giovedì 18 novembre 2010

Mafia-Stato, chi trattò veramente.

Pubblicata da http://www.governoberlusconi.it/ il giorno giovedì 18 novembre 2010 alle ore 10.15

Dopo anni di insinuazioni più o meno velate, di indagini della magistratura, più o meno politicizzata, di inchieste giornalistiche, più o meno faziose, piano piano, con grande fatica, stanno uscendo brandelli di verità sulla trattativa Stato-mafia. Una verità davvero scomoda per chi in questo periodo non ha lesinato veleni nei confronti di Silvio Berlusconi, indicato da taluni insieme con alcuni suoi collaboratori come possibile regista dei colloqui con Cosa nostra. Neanche la contraddizione delle date, che collocano la trattativa nel '93, quindi ben prima della discesa in politica del fondatore di Forza Italia, è servita a fermare i propalatori di fango, i diffamatori di professione. Oggi, di colpo, il quadro sta mutando. Immaginiamo la sofferenza di certi quotidiani, costretti da una parte a scrivere ciò che sta avvenendo, e dall'altra ad ammettere che la famosa trattativa, se mai c'è davvero stata, ha avuto come registi personaggi lontani anni luce da Berlusconi e vicini, molto vicini, al mondo storicamente di sinistra.
[http://www.ilquadernoazzurro.info/2010/11/mafia-stato-chi-tratto-veramente.html]
In sostanza, secondo testimonianze, documenti e dichiarazioni dei governanti dell'epoca, di fronte alla recrudescenza della stagione stragista '92-'93, ci sarebbe stata una prima "concessione" alle cosche attraverso la revoca del 41bis nei confronti di 140 mafiosi all'indomani dell'attentato a Maurizio Costanzo. Di fatto, la linea dura dello Stato cominciò all'indomani delle stragi di Capaci e via D'Amelio, per poi cominciare a scemare dopo le bombe di Roma, Firenze e contro Costanzo.
E chi furono i protagonisti da parte dello Stato? Lo rivelano gli stessi interessati: il ministro della Giustizia, Giovanni Conso, il direttore delle carceri, Antonio Amato. Tutti pronti a spiegare che non di concessioni si trattava ma di un fisiologico passo indietro rispetto alle linee dure, che nelle parole dello stesso Amato doveva essere considerata assolutamente emergenziale. Dunque, non Berlusconi, non Dell'Utri.
Con grande scioltezza, senza un minimo di vergogna, nessuno dei quotidiani pensa minimamente a cospargersi il capo di cenere e tanto meno di chiedere scusa.
Ma c'è di peggio. Tutti, compresi i giornali che stanno seguendo la cronaca di questi fatti, sono concordi nel ritenere che mai e poi mai Conso avrebbe potuto alleggerire il 41bis nei confronti dei mafiosi. Eppure, con grande destrezza, non c'è uno di questi grandi giornalisti che cita il nome del presidente del Consiglio sotto il cui governo avvenne la presunta trattativa: Carlo Azeglio Ciampi. Si, proprio l'ex presidente della Repubblica, oggi così pronto ad attaccare Berlusconi e ieri in trincea al Senato con elmetto e fucile per salvare come un semplice peones il traballante governo Prodi.
Quindi, non solo vengono smentite tutte le menzogne, illazioni e insinuazione nei confronti di Berlusconi, ma sembra che il quadro si capovolga. Ed è per questo che la stampa riesce a far finta di ignorare le due notizie più importanti: il presidente del Consiglio non c'entra nulla e se trattativa c'è davvero stata è avvenuta durante il governo Ciampi.
E questo, ai suoi abituali incensatori, sempre così solerti nel dipingerlo come un maestro di moralità, non deve certo avere fatto piacere. Per loro esiste solo il Ciampi "padre della patria senza macchia e senza paura" che intervistato pochi giorni fa dalla Dandini in tv, diceva: «Io do molta importanza all'etica della persona e delle istituzioni; due cose disgiunte ma che si congiungono nell'uomo. L'etica delle persone vuol dire dignità propria e del proprio prossimo, quindi rispetto delle persone umane che oggi sento molto debole. Ancor più sento debole il rispetto delle istituzioni. Noi le sentiamo poco. Ci vuole il culto delle istituzioni, interpretarle, rispettarle. Accrescerne la dignità. Ecco mi è molto cara la parola dignità». Già, la dignità delle istituzioni. Anche dopo la trattativa Stato-mafia? 

