mercoledì 21 luglio 2010

ARRIVA SUL MERCATO IL MARCHIO DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI ITALIANI.

LE PRIME BOTTIGLIE SONO GIA’ SUGLI SCAFFALI DELLE ENOTECHE  
Sono appena sbarcate sul mercato le prime bottiglie che riportano in etichetta il marchio dei Vignaioli Indipendenti Italiani, a garanzia di genuinità e qualità. Ne dà notizia Costantino Charrere, il presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) che raduna oltre 600 vignaioli, nell’assemblea annuale, tenuta nella Reggia di Colorno, nei giorni scorsi.
Il vignaiolo indipendente, sulla scia dei vignerons francesi, è colui che riunisce le tre fasi della coltivazione, della vinificazione in cantina e della commercializzazione del vino.
La Fivi, assieme alle consorelle dei vignerons francesi, portoghesi, spagnoli, sloveni, svizzeri, lussemburghesi e ungheresi è associata alla Cevi, la Confederazione Europea che è tra i protagonisti dei tavoli negoziali sul vino a Bruxelles.
A novembre la Fivi organizzerà il primo “Salone dei Vignaioli Indipendenti”, in cui i consumatori potranno fare la spesa direttamente dai produttori.

Nuovo Corso a Roma di Enologia e Degustazione.

giovedì 8 luglio 2010

Niente più D.O.C. ed I.G.T. ma solo D.O.P. ed I.G.P.

Come, giustamente, avevano preannunciato.


CITTA’ DEL VINO E OCM: NIENTE PIU’ DOCG, DOC E IGT MA SOLO DOP E IGP. “FORSE UNA CONDANNA A MORTE” PER NUMEROSE ED IMPORTANTI DENOMINAZIONI DEL BEL PAESE ENOICO, CON L’ENTRATA IN VIGORE DEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEI VINI PREVISTO DALLA COMMISSIONE EUROPEA.

“Di fronte all’allarmante silenzio da parte di Istituzioni nazionali, Regioni, Associazioni di categoria e Consorzi, ancora una volta sono le Città del Vino a chiedere l’apertura di un dibattito per salvare la nostra storica geografia enologica” era questo l’allarme lanciato dal Presidente delle Città del Vino Valentino Valentini, che aveva chiesto al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia di intervenire sulla Commissione Europea per ritardare l’entrata in vigore della nuova classificazione, che è divenuta realtà dal 1° agosto 2009.

N.B.
La legge è operativa e siamo ormai a luglio 2010 e già si vedono, su molti scaffali, vini a marchio DOC ed a marchio DOP.

W LA CONFUSIONE !

La discussione è aperta per le possibili variazioni nell’elenco delle DOC, DOCG ed IGT che stanno confluendo (Tutte ?) delle nuove DOP ed IGP.
                                           
Studio Service
di G.Bertollini

lunedì 28 giugno 2010

Fare e-Mail Marketing significa promuovere la propria Azienda !

L'e-Mail Marketing è uno strumento promozionale a basso costo che consente il monitoraggio in tempo reale dei risultati.
Fare e-Mail Marketing significa promuovere la propria Azienda utilizzando la posta elettronica come canale di comunicazione.


Scegliete il numero di operatori in Italia da contattare via e-Mail.

Aziende
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martedì 22 giugno 2010

L’e-Commerce Torna a Volare !

Dopo essersi concesso un anno di tregua (si fa per dire, visto che il calo del 2% ha quasi del miracoloso in un anno nero come il 2009), l’e-commerce è tornato a crescere sui “suoi” livelli.

Secondo i dati rilasciati dall’Osservatorio Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano in occasione dell’ultimo e-Commerce Forum, nel primo trimestre del 2010 l’eCommerce B2c in Italia cresce in doppia cifra (+16%) superando quota 1,4 miliardi di euro. Un trend che dovrebbe mantenersi anche nel resto dell’anno, con una crescita del 15% e una quota di fatturato complessiva pari a 6,5 miliardi di euro.
A far volare le vendite online è soprattutto l’exploit del settore abbigliamento (+45%), ma migliorano sensibilmente anche le assicurazioni (+21%) e il turismo (+19%). Proprio quest’ultimo comparto si conferma il più attivo dell’intero e-commerce italiano, con oltre il 50% di quote di mercato, trainando la vendita di servizi (67%) rispetto ai prodotti (33%), in netta controtendenza rispetto ai mercati esteri.


