primo trimestre 2011, con un calo del mercato TLC del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Diverso è il caso dell’IT. L’interesse al rinnovamento delle dotazioni ICT e ai nuovi servizi sussiste, ma la correlazione con l’andamento del PIL frena. Il PIL nazionale infatti è cresciuto nel primo trimestre dell’1%, al di sotto della media europea e dei paesi con i quali più ci confrontiamo (Germania, + 4,9%; Francia). E sempre nel primo trimestre 2011, gli investimenti fissi lordi non sono cresciuti in Italia più dell’1,5%. Questo andamento ancora statico si è riflesso sul mercato IT, che nei primi tre mesi dell’anno è calato ancora dell’1,3%, trend che comunque è in attenuazione rispetto a quanto registrato nel primo trimestre 2010 su 1° trimestre 2009, quando il decremento era stato del 2,9%. La scomposizione della domanda rivela, tuttavia, andamenti diversi, con l’hardware attestato a - 2,1% (-2,3% 2010/2009), il software +0,4% (-1,5%), i servizi IT -1,5% (-3,8%), l’assistenza tecnica -2,9% (-4,9%).
Per quanto riguarda le previsioni sull’anno, le incertezze che segnano il quadro nazionale, non hanno consentito di effettuare una stima univoca. In una logica pessimistica, di sostanziale conferma del quadro attuale, il mercato Ict continuerà a scendere, con un trend dell’ordine di -4,5%. Al suo interno saranno le Tlc a spingere maggiormente verso il basso con -5,8%, mentre per l’IT si prevede un’attenuazione della discesa con un tasso attestato -0,8%. Considerando, invece, un ipotesi di miglioramento dell’andamento dell’economia nazionale e quindi di un aumento della propensione a investire in innovazione, il mercato Ict si ritroverebbe a fine anno con una crescita di -0,1%, determinato dal -0,6% delle Tlc e da +1,3% del mercato It.
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Ufficio Stampa Assinform
Milano – Stefania Follador – 3465003534 – s.follador@assinform.it

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lunedì 20 giugno 2011

Bandi aperti per le imprese.

Ecco l'elenco di alcuni bandi aperti per finanziamenti destinati alle imprese, gestiti da Sviluppo Lazio, dalle altre società del Gruppo e da altre istituzioni nazionali e locali. Per il quadro completo delle normative e per avere maggiori informazioni sulle leggi e i bandi aperti consulta il sito @gevolazio (http://www.agevolazio.it/) o chiama i Numeri verdi InformaLazio 800 264 525 e InformaPOR 800 914 625, per i bandi POR FESR.
- Bando Pro.Di.Gio: Incentivi per il coinvolgimento di giovani professionisti in imprese Pro.Di.Gio. - Professionisti: (diciamo) Giovani Under 35 anni. Per saperne di più: http://www.portalavoro.regione.lazio.it/
- Bando EXPROM - Executive Program per l’internazionalizzazione: un progetto volto alla formazione di Export Manager per le imprese del Lazio. Per saperne di più: www.sprintlazio.it
- POR FESR Lazio 2007-2013 - Fondo Capitale di rischio: investimenti preferenziali a favore delle start up e delle imprese innovative. Per saperne di più: www.filas.it, www.porfesr.lazio.it
- Bando a sostengo dell’artigianato artistico e tradizionale: alle imprese ammesse verrà erogato, tenendo conto delle loro caratteristiche e dei mercati di riferimento, un pacchetto gratuito di servizi. Per saperne di più: www.biclazio.it
- Incentivi a favore degli Enti locali e degli altri datori di lavoro pubblici per l’assunzione a tempo indeterminato di Lavoratori Socialmente Utili (LSU). Prenotazione on line sul sito www.incentivi.lazio.it
- L.R. 19/99 'Prestito d'onore': obiettivo della legge è favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile. Permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a 30.000 euro di contributo-finanziamento. ATTENZIONE: in considerazione dell'insufficienza di fondi, per le domande presentate a partire dal 05/03/2009 sono sospesi i termini previsti per il completamento dell´iter valutativo, di cui all'art. 8.1 della DGR n. 1082 del 04/04/2000. Per tali progetti, l'istruttoria resterà pertanto sospesa fino ad espressa autorizzazione da parte della Regione Lazio. Vedi anche: www.biclazio.it
- L.R. 2/85 - Assistenza tecnico-finanziaria a favore delle Pmi del Lazio: prevede interventi finanziari nel capitale di rischio delle Pmi operanti nei settori ad alta tecnologia e/o nella cosiddetta 'nuova economia'. Per saperne di più: www.filas.it
- L. 240/81 - Contributi in favore di imprese artigiane: contributi in conto canoni sulle operazioni di locazione finanziaria effettuate in favore di imprese, cooperative e consorzi artigiani per l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e immobili. Per saperne di più: www.artigiancassa.it
- L. 949/52 - Finanziamenti per imprese artigiane: contributi in conto interessi alle imprese artigiane per l'ampliamento e l'ammodernamento dei locali, per l'acquisto di macchine, attrezzi e autoveicoli nuovi, per la formazione di scorte di materie prime e di prodotti finiti. Per saperne di più: www.artigiancassa.it
- L.R. 32/97 - Interventi a favore delle attività di autoveicoli in servizio da piazza - Taxi e di noleggio con conducente: contributi per l'acquisto o il rinnovo dell'autoveicolo e per l'installazione sul veicolo di radio di servizio, allestimenti speciali, divisori per la sicurezza. Per saperne di più: www.artigiancreditolazio.it

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domenica 19 giugno 2011

Microsoft Office 2010 campione di vendite nel primo anno di vita.

In occasione del primo compleanno di Microsoft Office 2010 l'azienda rilascia i dati di vendita.
di: Redazione GdoCity
Pubblicato il: 17/06/2011 nella categoria Analisi & Trend.
Microsoft Office 2010 si è diffuso cinque volte più velocemente rispetto alle precedenti versioni del software, ad annunciarlo è la stessa Microsoft.
I dati sono stati rilasciati dall'azienda in occasione del primo anniversario di Microsoft Office 2010.
La più recente versione di Office è stata lanciata un anno fa arricchito di molte funzioni per il social networking e collaborazioni on line, incluso Office Web Apps anche nella versione base di programmi Office.
Takeshi Numoto, il vicepresidente di Microsoft Office, in un blog-post fa sapere che quasi 50 milioni di persone nel mondo hanno adottato Office Web Apps, sorpassando forse Google Docs, il principale competitor in termini di quantità di utenti.
Quando office 2010 fu lanciato lo scorso anno, google ha suggerito agli utenti di tralasciare l'aggiornamento e di iniziare a usare Google Apps (che in futuro sarà a pagamento) per muoversi nel mondo della collaborazione on line.
Ma, come ha evidenziato Sharon Pian Chan del Seattle Times, secondo la più recente stima di Google il numero totale di utenti di Google Apps e di Google Docs si aggirava intorno ai 25 milioni utenti, la metà rispetto al numero di utenti attivi di Microsoft.

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Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Un magnifico Luca Rocconi intervistato sul Cantico dei Cantici. Decisamente "ILLUMINANTE".

https://www.romaesoterica.com/ www.studioservice.com

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