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mercoledì 18 dicembre 2013

FLOP TELETHON !

DAL 2010 UN CALO DEL 5%, NONOSTANTE UN CAST DI ECCEZIONE. 
LA VERITÀ COMINCIA AD EMERGERE
Agenpress - Nonostante la Rai abbia pubblicizzato la maratona Telethon in modo straordinario annunciando un cast stellare come mai prima d'ora, contro ogni aspettativa si può parlare di vero e proprio flop. Una perdita del 5 % a significare un evidente allontanamento degli italiani alla questua mediatica, la corretta informazione tramite la rete si sta diffondendo in modo capillare e la verità sull' utilizzo dei fondi da parte della fondazione è emersa.
Il nostro obiettivo è quello di fare emergere ciò che molti italiani ancora non conoscono. Telethon destina solo il 35,5% alla voce "delibere per ricerca" tutto il resto ed esattamente il 64,5% è destinato ad altre voci : personale, servizi, spese materiale e di struttura, acquisti, ammortamenti, oneri commerciali oneri finanziari,  altri oneri….
La voce "Personale" comprende  compensi, stipendi, emolumenti dei dirigenti e dello staff di segreteria e non dei medici, ricercatori o scienziati. Circa 8 milioni di euro in un anno da spartire tra poche persone.
La voce "Servizi" e "Spese materiali e di struttura" comprende i costi di locazione, utenze, noleggio auto, viaggi aerei in business class, lussuosi hotel e ristoranti, ecc. sempre riferito ai dirigenti ed allo staff di segreteria. Circa 9 milioni di euro,il tutto vergognosamente esagerato. 

Fonte: Agenpress - Articolo Completo QUI !

www.studiostampa.com

giovedì 12 settembre 2013

SERATA 12 SETTEMBRE ALLO STUDIO 35 DI ROMA !

Questa sera, Giovedì 12 settembre 2013, sì terrà presso lo STUDIO35 in Via MonteTestaccio, 35 la 2° serata multidisciplinare artistica  creata, organizzata e condotta dalla Dott. Gaia Maria Galati. Tra gli ospiti interverrà L' ON. Giordano TREDICINE, la giornalista Liana Amicone, madrina della serata, il Principe del Marocco Idrissi Azzouzi Abdallah, l'Ambasciatore Onorario della città di Santo Domingo Dott. Andrea Tasciotti  l'editore presidente presso Edizioni C' ERA UNA VOLTA S.r.l. e la vice presidente Federica Barbarossa. Inoltre presenterà il suo nuovo libro giallo l'architetto prestato alla scrittura Emanuele Falsanisi, in arte Alex F Romeo, si potranno ammirare gli scatti del bravo fotografo Girolamo Costanzo e le tele del pittore Giuseppe Falcone in arte Pino Volpino. In questo contesto si vuole creare un effetto sinergico tra le varie forme artistiche, contaminazioni positive, tra pittura, scrittura, giornalismo, fotografia e quindi cercare di far emergere l' originalità di ciascuno. Il tutto curato nei minimi dettagli con professionalità ed impegno . Grazie anche alla gentilezza dei proprietari NICOLA CORATELLA E FABIO VENERUCCI, che accolgono con entusiasmo questo tipo di eventi interdisciplinari. 

di Gaia Maria Galati 


www.studiostampa.com

mercoledì 21 agosto 2013

“Continueremo la nostra incisiva azione politica”

Acquapendente - Bandiere bruciate alla sede del partito, i vertici del Pdl locale ringraziano per la solidarietà.

Riceviamo e pubblichiamo - Il coordinamento comunale del PdL-Forza Italia di Acquapendente assieme a tutti i club associati, ringrazia i vertici del PdL nazionali, regionali e provinciali, gli iscritti, gli elettori e i simpatizzanti, nonché gli amici e tutti coloro che così massicciamente hanno dimostrato solidarietà, affetto e stima ai membri del coordinamento comunale del PdL-Forza Italia per il grave atto di intimidazione politica avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 agosto.
Nell’occasione, con un ignobile gesto, sono state date alle fiamme il tricolore italiano e la bandiera di Forza Italia, entrambe poste in asta all’esterno della storica sede comunale del PdL-Forza Italia di Acquapendente.
Stima e apprezzamenti per tutti i membri del coordinamento e in particolare per l’ex capogruppo del PdL Maria Dolores Rappoli, a causa dell’ineguagliabile lavoro svolto durante la scorsa legislatura; per la responsabile della sede comunale Maria Margherita Bucci e per il dirigente del coordinamento, Evaristo Cerrini, per gli ottimi risultati politici tenuti in questi anni.
Ringraziamo in particolar modo: il coordinatore provinciale del PdL Giulio Marini, che è venuto a consegnare la bandiera di Forza Italia personalmente ad Acquapendente ai dirigenti locali, assieme al consigliere provinciale Laura Allegrini, e ad altri membri del coordinamento provinciale.
Siamo grati per la solidarietà pervenutaci al vicecoordinatore regionale del PdL Alfredo Pallone, al consigliere regionale Daniele Sabatini, al consigliere regionale Antonello Aurigemma, Giovanni Arena, Leandro Peroni, Francesco Battistoni, Andrea Di Sorte, Antonio Zapponi, Moreno Milletti e agli ex consiglieri comunali del PdL, Maria Dolores Rappoli, Giuseppe Buzzico e Domenico Piovanello e a moltissimi altri membri del partito e sindaci del PdL che si sono interessati alla vicenda.

Ringraziamo per l’interessamento e il riguardo pervenutoci: la segreteria di Angelino Alfano, Daniela Santanchè, Domenico Scilipoti, Giancarlo Bertollini, Fabio Sabbatani Schiuma, Laura Vanzani e i deputati europei del PPE, Antonio Tajani, Alfredo Antoniozzi, Paolo Bartolozzi, Alfredo Pallone.
Infine, ringraziamo il sindaco di Acquapendente Alberto Bambini, il segretario del Pd di Acquapendente Donatella Presilli, il consigliere comunale Andrea Occhione, Aurelio Terrosi e Alessandra Terrosi, per essersi personalmente recati sul posto per condannare l’accaduto.

Terminiamo ricordando a tutti i nostri sostenitori, agli amici e agli elettori, che certamente non ci faremo intimorire da un atto vandalico di palese matrice politica, guarda caso perpetrato proprio all’apertura della campagna elettorale estiva lanciata dal presidente Silvio Berlusconi, proprio il giorno successivo all’esposizione della bandiera del nuovo partito di Forza Italia.
Rassicuriamo che continueremo la nostra incisiva azione politica, non solo all’interno del PdL con la rinascita di Forza Italia la cui sede di Acquapendente è la prima della provincia di Viterbo, ma principalmente con interventi concreti a tutela del territorio, tra cui l’assoluta contrarietà alla centrale geotermica al confine con il Comune di Castel Giorgio e soprattutto per impedire la costruzione di termovalorizzatori sul suolo acquesiano, poiché si tratterebbe soltanto di un business milionario che distrugge l’ambiente e compromette la salute dei cittadini.

Coordinamento Comunale PdL Acquapendente
Costituente Forza Italia Acquapendente e territorio
Club “Forza Aquesio” nel PdL
Club “Della Libertà” nel PdL
Associazione “La forza dei Viterbesi” nel Pdl
Delegazione PdL frazione Torre Alfina
Delegazione PdL frazione Trevinano
Delegato Nazionale PdL
Responsabile PdL Giovani
Responsabile PdL Seniores

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mercoledì 26 giugno 2013

AGGIORNAMENTI DALL'ADUC !