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 16 novembre 2010

SINTESI ECONOMIA REGIONE LAZIO

L’economia del Lazio - Aggiornamento congiunturale
Nei primi nove mesi del 2010 l’economia laziale ha mostrato segnali di ripresa rispetto al brusco calo dei primi tre trimestri del 2009, ma i livelli di attività risultano ancora al di sotto di quelli precedenti la crisi.
Nella prima parte dell’anno le esportazioni del Lazio sono tornate a crescere, dopo due semestri consecutivi di calo. L’incremento, superiore a quello nazionale, ha interessato quasi tutti i settori; il contributo più ampio alla crescita è ascrivibile alle esportazioni di articoli farmaceutici. Nell’industria, l’incremento degli ordinativi esteri e della domanda interna si sono riflessi in un aumento del grado di utilizzo degli impianti produttivi. Segnali positivi sull’andamento del fatturato nei primi nove mesi del 2010 emergono anche da un sondaggio condotto dalla Banca d’Italia su un campione di imprese industriali regionali; permane la cautela nei piani di investimento.
Resta debole il mercato immobiliare, con prezzi in flessione; il numero di compravendite e di ristrutturazioni ha registrato una tendenza all’aumento.
Nel corso del 2010 l’occupazione è aumentata. Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione è diminuito, attestandosi all’8,2 per cento, dopo tre trimestri di crescita. Le statistiche relative alla Cassa Integrazione Guadagni evidenziano il permanere di condizioni di difficoltà in alcuni settori di attività economica (meccanica, chimica, minerali non metalliferi); nella prima metà dell’anno il numero di ore autorizzate è aumentato di circa un terzo rispetto allo stesso periodo del 2009.
Alla fine del primo semestre del 2010 i prestiti bancari alla clientela residente nel Lazio registravano una flessione rispetto allo stesso periodo del 2009. L’andamento riflette la contrazione del credito alle imprese, soprattutto a quelle di grandi dimensioni (che hanno fatto ricorso a fonti di finanziamento alternative) e a quelle operanti nel settore dell’energia. Da giugno anche il credito concesso alle piccole e medie imprese risulta in diminuzione. La qualità del credito erogato alle imprese ha mostrato un deterioramento.
Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di intermediari operanti nella regione la domanda di credito delle imprese tenderebbe ad aumentare nel secondo semestre; dal lato dell’offerta, le banche prevedono un moderato allentamento delle condizioni di erogazione del credito per tutte le categorie di impresa.
I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4,1 per cento nel primo semestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. All’espansione della domanda di credito da parte delle famiglie, rivolta soprattutto al finanziamento per l’acquisto di nuove abitazioni, si è accompagnata una sostanziale stabilità delle politiche di offerta di mutui; le attese per il secondo semestre tendono ad indicare una domanda ancora vivace e un moderato allentamento delle condizioni di offerta.

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Dove sta andando il nostro Pianeta ?

Il rapido incremento della popolazione mondiale, che secondo le stime passerebbe dagli attuali 6,5 miliardi di persone a circa 9,1 miliardi entro il 2050, potrebbe avere "gravi conseguenze sulla sicurezza" non solo per un paese o una regione, ma per il mondo intero, secondo quanto dichiarato in un nuovo rapporto delle Nazioni Unite (Onu). La crescita della popolazione globale - specialmente nel mondo povero e affamato dei paesi più poveri - "crea problemi di sicurezza nazionale, come conflitti civili e terrorismo", dichiara il Population Institute con sede a Washington, in un rapporto pubblicato in coincidenza con la Giornata mondiale della popolazione. Lo studio, intitolato "Coltivare l'insicurezza: le conseguenze del rapido incremento della popolazione sulla sicurezza globale", sottolinea che la crescita della popolazione comporta forti aumenti di giovani, una rapida urbanizzazione e penuria di risorse, tutti fattori di insicurezza e instabilità.

