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venerdì

DESTRA: DOMENICA DA TUTTA ITALIA PER FARE 'FRONTE IDENTITARIO'.

Presenti anche invitati Lega e Fratelli d'Italia.
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - Ci saranno delegazioni di Lega e di Fratelli d'Italia, ma soprattutto rappresentanti di 30 movimenti
da 100 citta' italiane. Un incontro per gettare le basi, tramite la nascita di un coordinamento tra forze e circoli, del 
"Fronte Identitario".
Promotori dell'iniziativa sono i movimenti 'Mille Patrie', 'Patria' e 'Riva Destra', che hanno convocato l'incontro di domattina in una sala romana (il Conference Center Sala Da Feltre).
L'elenco dei movimenti e dei circoli e' lunghissimo, e va dal Nord al Sud della penisola. E hanno annunciato la loro presenza
anche Giancarlo Giorgetti, deputato e vice segretario federale della Lega Nord, e Giovanni Donzelli, consigliere regionale e vice responsabile nazionale dell'Organizzazione di Fratelli d'Italia, "a testimonianza del fatto - dicono gli organizzatori - che noi vogliamo costruire tutti insieme quel Fronte Identitario tradizionalista e anti-globalista, che nel mondo cresce ovunque". E lo scopo? "Il terreno comune di queste entita' e' la difesa
del territorio (localismo), per la riconquista della sovranita' e dei valori tradizionali. La maggior sfida che questa nuova alleanza attende, consistera' nel presentare concetti come tradizione e comunitarismo in termini di concrete proposte politiche", spiegano. 
(ANSA).
PH
20-GEN-17 17:40 NNNN
www.studiostampa.com

martedì

Otto settembre 1943 settant’anni dopo !




domenica

“Cuore”. Per i 150 anni della nostra Italia Unita.

Libro per Ragazzi, è un romanzo scritto da Edmondo De Amicis
(pubblicato dai fratelli Treves nel 1886).
Fu un grande successo, tanto che De Amicis divenne lo scrittore più letto d'Italia. L'ambientazione è l'indomani dell'Unità d'Italia e il testo ha il chiaro scopo di insegnare ai giovani cittadini del Regno le Virtù Civili, ossia l'Amore per la Patria, il Rispetto per le Autorità e per i Genitori, lo Spirito di Sacrificio, l'Eroismo, la Carità, la Pietà, l'Obbedienza e la Sopportazione delle Disgrazie.
Una delle pagine meno ricordate del Libro “Cuore” è questa del saluto alla Patria.
(Ricordiamo sempre la differenza tra “La Terra dei Padri - Patria”
ed il concetto di Nazione, necessario, ai cittadini del Mondo, solo a fini organizzativi).
 ITALIA  
Salutala così la Patria, nei giorni delle sue feste: - Italia, Patria mia, nobile e cara terra, dove mio padre e mia madre nacquero e saranno sepolti, dove io spero di vivere e di morire, dove i miei figli cresceranno e morranno; bella Italia, grande e gloriosa da molti secoli, unita e libera da pochi anni; che spargesti tanta luce d’intelletti divini sul mondo, e per cui tanti valorosi morirono sui campi e tanti eroi sui patiboli; madre augusta di trecento città e trenta milioni di figli, io, fanciullo, che ancora non Ti comprendo e non Ti conosco intera, io Ti venero e T’amo con tutta l’anima mia, e sono altero d’esser nato da Te, e di chiamarmi figliol Tuo. Amo i Tuoi mari splendidi e le Tue Alpi sublimi, amo i Tuoi monumenti solenni e le Tue memorie immortali, amo la Tua gloria e la Tua bellezza, T’amo e Ti venero tutta come quella parte diletta di Te, dove per la prima volta vidi il sole e intesi il Tuo nome. V’amo tutte di un solo affetto e con pari gratitudine, Torino valorosa, Genova superba, dotta Bologna, Venezia incantevole, Milano possente, V’amo con egual reverenza di figlio, Firenze gentile e Palermo terribile, Napoli immensa e bella, Roma meravigliosa ed eterna. Ti amo, Patria Sacra! E Ti giuro che amerò tutti i figli Tuoi come fratelli; che onorerò sempre in cuor mio i Tuoi grandi vivi e i Tuoi grandi morti; che sarò un cittadino operoso ed onesto, inteso costantemente a nobilitarmi, per rendermi degno di Te, per giovare con le mie minime forze a far sì che spariscano un giorno dalla Tua faccia la miseria, l’ignoranza, l’ingiustizia, il delitto, e che Tu possa vivere ed espanderti tranquilla nella maestà del Tuo diritto e della Tua forza. Giuro che Ti servirò, come mi sarà concesso, con l’ingegno, col braccio, col cuore, umilmente e arditamente; e che se verrà un giorno in cui dovrò dare per Te il mio sangue e la mia vita, darò il mio sangue e morrò, gridando al cielo il Tuo santo nome e mandando l’ultimo bacio alla tua bandiera benedetta.
Edmondo De Amicis
(Oneglia, 21 ottobre 1846 - Bordighera, 11 marzo 1908).

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giovedì

Viva l'ITALIA

Io amo l’Italia perchè mio padre e mia madre sono italiani, perchè il sangue che mi scorre nelle vene è italiano.

Perchè è italiana la terra dove son sepolti i morti che mia madre piange e che mio padre venera, perchè la città dove son nato, la lingua che parlo, i libri che mi educano.

Perchè mio fratello, mia sorella, i miei compagni, e il grande popolo in mezzo a cui vivo, e la bella natura che mi circonda, la musica, la cultura e tutto ciò che faccio, che amo, che studio, che ammiro, è italiano.

E. De Amicis - Cuore

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