- Comunicati
19-06-2013 10:55 Ater Lazio. Chiesta una ispezione per l'archivio da 265mila euro. Evitare i blitz delle nomine. Ridurne il numero http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ater+lazio+chiesta+ispezione+archivio+265mila+euro_21409.php
20-06-2013 10:29 Carne bovina agli ormoni: 0,2% in Europa, 15% in Italia. Metodi di analisi diverse. Tutelare il consumatore. Lettera al Commissario europeo http://avvertenze.aduc.it/comunicato/carne+bovina+agli+ormoni+europa+15+italia+metodi_21412.php
20-06-2013 13:47 Bando INAIL 2013: emblema dell'inefficienza della pubblica amministrazione italiana http://avvertenze.aduc.it/comunicato/bando+inail+2013+emblema+dell+inefficienza+della_21415.php
21-06-2013 10:01 Affittare casa per le vacanze. Le regole e i consigli dell'Aduc http://avvertenze.aduc.it/comunicato/affittare+casa+vacanze+regole+consigli+dell+aduc_21416.php
21-06-2013 13:53 Scandalo prostituzione Firenze. E se legalizzassimo?
24-06-2013 10:13 Canone/imposta Rai e riscossione. L'Italia cambia? Certamente non la Rai http://avvertenze.aduc.it/comunicato/canone+imposta+rai+riscossione+italia+cambia_21421.php
24-06-2013 11:11 Ritardi pubblica amministrazione e sanzioni. Ci prendono per i fondelli http://avvertenze.aduc.it/comunicato/ritardi+pubblica+amministrazione+sanzioni+ci_21422.php
24-06-2013 13:15 Turismo. No welcome in Italy. Roma e Venezia http://avvertenze.aduc.it/comunicato/turismo+no+welcome+italy+roma+venezia_21423.php
25-06-2013 10:52 Reclami servizi postali. Nuove norme del Garante: 255 gg per avere una risposta...
25-06-2013 12:00 Governo. Decreto del Fare. Fare cosa?

- Articoli
19-06-2013 17:10 Immigrazione. Cittadinanza e ius soli: gli stranieri nati e vissuti in Italia ne hanno diritto anche in assenza di iscrizione anagrafica http://avvertenze.aduc.it/articolo/immigrazione+cittadinanza+ius+soli+stranieri+nati_21411.php
21-06-2013 18:12 Narcotraffico e Africa dell'Ovest all'arrivo della visita di Barack Obama http://avvertenze.aduc.it/articolo/narcotraffico+africa+dell+ovest+all+arrivo+della_21418.php
22-06-2013 11:43 Narcoguerra. I figli dei narcos messicani emulano a scuola i genitori http://avvertenze.aduc.it/articolo/narcoguerra+figli+dei+narcos+messicani+emulano_21419.php
25-06-2013 14:42 Minorenni e criminalita'. La quotidianita' del Guatemala http://avvertenze.aduc.it/articolo/minorenni+criminalita+quotidianita+guatemala_21426.php

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LE PETIZIONI DELL'ADUC
Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle.
Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.

ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo.

PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://tlc.aduc.it/rai/

giovedì 23 febbraio 2012

Guardonismo Fiscale

da il Legno Storto
Ora che i redditi dei ministri sono stati pubblicati cerchiamo di capire la differenza che passa fra la trasparenza e il guardonismo fiscale. Posto che quello praticato in Italia è un esercizio che rientra nella seconda categoria: si compongono le liste, si stilano le classifiche, si sbircia per sapere quanto è ricco questo o quello. Funziona così per i ministri, come per i parlamentari. Ma, appunto, non funziona. Non serve a niente. Mero esercizio d’inutile curiosità. Espletato il compito ci si sente più leggeri, si proclama l’avvento dell’onesta visibilità, s’inneggia ai nuovi costumi. Invece non è cambiato un bel niente.
Prendete le dichiarazioni diramate ieri: ce ne fossero due compitate con il medesimo criterio! Ciascuno mette quello che gli pare: alcuni i redditi dell’anno scorso, altri quelli di quello in corso, altri del prossimo. Che ci si fa, con roba simile? E la responsabilità dell’inconcludenza non è di questi ministri, cui, semmai, va riconosciuta la buona volontà. Ma la trasparenza di un Paese non può dipendere dalla buona volontà. C’è un vizio culturale di fondo: si raccontano le storie personali come se il pubblico fosse una giuria penale, si raccolgo i redditi e i patrimoni come se chi li legge dovesse vestire i panni del giudice tributario. Si aggiunge che la ricchezza non è una colpa, laddove dovrebbe essere un merito. Il tutto senza alcuna attenzione a come si dovrebbero aggregare, pubblicare e utilizzare quei dati, quindi senza alcun rispetto per la trasparenza che aiuta la democrazia.
Perché è interessante sapere come e di cosa vive chi governa e chi legifera? Perché è rilevante conoscere i suoi interessi e quelli con i quali è giunto in contatto. E’ rilevante sapere se (è un’ipotesi) il nuovo ministro della difesa ha lavorato con chi fabbrica armi, e non perché sia positivo o negativo in sé, ma perché è giusto conoscere il retroterra delle scelte che saranno fatte. Non serve a nulla sapere quanto Tizio ha guadagnato l’anno scorso, ma è interessante sapere come si sono evoluti i suoi redditi negli ultimi dieci anni (perché se l’ultimo la sua ricchezza s’è moltiplicata, o improvvisamente annientata, se ne può ragionare circa gli interessi o i trucchi con i quali si è avvicinato all’incarico pubblico). Anche qui, non perché ci sia qualche cosa di male, ma perché è bene sapere. La funzione di quei dati non è inquisitoria, ma al servizio della pubblica consapevolezza.
Il giudizio che compete al cittadino è quello elettorale. Se le persone di cui si pubblicano i redditi non si sono mai candidate o non intendono farlo, a che scopo gira l’informazione? E’ evidente che se c’è qualche cosa di sospetto l’accertamento non deve essere fatto al bar, né la democrazia ci guadagna continuando ad alimentare le letterature castali e il diffondersi dei refoli calunniosi. Faccio osservare che gli scandali, o presunti tali, non originano mai da quei dati, ma nascono prima o, comunque, indipendentemente. Ed è bene così (meglio sarebbe non averne, ma è impossibile), perché ciò che si fornisce al pubblico non sono indizi di reato, ma strumenti di conoscenza.
Il reddito di un anno e il patrimonio fotografato ad un determinato istante, non è uno strumento di conoscenza. Alimenta il guardonismo, il gusto morboso di spiare la fortuna altrui (talora coltivando l’invidia, quindi la rabbia, talaltra la devota ammirazione, due sentimenti egualmente animali). Se poi, per giunta, i dati sono disomogenei e affidati alla fantasia di ciascuno (mi spiegate come si fa ad accertare la veridicità di un reddito futuro?), allora siamo al gargarismo.
Vediamo il lato positivo: si è affermato un costume. Sia reso merito al governo Monti. Adesso, però, si cerchi di dargli un minimo di razionalità e funzionalità. Ho una proposta: chi accetta incarichi pubblici accetta anche la pubblicazione delle proprie dichiarazioni nel quinquennio o decennio precedente, depurate dei dati strettamente personali (esempio: figli a carico). Chi ha da temere, se ne stia a casa.
di Davide Giacalone: www.davidegiacalone.it
Pubblicato da Il Tempo 

sabato 3 dicembre 2011

Quotidiano.net conquista Google News

Milano – Google lancia oggi la nuova interfaccia per la versione italiana di Google News. Tra le novità, la sezione Dalla Redazione, che consente agli editori di dare particolare evidenza a determinati contenuti. Nuove opzioni di personalizzazione sono inoltre state introdotte per gli utenti.