Positivo, sia per i prodotti che per i servizi, l’andamento del numero di ordini evasi che crescerà del 21% e del 6% circa, rispettivamente. Rimarrà stabile lo scontrino medio nei prodotti (183 euro) e aumenterà del 12% nei servizi (253 euro).

Nonostante i segnali positivi, il valore del nostro commercio elettronico rappresenta solo il 3% di quello europeo. In Italia gli e-buyer rappresentano infatti solo il 12% della popolazione, quando la media europea è di circa il 42%.
A frenare le vendite online nel nostro Paese, ha commentato Roberto Liscia, Presidente Netcomm, non è tanto la diffidenza dei nostri connazionali nei confronti dei metodi di pagamento online quanto piuttosto la mancanza di un contatto fisico nell’esperienza di vendita, sia con il prodotto che con il venditore.


Il problema non riguarda però solo la domanda ma anche l’offerta. Fuori dalla Lombardia – ha sottolineato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2c Netcomm School of Management Politecnico di Milano – solo il 10-12% dell’attuale spesa mensile di una famiglia italiana potrebbe essere soddisfatta dal canale Web.

Articolo di
Roberto Catania
Giovedì 20 Maggio 2010

domenica 20 giugno 2010

Bozza Accordo Realizzazione Portale Export Romano.

Premettendo che Internet è il mezzo di comunicazione più importante al Mondo e che editori di televisioni, carta stampata, radio, etc., investono su questo canale e trasmettono già una buona parte dei loro servizi, nella grande rete. Il mezzo immediato e che tutti debbono, volente o nolente, avere è il Sito, in modo che: rappresenti l´Azienda; abbia la giusta impostazione; abbia un impatto immediato; abbia una buona comunicazione; che pubblichi notizie mirate al target d´interesse; abbia una corretta navigazione per non far perdere tempo, che sia strutturato tecnicamente in modo corretto per essere riconosciuto ed accettato dai Motori di Ricerca e che sia attrezzato di strumenti per verificare l´andamento dei contatti. Questo per non farVi fuorviare da soluzioni semplicistiche, comunicare in Internet è importante e si hanno risultati solo ed esclusivamente se si ha a che fare con professionisti del settore.
Vilfredo Pareto con la sua regola dell’80/20 ci ricorda che il dilettantismo non funziona.

Oltreconfine sta volando il Made in Italy gastronomico, Gli ultimi dati sulle esportazioni parlano chiaro; l'export italiano in tutto il mondo nel settore agroalimentare ha registrato un incremento costante in quantità e fatturato. A fare da traino e' l'e-Commerce, molto forte all'estero ma ancora debole in Italia. A confermarlo è una ricerca condotta da una bottega gastronomica on-line con ampio assortimento di cibi e bevande di alta qualita', che ha confrontato i dati ufficiali (Istat, Ice, Nielsen) con quelli del proprio data base in merito alle abitudini dei consumatori nella spesa on-line. L'acquisto su web, poco usato in Italia, e' molto diffuso all'estero.


Lo Studio Vi garantisce la Realizzazione, la Promozione e la Gestione del Nuovo Portale Export Romano con i possibili seguenti vantaggi a condizioni di favore :

• Servizio traduzioni.
• Migliori condizioni per il trasporto delle merci.
• Consulenza legislativa.
• Garanzia bancaria/assicurativa sulle transazioni.
• Una vetrina su Internet per le aziende.
• Sperimentare le forme più avanzate di Commercio Elettronico.
• La possibilità di partecipare con un futuro Consorzio a tutte le principali fiere del settore.
• Analisi di mercato e prospettive.
• Consulenza restituzioni comunitarie all'export.
• Consulenza su contributi da enti pubblici a sostegno dello sviluppo d'impresa e all'internazionalizzazione.
• Import materie prime e/o semilavorati per le aziende associate.

