Sono tanti i motivi per scegliere la formula del noleggio a lungo termine in alternativa alla proprietà. Avere un consulente che pensa alle vostre auto dall’inizio alla fine del ciclo di vita significa risparmio, di tempo, di lavoro e di capitali; significa ottimizzazione della vostra attività, pianificazione e trasformazione dei costi variabili in costi fissi.
Il noleggio a lungo termine risulta il sistema più economico e semplice di utilizzo e gestione di un'Auto, sotto tutti gli aspetti:
FINANZIARIO: non c'è anticipazione di capitali per l'acquisto né per il pagamento anticipato di bollo e assicurazione; consente di tagliare tutti i “costi occulti” legati alla gestione di un parco automobilistico di proprietà dell’azienda.
AMMINISTRATIVO: tutti i compiti amministrativi sono in outsourcing (delegati all’esterno), cioè affidati alla professionalità e alla competenza della società noleggiatrice che si occuperà di tutti gli aspetti relativi alla gestione del vostro parco auto.
ECONOMICO: i canoni di noleggio possono essere estremamente competitivi rispetto all'acquisto e alla manutenzione di un'auto, oltre al considerevole risparmio sull’RC Auto.
Inoltre, si aggira il problema di rivendere l’usato poiché la società noleggiatrice si fa carico del ritiro e della rivendita dell’usato. www.automotive-italia.it
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
sabato
mercoledì
Libertà, Uguaglianza e ...
Mi sfugge qualcosa, nelle liste delle candidature elettorali sono sempre presenti (anche se poche) le donne, ora, essendo la popolazione dei votanti composta per oltre il 50% da donne, come mai spesso le candidate donne non vengono elette? Evidentemente le donne non votano per le donne e poi vogliono le sedie per Legge...ma... :-(
Viva le Donne con la "D" maiuscola, capaci, intelligenti, decise, che non chiedono di essere aiutate per Legge. Viva l'Uguaglianza.
Le quote rosa le ritengo auspicabili nelle candidature non negli eletti o nell'assegnazione obbligatoria di poltrone.
Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Dice RIMUOVERE GLI OSTACOLI non inserirne altri !
O vogliamo creare un'altra disparità ?
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Viva le Donne con la "D" maiuscola, capaci, intelligenti, decise, che non chiedono di essere aiutate per Legge. Viva l'Uguaglianza.
Le quote rosa le ritengo auspicabili nelle candidature non negli eletti o nell'assegnazione obbligatoria di poltrone.
Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Dice RIMUOVERE GLI OSTACOLI non inserirne altri !
O vogliamo creare un'altra disparità ?
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martedì
Bando Fondimpresa per Pmi innovative: domande e scadenze.
di Francesco Mantica -
Per favorire lo sviluppo e l’innovazione nelle Pmi, il fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil Fondimpresa (80mila imprese), ha avviato il primo luglio 2011 il nuovo bando da sei milioni di euro per progetti formativi legati all’innovazione, e destinati a tutto il personale di piccole e medie imprese.
L’obiettivo è quello di dotare le imprese che puntano all’innovazione di una “dote finanziaria” che consenta loro di aumentare la competitività.
Le aziende interessate possono già presentare le proprie domande secondo le indicazioni contenute nell’Avviso 3/2011.
L’avviso prevede due tipologie di finanziamenti: il primo, dedicato alle innovazioni di prodotto e di processo, sarà di un ammontare compreso tra 50 e 150mila euro (domande di finanziamento dal 1° luglio al 17 ottobre 2011); il secondo, legato invece a interventi già individuati dalle singole imprese sempre in ambito innovazione tecnologica, sarà compreso tra 50 e 250mila euro (domande di finanziamento dal 8 ottobre al 30 marzo 2012).
Gli obiettivi del bando sono: promozione di idee di innovazione tecnologica nelle aziende, che poi verranno trasformate in progetti grazie ai finanziamenti; collaborazione con il Politecnico di Milano, che sarà garante dell’efficacia dei progetti formativi e aiuterà le imprese a mettere a punto le innovazioni più utili al proprio contesto ed ai propri obiettivi. Lo stesso Ente di ricerca supporterà le attività formative messe in atto, in modo tale da creare sul territorio le migliori condizioni per aumentare il livello di innovazione del tessuto imprenditoriale.