"Folti gruppi di giovani disoccupati, combinati con città sovraffollate e lo scarso acceso alla terra coltivabile e all'acqua, genera una popolazione adirata e frustrata rispetto al proprio status quo, e perciò più suscettibile di ricorrere alla violenza per cambiare la situazione", avverte lo studio. Si prevede che gran parte dell'incremento avverrà nei 50 Paesi meno sviluppati (PMS), giudicati i più poveri tra i poveri, dove i tassi di fertilità possono arrivare a otto figli per donna. Il documento, scritto e coordinato da Katherine Weiland, funzionaria per la politica pubblica presso il Population Institute, prevede che la popolazione di alcuni PMS, tra cui Afghanistan, Burkina Faso e Uganda, triplicherà nei prossimi 50 anni.
Anwarul K. Chowdhury, sottosegretario generale e alto rappresentante per i Paesi meno sviluppati, dichiara che sebbene le dimensioni complessive della popolazione nella maggior parte dei PMS non siano ampie, l'alto tasso di crescita in molte di queste nazioni "costituisce un serio limite ai loro sforzi verso lo sviluppo". "La lotta contro la povertà, la fame e le malattie intrapresa dai PMS è seriamente ostacolata dal rapido aumento della popolazione e dai suoi effetti che si 'trascinano' su tutti i loro obiettivi di sviluppo sociali ed economici", ha detto Chowdhury all'IPS. Riconoscendo in pieno questo fatto, il Programma d'azione di Bruxelles per lo sviluppo dei PMS in questo decennio dedica un'intera sezione alle questioni della "popolazione" nel quadro della costruzione di capacità umane e istituzionali, ha aggiunto. "Possono generarsi ribellioni e altre manifestazioni di tensione politica tra i gruppi di giovani che cercano di cambiare l'attuale sistema politico", ha detto all'IPS Werner Fornos, presidente del Population Institute.
Oggi, quasi il 40 per cento della popolazione mondiale ha meno di 20 anni. Tra questi, l'85 per cento vive nel mondo in via di sviluppo, dove c'è scarsità di posti di lavoro, di risorse e di opportunità educative, ha aggiunto. Fornos ha anche menzionato il National Intelligence Council Usa, comitato di consulenza della Central Intelligence Agency (CIA), secondo cui una vasta popolazione giovane rischia di minacciare gli interessi Usa in Afghanistan, Colombia, Iraq, Messico, Pakistan, Arabia Saudita e West Bank e Gaza. Il funzionario ha poi osservato che ampi programmi di pianificazione familiare, come parte di una strategia di sviluppo integrata, ridurranno i rischi per la sicurezza associati al rapido incremento della popolazione.
... ... ...
Thalif Deen

(Grazie alla redazione di Inter Press Service News Agency - IPS)

PER APPROFONDIRE
Population Institute http://www.populationinstitute.org/
Office of the High Representative for LDCs http://www.un.org/special-rep/ohrlls/ohrlls/default.htm
UN-Population Fund http://www.unfpa.org/


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Ecomondo 2010, un successo sostenibile.

Il salone internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile organizzato da Rimini Fiera che ha visto il contemporaneo svolgimento della quarta edizione di Key Energy e della terza di Cooperambiente, ha richiamato 65.109 visitatori (2,8% sul 2009). D'eccellenza l'attenzione degli operatori esteri, 5.218 nei quattro giorni, con un incremento del 3%. Quasi duemila i business meeting organizzati all'interno del quartiere, dato che si aggiunge alla generale soddisfazione delle aziende protagoniste dell'expo per la quantità e la qualità dei rapporti commerciali avviati. Si è respirata aria di ripresa a Ecomondo, dove anche la folta presenza di enti pubblici e amministratori, con progetti e risultati ottenuti, ha generato il giudizio unanime sul dinamismo del settore.