Tutto questo si rivelerà un serio ed utile Investimento mai un Costo !
Ecco una breve sintesi degli impegni in attesa del futuro Consorzio:

 Realizz.ne Portale e-Commerce.
 Gestione Portale a Canone Tecnico.
 Promozione Web-Marketing Trimestrale.
 Royalty pari al % del Fatturato sugli Affari Conclusi.
 Partecipazione al Capitale Consortile nel Momento della Fondazione.

Restiamo a vostra disposizione per un incontro teso ad illustrare ogni dettaglio ed a definire l’accordo.

                                                                                         Giancarlo Bertollini

info@studioservice.com
www.studioservice.com  -   www.studiostampa.com

Bozza Futuro Portale Exportwww.romanaexport.it

sabato 29 maggio 2010

Presentazione Studio Service di G. Bertollini

          Gentili Signori,
nel comunicare la nomina dello Studio a Concessionario Esclusivo della October Cup Vi diamo una nostra brevissima presentazione.
Lo Studio è specializzato nella Consulenza per la Fornitura dei più avanzati Servizi Telematici, nel Servizio di Revisione dell'Organizzazione Aziendale con la stesura del DPS (Privacy) e l'implementazione REALE di Organigramma e Funzionigramma (vanta particolari esperienze riguardanti il settore Enologico e quello delle TeleComunicazioni) ha collaborato con Partner IBM, Albacom, Infostrada ed è Distributore Ufficiale dei Sistemi EHIWEB-EHINET (TELEFONIA, ADSL, VOIP, SMS, HOSTING) per Enti, Professionisti e PMI; provvede inoltre alla Registrazione e Difesa dei Marchi Aziendali ed alla Realizzazione e Gestione dei Siti WEB.
Il tutto viene integrato da una Formazione specifica realizzata "su misura" per ottenere e mantenere ogni tipo di Certificazione di Qualità.
Il Titolare dello Studio organizza corsi in 9 lezioni di Enologia e Degustazione (Sommelier) e corsi, sempre in 9 lezioni, di EnoMarketing per addetti ai lavori ed è Docente Master (a contratto) presso l’Università di Roma 2 (Tor Vergata) facoltà di Ingegneria Gestionale, Materie:
Risorse Umane, Marketing e Comunicazione d’Impresa.

                     Con i migliori saluti.
                                                          Studio Service di G.Bertollini