L’iniziativa, in una fase comunque ancora difficile per le pmi italiane, vuole dare così una spinta alla crescita e all’integrazione delle competenze all’interno delle piccole e medie imprese.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
Per favorire lo sviluppo e l’innovazione nelle Pmi, il fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil Fondimpresa (80mila imprese), ha avviato il primo luglio 2011 il nuovo bando da sei milioni di euro per progetti formativi legati all’innovazione, e destinati a tutto il personale di piccole e medie imprese.
L’obiettivo è quello di dotare le imprese che puntano all’innovazione di una “dote finanziaria” che consenta loro di aumentare la competitività.
Le aziende interessate possono già presentare le proprie domande secondo le indicazioni contenute nell’Avviso 3/2011.
L’avviso prevede due tipologie di finanziamenti: il primo, dedicato alle innovazioni di prodotto e di processo, sarà di un ammontare compreso tra 50 e 150mila euro (domande di finanziamento dal 1° luglio al 17 ottobre 2011); il secondo, legato invece a interventi già individuati dalle singole imprese sempre in ambito innovazione tecnologica, sarà compreso tra 50 e 250mila euro (domande di finanziamento dal 8 ottobre al 30 marzo 2012).
Gli obiettivi del bando sono: promozione di idee di innovazione tecnologica nelle aziende, che poi verranno trasformate in progetti grazie ai finanziamenti; collaborazione con il Politecnico di Milano, che sarà garante dell’efficacia dei progetti formativi e aiuterà le imprese a mettere a punto le innovazioni più utili al proprio contesto ed ai propri obiettivi. Lo stesso Ente di ricerca supporterà le attività formative messe in atto, in modo tale da creare sul territorio le migliori condizioni per aumentare il livello di innovazione del tessuto imprenditoriale.
L’iniziativa, in una fase comunque ancora difficile per le pmi italiane, vuole dare così una spinta alla crescita e all’integrazione delle competenze all’interno delle piccole e medie imprese.
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lunedì
Le grandi trasformazioni in Acea: l’impianto fotovoltaico sul Centro Idrico di Monte Mario.
L’impianto, che serve circa mezzo milioni di utenti romani alimentato dal solare.
E’ uno dei serbatoi idrici più grande d’Europa formato da 8 vasche e una torre piezometrica che fornisce direttamente dalle sorgenti del peschiera acqua ai romani Nel 2009 è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico che alimenta il Centro con grandi benefici per l’ambiente.
Il progetto ha riguardato la realizzazione di un impianto fotovoltaico, con una potenza di picco pari a 993.6 kWp, installato in corrispondenza della copertura dei serbatoi del Centro Idrico Acea Ato2 di Monte Mario, nel XIX Municipio in Roma (RM). L'impianto in questione è stato realizzato per produrre energia elettrica in corrente alternata destinata all’autoconsumo del centro idrico stesso, a meno delle eccedenze che vengono riversate nella locale rete elettrica in media tensione. La conversione della radiazione solare direttamente in energia elettrica, è da considerare come energia rinnovabile e riduce la dipendenza del fabbisogno energetico dai combustibili fossili. L’area oggetto dell’intervento, che ha una superficie di forma pressoché rettangolare e pari a circa 3 ettari, risulta orientata a 30° sud e presenta ottime condizioni di esposizione e di controllo. L’impianto, suddiviso planimetricamente in tre zone per ragioni di distribuzione elettrica e semplicità di manutenzione, è composto da 4968 moduli in silicio policristallino da 200 Wp. Dal punto di vista ambientale, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas come la CO2. I benefici ambientali ottenibili dall’adozione di questi sistemi sono proporzionali alla quantità di energia prodotta, infatti la produzione di energia elettrica annuale dell’impianto, pari a circa 1292 MWh, ottenuta tramite la conversione dell’energia solare, consente a livello globale una riduzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a 647 tonnellate/anno, che si avrebbero producendo la stessa energia tramite la combustione di fonti fossili. Il progetto rientra nella realizzazione di altri impianti fotovoltaici sui Centri Idrici di Acea ATO2, su cui si è proceduto con la progettazione preliminare e il dimensionamento degli impianti fotovoltaici da installare, con relativa richiesta delle autorizzazioni necessarie. La realizzazione dei suddetti impianti è stata programmata nel corso del 2008 e ha comportato l'installazione di circa 1320 kWp equivalenti a circa 360 Tep/anno. Ciò eviterà l'emissione in atmosfera di circa 870 tonnellate/anno di CO2 . Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica il Centro Idrico di Monte Mario rappresenta sicuramente un modello per l’autosufficienza dal punto di vista energetico e una risposta concreta alla attuali istanze di ecosostenibilità.