Dalla Redazione è una nuova sezione della homepage di Google News dove vengono mostrati contenuti originali, che gli editori stessi hanno deciso di evidenziare. Le redazioni possono scegliere reportage d’inchiesta, gallerie fotografiche, mappe interattive, grafici o altri contenuti che possano catturare l’interesse dei lettori e creare interazione. Si tratta di uno spazio che consente loro di mettere in evidenza storie che vanno al di là delle pure notizie del giorno.
“E’ ormai da tempo che collaboriamo con gli editori nostri partner per sviluppare modalità innovative che consentano loro di catturare l’interesse dei lettori online e dicreare interazione”, ha commentato Madhav Chinnappa, Head of News Partnerships di Google per l’Europa. “La sezione Dalla Redazione offre agli editori uno spazio dove riunire il meglio del giornalismo tradizionale e digitale, promuovere servizi giornalistici di ampio respiro e sperimentare nuovi formati”.
Dalla Redazione è immediatamente disponibile nella versione italiana di Google News. Ad oggi, Corriere.it, l’edizione online del settimanale L’Espresso, Gazzetta.it, Quotidiano.net, Repubblica.it, Sole24ore.com, Stampa.it e Panorama.it hanno già reso disponibili i propri contenuti. Tutti gli altri editori interessati e non ancora registrati possono richiederlo attraverso il Centro di Assistenza.
Dalla Redazione fa parte di una più ampia rivisitazione di Google News, che ha portato all’integrazione di svariate nuove funzionalità, volte a migliorare l’esperienza dell’utente anche grazie ad ulteriori possibilità di personalizzazione. Ad esempio, da oggi è possibile indicare con quale frequenza si desiderano ricevere le notizie provenienti da una fonte specifica.
Le sezioni in evidenza e Articoli più popolari sono ora posizionate nella colonna di destra della homepage, che è anche più ordinata e ripensata perché i titoli siano più facili da scorrere e i contenuti multimediali organizzati con maggiore chiarezza, anche per rendere più semplice la condivisione degli articoli.
"Siamo orgogliosi che Quotidiano.net sia fra i siti prescelti da Google per arricchire la sezione Google News, a partire dal 1° dicembre - commenta Xavier Jacobelli, direttore di Quotidiano.net - consideriamo tale scelta un significativo e prestigioso riconoscimento al lavoro della redazione di Quotidiano.net e del gruppo Poligrafici Editoriale, la società editrice della nostra testata. Questo è un punto di partenza, non di arrivo, per garantire ai navigatori un'informazione sempre più completa, sempre più autorevole e sempre più tempestiva".
“Con IlSole24Ore.com esploriamo ogni giorno le opportunità che il web e le tecnologie offrono - spiega Elia Zamboni, Vicedirettore del Sole 24 ORE con delega all’on line - per questo abbiamo aderito con convinzione al nuovo servizio di Google News. Siamo convinti delle potenzialità di questa sinergia che, attraverso il coinvolgimento diretto degli editori, permette di offrire agli utenti un servizio informativo ad alto valore aggiunto. Nello spazio ‘Dalla Redazione’ IlSole24ORE.com ogni giorno presenterà direttamente ai lettori di Google News non solo le notizie più importanti della giornata, ma il meglio del proprio lavoro giornalistico sul fronte dell'informazione di servizio rivolta a cittadini, professionisti e imprese: dalle ultime notizie dei mercati finanziari all'impatto quotidiano delle manovre finanziarie, dalle guide pratiche su pensioni e fisco alle news dal mondo della tecnologia e della cultura”.
"E' un'opportunità preziosa per segnalare e far conoscere i contenuti sui quali più puntiamo - dichiara Dario Corradino, caporedattore centrale La Stampa.it. Per qualità, tempestività e originalità. Tutte caratteristiche che solo una scelta editoriale di un quotidiano di grande tradizione può mettere in evidenza".
"Siamo lieti di essere parte di questo importante restyling di Google News e di poter offrire gli approfondimenti di Panorama.it ai milioni di utenti di questo rivoluzionario strumento di informazione" ha dichiarato Giorgio Mulè, direttore di Panorama. "Attraverso l'analisi minuziosa dei fatti di attualità, cronaca e costume la redazione di Panorama.it crea ogni giorno con grande passione contenuti di valore che oggi siamo lieti di poter offrire ad un'audience ancora più ampia grazie all'innovazione tecnologica del nuovo Google News".

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

sabato 29 ottobre 2011

L’Umanesimo Illuminista deve dialogare con l’Umanesimo Cristiano.

JULIA KRISTEVA - VATICANO - ASSISI - 27/10/2011
Dopo la Shoah e il Gulag, l’uomo non può essere il “fine”. La secolarizzazione tace sulla donna e sulla madre. “L’incontro delle nostre diversità qui, ad Assisi, testimonia che l’ipotesi della distruzione non è l’unica possibile”. L’intervento della rappresentante non credente alla Giornata di Assisi.
Assisi (AsiaNews) - Pubblichiamo in versione integrale l’intervento della prof.ssa Julia Kristeva alla Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, che Benedetto XVI ha convocato oggi ad Assisi. Per la prima volta, negli incontri avvenuti ad Assisi in 25 anni, il pontefice ha voluto invitare dei rappresentanti non credenti, ma “cercatori della verità”. Nel suo discorso egli ha valorizzato molto la loro presenza, che interroga credenti e atei. La prof.ssa Julia Kristeva, nata in Bulgaria (1941), vive in Francia dal 1966. Linguista, psicanalista, filosofa e scrittrice francese. Ha collaborato con Michel Foucault, Roland Barthes, Jacques Derrida e Philippe Sollers e si è sposata con quest’ultimo. Ha scritto una trentina di libri. Cos’è l’umanesimo? Un grande punto di domanda sulla questione più seria? È nella tradizione europea, greco-giudaico-cristiana che si produce questa realtà, che continua al tempo stesso a promettere, a deludere, a rifondarsi. Signore e Signori, Le parole di Giovanni Paolo II, “Non abbiate paura!”, non sono indirizzate unicamente ai credenti, perché esse incoraggiavano a resistere al totalitarismo. L’appello di quel Papa, apostolo dei diritti umani, ci spinge anche a non temere la cultura europea, ma, al contrario, ad osare l’umanesimo: nel costruire delle complicità tra l’umanesimo cristiano e quello che, scaturito dal Rinascimento e dall’Illuminismo, ha l’ambizione di aprire le strade rischiose della libertà.
1. L’umanesimo del XXI secolo non è un teomorfismo. Né “valore”, né “fine” superiore, l’Uomo con la maiuscola non esiste. Dopo la Shoah e il Gulag, l’umanesimo ha il dovere di ricordare a uomini e donne che se, per un verso, noi ci riteniamo gli unici legislatori, è unicamente attraverso la continua messa in questione della nostra situazione personale, storica e sociale che noi possiamo decidere della società e della storia.
2. L’umanesimo è un processo di rifondazione permanente, che si sviluppa unicamente grazie a delle rotture che sono delle innovazioni. La memoria non riguarda il passato: la Bibbia, i Vangeli, il Corano, il Rigveda, il Tao, ci abitano al presente. Affinché l’umanesimo possa svilupparsi e rifondarsi, è giunto il momento di riprendere i codici morali costruiti nel corso della storia: senza indebolirli, per problematizzarli, rinnovandoli di fronte a nuove singolarità.
3. L’umanesimo è un femminismo. La liberazione dei desideri doveva condurre all’emancipazione delle donne. Le battaglie per una parità economica, giuridica e politica necessitano di una nuova riflessione sulla scelta e la responsabilità della maternità. La secolarizzazione è a tutt’oggi la sola civilizzazione che manchi di un discorso sulla realtà della madre. Questo legame passionale tra la madre e il bambino, attraverso il quale la biologia diviene senso, alterità e parola, è una “reliance” che, differente dalla funzione paterna e dalla religiosità, le completa, partecipando a pieno titolo all’etica umanista.
4. Poiché risveglia i desideri di libertà di uomini e donne, l’umanesimo ci insegna a prenderci cura di essi.
La cura amorosa per l’altro, la cura della terra, dei giovani, dei malati, degli handicappati, degli anziani non autosufficienti, costituiscono delle esperienze interiori che creano delle nuove prossimità e delle solidarietà inattese. Non abbiamo un altro modo per accompagnare la rivoluzione antropologica, già annunciata dalla corsa in avanti delle scienze, dai procedimenti incontrollabili della tecnica e della finanza, e dall’incapacità del modello democratico piramidale a canalizzare le novità.
5. L’uomo non fa la storia, noi siamo la storia. Per la prima volta, l’homo sapiens è in grado di distruggere la terra e se stesso in nome delle proprie credenze, religioni o ideologie. Ugualmente per la prima volta gli uomini e le donne sono in grado di rivalutare in completa trasparenza la religiosità costitutiva dell’essere umano. L’incontro delle nostre diversità qui, ad Assisi, testimonia che l’ipotesi della distruzione non è l’unica possibile. Nessuno può sapere quali esseri umani succederanno a noi che siamo impegnati in questa transvalutazione antropologica e cosmica senza precedenti. La rifondazione dell’umanesimo non è un dogma provvidenziale né un gioco dello spirito, è una scommessa. Signore e Signori, l’età del sospetto non è più sufficiente. Di fronte alle crisi e alle minacce che si aggravano, è giunta l’età della scommessa. Osiamo scommettere sul rinnovamento continuo delle capacità di uomini e donne a credere e a conoscere insieme. Affinché, nel “multiverso” bordato di vuoto, l’umanità possa perseguire ancora a lungo il proprio destino creativo.