info@studioservice.com

mercoledì 26 maggio 2010

Presentato a Milano il Rapporto Assinform 2010

INFORMATICA IN RISALITA NEL PRIMO TRIMESTRE
Dietro la ripresa dell'economia le imprese che investono in IT, mentre si aggrava il ritardo sull' innovazione della Pa.
Fine 2009: l'Italia ha approfondito il gap d'innovazione tecnologica con l'estero. Mercato mondiale dell'Ict -1,5%, It -5,4%, Tlc + 1,1%; mercato italiano Ict -4,2%, It -8,1%, Tlc -2,3% . Segno meno in tutti i settori, i decrementi più elevati per l'industria -9,5% e le banche -10,4%. Continua la discesa della spesa pubblica in IT, Pal -5,1%, Pac -4,3%. Italia fanalino di coda per spesa IT/abitante e spesa IT/Pil.
Fine marzo 2010: segno ancora negativo per l'IT con - 2,9% , ma rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso si tratta di un recupero di 4 punti percentuali. La risalita determinata da investimenti IT delle imprese, soprattutto le medie, in nuovi progetti. Occupazione, credito e PA, le aree più deboli.
Angelucci: riprendere a investire in IT è decisivo per il Paese, per rimettere in moto l'economia e sviluppare nuovi servizi digitali, per razionalizzare e controllare la spesa pubblica,. Occorre più Information Technology ovunque, nelle imprese, nella Pa, nelle famiglie. Al Governo: la Pa non rinunci all'innovazione, l'IT non è un costo da tagliare, è la chiave per tenere sotto controllo la spesa e raggiungere l'efficienza
Milano, 24 maggio 2010 - "La buona notizia è che dopo il pesante calo di -8,1% nel 2009, nel primo trimestre del 2010 abbiamo finalmente potuto rilevare i primi segnali di ripresa della domanda It. Il decremento di - 2,9% a fine marzo segnala, infatti, un recupero di quattro percentuali rispetto al -6,8% registrato nello stesso periodo del 2009. Ma, fatto ancora più rilevante, è che la spinta maggiore deriva da investimenti in nuovi progetti IT da parte di aziende manifatturiere e dei servizi. Si tratta, ben inteso, di un fenomeno ancora molto fragile, che riguarda prevalentemente le imprese di medie dimensioni, più aperte ai mercati esteri. Tuttavia evidenzia un cambio di strategia: numerose aziende italiane ormai considerano l'IT non solo come strumento per ridurre i costi aziendali, ma soprattutto come investimento chiave per riavviare e consolidare il percorso di crescita. Le cattive notizie riguardano il peggioramento dell'occupazione nel settore IT, soprattutto per consulenti e lavoratori indipendenti, riflesso dei forti tagli operati sulla spesa in informatica nel 2009 da tutti i settori dell'economia italiana; la continua discesa degli investimenti in It della Pa, che pesa negativamente sul processo di modernizzazione; l'approfondimento del nostro gap tecnologico con l'estero, che ci porta a essere ultimi fra i principali paesi nella spesa in Information Technology, penalizzandoci sul piano della competitività" - ha esordito così Paolo Angelucci Presidente di Assinform nell'introdurre, questa mattina a Milano, i lavori del convegno di presentazione del Rapporto Assinform 2010, al quale hanno partecipato Giancarlo Capitani Amministratore Delegato NetConsulting, Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda, Massimo Messina, co-responsabile direzione IT BNL-BNP Paribas, Alessandro Musumeci, Direttore Centrale Sistemi Informativi delle Ferrovie dello Stato, Carlo Privitera, Chief Information Technology Officer di Luxottica.
"Se ormai è diffusa la convinzione che il Paese ha bisogno di ritrovare in fretta la via della crescita - ha proseguito Angelucci - bisogna essere altrettanto consapevoli che l'accelerazione può avvenire solo dagli investimenti in Information Technology, puntando su progetti mirati all'efficienza e allo sviluppo delle capacità di business delle imprese. Molte aziende del Made in Italy lo hanno capito. Assinform sta cercando di fare la sua parte per sostenere l'innovazione. Da un lato lavoriamo per la qualificazione e lo sviluppo dell'offerta promuovendo la capitalizzazione delle imprese IT, dall'altro, grazie al recente accordo con Banca Intesa e Mediocredito Italiano, che ha portato alla disponibilità di un plafond da un miliardo di Euro, vengono sostenute le aziende manifatturiere e dei servizi che vogliono investire in nuovi progetti IT".