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E’ uno dei serbatoi idrici più grande d’Europa formato da 8 vasche e una torre piezometrica che fornisce direttamente dalle sorgenti del peschiera acqua ai romani Nel 2009 è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico che alimenta il Centro con grandi benefici per l’ambiente.
Il progetto ha riguardato la realizzazione di un impianto fotovoltaico, con una potenza di picco pari a 993.6 kWp, installato in corrispondenza della copertura dei serbatoi del Centro Idrico Acea Ato2 di Monte Mario, nel XIX Municipio in Roma (RM). L'impianto in questione è stato realizzato per produrre energia elettrica in corrente alternata destinata all’autoconsumo del centro idrico stesso, a meno delle eccedenze che vengono riversate nella locale rete elettrica in media tensione. La conversione della radiazione solare direttamente in energia elettrica, è da considerare come energia rinnovabile e riduce la dipendenza del fabbisogno energetico dai combustibili fossili. L’area oggetto dell’intervento, che ha una superficie di forma pressoché rettangolare e pari a circa 3 ettari, risulta orientata a 30° sud e presenta ottime condizioni di esposizione e di controllo. L’impianto, suddiviso planimetricamente in tre zone per ragioni di distribuzione elettrica e semplicità di manutenzione, è composto da 4968 moduli in silicio policristallino da 200 Wp. Dal punto di vista ambientale, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas come la CO2. I benefici ambientali ottenibili dall’adozione di questi sistemi sono proporzionali alla quantità di energia prodotta, infatti la produzione di energia elettrica annuale dell’impianto, pari a circa 1292 MWh, ottenuta tramite la conversione dell’energia solare, consente a livello globale una riduzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a 647 tonnellate/anno, che si avrebbero producendo la stessa energia tramite la combustione di fonti fossili. Il progetto rientra nella realizzazione di altri impianti fotovoltaici sui Centri Idrici di Acea ATO2, su cui si è proceduto con la progettazione preliminare e il dimensionamento degli impianti fotovoltaici da installare, con relativa richiesta delle autorizzazioni necessarie. La realizzazione dei suddetti impianti è stata programmata nel corso del 2008 e ha comportato l'installazione di circa 1320 kWp equivalenti a circa 360 Tep/anno. Ciò eviterà l'emissione in atmosfera di circa 870 tonnellate/anno di CO2 . Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica il Centro Idrico di Monte Mario rappresenta sicuramente un modello per l’autosufficienza dal punto di vista energetico e una risposta concreta alla attuali istanze di ecosostenibilità.
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domenica
“LA REPUBBLICA” di PLATONE
(LibroVIII)
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la TIRANNIA”.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quante ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani.In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la TIRANNIA”.
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sabato
BENI CULTURALI: NAPOLI-TARANTO, GEMELLAGGIO TRA ASSOCIAZIONI.
(ANSA) - NAPOLI, 23 LUG - Napoli e Taranto gemellate in un progetto per valorizzare il rispettivo patrimonio di arte e cultura delle "città del sole".
L' iniziativa vede insieme l' associazione "Principessa del mare", presieduta da Vittoria Mariani, il Laboratorio di arti visive e letterarie "Hermes Academy", dell'attore e scrittore Luigi Pignatelli, e l'associazione "Nova Italia" di Vittorio Adelfi e Tonia Fusco. Il primo incontro nell' ambito del gemellaggio si è svolto alla Sala Nugnes in via Verdi, a Napoli.
Il progetto - che verrà esteso alle associazioni delle città del Sud che vorranno aderire - tende a "valorizzare, riscoprire e divulgare arte, cultura e tradizione dell'immenso patrimonio esistente nelle città del Sud".
Prossimo appuntamento già fissato alla fine di settembre. (ANSA).
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L' iniziativa vede insieme l' associazione "Principessa del mare", presieduta da Vittoria Mariani, il Laboratorio di arti visive e letterarie "Hermes Academy", dell'attore e scrittore Luigi Pignatelli, e l'associazione "Nova Italia" di Vittorio Adelfi e Tonia Fusco. Il primo incontro nell' ambito del gemellaggio si è svolto alla Sala Nugnes in via Verdi, a Napoli.