venerdì 23 settembre 2011

Partite IVA inattive, arriva la mini sanzione.

La Le partite IVA inattive potranno essere regolarizzate con un semplice versamento senza presentare alcuna documentazione al fisco. In particolare la misura si riferisce a tutti i titolari di una partita Iva che non hanno presentato la relativa dichiarazione almeno negli ultimi tre anni oppure che non svolgono alcuna attività.
Il versamento rappresenta una sorta di mini sanzione del valore di 129 euro, che dovrà essere corrisposta entro il 4 ottobre utilizzando il modello F24 "Elementi identificativi" (codice tributo 8110) compilato in ogni sua parte.
Non sarà più necessario presentare all'Agenzia delle Entrate alcuna dichiarazione per la cessazione dell'attività, e non dovrà essere dimostrato il versamento effettuato.
Questo perchè da un lato i pagamenti pervenuti attraverso l'F24 vengono elaborati direttamente nel sistema informativo dell'Anagrafe tributaria favorendo la semplificazione del processo e dall'altro il pagamento stesso sostituisce la dichiarazione di cessazione attività, con il modello AA7 previsto per i soggetti diversi dalle persone fisiche o il modello AA9 previsto per le imprese individuali e lavoratori autonomi.
Sono questi in sintesi i contenuti della risoluzione 93/E del 21 settembre dell'Agenzia, che alleggerisce gli adempimenti dei titolari di una partita Iva inutilizzata, e fornisce un'ultima opportunità di regolarizzazione prima della chiusura d'ufficio della partita Iva, che può prevedere una sanzione fino a 2.065 euro.

Fonte: Agenzia delle Entrate - risoluzione 93/E

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 14 giugno 2011

ANSAMED - OGGI NEL MEDITERRANEO

ROMA, 14 GIU - Questi gli avvenimenti di principale interesse per l'area mediterranea previsti per oggi: CITTÀ VARIE - Giornata mondiale per la donazione di sangue. IL CAIRO - Incontro fra emissari di al-Fatah e di Hamas per discutere la composizione del governo tecnico che dovrà guidare l'Autorità Palestinese per i prossimi dodici mesi, in vista di nuove elezioni politiche e presidenziali. BRUXELLES - Ue, riunione informale dei ministri economico-finanziari (Ecofin), presente tra gli altri il commissario Olli Rehn. BRUXELLES - Pe, audizione parlamentare sulla riduzione del rischio nei disastri, presente il commissario alla Cooperazione internazionale e agli Aiuti umanitari Kristalina Georgieva. BRUXELLES - Ue, il ministro dell'Industria e del Commercio della Giordania, Hari Al Mulki, incontra il commissario al Commercio Karel De Gucht. BRUXELLES - Pe, audizione del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. VIENNA - Forum dei giornalisti israelo-palestinesi, organizzato dall'Istituto internazionale della stampa (fino al 16). GAZA - Quarto anniversario della presa del potere nella Striscia di Gaza delle milizie di Hamas. GEDDA (ARABIA SAUDITA) - Riunione degli ambasciatori del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar, Kuwait). MANAMA - Udienza del processo a carico di 47 fra medici e infermieri, accusati di aver sostenuto il movimento di protesta nelle manifestazioni di febbraio-marzo in Bahrein. TUNISI - Conferenza internazionale sul tema «La logistica in Tunisia, settore di crescita, di competitività e di sviluppo regionale». ALGERI - Primi Stati Generali della società civile algerina (fino al 15). ROMA - Convegno Isiamed sul tema 'Il Marocco nelle nuove dinamiche mediterranee. La sfida delle riforme di Rabat e il rapporto strategico con l'Italià. PARIGI - Lancio della Fondazione delle donne per il Mediterraneo.(ANSAmed). RED-KI/KI 14-GIU-11 09:48 NNN

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 12 maggio 2011

Salone libro: tra ebook e ipad piu' lavoro per web-designer e ingegneri informatici.

Torino, 12 mag. - (Adnkronos/Labitalia) - La carta non e' piu' il pane quotidiano delle case editrici. A farla da padrone sono sempre piu' le tecniche digitali capaci di offrire prodotti appetibili per il mercato presente e futuro fatto di Phone, iPad, e-book e per editori a dir poco tecnologici. La conferma arriva proprio dall'Incubatore, lo spazio del Salone internazionale del libro di Torino, dedicato alle case editrici con meno di 24 mesi di vita e non legate a grandi gruppi editoriali. "Il settore -spiega a LABITALIA Simone Bedetti, editore di Area51 Publishing, casa editrice di San Lazzaro di Savena (Bologna)- sta cambiando di giorno in giorno. E con l'evoluzione delle tecnologie cambiano anche le professionalita' richieste". "Se da una parte -sottolinea- rimane ferma l'esigenza di avere un redattore che scrive il testo, dall'altra diventa fondamentale l'ingresso, nell'ideazione e implementazione del prodotto, di figure professionali tecniche come editor, web-designer, illustratori, ingegneri informatici e tecnici del suono". "Noi -ricorda- produciamo esclusivamente digitale e proponiamo tre tipi di prodotti: applicazioni per iPhone e per iPad, e-book per e-reader (realizzati appositamente in Epub e per Kindle), audiolibri in MP3. Ma non siamo i soli. Per questo, anche come docente di corsi sulla comunicazione, e anche qui in Fiera, allo stand, insisto sull'opportunita' di scegliere mestieri legati al digitale".