"Gli investimenti informatici sono cruciali anche per lo Stato - ha concluso il presidente di Assinform - perciò chiediamo al Governo e al Parlamento di adottare anche per la Pa la logica dei cosiddetti tagli intelligenti sulle spese improduttive. In un periodo così drammatico sul fronte dei conti pubblici, appare miope continuare a tagliare indistintamente la spesa in IT, quando si tratta di un investimento indispensabile proprio per tenere sotto controllo la stessa spesa pubblica, migliorare l'efficacia della Pa e sviluppare i nuovi servizi digitali per imprese e cittadini. Nè lo Stato può rinunciare al ruolo di fattore di stimolo della crescita, che oggi significa mettere al centro della politica economica il sostegno all'innovazione. Su questo fronte è fondamentale poter contare su tempi rapidi e impegni certi per programmi come Industria 2015 per l'IT, come i progetti per l'e-government e per l' infrastrutturazione digitale del Paese".
I DATI
La tendenza alla ripresa degli investimenti IT è confermata dall'indagine congiunturale Assinform - realizzata ad aprile - che ha rilevato come, per il 40% delle imprese informatiche, l'andamento degli ordinativi sia migliorato o molto migliorato (mentre a febbraio 2009 le imprese che davano gli ordini in miglioramento non erano più del 19%); che gli stessi budget IT delle aziende-clienti, risultano in crescita per il 22%, nel caso della spesa corrente (17,8% l'anno prima), e soprattutto, per quanto riguarda gli investimenti per nuovi progetti, ben il 54% delle imprese intende svilupparne di nuovi, contro il 20% dell'anno prima. Tuttavia il miglioramento degli ordinativi sembra essere a vantaggio soprattutto delle imprese IT di dimensione maggiore, mentre il 40,9% delle piccole e il 50% delle medie valuta l'andamento degli ordinativi in peggioramento.
Sul fronte dell'occupazione le rilevazioni Assinform indicano per i lavoratori dipendenti una situazione di relativa stabilità (dal 64,9% al 70,2% ), che tuttavia non riguarda le medie aziende IT comprese tra 50 e 249 addetti, in cui, rispetto a febbraio 2009, si segnala un peggioramento . Ancor più negative appaiono le rilevazioni sui consulenti, dove le percentuali di risposte che indicano un peggioramento sono rilevanti sia nelle medie aziende IT (50%) che nelle grandi (61.2%).
D'altro canto il Rapporto Assiform evidenzia come i tagli sulla spesa It, che nel 2009 sono stati complessivamente dell'ordine di - 8,1% (+ 0.8% nel 2008), facendo scendere il volume del mercato a 18.686 mlioni di euro (20.343 mln nel 2008), abbiano interessato in modo consistente tutti i settori dell'economia italiana. Rispetto all'anno precendente il mercato IT del segmento industria è calato del - 9,5% (+1,8% nel 2008), quello delle banche del -10,4% (1,2%), delle Tlc e media del -9,4% (-2,1%), del mercato consumer del -6,2% (+4,4%), dei trasporti del -7,7% (-1,4%), della distribuzione e dei servizi del -7,5% (+1,3%).
Particolarmente preoccupante la situazione della Pa, già da alcuni anni interessata da un processo di decrescita degli investimenti in IT, che si riflette nei ritardi del processo di modernizzazione, nella difficoltà a far decollare i servizi digitali e a trovare più elevati standard di efficienza. Nel 2009 la spesa IT ha subito un calo di - 4,3% (-2,2% nel 2008), la Pal -5,1% (+0,7%), la sanità -3,7% (+2,1%). Nel 2009 la spesa pubblica IT si è attestata alla modesta cifra di 2.297 milioni di euro (è esclusa la difesa, la cui spesa, diminuita del 9,4%, ammonta a 533 milioni di euro).
Il confronto con l'estero indica come nel 2009 il gap tecnologico italiano si sia notevolmente approfondito rispetto ai principali paesi. Il mercato IT italiano si è contratto di più del mercato mondiale (-5,4%) e dei mercati dei paesi con cui competiamo: Usa -6,1%, UK -6,7%, Germania -4,5%, Francia - 3,4%. Hanno fatto peggio di noi solo la Spagna a -9,1% e il Giappone a -8,7%. Oggi siamo invece ultimi nella classifica sull'intensità di spesa IT. Con un rapporto spesa IT/Pil pari a 1,9% e spesa IT/procapite pari a 316 $, siamo dietro a Usa (4,0% e 1411$) Giappone (2,3%, 838$), Germania (3,4%, 880$), Regno Unito (3,3%, 972$), Francia (3,4%, 856$), Spagna (2,0%, 316$).

