Il lettore farà fatica a crederlo, ma in 24 stagioni di ‘Porta a Porta’, l’unica, forte, ripetuta pressione per non fare una trasmissione l’ho subita nell’inverno 2002. La trasmissione andò in onda il 12 marzo e si riferiva agli abusi sui minori compiuti nella comunità toscana del Forteto di Barberino del Mugello. Un tempo fiore all'occhiello della sinistra, poi demolita da quindici anni di processi e da pesantissime sentenze definitive. I capi d’accusa prevalenti riguardavano abusi sessuali su minori, ma l’elemento comune con l’inchiesta sconcertante di questi giorni su quanto accade nel Reggiano è nel ‘martellante e sistematico lavaggio del cervello’ dei bambini, certificato da una sentenza del 2015 in uno dei tanti processi al Forteto. Lo Stato fu allora condannato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per l’illegittimo operato del Tribunale dei minori di Firenze, accusato di aver ostacolato l’avvicinamento dei bambini ospiti del Forteto con la madre e la nonna. Il Forteto aveva una formidabile copertura politica (di qui le pressioni) che ci auguriamo manchi nell’inchiesta di Bibbiano.