Il progetto - che verrà esteso alle associazioni delle città del Sud che vorranno aderire - tende a "valorizzare, riscoprire e divulgare arte, cultura e tradizione dell'immenso patrimonio esistente nelle città del Sud".
Prossimo appuntamento già fissato alla fine di settembre. (ANSA).
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Ocm Vino, aiuti per la competitività.
Gli interventi dovranno essere realizzati entro il 15 ottobre per evitare il disimpegno.
La misura investimenti, inserita nel programma di sostegno 2011 previsto dall’ocm vino, partirà con oltre cinque mesi di ritardo e dovrà essere realizzata in corsa con il tempo per evitare il previsto disimpegno dei fondi alla fine dell’anno finanziario di pertinenza e cioè il 15 ottobre del 2011.
In pochi mesi dovranno essere quindi programmati, proposti e realizzati gli interventi previsti da questa misura con il vantaggio però di poter rendicontare successivamente la spesa a condizione, però, di sobbarcarsi all’onere di presentare una cauzione del 120% dell’aiuto e incassare il relativo importo anche prima di iniziare gli investimenti. Il tutto per consentire all’organismo pagatore italiano di impegnare entro il termine previsto gli stanziamenti Ue.
La misura peraltro, era stata inserita nel programmo di sostegno per il 2011 sin dal momento della ripartizione del relativo stanziamento, tra le varie regioni in base al criterio della superficie vitata regionale e a quello utilizzato per la ripartizione dei fondi relativi alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Inoltre, all’epoca della formulazione del piano 2009-2013, era stato anche previsto che la misura investimenti venisse attivata solo per l’ultimo triennio 2011-2013 e non per tutte le annualità del programmastesso per cui il suo avvio era atteso a livello regionale. La misura inoltre è stata vincolata sin dall’inizio dai criteri di demarcazione imposti dalla Commissione rispetto agli analoghi interventi previsti nei Psr 2007/2013.
Il plafond complessivo destinato alla misura per l’anno 2011 è di 15 milioni di euro ma non è da escludere che venga incrementato con le economie che si potrebbero realizzare nella realizzazione delle altre misure come la vendemmia verde, le varie distillazioni e l’arricchimento dei mosti alle quali sono complessivamente destinati 130 milioni di euro, pari a poco più dell’intero plafond disponibile che è di circa 300 milioni di euro.
LE FINALITÀ DELLA MISURA
I 15 milioni di euro costituiscono il contributo comunitario alle spese sostenute dai beneficiari nella percentuale del 40% di tali spese che si eleva fino al 50% per gli operatori ubicati nelle regioni convergenza. La percentuale di contributo potrà essere ridotta anche fino al 20% della spesa per particolari categorie di soggetti richiedenti che possono essere classificati tra le medie aziende in forza del fatturato e del numero di addetti.
Le finalità della misura investimenti è quella di finanziare investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento dell’impresa. La misura riguarda la produzione e la commercializzazione del vino, e lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie per la produzione vinicola. Obiettivo della misura è l’adeguamento della struttura aziendale alla domanda di mercato e il conseguimento di una maggiore competitività.
Per quanto riguarda la tipologia degli interventi si dovrà puntare a migliorare soprattutto la commercializzazione attraverso l’apertura di punti di vendita, show room e lo sviluppo del commercio telematico.
In ogni caso la tipologia degli interventi sarà diversificata nelle varie regioni in relazione alle diverse esigenze di sviluppo del settore vitivinicolo. Ma al momento, le Regioni ad eccezione della Lombardia che ha già aperto lo sportello per le domande, non hanno adottato i propri criteri per cui non rimarrà che fare riferimento a quelli più generali dal decreto.
RIPARTIZIONE REGIONALE
I tempi di programmazione e realizzazione della misura sono comunque molto ristretti per cui si rischia che i fondi per il 2011 vengano parzialmente richiesti anche se è stato previsto che la domanda del 2011 possa comprendere un insieme di interventi che vanno a coprire due annualità e impegnano i fondi corrispondenti al 2011 e al 2012.
