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mercoledì 30 dicembre 2020

Vaccinopoli: copiato da un profilo in cui non e stata dichiarata la proprietà. Chi lo riconosce lo reclami. A nostro parere è una analisi perfetta.

"Ti svelo un segreto, a Te che sostieni l’obbligo vaccinale: il bersaglio di questa strategia, di tutta questa strategia, dalle epidemie con morti inventati fino dall’obbligo, dalla radiazione dei medici eretici alle esclusioni dagli asili, dai sindaci che invocano roghi a gelatai che vietano accessi, dai dottori arroganti che insultano genitori e pazienti dubbiosi fino ai NAS che indagano le autocertificazioni delle mamme - il bersaglio di tutto ciò non sono i no-vax.

Dei no-vax non importa niente a nessuno: non contano nulla né commercialmente, né politicamente, né socialmente e non minacciano in alcun modo la salute pubblica.

Una percentuale di cittadini che rifiutano di adeguarsi è del tutto fisiologica, in ogni tipo di società. Ci sono sempre stati, ci saranno sempre. Te li hanno sbandierati davanti al naso di proposito, come il drappo rosso davanti al toro. Non è a loro che puntano: il bersaglio sei Tu.

Quello che vogliono è che Tu, e decine di milioni di altre persone, seguiate un percorso mentale ben preciso, studiato a tavolino. Il percorso è questo:

• voglio essere una persona intelligente, per questo sto con “la scienza”,

• “la scienza” dice che i vaccini sono sicuri e necessari, per cui ci credo,

• una minoranza esagitata non si fida, quindi io sono migliore di loro,

• “la scienza” dice che i bambini sono in pericolo, quindi occorre vaccinarli per proteggerli,

• io sono una brava persona, voglio proteggere i bambini,

• chi dubita dei vaccini non vuole proteggere i bambini, è una persona cattiva e/o ignorante,

• è dunque lecito obbligarli,

Conclusione: io sono una brava persona intelligente = io sono a favore dell’obbligo vaccinale.

Domani, quando metteranno l’obbligo vaccinale anche per Te, dirai: beh, certo, voglio continuare ad essere una brava persona intelligente, non voglio diventare di colpo un ignorante incivile antiscientifico.

Ma quello che di fatto stai accettando non ha NULLA a che fare con la Salute Pubblica, con la scienza o con i vaccini. Non riguarda alcuna malattia né la salvezza di alcun bambino.

Quello che stai accettando è la cessione del diritto di violare l’integrità fisica del tuo corpo.

È il principio che lo Stato, ma più in generale una qualche “autorità competente”, basandosi su una qualche teoria che Tu nemmeno devi comprendere, possegga il diritto di iniettare sostanze nel tuo corpo. Di sperimentare sul Tuo corpo, col Tuo corpo, nel Tuo corpo. Il diritto di violare il Tuo corpo, senza bisogno del Tuo permesso. Persino se Tu non sei d’accordo. Persino se Ti opponi.

Se te lo avessero dichiarato subito in questi termini, prima di questa scemenza vaccinale, prima di farti conoscere e disprezzare i no-vax, prima di rimbambirti con bambini minacciati da epidemie fantasma e rischi di estinzione, avresti risposto: “manco per il ca**o”.

Invece, se non oggi, tra qualche mese o anno spesi a odiare i no-vax antiscientifici, e a convincerti che Tu sei quello intelligente, preoccupato per bambini e immunodepressi, un cittadino modello per il bene dell’umanità, insomma dalla parte giusta - ecco, se non oggi, quando te la gireranno addosso, Tu accetterai sorridendo.

I no-vax non accetteranno mai, ovviamente. Ma dei no-vax non gliene è mai fregato niente: sono pochi e non contano un ca**o. È Te che volevano portare ad accettare questo, perché “Te” significa decine di milioni di persone che invece di ribellarsi e lottare con tutte le loro forze per difendere il diritto all’inviolabilità del proprio corpo, come avrebbero fatto prima di tutta questa messinscena, dopo di essa si troveranno a gridare: “Sì! È giusto obbligare! Obbligatemi!”