TeleMarketing "Selvaggio" Privacy e Certificazioni.

Chiamate pubblicitarie, commerciali (telemarketing), per ricerche di mercato

L'art.130 del codice della privacy tratta l'argomento facendo distinzione tra le chiamate "automatiche" (con voce registrata) e quelle con operatore.
Per le prime occorre sempre il consenso preventivo dell'utente/abbonato. Stessa cosa per i messaggi promozionali che giungano per email, telefax, sms, mms.
Le chiamate telefoniche fatte con operatore utilizzando i numeri pubblicati negli elenchi abbonati sono invece libere, "grazie" alle modifiche apportate al codice dal Dl 135/09 divenuto legge 166/09. In questi casi per non riceverle si deve manifestare il proprio dissenso iscrivendosi nel cosiddetto "registro delle opposizioni", che pero' a tutt'oggi non e' attivo in attesa di un decreto.
Sono sempre e comunque vietate le comunicazioni pubblicitarie o promozionali fatte camuffando l'intento o la propria identita' o non fornendo un recapito per esercitare tutti i diritti previsti dal codice della privacy e dalle altre leggi in materia.
(vedere codice del consumo per gli acquisti a distanza ed il recesso, per esempio).
QUI articoli di approfondimento sul TeleMarketing e sul registro delle opposizioni.

Lo Studio Service di G.Bertollini è specializzato nella
Redazione del DPS (Privacy) e Certificazioni di Qualità, inclusa la Sicurezza sul Lavoro.

martedì 25 maggio 2010

Si liberano gli arredi di una bella casa.

Annuncio di un caro Amico.
***********************
Mi chiamo Gian Luigi, debbo lasciare la casa in cui ho vissuto per trenta anni e privarmi di tutte le cose belle di cui mi ero circondato, è per questo che pongo in vendita gli oggetti fotografati in questo sito. Sono anche a disposizione per dare spiegazioni sulle caratteristiche di alcuni di questi; non esitate quindi a contattarmi per qualsiasi chiarimento in merito.
Il Sito è a disposizione di chiunque di voi avesse lo stesso tipo di esigenza.

www.vuotocasa.it

Gli Amici del B&B

Questo Mini-Sito consente di scegliere tra le tre soluzioni presentate nella stessa pagina, tutte in zona centrale, vicinissime alla Stazione Termini. Passando sul segnalino posto nella Mappa si aprirà una finestra con i Dati di ognuno e cliccandoci sopra si aprirà il Sito o la Pagina preferita. Il nostro comune obiettivo è quello offrire il miglior rapporto Qualità/Prezzo trasmettendo agli ospiti il nostro piacere di lavorare per loro.