"Questa è la rassegna dell'Italia che vorrei - ha dichiarato il Ministro Stefania Prestigiacomo al taglio del nastro -, la rassegna dell'Italia di domani, che racconta la green economy possibile e attuale. Ecomondo è la dimostrazione che esiste un grande settore dell'economia che ruota attorno all'ambiente e allo sviluppo sostenibile, un pezzo di economia in grandissima espansione.".

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giovedì 11 novembre 2010

IL VINO TIRA LA RIPRESA

ASSOENOLOGI: SUPERATA LA CRISI, +7% DEL VALORE DELL'EXPORT IN 7 MESI
Il vino italiano sta uscendo dalla crisi e le esportazioni nei primi sette mesi hanno registrato una crescita del 4% in volume e del 6,9% in valore, conquistando anche i consumatori asiatici, con una crescita di volumi del 74% e del 60% sui mercati dell'Estremo Oriente. Così il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli, commenta le conclusioni dell'Ufficio Studi dell'associazione sui dati dell'export a luglio dell'Istat, sottolineando come «la crisi economica sembra essere ormai alle spalle» e come l'export sia diventata l'ancora di salvezza a consumi interni che invece perdono progressivamente smalto.
Dopo aver accusato il colpo di una redditività in calo nel 2009 (-6,5% in valore) il vino italiano - spiega Martelli - rialza la testa al traino soprattutto della domanda boom per le bollicine italiane: da gennaio a luglio lo spumante ha segnato un +21% nei volumi e +10,3% in valore. Mentre il vino imbottigliato ha riportato +4% in volume e +8,4% in valore e quello sfuso consegne stabili ma una forte contrazione dei valori (-9,3%).
La domanda - prosegue Assoenologi - è stabile nell'Unione Europea, che detiene una quota prossima al 54% dell'intero export, mentre sono in forte ripresa i Paesi Terzi che assorbono il rimanente 46%. Oltre all'Estremo Oriente il vino italiano sbanca in Nord America (+12,3% in valore e +9,2% in valore), nei Paesi extra Ue (+14% in valore e +5% in volume) e in Sudamerica (+54% in volume e +47% in valore), Brasile in testa (+72%).
I mercati esteri sono riusciti nel periodo considerato ad assorbire 450 mila ettolitri in più rispetto al 2009, offrendo una valvola di sfogo a un mercato interno saturo. Secondo Assoenologi nel 2015 i consumi interni scenderanno sotto la soglia dei 40 litri pro capite, con un calo di circa il 70% rispetto agli anni '70.
Le frequenti piogge che hanno caratterizzato settembre e ottobre hanno tolto la lode a una vendemmia complessivamente più che buona, come sottolinea Assoenologi. «L'andamento climatico degli ultimi due mesi - sottolinea Martelli - non ha portato ai livelli qualitativi auspicati a fine agosto». La quantità si conferma a 45,5 milioni di ettolitri di vino e mosti, praticamente uguale a quella del 2009 (45.800.000). Il Veneto (8.180.000 ettolitri) resta, per il quarto anno consecutivo, la regione italiana più produttiva. Si registra un aumento della produzione di tutte le regioni, fatta eccezione per la Toscana (-10%), l'Emilia Romagna (-5%), la Sardegna (-15%), il Friuli Venezia Giulia (-5%), il Trentino Alto Adige (-10%) e la Sicilia che segna un tonfo del 30% accusando, oltre a un calo fisiologico, l'abbandono attraverso i contributi comunitari di oltre 2.000 ettari di superficie vitata e la 'vendemmia verde' prevista dalle norme comunitarie (distruzione o eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, in modo da azzerare la resa dell'unità vitata) che ha riguardato circa 9.100 ettari di vigneto.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 5 novembre 2010