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 6 maggio 2011

Centrali nucleari: il test di sicurezza preveda l'eventuale caduta di un aereo.

prima paginaprima pagina
Articolo di Redazione.
Il commissario europeo per l'Energia, il tedesco Guenther Oettinger, parlando con il corrispondente del quotidiano austriaco Die Presse ha detto di volersi battere affinché tra le prove per la sicurezza degli impianti nucleari si valuti l'impatto di un aereo che cada su una centrale - eventualità finora mai contemplata.
"La valutazione sulla sicurezza dovrebbe rispondere anche a questa domanda, e io voglio una risposta. Nei prossimi giorni proporrò il tema ai ministri per l'Energia".
Il 29 aprile il commissario era in visita al cantiere del più grande impianto atomico europeo sull'isola finlandese Olkiluoto, dove si costruirà anche un deposito finale per le scorie.
Tre ostacoli al test sullo stress.
Nel disastro alla centrale giapponese Fukushima-Daiichi, il terremoto, e ancora di più il maremoto, avevano messo fuori uso i sistemi elettrici necessari a raffreddare i reattori, con conseguente parziale scioglimento del nucleo e fuoriuscita di una notevole quantità di materiale radioattivo. Il disastro ha indotto i governanti europei a chiedere alla Commissione e ai responsabili nazionali di verificare la sicurezza di tutti gli impanti. Tra due settimane dovrebbero essere pronte le regole per eseguire il test, in modo da cominciare prima dell'estate e far sì che, entro il 15 settembre, i gestori responsabili delle centrali possano fornire le loro conclusioni. Tuttavia la vicenda presenta più di un ostacolo. In primo luogo, c'è il rischio che, per motivi politici, le autorità nazionali si mettano d'accordo per adottare dei criteri talmente blandi da consentire a tutti gli impianti di superare l'esame, e così l'obiettivo verrebbe meno. Ne è un esempio il test di criticità per le banche europee nell'estate 2010. Lo superarono persino quelle irlandesi, ma tre mesi dopo quel Governo dovette chiedere i soldi all'Ue poiché il suo sistema bancario non aveva retto.
"Dobbiamo imparare la lezione dai test insufficienti sulle banche di questi ultimi anni", ha detto Oettinger "Io devo rispettare il fatto che la decisione pro o contro l'energia nucleare spetti ai singoli Stati membri. Ma questo settore può avere successo solo se la sicurezza degli impianti sarà garantita a livello europeo".
Con quest'argomento, il commissario ha introdotto il secondo ostacolo: se una centrale non supera il test della sicurezza la competenza è del singolo Stato membro; la Commissione non può imporre alcunché. "Non si dovrebbero prospettare scenari sul "se, allora" prima ancora di stabilire i criteri del test. Ma è chiaro che io mi aspetti analisi oggettive, seguite da valutazioni e conclusioni. Non si dovrebbero escludere interventi anche costosi, qualora fossero necessari, o addirittura la chiusura. Però questa responsabilità non potrà essere sottratta a nessuno Stato e a nessuna autorità regolatrice nazionale".
Il terzo ostacolo è che non dovrà far parte del test l'analisi sulla disponibilità d'intervento dei vigili del fuoco, della protezione civile e dell'esercito. "E' una richiesta legittima. Si può sempre accettare un punto di vista critico. Ma la cosa più importante è che il test si faccia comunque", conclude il commissario.
(articolo di Oliver Grimm per Die Presse del 29-04-2011. Traduzione di Rosa a Marca).

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mercoledì 4 maggio 2011

Android: numeri invariati rispetto al mese scorso.

Pubblicato: mercoledì 04 maggio 2011 da Claudia
Come ogni mese, Google ha comunicato tutti i numeri riguardanti la diffusione di Android nelle sue varie versioni. Prendere in considerazione queste cifre è sempre interessante per capire lo stato reale della frammentazione dell’OS, ovvero la disponibilità di più versioni dello stesso.
La situazione in Aprile non sembra essere mutata particolarmente rispetto al mese precedente: Android Froyo domina ancora il mercato con un aumento al 65.9% (rispetto al 63.9% di Marzo). Gingerbread (che in questo caso prende in considerazione sia Android 2.3 che 2.3.3 ) ha fatto un piccolo passo avanti dell’1 e del 3% rispettivamente. Honeycomb si attesta ancora allo 0.3%, cifra molto bassa dovuta alla specificità dell’OS, creato per i soli tablet. La versione di Android 2.1 Eclair è ancora presente sul 24.5% dei terminali, con una diminuzione di pochi punti rispetto ai mesi precedenti.
Le ormai “preistoriche” versioni Cupcake (Android 1.5) e Donut (Android 1.6) sopravvivono sul 2.3% e 3% rispettivamente dei terminali.
[Via AndroidCentral]

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venerdì 22 aprile 2011

VINO: FRASCATI SUPERIORE ED IL FRASCATI CANNELLINO SONO DOCG

(ANSA) - ROMA, 21 APR - Arriva la massima certificazione di qualita' per il vino simbolo di Roma e dei suoi Castelli. Il Frascati Superiore ed il Frascati Cannellino sono Docg (denominazione di origine controllata e garantita), dopo l'approvazione all'unanimità del Comitato Nazionale Tutela Vini, al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Lo annuncia, con soddisfazione, il presidente Mauro De Angelis del Consorzio Tutela della denominazione Frascati che sottolinea come ''l'impegno delle nostre cantine e dei nostri viticoltori in questi anni sia stato riconosciuto''. ''Nasce'' un vino Frascati a denominazione - aggiunge De Angelis nel dichiararsi ''col cuore leggero - che raccoglie l'eccellenza del nostro attuale Superiore, un Frascati Superiore Docg, con la possibilità di una tipologia 'Riserva' dopo affinamento, che va a targare le già tante, ottime bottiglie, che produciamo, ed il Frascati Cannellino Docg che vuole essere il grande vino della tradizione. Nei nuovi Disciplinari di produzione, tra le tante novità, ''si concede - sottolinea - spazio e rilievo alle nostre uve Storiche, in un'ottica di tipicità e sapiente cultura viticola coniugata alla moderna enologia''.
''Abbiamo voluto parametri di eccellenza, abbiamo raccolto una sfida impegnativa, ma lo abbiamo fatto in un momento in cui siamo in grado di affrontare ciò con la certezza di dare una risposta sorprendente in termini di qualità. Questo è un buon giorno, sappiamo che tante cose dobbiamo ancora fare, ma abbiamo il cuore leggero e voliamo alto''.
Il Consorzio di tutela ''ringrazia la Regione Lazio e Arsial che ci hanno accompagnati in questa iniziativa, tutte le 'stituzioni ed i tecnici che hanno lavorato con e per noi. Un grazie particolare al Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso, ed al Sindaco di Monte Porzio Catone Luciano Gori, spesso, prima viticoltore e poi sindaco''.(ANSA). MON
21/04/2011 13:27

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venerdì 15 aprile 2011

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL VINO: NOTA DI CONGIUNTURA MONDIALE MARZO 2011

