venerdì 14 gennaio 2011

Influenza: niente panico.

13-01-2011 (Ultime da Altroconsumo).
La stagione dei malanni è appena cominciata e i giornali lanciano l’allarme influenza con il bollettino delle morti legate ai virus stagionali. Ma non siamo di fronte né a una pandemia né a una situazione di pericolo. Alcuni casi di decessi per influenza, soprattutto in persone di età avanzata, debilitate o con malattie croniche, sono purtroppo nella norma.
Il ritorno dell’influenza A H1N1.
Lo avevano annunciato già la scorsa primavera: con il ritorno del freddo il virus della suina (A H1N1) sarebbe tornato insieme ad altri due virus (un nuovo ceppo influenzale di tipo A H3N2 e un ceppo di tipo B, già noto e incluso nel vaccino anti-influenzale dell’anno scorso).
Il picco di casi è previsto per la fine del mese di gennaio, come per le passate stagioni influenzali.

Difficile, però, dire con precisione quanti si ammaleranno: si prevede che i casi saranno milioni, ma l’evoluzione della situazione dipenderà da vari fattori, in primo luogo da quante persone sono ancora suscettibili al virus AH1N1.

Normale l’aumento dei casi di sindrome influenzale.
I più colpiti sono per ora i bambini (tra 0 e 14 anni), mentre gli over 65 mostrano un tasso di contagio dieci volte più basso. L’andamento generale segue per ora quello delle passate stagioni influenzali, nonostante si noti un aumento generale dei casi.
Non sempre però i sintomi da raffreddamento (raffreddore, tosse, qualche linea di febbre, malessere diffuso e dolori articolari) sono imputabili a virus influenzali. Ricordiamo infatti che durante la stagione influenzale sono molti i virus in grado di dare sintomi sovrapponibili, di solito responsabili della maggioranza dei casi di malattia.
Le morti sono inevitabili.
Durante la stagione influenzale è inevitabile che si osservino delle morti, soprattutto in persone di età avanzata o con malattie croniche. Purtroppo altre morti sono attese oltre a quella registrate in questi giorni.
L’anno scorso la tanto temuta pandemia ha causato nel nostro paese circa 260 morti a fronte di un numero elevatissimo di casi di malattia, molto più elevato che nelle normali stagioni influenzali.
Ecco alcuni consigli per gestire l’influenza.
L’unico modo di evitare l’influenza è evitare il contagio: lavarsi le mani è la strategia più efficace. Lavati le mani non appena arrivi a casa o al lavoro.
Il sapone classico è l’arma migliore. Non c’è alcun bisogno di ricorrere a disinfettanti a base di cloro o saponi antibatterici: non sono utili contro i virus.
Se invece i sintomi si sono già manifestati: resta a casa, contatta il medico di famiglia e segui le sue indicazioni.
Tanta acqua, riposo e un'alimentazione leggera ricca di frutta e verdura sono le armi più efficaci per combattere il malanno stagionale. Eventualmente puoi ricorrere a un antipiretico o a un antidolorifico/antinfiammatorio se la febbre e i dolori sono forti, sempre seguendo le indicazioni del medico.

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Il modo giusto per utilizzare la tecnologia in azienda senza intimorire i clienti