Nella ripartizione regionale dei complessivi 15 milioni di euro, la quota maggiore pari a 3,256 milioni di euro è andata alla Sicilia seguita dalla Puglia con 1,800 milioni di euro. Alle regioni di lunga tradizione vitivinicola come Toscana, Emilia, Veneto e Piemonte sono stati assegnati importi fra 1,400 e 1,100 milioni di euro e quindi assegnazioni decrescenti alle altre regioni.
Giuseppe Fugaro
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA
La misura investimenti, inserita nel programma di sostegno 2011 previsto dall’ocm vino, partirà con oltre cinque mesi di ritardo e dovrà essere realizzata in corsa con il tempo per evitare il previsto disimpegno dei fondi alla fine dell’anno finanziario di pertinenza e cioè il 15 ottobre del 2011.
In pochi mesi dovranno essere quindi programmati, proposti e realizzati gli interventi previsti da questa misura con il vantaggio però di poter rendicontare successivamente la spesa a condizione, però, di sobbarcarsi all’onere di presentare una cauzione del 120% dell’aiuto e incassare il relativo importo anche prima di iniziare gli investimenti. Il tutto per consentire all’organismo pagatore italiano di impegnare entro il termine previsto gli stanziamenti Ue.
La misura peraltro, era stata inserita nel programmo di sostegno per il 2011 sin dal momento della ripartizione del relativo stanziamento, tra le varie regioni in base al criterio della superficie vitata regionale e a quello utilizzato per la ripartizione dei fondi relativi alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Inoltre, all’epoca della formulazione del piano 2009-2013, era stato anche previsto che la misura investimenti venisse attivata solo per l’ultimo triennio 2011-2013 e non per tutte le annualità del programmastesso per cui il suo avvio era atteso a livello regionale. La misura inoltre è stata vincolata sin dall’inizio dai criteri di demarcazione imposti dalla Commissione rispetto agli analoghi interventi previsti nei Psr 2007/2013.
Il plafond complessivo destinato alla misura per l’anno 2011 è di 15 milioni di euro ma non è da escludere che venga incrementato con le economie che si potrebbero realizzare nella realizzazione delle altre misure come la vendemmia verde, le varie distillazioni e l’arricchimento dei mosti alle quali sono complessivamente destinati 130 milioni di euro, pari a poco più dell’intero plafond disponibile che è di circa 300 milioni di euro.
LE FINALITÀ DELLA MISURA
I 15 milioni di euro costituiscono il contributo comunitario alle spese sostenute dai beneficiari nella percentuale del 40% di tali spese che si eleva fino al 50% per gli operatori ubicati nelle regioni convergenza. La percentuale di contributo potrà essere ridotta anche fino al 20% della spesa per particolari categorie di soggetti richiedenti che possono essere classificati tra le medie aziende in forza del fatturato e del numero di addetti.
Le finalità della misura investimenti è quella di finanziare investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento dell’impresa. La misura riguarda la produzione e la commercializzazione del vino, e lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie per la produzione vinicola. Obiettivo della misura è l’adeguamento della struttura aziendale alla domanda di mercato e il conseguimento di una maggiore competitività.
Per quanto riguarda la tipologia degli interventi si dovrà puntare a migliorare soprattutto la commercializzazione attraverso l’apertura di punti di vendita, show room e lo sviluppo del commercio telematico.
In ogni caso la tipologia degli interventi sarà diversificata nelle varie regioni in relazione alle diverse esigenze di sviluppo del settore vitivinicolo. Ma al momento, le Regioni ad eccezione della Lombardia che ha già aperto lo sportello per le domande, non hanno adottato i propri criteri per cui non rimarrà che fare riferimento a quelli più generali dal decreto.
RIPARTIZIONE REGIONALE
I tempi di programmazione e realizzazione della misura sono comunque molto ristretti per cui si rischia che i fondi per il 2011 vengano parzialmente richiesti anche se è stato previsto che la domanda del 2011 possa comprendere un insieme di interventi che vanno a coprire due annualità e impegnano i fondi corrispondenti al 2011 e al 2012.
Nella ripartizione regionale dei complessivi 15 milioni di euro, la quota maggiore pari a 3,256 milioni di euro è andata alla Sicilia seguita dalla Puglia con 1,800 milioni di euro. Alle regioni di lunga tradizione vitivinicola come Toscana, Emilia, Veneto e Piemonte sono stati assegnati importi fra 1,400 e 1,100 milioni di euro e quindi assegnazioni decrescenti alle altre regioni.
Giuseppe Fugaro
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