SOMMARIO: In base ai dati dell'OIV, presentati dal Direttore Generale dell'OIV Federico Castellucci,
il mercato mondiale del vino è tornato a crescere nel 2010. Il consumo si è stabilizzato dopo aver subito gli effetti della crisi economica tra il 2008 e il 2009, mentre le superfici vitate e la produzione di vino continuano a diminuire.
1. STIMA DEL POTENZIALE DELLA PRODUZIONE VINICOLA 2010
2. LA PRODUZIONE COMPLESSIVA DI VINO NEL 2010
3. IL CONSUMO COMPLESSIVO DI VINO NEL 2010
4. GRADO DI EQUILIBRIO DEL MERCATO DEI VINI NEL 2010
Riferimento temporale: aprile 2011
1. STIMA DEL POTENZIALE DELLA PRODUZIONE VINICOLA 2010
1.1 Nell'ambito dell'UE
L'evoluzione dei vigneti comunitari conosce il secondo anno dell'applicazione del nuovo regolamento comunitario. Questa organizzazione comune di mercato prevede che, a partire dalla campagna 2008/2009 e fino alla campagna 2010/11 inclusa, i viticoltori potranno beneficiare di un premio per abbandono definitivo, sulla base della sola volontà individuale dei richiedenti, ma nel quadro di un contingente di bilancio, permettendo così di estirpare, in 3 anni, 175 mha. Tale procedura, quindi, è stata adottata successivamente al raccolto 2008 e influenzerà nuovamente il potenziale di produzione 2010 dell'UE. L’istituzione di questa seconda campagna è stata accompagnata da un livello di indennità leggermente meno attraente di quello della precedente campagna, il che ha spinto i produttori degli Stati membri a chiedere di poter beneficiare di questa misura in proporzioni meno importanti, dal momento che, a livello comunitario, sono state presentate richieste di abbandono definitivo per 108 mha, contro i 160 mha della campagna precedente. Considerando il budget assegnato in questo secondo anno di applicazione della misura, il coefficiente di riduzione applicato a tali domande è stato del 50,1% (contro il 46,9% della campagna precedente), tanto che solo circa 54 mha sono stati dichiarati ammissibili al finanziamento comunitario.
In effetti, l’esame dell'evoluzione delle superfici coltivate nei principali paesi dell'UE mostra che la riduzione registrata è, come per l'anno precedente, leggermente superiore a quella indotta dall’applicazione di questa singola procedura. Il paese maggiormente interessato è ancora una volta la Spagna, dove la riduzione complessiva dei vigneti è di 31 mha (di cui 30 mha con premio comunitario), ovvero una diminuzione complessiva del 2,8 % sul 2009. I vigneti italiani hanno subito, a loro volta, una riduzione complessiva stimata a 14 mha (- 1,7%) di cui circa 11 mha attribuibili al premio UE. La Francia, che aveva visto avviarsi, prima dell’applicazione dell'attuale regolamento comunitario, una riduzione dei suoi vigneti grazie alla presenza dei premi previsti nel precedente regime comunitario, vede i suoi vigneti ridursi ulteriormente di 12 mha (di cui poco più di 7 mha con l’erogazione dei premi del nuovo regime di abbandono definitivo). I vigneti bulgari e ungheresi regrediscono di 2 mha, quelli di Portogallo e Grecia di 1 mha, gli altri vigneti comunitari rimangono, invece, pressoché stabili. Così, i vigneti dell'UE diminuirebbero di circa 64 mha, ovvero dell’1,7%, tra il 2009 e il 2010, dopo essersi ridotti di 93 mha tra il 2008 e il 2009. NB1: l'ultimo anno di avvio della misura dovrebbe comportare, tra il 2010 e il 2011, un'ulteriore riduzione dei vigneti dell'UE, sebbene di minore importanza, dato che il livello del premio rende la misura meno interessante.
1.2 Al di fuori dell’UE
Gli elementi d'informazione utilizzati per questa quantificazione sono specificati nella tabella sopraindicata. Queste informazioni mostrano che, complessivamente, i vigneti extracomunitari risultano praticamente stabili per il terzo anno consecutivo, malgrado i vigneti cileni continuino a crescere a un ritmo moderato. Infatti, i vigneti turchi e sudafricani continuano a diminuire. È soprattutto importante notare che, dopo quasi due decenni di crescita, il potenziale di produzione dell'Australia si riduce di 6 mha. Complessivamente quindi, nel 2010, al di fuori dell'UE, i vigneti raggiungerebbero (con una crescita stimata dei vigneti cinesi a 5 mha) 3920 mha, ossia una superficie uguale a quella del 2009 e del 2008. Pertanto, con queste evoluzioni particolarmente notevoli nell’UE, la superficie viticola mondiale totale (ossia incluso le superfici non ancora in produzione o non raccolte) diminuirebbe nuovamente tra il 2009 e il 2010 di 65 mha (- 0,9%) per attestarsi a circa 7550 mha.3
2. LA PRODUZIONE COMPLESSIVA DI VINO NEL 2010
Si tratta della produzione realizzata dall'uva raccolta nell'autunno 2010 nell'emisfero nord e nella primavera dello stesso anno nell'emisfero sud.
2.1 Nell'ambito dell'UE
La produzione 2010 è nuovamente da ascrivere, insieme a quelle 2007 e 2008, come una tra le più scarse produzioni di vino di questi ultimi quindici anni. La produzione 2010, in effetti, non raggiungerebbe nemmeno quella 2009 con, esclusi succhi e mosti, 152,9 Miohl per l’UE (contro 162,9 Miohl nel 2009). Rispetto alla produzione 2009, le evoluzioni quantitativamente sensibili si sono prevalentemente registrate in Germania, in Italia, in Austria e in Romania, rispetto ai loro precedenti livelli si produzione (rispettivamente -2,0, -2,6, -0,6 e -1,7 Miohl) mentre in Spagna e Francia, la riduzione è leggermente meno sensibile (rispettivamente -1,2 e -1,4 Miohl) rispetto però a produzioni alquanto modeste e poco notevoli, come in Italia, dovute alle estirpazioni avvenute di recente. Solo il Portogallo vede crescere la sua produzione di circa 0,9 Miohl.
2.2 Al di fuori dell'UE
Sull'insieme qui considerato, costituito dai principali paesi dell'emisfero sud, più USA e Svizzera, il livello di produzione (esclusi succhi e mosti) raggiunto nel 2010 dovrebbe registrare una moderata riduzione rispetto a quelli del 2009 e del 2008: 70,6 Miohl contro rispettivamente 71,8 e 72,1 Miohl. Tale evoluzione globale è il risultato di evoluzioni contrastanti:
…Gli USA registrerebbero una produzione di vini per il 2010, certamente in calo rispetto alla notevole produzione del 2009, ma ciò nonostante superiore a quella 2008 (19,6 Miohl esclusi succhi e mosti, contro 22 Miohl nel 2009 e 19,3 nel 2008).
…In America del Sud l’evoluzione 2010/2009 è molto contrastante e invertita rispetto a quanto registrato l'anno precedente: il Cile nel 2010 registra un calo nel raccolto dopo la produzione record del 2009, che aveva superato i 10 Miohl: 8,8 Miohl. Allo stesso tempo, l'Argentina vede la sua produzione ripartire fortemente al rialzo (16,3 Miohl nel 2010), rispetto alla modesta produzione vinificata del 2009 (12,1 Miohl), questo grazie all'effetto di una minore conservazione di mosti rispetto a quella abituale per questo livello di produzione complessiva di uva. Infine, solo il Brasile registra, per il secondo anno consecutivo, un calo della sua produzione vinificata, sapendo però che in questo paese è in corso una netta crescita tendenziale della produzione di succo d'uva.
…In Sudafrica è stato implementato un meccanismo simile a quello osservato in Argentina al fine di limitare il calo della produzione vinificata che, ciò nonostante, si riduce a circa 9,2 Miohl (10,0 Miohl nel 2009).
…Infine, sebbene le produzioni svizzera e neozelandese si contraggano leggermente rispetto al 2009 (dopo aver registrato per due anni di seguito un livello particolarmente alto in Nuova Zelanda), la produzione 2010 australiana registra un nuovo calo di circa 0,5 Miohl (11,2 Miohl), dopo quello 1,7 Miohl registrato tra il 2008 e il 2009.
Quindi, tenuto conto di un'ipotesi di variabilità di circa il 10% rispetto al livello di produzione di vino dell'anno 2009 raggiunta dai paesi per i quali non disponiamo d'informazioni per l'anno 2010, possiamo inquadrare la produzione mondiale di vino per il 2010 (esclusi succhi e mosti) tra i 256,3 e i 263,7 Miohl, ossia tra -5,5 e -2,8 % rispetto al 2009 (260 Miohl al centro della forchetta di stima: -11,2 Miohl / 2009). Si tratta quindi di una produzione di vino complessiva inferiore per quantità prodotta a quella 2001, 2003, 2007 e simile a quelle del 1998 e del 2002, e che può quindi essere qualificata come scarsa, se non addirittura molto modesta, in particolar modo nell'Unione Europea. NB2: questa valutazione del 2010 è stata realizzata stimando le evoluzioni tra 2009 e 2010 delle produzioni vinicole di paesi che rappresentavano nel 2009 l'87 % della produzione parziale mondiale.