La concorrenza è ciò che spinge un’azienda a trovare nuove metodologie per vendere i propri prodotti e servizi. E’ per questo che le organizzazioni si affrettano a promuovere il loro business in cerca di nuovi clienti. Oggi, grazie a Internet dispongono di un potente strumento in grado di offrire un volume immenso di dati ordinati e elaborati.
E’ possibile rivolgersi ai clienti in base alle loro preferenze, simpatie e antipatie. Tuttavia, la tecnologia è utile solo quando è esercitata in modo saggio. Diversamente, un abuso nel campo del marketing, ottiene un risultato contrario. Per usare correttamente la tecnologia, i marketer devono assicurare di:
Non violare la privacy dei clienti. Il telemarketing e le “chiamate a freddo” possono essere strategie di marketing efficaci, ma quando si intromettono nella vita privata dei clienti, possono suscitare la loro ira. Alcuni operatori di marketing non si danno per vinti neanche quando i clienti educatamente gli chiedono di smettere. Le strategie di marketing devono essere incisive ma non invadenti. Devono garantire di raggiungere il cliente attraverso il messaggio giusto, al momento giusto e nel posto giusto. Se la tecnologia non può aiutarvi in questo, allora è inutile come strumento di marketing.
Non molestare o infastidite i clienti. Se avete visto un sito di marketing che utilizza i pop-up per sbattere in faccia il loro messaggio pubblicitario al cliente, beh, immagino che saprete di cosa sto parlando. Molto spesso, i blocchi pop-up non hanno un pulsante di chiusura facile da trovare. Questo aspetto è estremamente irritante, e come se non bastasse, continua a comparire di tanto in tanto, come se non fosse abbastanza fastidioso la prima volta. Tali manovre possono solo fare arrabbiare ancora i clienti e “costringerli” a lasciare il vostro sito/blog.
Non ignorare i clienti esistenti per i nuovi. La maggior parte dei marketers sono colpevoli di questo errore. Utilizzare la tecnologia per raggiungere nuovi clienti dimenticando una base di clientela fedele che non capisce la tecnologia, comporta più danni di quanto possiate immaginare. E così queste aziende finiscono per perdere una cosa sicura (la clientela fidelizzata) nella ricerca di qualcosa che sembra più attraente. La tecnologia nel marketing è utile solo se il cliente comprende e apprezza il suo ruolo.
Non ricorrere a metodi subdoli e immorali. E per finire, i marketers che ricorrono a pratiche disoneste per ingannare i clienti nel tempo dimostreranno di non essere degni della loro attenzione. I vostri trucchi possono convincere pochi clienti, ma la maggioranza scoprirà le vostre astuzie e si terrà alla larga da voi. Inoltre, non ci penseranno due volte a diffondere pessime recensioni sui vostri metodi di lavoro.

NOTA: Questo articolo è una libera interpretazione di The right ways to use technology in marketing.

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Unita' d'Italia - il Barolo di Cavour ne diventera' il simbolo.

Roma, 4 gen. - (Pronto Italia) - Il ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan ha intenzione di riportare in auge il vino Barolo prodotto dalla vigna di Camillo Benso Conte di Cavour e di farne il simbolo dei 150 anni dell'Unita' d'Italia. ''Con l'auspicio che al piu' presto siano ristabilite sicurezza e serenita' a Roma, oggi profondamente turbata e ferita da attentati criminali, non posso non occuparmi di una questione che non solo mi ha incuriosito, ma mi ha fin da subito, dopo aver letto un articolo di Aldo Cazzullo, spinto a chiedere ulteriori informazioni e delucidazioni al sindaco di Grinzane Cavour, l'amico Franco Sampo'" scrive il ministro in una nota. "Il problema e' presto detto: il capostipite di tutti i ministri dell'Agricoltura italiana, cioe' a dire, uno dei fondatori dell'Unita' Nazionale, insomma, Camillo Benso Conte di Cavour, - spiega Galan - amava la sua terra. E nell'amare quella sua terra pare che lui stesso dette vita ad una vigna 'da cui ebbe inizio la storia di uno dei vini piu' prestigiosi al mondo', per dirla con Cazzullo".
Unità d'Italia.
"In sintesi, la vigna del Barolo che fu di Cavour, - afferma Galan - nonche' il castello che domina l'affascinante localita' piemontese, appartengono alla Fondazione Adele Alfieri di Sostegno. Si tratta di un ente pubblico la cui conduzione e' attualmente affidata alla scuola enologica di Alba". "Qual e' il problema allora? - si domanda il ministro - il problema consiste nel fatto che tutte le bottiglie del Barolo di Cavour fino all'annata 2003 sono state vendute e, in alcuni casi, i proventi sono stati devoluti ad attivita' benefiche. Tutto pero' si blocca a partire dall'annata 2004, nel senso che la Regione Piemonte acquisto' 2500 bottiglie del celebre vino annata 2004. A quel punto tutto si insabbia e la vicenda si ingarbuglia e cosi' enti locali, enti privati, fondazione e produttori di vino non sanno piu' che pesci prendere".
"Cio' che intendo fare e', - conclude il ministro dell'Agricoltura - in buona sostanza, dar vita ad un progetto, ovviamente assieme ai sindaci di Grinzane Cavour e di Alba e di tutti coloro che da anni seguono con interesse e passione le questioni legate alla vigna di Cavour, finalizzato a valorizzare in ogni modo possibile un Barolo che puo', magari con il diretto interessamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, diventare il vino simbolo delle ricorrenze previste per i 150 anni dell'Unita' d'Italia. Mi auguro che nessuno abbia da ridire su di una simile candidatura, se non altro perche' il Piemonte e' il Piemonte e Cavour rappresenta per me il Risorgimento, la grande cultura politica Liberale, la civilta' dell'agricoltura intesa nel modo piu' alto''.