www.amicidelbeb.it

domenica 23 maggio 2010

Messaggio del Presidente Silvio Berlusconi

Care amiche e cari amici Promotori della libertà,

di fronte allo tsunami che sta mettendo a dura prova tutti i Paesi europei, il partito dei pessimisti, il solito partito dei pessimisti, è tornato a farsi sentire e a diffondere le solite menzogne e i soliti veleni, attribuendo al nostro Governo il proposito di varare a breve termine un insieme di provvedimenti economici punitivi che, per l’ennesima volta, sono totalmente inventati. E chiedo per questo il vostro impegno. Cioè non solo voi dovete sapere ma dovete far sapere, che non uno dei fantasiosi provvedimenti di “macelleria sociale” di cui si legge su certa stampa in questi giorni, non uno risponde al vero. Noi stiamo lavorando in stretto contatto con le parti sociali ed è assolutamente falso che sia alle viste un aumento delle imposte. Non verranno toccate né la sanità, né le pensioni, né la scuola, né l’università. E’ sicuro invece che il nostro Governo continuerà a tenere i conti pubblici in ordine come ha fatto finora con una politica prudente, coniugando il rigore con l’equità e con il sostegno allo sviluppo. Voglio ripeterlo: non aumenteremo le tasse. Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani! Invece cercheremo con ogni mezzo di combattere le spese eccessive e naturalmente l’evasione fiscale.
Sino ad oggi siamo riusciti a tutelare le famiglie, a tutelare i ceti più deboli, a tutelare le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, con provvedimenti mirati, con provvedimenti concreti ed efficaci. Continueremo a farlo, nei limiti delle possibilità naturalmente del nostro bilancio, portando avanti la politica di buonsenso che abbiamo portato avanti negli ultimi due anni e con una gestione economica che, mantenendo in ordine i conti pubblici -questo è stato importantissimo- ha messo il nostro Paese al riparo dalla crisi, e credo che questo merito ce lo debbano tutti riconoscere, ci è stato riconosciuto da tutte le autorità monetarie internazionali, anche quelle più severe.
Per il futuro continueremo a rispettare gli impegni che l’Unione Europea impone a tutti i Paesi europei e cioè una riduzione del deficit, del nostro disavanzo per il 2011 e per il 2012.
E questo per noi significa passare dall’attuale 5% di deficit rispetto al nostro Prodotto Interno Lordo, al 3% nel 2012.
Faremo questa manovra e quando l’avremo messa a punto, quando sarà definita in tutti i suoi aspetti, la faremo conoscere a tutti gli italiani nel modo più diretto, nel modo più trasparente.
Invece penso che alimentare ogni giorno il pettegolezzo su questi argomenti sia una grave responsabilità da parte dell’opposizione.
Voi sapete bene che se il nostro Governo avesse seguito anche solo una parte delle richieste di questa opposizione, cioè più spese, più debito, l’Italia sarebbe finita come la Grecia, cioè sarebbe finita male, molto male.
Noi invece abbiamo garantito la credibilità dei nostri Bot e Cct sul mercato finanziario internazionale, che continua a investire nei titoli del nostro debito pubblico e così facendo abbiamo tutelato il risparmio delle famiglie, abbiamo assicurato la pensione a quasi 17 milioni di pensionati, abbiamo assicurato lo stipendio a 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici, senza mai mettere le mani, voglio ripeterlo, nelle tasche dei contribuenti.
Quindi, agendo sempre come il buon padre di famiglia che cerca di non spendere più di quello che riesce a portare a casa, il nostro Governo ha operato cercando di diffondere continuamente ottimismo e fiducia. Perché senza ottimismo, senza fiducia, non si va avanti, non si va da nessuna parte. Con gli ammortizzatori sociali, che abbiamo esteso per la prima volta anche ai lavoratori autonomi, abbiamo assicurato un sostegno a tutti coloro che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Cioè lo Stato non ha lasciato solo nessuno. Abbiamo riportato lo Stato a fare lo Stato come ben sapete, per risolvere le emergenze dai rifiuti di Napoli e della Campania, per risolvere il dopo terremoto de L’Aquila, dove in appena 150 giorni abbiamo costruito abitazioni confortevoli e sicure per 30 mila abruzzesi a cui il terremoto aveva distrutto la casa. Ma non solo questo.
Abbiamo rilanciato il programma delle grandi opere, dal Passante di Mestre ultimato al Mose che è al 64% della sua realizzazione, fino all’avvio del Ponte sullo Stretto che sarà un’opera epocale. Abbiamo modernizzato le ferrovie con l'alta velocità che avevamo iniziato nel 1994 e oggi lo straordinario “Freccia rossa” collega Milano a Roma in meno di tre ore, in due ore e 45 minuti.
Ecco questi sono soltanto alcuni degli esempi di ciò che il nostro governo ha realizzare in questi due anni di lavoro. E sono però fatti concreti, per certi versi epocali, destinati a restare nella nostra storia.
Quindi ricordatelo, ricordatelo a chi continua ad accusarci di avere fatto poco. La sinistra continua a mettere in pratica una massima che mi sembra sia di Voltaire: “Calomniez, calomniez quelque chose restera” cioè “Calunniate, calunniate, qualche cosa resterà”. Noi invece non denigriamo, non insultiamo nessuno, non insultiamo i nostri avversari. E’ un altro segno del nostro buonsenso, della nostra esperienza, della nostra capacità di fare. Continueremo così.

Auguro quindi a tutti Voi di riuscire a realizzare tutti i sogni e tutti i progetti che avete nella mente e nel cuore.
Per Voi, per le aziende in cui lavorate e per i Vostri cari.

Ancora grazie.

venerdì 21 maggio 2010

L'Italia potrà spiccare il volo ?