3. IL CONSUMO COMPLESSIVO DI VINO NEL 2010
Influenzato soprattutto dalla crisi economica mondiale, il consumo complessivo nei primi quindici paesi dell'UE (tabella n. 6) aveva registrato, nel 2008 e 2009, una regressione particolarmente marcata che aveva già iniziato a manifestarsi a partire dalla seconda metà del 2008. L'anno 2010 sembra segnare una battuta di arresto di questa evoluzione che era tendenzialmente regressiva e che era accelerata dalla crisi. Pertanto, con l'eccezione della Spagna (-0,7 Miohl / 2009), i paesi tradizionalmente produttori e consumatori hanno praticamente visto il loro consumo per il 2010 stabilizzarsi sul livello del 2009. Anche il Regno Unito registra una ripresa della sua domanda (+0,5 Miohl/2009), mentre gli altri mercati strutturalmente importatori sono complessivamente stabili. A una prima stima, il consumo nei primi quindici paesi dell'UE si ridurrebbe di soli 0,2 Miohl nel 2010, attestandosi a 119,6 Miohl contro i 119,8 Miohl nel 2009, 125,7 nel 2008 e 128,3 Miohl nel 2007. 5 Per i paesi osservati l'influenza della crisi si è fatta comunque sentire, tranne che per un numero ristretto di paesi come la Svizzera, l'Australia o la Repubblica Ceca, tenendo però conto che in questi ultimi due paesi l'evoluzione recente della domanda presentava una progressione inter annuale particolarmente notevole. L'evoluzione 2010 conferma le evoluzioni tendenziali di questi tre paesi.
Negli USA (dopo che, ricordiamolo, hanno conosciuto un'evoluzione tendenziale al rialzo della domanda nordamericana che aveva portato gli Stati Uniti a divenire il secondo mercato interno nel 2007, ripresa che aveva costituito, prima della crisi e insieme a quella della Cina e della Russia, uno dei polmoni della crescita), nel 2010, si registrerebbe, a una prima analisi, una stabilizzazione della domanda (27,1 Miohl) approssimativamente al livello del 2009. Questa stabilizzazione è considerata dagli osservatori come preparatoria a una ripresa della crescita del consumo in termini di volume (ricordiamo che il consumo del 2008 rasentava i 28 Miohl). Sebbene il consumo neozelandese si mantenga su un livello elevato nel 2010 e quella del Cile si sia ripreso nettamente ritrovando il suo livello pre-crisi (+0,5 Miohl / 2009), questo avviene dopo due anni di domanda atona. Al contrario, l'Argentina continua a registrare una domanda tendente al ribasso (-0,06 Miohl / 2009). Queste evoluzioni ci portano, tenuto conto dell'utilizzo dello stesso metodo di stima utilizzato per la produzione di vino, a inquadrare il consumo mondiale di vino per il 2010 tra 230,4 e 242,1 Miohl, ossia 236,2 Miohl al centro della forchetta di stima: (-0,2 Miohl / 2009: 0,1%, il che, considerando il margine d'errore a livello di osservazione del consumo mondiale, non è significativo). Si tratta, pertanto, di una netta battuta di arresto del calo verificatosi dopo la crisi dalla quale ci si può ragionevolmente aspettare un segnale precursore di un ritorno alla tendenza precedente la crisi in termini di consumo mondiale, ovvero una crescita moderata abbastanza regolare. Speranza che si basa, anch’essa, sul ritorno a un'importante internazionalizzazione del mercato nel 2010 NB3: questa valutazione del 2010 è stata realizzata stimando le evoluzioni tra 2009 e 2010 dei consumi vinicoli di paesi che rappresentavano nel 2009 il 75% del consumo parziale mondiale. 6
4. GRADO DI EQUILIBRIO DEL MERCATO DEI VINI NEL 2010
Sebbene calcolato in modo sommario mediante la differenza tra la produzione e il consumo mondiale di vino, nel 2010 questo grado di equilibrio sarebbe compreso tra 14,2 e 33,3 Miohl, ossia 23,7 Miohl al centro della forchetta di stima (-32% / 2009), da comparare con 34,7 Miohl del 2009 e 22,9 e 16,8 Miohl rispettivamente nel 2008 e nel 2007. Nel 2010, quindi, l'effettiva debolezza della produzione mondiale a fronte di un livello di consumo mondiale certamente basso, ma che, rispetto all'anno scorso, non si è ulteriormente ridotto, porta a distendere globalmente il mercato mondiale. Nondimeno, i mercati dei brandy e degli impieghi industriali del vino dovrebbero riuscire ad approvvigionarsi senza ricorrere agli stock di alcol d'origine vitivinicola, il cui livello si era verosimilmente ridotto durante le due penultime campagne, ma che era riuscito a stabilizzarsi durante l'ultima. Questa situazione congiunturale, su un piano teorico, è normalmente propizia a una ripresa dei prezzi del mercato dei VDT senza indicazione geografica
5. GLI SCAMBI INTERNAZIONALI NEL 2010
Il mercato mondiale, qui considerato come la somma delle esportazioni di tutti i paesi (considerando che i paesi osservati rappresentano, complessivamente, il 94% degli scambi mondiali), raggiunge nel 2010 92,1 Miohl, ossia +6,7% / 2009, dopo aver subito nel 2009 la prima flessione degli scambi (-2,9 Miohl / 2008) dall'anno 2000. In prima analisi, però, questo movimento del volume non si accompagna sistematicamente a uno sviluppo di pari valore. In effetti, come indicato lo scorso anno, le imprese dei paesi esportatori avevano avuto, semplificando al massimo, due possibili atteggiamenti: tentare di mantenere i flussi e il livello della domanda riducendo i prezzi medi sui vini destinati alla distribuzione oppure mantenere i prezzi medi e rischiare di vedere ripercuotersi sui distributori una riduzione della domanda. L’anno scorso, alcuni paesi come l'Italia, l'Australia o il Cile, sembravano avessero scelto la prima soluzione, mentre al contrario, Spagna e Francia, avevano tentato di seguire la seconda. Il primo meccanismo d'adattamento si fonde con l'emergenza delle preoccupazioni ambientali, offrendo ai distributori, ugualmente coinvolti dalla crisi, l’opportunità di appropriarsi di una parte della creazione di valore cercando di imbottigliare i vini quanto più possibile vicino ai luoghi di consumo, e attribuendosene eventualmente, al passaggio, una parte del valore di immagine del prodotto.
Di conseguenza, la crisi ha certamente contribuito ad aumentare quella tendenza, già segnalata lo scorso anno, che vede una parte crescente degli scambi basarsi sui vini sfusi. Ciò prevede il rafforzamento della complessità degli scambi, dove la parte interessata dalle riesportazioni, in particolare nell'ambito di scambi trans-continentali, è in crescita. La riclassificazione degli scambi (nonché le difficoltà di un monitoraggio dettagliato degli scambi: confusione tra lo sfuso e il BIB, tra origine e provenienza...) è troppo recente per poter misurare il peso dei vari meccanismi d'adattamento suggeriti lo scorso anno e il loro carattere congiunturale o strutturale per il futuro degli scambi. 7 In prima analisi, tutti i principali paesi esportatori sembrano beneficiare, in misura diversa, di questa ripresa degli scambi ma forse maggiormente i paesi tradizionalmente produttori, considerati complessivamente, rispetto ai paesi dell'emisfero sud e degli USA, e questo per la prima volta in quindici anni, se non di più.
I paesi che hanno per volume resistito meglio alla crisi, tenuto conto del loro potenziale di esportazione, sono il Cile (+1,0 e +0,4 Miohl esportati rispettivamente tra 2008 e 2009 e tra 2009 e 2010), l'Italia (+1,7 e +1,4 Miohl esportati rispettivamente tra 2008 e 2009 e tra 2009 e 2010), la Nuova Zelanda (rispettivamente +0,2 e +0,3 Miohl) e, in misura minore, l'Australia (+0,7 e +0,25) e la Germania (stesso volume e +0,3 Miohl). I paesi che, complessivamente, hanno quasi recuperato le loro perdite nel 2010 sono la Spagna (-2,3 poi +2,3 Miohl) e in misura minore la Francia (-1,1 poi +0,9 Miohl). Complessivamente, gli altri paesi escono da questi due anni registrando ancora un calo in termini di volume esportato, in particolare l'Argentina e gli USA. Tuttavia, al fine di determinare con esattezza i paesi o gli attori che avranno scelto la strategia vincente nel medio termine, occorre consolidare un'analisi precisa e più complessa delle evoluzioni in termini di valore per questo periodo.