Bertolaso lascia la Protezione Civile


Berlusconi: l'11 novembre va in pensione, perdita importante.
(ANSA) - ROMA, 5 NOV - Dopo 9 anni Guido Bertolaso lascia la Protezione civile. Ad annunciarlo e' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Al suo posto arrivera' l'attuale vice capo, il prefetto Franco Gabrielli.  'L'11 novembre Bertolaso dismette di essere capo della Protezione Civile e sottosegretario perche' va in pensione. E' una perdita rilevante e importante- ha detto il premier - stiamo cercando di trovare un modo per continuare ad avvalersi della sua 'capacita' superlativa'.

giovedì 4 novembre 2010

IL MIO AMORE OMO PER IL PREMIER

SE SONO UN GAY FELICE E' MERITO DI SILVIO
La mia dichiarazione d'amore a Berlusconi.
Se sono un uomo gay sereno e spesso felice lo devo in gran parte a Berlusconi e oggi è il momento di dirglielo pubblicamente. Per stare bene con se stessi e gli altri non contano proclami e ideologie, militanze politiche e di schieramento. Serve mantenere il lavoro e l'autonomia economica, cioè la libertà di vivere e pensare come si vuole. Berlusconi editore prima e uomo politico poi me l'ha sempre consentito di restare libero e fiero di me, fiero di essere e dirmi omosessuale. E di impegnarmi per la libertà delle altre persone omosessuali Nelle sue aziende ho lavorato per anni senza nascondere mai a nessuno la mia nuova condizione. Nel suo primo partito ho fatto una campagna elettorale europea incentrata sui diritti delle persone omosessuali con lui al mio fianco nei manifesti e col pieno sostegno della stampa a lui vicina. Come primo dei non eletti ho da lui ricevuto l'offerta di diventare portavoce di Forza Italia anche per quello che avevo detto di essere diventato. Ho ringraziato ma preferito tornare al mio lavoro di divulgatore storico e scientifico. E alla mia libera scelta di difendere ovunque, duramente se necessario, i diritti dei miei fratelli e delle mie sorelle. Che non hanno bisogno di chiacchiere e proclami ma di rispetto, amore, umana simpatia e, perché no, di gioviale goliardia. L'eros è il regno della libertà, non del paternalismo e dell'ipocrisia. Capisco il dolore e lo sconcerto di chi con me condivide una speciale sensibilità. E chi in buona fede è intervenuto a difesa degli umiliati e degli offesi. Non chi ne ha approfittato per l'ennesima politica strumentalizzazione. I diritti ed i doveri non sono né di destra né di sinistra ma patrimonio della civiltà. E in politica in Italia non li difende nessuno fino in fondo. Come Mastella bloccò Prodi sui Dico, così Giovanardi ed Alemanno stoppano Berlusconi sulle leggi proposte da Rotondi e Brunetta. Clericali e massimalisti tengono in ostaggio tutti e non fanno sconti a nessuno in cambio di voti che cambiano le maggioranze. Attenti amiche e amici organizzati a non pensare che la nostra sia obbligatoriamente una battaglia di sinistra. Vendola con l'orecchino, fidanzato e giustamente desideroso di paternità, da comunista cattolico nulla può sperare da un Vaticano aggrappato alla non negoziabilità della dottrina tridentina. Il nostro per questo non è un paese come gli altri, chi governa, chiunque sia, lo fa limitato nella sovranità, altro che Risorgimento e 150esimo dell'Unità d'Italia.
Nell'assenza forzata del diritto conta allora il rispetto vero da parte dei singoli eterosessuali, più che mai di quelli da cui dipende la qualità della vita quotidiana. Conta la non discriminazione nel lavoro e nella libera espressione della personalità. Non è certo Berlusconi che la limita, meno che mai le aziende della sua famiglia. Come tutte le grandi imprese multinazionali di scuola anglosassone, anzi, tutelano e promuovono differenze e minoranze, fonte di ricchezza creativa e specchio del mercato e della realtà sociale. In sette anni di militanza individuale per la dignità delle persone omosessuali mai da Silvio Berlusconi e dal suo mondo è arrivata una censura, anzi sempre sostegno, e libero spazio di espressione e umana solidarietà. Solo quattro casi ho registrato a mio danno di dura contrapposizione dopo il mio personale coming out da un boiardo leghista di Stato, da un potente cattolicissimo editore, dalla gelatinosa dirigenza de La7 e dalla reintegrata dirigenza cattocomunista di Rai3. Per il resto mi rallegro perché mi sento trattato come uguale, anche se un donnaiolo impenitente si dice felice di non essere attratto da suoi simili. Ricambio di cuore a proposito dei suoi gusti, e a ognuno felicemente il suo!
Bando ai vittimismi e ai complessi di persecuzione: sarà ancora una volta l'Europa a darci i diritti e i doveri che ci spettano e che non smetteremo mai di chiedere a gran voce. Ma non crocifiggiamo proprio noi omosessuali chi ci ha dato uno spazio mai sperato prima nella visibilità sociale e culturale e che di fatto ci protegge, perché si protegge, dall'oscurantismo antioccidentale.