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SI ALLA ESTRADIZIONE DI CESARE BATTISTI

Vogliamo Cesare Battisti nelle Patrie Galere.
“La mancata scarcerazione di Cesare Battisti e' solo 'un piccolo passo'
E dimostra che le nostre iniziative cominciano a essere prese in considerazione. Non molleremo perche' ci e' stato dato un contentino anzi questa decisione rafforza i nostri propositi e ci spinge ad andare avanti'.

Alberto Torregiani

Petizione inserita il 11-01-2011 da ALBERTO TORREGIANI, 28060 - ITALIA
Numero di firme raccolte (cifra attualizzata una volta per ora) : 390 / 5000

http://www.lamiapetizione.ch/firme.php?idsig=jEarVlPGeUzbHkdv6u4k

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giovedì 13 gennaio 2011

Legittimo impedimento bocciato in parte dai giudici della Consulta.

Ultimo aggiornamento: 13 gennaio, ore 17:10


Roma - (Adnkronos/Ign) - Il verdetto sullo 'scudo' per i membri del governo dopo una lunga camera di Consiglio. Esulta il Popolo Viola. Matteoli: ''Berlusconi non si arrende''. Il Pd: ''Smontato l'impianto della legge''. La questione era stata sollevata relativamente ai processi Mills, Mediaset e Mediatrade. Il premier: "Nessun rischio per il governo''. Ammessi quattro referendum.
'Scudo', Berlusconi: ''Nessun pericolo per il governo dalla decisione della Consulta''


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Sinistra divisa anche sulla Fiat

Il sindaco di Firenze, il rottamatore Renzi, è esplicito: “Io sono dalla parte di Marchionne”. D’Alema non si sa da che parte sia. Dice di non volere dare consigli (e chi glieli ha chiesti?) ma ribadisce che rispetta gli operai. A proposito di governo Bersani insiste: “Il governo è nelle nebbie”. Ci spieghi il leader del Pd perché l’esecutivo dovrebbe intervenire, visto che la Fiat è azienda privata e da tempo non usufruisce di soldi pubblici.
Nessuno a sinistra che abbia il coraggio di sottolineare che in tempo di crisi internazionale Marchionne vuole investire quando le aziende chiudono, vuole mettere tanti quattrini per agganciare Mirafiori alla locomotiva statunitense, là dove l’accordo coi sindacati è stato siglato in poche ore e senza drammi, scioperi, lacrime e sangue.

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domenica 9 gennaio 2011

Pensieri, Sviluppo, Filosofia.

Non condivido le Tue idee ma lotterò fino alla morte affinché Tu (come me)
possa liberamente esprimere il Tuo Pensiero.
(Voltaire - Evelyn Beatrice Hall)
Così come le persone sciocche son piene di certezze, le persone intelligenti son piene di dubbi ed io mi sono ben guardato dal coltivare certezze, tentando di essere intelligente e preparandomi ad affrontare un duro lavoro pieno di dubbi, un duro lavoro di ricerca interna, sapendo che occorre ed occorrerà volontà  e decisione, con la speranza di migliorare la conoscenza di me stesso, cercando di eliminare il preconcetto, il pregiudizio 
e le lotte "anti..." promuovendo sempre i movimenti "per...". 

NON ODIAMO CHI PENSA DIVERSAMENTE DA NOI !
RISPETTIAMO CHI CI RISPETTA !