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venerdì 25 febbraio 2011

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sabato 29 gennaio 2011

Approvata la nuova Macrostruttura del Gruppo Acea

Roma, 25 gennaio 2011 – Il Consiglio di Amministrazione di ACEA S.p.A., presieduto da Giancarlo Cremonesi, si è riunito in data odierna e ha approvato la nuova macrostruttura del Gruppo e l’attribuzione delle relative responsabilità, a far data dal 1° febbraio 2011.
Il nuovo assetto organizzativo trova fondamento nel Piano Strategico Industriale approvato nel Consiglio di Amministrazione del 22 dicembre 2010 e si basa sul rafforzamento del ruolo di governo, indirizzo e controllo della Holding da realizzare sia sull’attuale portafoglio di business, con focalizzazione sulle aree di maggior creazione di valore, sia sullo sviluppo strategico del Gruppo in nuovi business e territori.
Nell’ambito della riorganizzazione sopra indicata, l’Amministratore Delegato, Marco Staderini, conferirà dal 1° febbraio 2011 al Direttore Generale, Paolo Gallo, le deleghe relative alla gestione operativa mantenendo direttamente la responsabilità dello sviluppo strategico del Gruppo.

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mercoledì 26 gennaio 2011

Una novità importante per gli studi professionali introdotta dal nuovo C.A.D.

Studi professionali: da oggi la PEC ha valore giuridico
di Noemi Ricci
Martedì 25 gennaio 2011
Atti e documenti inviati tramite PEC hanno lo stesso valore legale e giuridico di quelli inviati in formato cartaceo. Una novità importante per gli studi professionali introdotta dal nuovo Cad.
In vigore le ultime novità sulla Posta Elettronica Certificata: da oggi, martedì 25 gennaio, diventa ufficiale la completa equiparazione tra atto notificato via posta ordinaria o PEC (trasmissione del documento informatico). Lo prevede il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) dopo le modifiche introdotte dal decreto legislativo 235/2010.
Un'opportunità per gli studi professionali che potranno rendere effettive azioni legali, ricorsi o impugnazioni inviando l'atto di controparte tramite casella di posta certificata, a tutto vantaggio di costi e tempistiche.
La casella PEC, infatti, è capace di attestare legalmente l'avvenuta ricezione in termini di data e ora di trasmissione, tra l'altro opponibili ai terzi se realizzate secondo le disposizioni del Dpr 68/2005.
Atti, documenti e fatture, possono quindi essere inviati telematicamente preservando la propria rilevanza processuale e il valore legale e giuridico, in tutto e per tutto pari a quelli riconosciuti se trasmessi a mezzo raccomandata o tramite ufficiale giudiziario.
Dal punto di vista della ricezione della posta certificata, i benefici consistono nella possibilità di mettere in atto la conservazione sostitutiva, risparmiando ancora una volta tempo e costi legati alla gestione e al reperimento delle informazioni.
Vantaggi che i dottori commercialisti, ad esempio, possono sfruttare per realizzare un processo gestionale interno di conservazione a norma dei documenti contabili e fiscali dei clienti che, se certificato da un conservatore accreditato presso DigitPa (articoli 44 e 44-bis del nuovo CAD) garantiranno una maggiore valenza probatoria ai documenti conservati nei confronti dell'Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo infine che l'articolo 16, commi da 6 a 11, del decreto legge 185/2008 prevede l'obbligo per imprese, professionisti iscritti agli albi e pubbliche amministrazioni di dotarsi di una casella di posta elettronica certificata. L'elenco degli indirizzi Pec è disponibile per la consultazione in maniera libera e senza oneri.

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Non sono né sgomento né turbato, io.

Dal Quotidiano "IL LEGNO STORTO"
di Nicolò Vergata
Martedì 25 gennaio 2011
Sarò una pecora nera ma io per il caso Ruby non mi sento né sgomento né turbato. Aspetto le prove come chiunque, rispettoso delle garanzie costituzionali, dovrebbe attenersi.
Mi sono, invece, sentito "sgomento" e "turbato" quando ho visto i vari leaders della sinistra italiana andare all'estero con l'unico scopo di sputtanare l'Italia; quando ho letto il paginone di un giornale estero comprato da Di Pietro per lo stesso motivo; quando ho sentito l'aula parlamentare impunemente risuonare per gli insulti dell'ex P.M. al Capo di Governo eletto dal popolo sovrano; quando leggo o ascolto clamorose falsità su di lui; quando assisto ai numerosi filmati di Striscia che documentano mani di preti infilarsi nelle mutandine di minorenni parrocchiane; quando vedo le iperfaziose trasmissioni di Santoro, Floris, Gad Lerner, le vignette di Vauro, la pseudosatira di sinistra, gli assalti vandalici alle città da parte di gi ovani strumentalizzati dalla opposizione; quando assisto ai più vili e subdoli attacchi della sinistra al Governo pur di ritornare al potere, anche in modo antidemocratico; quando ho visto ex terroristi chiamati al Parlamento durante i suoi numerosi governi; quando criminali come Cesare Battisti e Achille Lollo se la fanno franca coperti dall'ala "democratica" ; quando considero la veemenza degli anatemi del Cardinal Bagnasco per un caso singolo tutto sommato risibile e tutto da verificare, in confronto con la timidezza nel difendere i cristiani, sistematicamente trucidati nel medio oriente ad opera di fondamentalisti islamici…

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sabato 15 gennaio 2011

Tunisia: appello Frattini, moderazione.

Italia sostiene scelte popolo tunisino, auspicio e' democrazia
15 gennaio, 14:27
(ANSA) - ROMA, 15 GEN - 'L'Italia segue con la massima attenzione gli sviluppi della situazione in Tunisia. Il nostro sincero ed amichevole appello alla moderazione e al dialogo - sostiene il Ministro degli Esteri Franco Frattini - va alle diverse istituzioni del paese e a tutte le componenti della societa' tunisine. L'Italia - conclude il ministro - sosterra, come sempre, le scelte del popolo tunisino che auspica fortemente vadano sulla strada della democrazia e della pacifica convivenza'.

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