Alessandro Cecchi Paone - Libero

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

S.Spirito in Saxia

domenica 31 ottobre 2010

AceaElectrabel - Bollette Gonfiate ?

Un avvertimento utile a tutti. (di Giancarlo Bertollini).
In data 18-08-2010 è stato sostituito il mio contatore da AceaElectrabel e, visto che gli addebiti (ultima autolettura luglio 2010) sono da sempre compresi tra i 70 ed i 90 Euro, con estrema preoccupazione Giovedì 28-10-2010 mi sono visto recapitare una Bolletta di €.1.728,74 con scadenza 09-11-2010; appena ripresomi dal colpo ho contattato il n.800.199.900 dove mi sono sentito dire che al telefono non possono fare nulla e di recarmi presso la Sede di Roma in P.le Ostiense, 2 cosa che ho prontamente fatto, presentandomi alle ore 9,00 del mattino ed attendendo pazientemente il mio turno che è arrivato alle ore 13e45 dove una, realmente pessima, impiegata di sportello, con modi estremamente sgarbati, mi ha detto che era tutto regolare e che se proprio non mi andava bene potevo scrivere per chiedere una rateizzazione; preciso che:
  1. vivo solo ed a casa rientro solo per dormire;
  2. sono ammesso al beneficio per la spesa sostenuta (Bonus Elettrico);
  3. la causa potrebbe essere dovuta ad una errata lettura del vecchio contatore;
  4. un allaccio abusivo da parte di ignoti o di cantieri che hanno lungamente operato nel palazzo;
  5. le ricerche effettuate per cercarne tutte le motivazioni hanno dato i risultati che trovate sottoindicati;
Chiedo un cortese intervento volto alla soluzione di questo problema al quale non ho possibilità di fare fronte.

                  Con i migliori saluti.
                                                 Giancarlo Bertollini

Numero Utenza 508637802
     POD IT002E5086378A

N.B.
La presente vale quale formale DIFFIDA ad adempiere, ricordando che solo la volontà di risolvere i problemi con la clientela può limitare il ricorso alle aule giudiziarie.

Descrizione:
Sono moltissime le famiglie che si lamentano di ritrovarsi con la bolletta raddoppiata dopo l'avvenuta sostituzione del contatore elettrico, da quello analogico a quello digitale.
Per verificarlo basta fare una semplice ricerca su Internet. Purtroppo però si scoprono anche tanti altri problemi legati al cambio di contatore:
• Pare che i contatori siano FUORI NORMA in quanto non risultano essere stati mai verificati dall’ufficio metrico che dovrebbe apporre un sigillo con caratteristiche normate: il profilo della testina della repubblica con la corona turrita e il numero dell’ispettore che ha eseguito la verificazione. In sostanza senza questa certificazione (obbligatoria per legge), nessuno può garantire che un kilowattora, pagato per giunta anche salato, sia davvero un kilowattora;
Fonte:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E90224,00.html

• Secondo quanto riferito da esperti i nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti,misurano oltre alla "potenza attiva" anche quella "reattiva", facendoci pagare fino al 33% in più;
Fonte:
http://www.liste.unisa.it/pipermail/rdb-list/Week-of-Mon-20060403/000315.html