Questo è quello che ci dovrebbe sempre guidare:

Vision (Visione)
Un Mondo migliore dal Nord al Sud, dall’Oriente all’Occidente, dallo Zenit al Nadir, 
con EcoManager impegnati verso uno sviluppo sostenibile.

Mission (Missione)
Collaborare al miglioramento, tenendo continuamente presente che:
le Aziende non esistono
ma esistono gli Uomini che le compongono.

Behavior (Comportamento)
Muoversi sempre con correttezza, ricordando che tutte le DIFFICOLTÀ
sono benvenute, esaltano le QUALITÀ
di chi le affronta e si chiamano OPPORTUNITÀ.

Giancarlo Bertollini

venerdì 7 gennaio 2011

150 anni di Tricolore

Il Tricolore come bandiera italiana è una realtà sancita dalla Costituzione e chi non rispetta, tra le forze politiche, non fa il suo dovere e tradisce il suo mandato. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano difende a Reggio Emilia il valore simbolico del Tricolore.

Ma dalla scalata al campanile di San Marco dei ’serenissimi’ agli inviti alla disobbedienza fiscale in aree colpite da piogge o alluvioni, dagli insulti a politici con incarichi istituzionali per arrivare al Tricolore bruciato dai manifestanti anti-discarica in Campania, l’idea stessa dell’Unità nazionale come valore da difendere sembra messa in discussione con sempre maggior frequenza, in un clima di crescente discredito delle istituzioni.
Che Dio Aiuti la Nostra Patria !

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giovedì 6 gennaio 2011

Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili

Livorno,

Torna l'allarme Mucca pazza, dopo il decesso della donna a Livorno. Il morbo cosiddetto della 'Mucca pazza' e' la variante umana dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE, ovvero Bovine Spongiform Encephalopathy), una malattia neurologica cronica, degenerativa e irreversibile che colpisce i bovini causata da un prione, una proteina patogena conosciuta anche come "agente infettivo non convenzionale".
La BSE fa parte di un gruppo di malattie denominate encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) che colpiscono diverse specie animali, compreso l'uomo. Il primo caso di Bse e' stato identificato nel Regno Unito nel 1986.
La causa dell'insorgenza della malattia fu imputata all'uso delle farine animali come supplemento proteico nell'alimentazione dei bovini. Otto anni dopo la comunita' europea ha messo al bando definitivamente questa pratica.
In Italia, il Ministero della Sanita', e' intervenuto - con l'ordinanza di marzo 2001 con cui si vieta la vendita delle parti del bovino che interessano la colonna vertebrale e i gangli, il cervello e le "frattaglie". Dopo l'allarme Mucca Pazza del 2001 era stata messa al bando anche la bistecca con l'osso, ma dal 2005 la 'fiorentina' e' tornata sulle tavole degli italiani.
L'agente infettivo del morbo e' una proteina modificata detta prione che colpisce i centri nervosi dell'animale. Questa proteina subisce una modificazione permanente della sua conformazione che provoca un danno irreversibile nella proteina presente normalmente nelle cellule sane del cervello.
Cio' produce un'aggregazione tra le proteine che risulta nella formazione di dense placche fibrose. Questo fenomeno produce a livello clinico un deterioramento delle condizioni fisiche e mentali dell'animale e che conduce inevitabilmente alla morte. I prioni sono resistenti alle alte temperature e alle normali procedure di disinfezione.
Si ritiene che il contagio avvenga quando l'animale introduca nel proprio organismo, mediante l'alimentazione, tessuti di animali infetti. Le farine animali, ricavate dagli animali morti e usate per l'alimentazione bovina fino allo scoppio della malattia, sono state ritenute la causa prima di questa pestilenza. Stanley Prusiner, premio Nobel per la medicina per la sua ricerca sui prioni, e' uno dei firmatari dello studio che rivela come esistano legami tra il morbo della mucca pazza e una nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (vCJD o nvCJD) che colpisce l'uomo. Nel 1996 il Regno Unito ha ammesso che la carne infetta da BSE ha probabilmente causato la morte per CJD di 10 giovani. In Italia si contano finora 142 casi di Bse.

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