Oggi alle 15.33
Dopo la manovra l'Italia potrà spiccare il volo. Lo confermano i dati già disponibili sulla ripresa economica, che dunque fotografano l'esistente.
A marzo gli ordini dell'industria hanno fatto registrare una crescita del 13,1 per cento su base annua, la più alta dal giugno 2007.
Il mercato immobiliare ha invertito la tendenza, sempre nel primo trimestre, ed è tornato a salire con un tasso tendenziale del 3,4 per cento, tasso ancora più elevato per gli appartamenti e le pertinenze (box e garage).
A marzo le esportazioni sono cresciute del 17,7 %, il tasso tendenziale annuo più alto dall'aprile 2008. Anche l'import, che segnala la vitalità del sistema produttivo e dei consumi, ha segnato un più 22,6 %. Ciò significa in apparenza che la bilancia commerciale è in passivo; in realtà la gran parte delle importazioni è data dal costo dell'energia. Senza questa passeremmo, sempre nei primi tre mesi 2010, da un rosso di 1,3 miliardi ad un avanzo di 5,2.
L'euro debole frutto della speculazione potrebbe costituire un'opportunità per la nostra economia. In teoria è così per l'intera Eurolandia ma va segnalato che l'Italia in particolare sta beneficiando delle esportazioni verso gli Usa ed i paesi emergenti che pagano in dollari. Lo scrive il Financial Times, mentre il Los Angeles Times segnala particolarmente "il buon lavoro fatto da Berlusconi".
Con queste premesse il Pil a fine anno potrebbe salire oltre all'1 % previsto dal governo, e la disoccupazione (che segue dinamiche diverse e sconta dopo gli effetti della crisi) iniziare a ridursi per poi riprendere nel 2011.
Ma soprattutto sono le scelte economiche interne a creare le premesse per un decollo. La manovra di cui si discute oscillerà tra i 25 ed i 30 miliardi: molto più lieve di quanto previsto non solo dai paesi a rischio come Spagna e Portogallo, o già in mezzo default come la Grecia, ma anche da Francia (manovra che punta a 100 miliardi) e dalla Germania.
Il motivo è semplice: in questi due anni il disavanzo dell'Italia è stato più contenuto rispetto a tutti i big europei, perché il nostro governo non ha impiegato soldi pubblici per entrare direttamente nel capitale di banche e industrie, ma li ha messi a disposizione come paracadute per il lavoro e gli ammortizzatori sociali. Dobbiamo dunque correggere un deficit del 5%, due punti sopra l'obiettivo Ue del 3%, molto meno di quanto debba fare la Francia.
La manovra, come garantito più volte da Silvio Berlusconi, non aumenterà le tasse e non inciderà sul potere d'acquisto della gente, non toccherà diritti acquisiti e non modificherà il nostro sistema di Welfare. Eliminerà invece in maniera strutturale alcune storture, come la dinamica delle retribuzioni che nel settore pubblico costa il doppio di quello privato, introdurrà equità tagliando alcuni costi della politica, e intensificherà la guerra all'evasione fiscale che ha già ottenuto ottimi risultati.
Come è stato detto, chi è onesto non avrà nulla di cui preoccuparsi. Ma soprattutto il clima di pace e coesione sociale è intatto, i sindacati sono consultati su ogni passo della manovra e larghi settori dell'opposizione più responsabile vorrebbero votarla.
Tutto ciò è molto importante soprattutto se paragonato a quanto sta accadendo in Francia e Germania, dove i governi sono in calo di consensi e devono rivolgere continui appelli all'opinione pubblica, come quello di Angela Merkel al Bundestag.
La sinistra ha ora trovato un nuovo bizzarro argomento: "Berlusconi metta la faccia accanto alla parola ‘sacrifici'". Ma se c'è qualcuno che la faccia ce l'ha sempre messa è proprio il capo del governo! Chi era stato a predicare prudenza già nel 2008, quando gli eredi dell'Unione vantavano il loro "tesoretto"? E chi si era presentato in Parlamento ed in tv ad invitare gli italiani ad avere fiducia nella tutela dei risparmi e nei nostri titoli pubblici? Chi in questi due anni si è adoperato con Russia, Francia e Usa per garantire sbocchi alla nostra economia e al nostro fabbisogno energetico? Forse Veltroni, Franceschini e Bersani? Via, siamo seri.

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