• I contatori sono stati sostituiti senza una corretta e specifica procedura e senza rilasciare ricevuta di alcun tipo;
Fonte:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=205723&L1=0

• Il gestore ha fatto pagare bollette a conguaglio spesso completamente fuori misura rispetto al consumo medio storico degli appartamenti e spesso parecchio tempo dopo la sostituzione;
Fonte:
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47652
http://www.laparolaalconsumatore.com/2007/12/acea-electrabel-una-bolletta.html
http://forum.html.it/forum/showthread.php?threadid=1078399

• Grosse difficoltà per contattare i gestori attraverso il personale dei call-center che risulta essere per la maggior parte maleducato e impreparato;
Fonte:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1688739

• Casi di follia pura, le persone che si recano presso le sedi di alcuni gestori vengono letteralmente prese in giro, gli viene offerto un telefono da cui chiamare il numero verde del gestore stesso;
Fonte:
http://www.ecquologia.it/sito/pag926.map?action=single&field.joined.id=47523&field.joined.singleid=47652

• Visto la poca tolleranza dei nuovi contatori, si verificano spesso interruzioni della rete elettrica con conseguenti pesanti disagi (si pensi ai casi in cui per riavviare il contatore tocca recarsi negli scantinati);
Fonte:
http://www.repubblica.it/online/economia/contatori/contatori/contatori.html?ref=search

• A causa delle frequenti interruzioni di energia elettrica dovute alla poca tolleranza dei nuovi contatori, molte persone sono indotte a modificare il profilo contrattuale aumentando la richiesta di potenza e le relative bollette;
Fonte:
http://www.repubblica.it/online/economia/contatori/contatori/contatori.html?ref=search

• Con la "telelettura", l'utente non ha più possibilità di controllo "in tempo reale", rendendo difficoltose le contestazioni. L'onere del controllo della veridicità delle letture è quindi scaricato completamente sull'utente, che ovviamente è impotente a fornire documentazione “valida”. Se questo è vero per le persone giovani, figuriamoci poi per utenti anziani, diversamente abili, ecc.;
Fonte:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1447774

• Diversi utenti con la stessa fornitura di energia , si vengono a trovare in differenti condizioni di trattamento economico, per cause indipendenti dalla loro volontà e dovute solo al caso, in base al voltaggio che varia con la distanza dalla cabina di distribuzione;
Fonte:
http://www.box.net/shared/7n2ff035zj

• I gestori chiedono cifre esagerate per effettuare un semplice controllo sull’apparecchio (dai 50 ai 190 euro) disarmando quindi l’utente già vessato dalle bollette salate. Solo se la verifica dovesse registrare un errore superiore al ± 4% (valore comunque alto per un ERRORE!), non si dovrà pagare nulla;
Fonte:
http://www.aceaelectrabel.it/%24/Casa/Contatore/verifica.aspx

• Trattandosi di un sistema tele gestito, qualcuno maliziosamente si chiede se non sia possibile che le informazioni di rilevamento non vengano taroccate dal gestore all’insaputa dell’utente... risultano casi di persone che si sono trovate con tariffazioni diverse rispetto al contratto sottofirmato e casi di letture fatte a più riprese, poco chiare...
Fonte:
http://www.laparolaalconsumatore.com/2008/03/enel-c-chi-contesta-i-contatori.html
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=247724

• A quanto risulta dalle informazioni sul funzionamento, pare che, se non si preleva energia per oltre 20 minuti, sul contatore si accendono e restano accese due lucine per segnalare questo stato. Se l’apparecchio è posizionato fuori dalla propria casa, il problema è che tale indicazione può essere utilizzata da malintenzionati per visitare l’appartamento in vostra assenza;

• Succede con l'acqua:
"Bollette acqua illegittime, denunciati amministratori Acea"
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=18c05a40d7d92787

e con il gas:
"Gas, Eni accusata di truffa. Gli utenti pagano di più per una presunta manomissione dei misuratori"
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/29/gas-eni-accusata-di-truffa-gli-utenti.html

chi ce lo assicura che non lo facciano anche con la corrente elettrica?

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