Ovviamente lo faranno una categoria per volta. Hanno già cominciato a provarci, ma sono ancora dei test, giusto per saggiare il terreno, giusto per controllare le tue reazioni. Piccole spintarelle di prova. Infermieri, medici, maestri, cuochi delle mense, mestieri a contatto col pubblico… un gruppo per volta, per avere meno resistenza possibile, per poter continuare nel frattempo ad usare il coro rombante del resto del gregge, tutto impegnato a belare in coro: “ignorante, antiscientifico!” a chiunque provasse a sollevare dubbi, a dire che non è d’accordo. E se anche una piccola parte, magari una categoria intera, facesse marcia indietro, si ribellasse, sarebbe poca roba. Avrebbe contro tutti gli altri. Sarebbe comunque una piccola percentuale. Come i no-vax, non conterebbe un ca**o.

Mettilo bene a fuoco: lo scontro è stato creato per questo motivo. I “no-vax” c’erano già, i “pro-vax” non esistevano. Tutto questo bailamme è stato messo in piedi solo per crearli. Per farti schierare dove Ti stai schierando.

Ve lo hanno persino dichiarato, nel modo più chiaro possibile. Vi hanno detto che siete un gregge. Vi hanno detto che dovete comportavi come un gregge. Vi hanno condotto a *volervi* comportare come un gregge.

E anche se Ti parrà assurdo, i vaccini non c’entrano niente. Funzionano bene per questo processo, offrono gli elementi perfetti per spingerti a questa adesione, per fartela sembrare una “Tua decisione”, ma non c’entrano niente. Come non c’entrano nulla la scienza o il senso civico o gli immunodepressi o la salute pubblica.

Sono tutti soltanto strumenti per determinare un processo di modificazione percettiva di massa. Un processo il cui bersaglio siete Voi.

Hanno fatto di voi stessi i fanatici sostenitori della violazione del vostro diritto sul vostro corpo. Vi hanno raggirati talmente bene che senza nemmeno capirlo sostenete e sollecitate la violazione del più fondamentale dei vostri diritti.

L’obiettivo di tutto questo teatro non è eradicare il morbillo.

È eradicare il diritto all’inviolabilità del proprio corpo.

Il bersaglio non sono mai stati i no-vax.

Il bersaglio sei sempre stato Tu."

www.studiostampa.com

mercoledì 12 febbraio 2014

Cittadini italiani cacciati dalla Polizia fuori da una chiesa di Roma !




lunedì 26 novembre 2012

Dibattito sul futuro dell'Europa

Il 2013 sarà l'Anno europeo dei cittadini. A vent'anni dall'introduzione della cittadinanza europea, l’evento ha un duplice intento: illustrare quanto finora realizzato e rispondere alle aspettative future dei cittadini. L’anno europeo è stato istituito con la decisione del Parlamento europeo e del Consiglio, su proposta dalla Commissione. Gli eventi previsti punteranno a illustrare le politiche e i programmi esistenti e spiegheranno ai cittadini come beneficiare direttamente dei diritti dell’Unione. Inoltre, verrà lanciato un ampio dibattito pubblico sull’Unione europea del futuro e sulle riforme necessarie per migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei.
Il 2013 coincide con il ventesimo anniversario della cittadinanza dell’Unione, introdotta con l’entrata in vigore del trattato di Maastricht nel 1993. Sempre nel 2013 verrà pubblicata la seconda relazione sulla cittadinanza dell’Unione, con la quale la Commissione presenterà altre iniziative per eliminare gli ultimi ostacoli al pieno godimento dei diritti legati alla cittadinanza. Mancherà solo un anno alle elezioni europee del 2014: un occasione ideale, dunque, per lanciare un grande dibattito sul futuro dell’Europa.

In preparazione dell’anno europeo la Commissione ha condotto, tra il 9 maggio e il 9 settembre 2012, un’ampia consultazione pubblica per rilevare i problemi incontrati dai cittadini nell’esercizio dei diritti legati alla cittadinanza europea. I contributi ricevuti, attualmente in fase di esame, contribuiranno alla relazione sulla cittadinanza europea, che sarà pubblicata il 9 maggio 2013.

L’anno europeo sarà ufficialmente inaugurato il 10 gennaio 2013 a Dublino con un dibattito pubblico, in concomitanza con l’inizio della presidenza irlandese del Consiglio. Sono previsti dibattiti pubblici aperti a tutti i cittadini, che si terranno dovunque nell’Unione. I primi dibattiti si sono già tenuti in Spagna, Austria e Germania e altri seguiranno nel 2013.

Sfruttando al massimo gli strumenti e il materiale disponibili (siti internet, portali, video, opuscoli, eventi ecc.), l’anno europeo lancerà una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione che intende far conoscere gli strumenti partecipativi e informativi esistenti nelle diverse lingue (Europe Direct, La tua Europa, SOLVIT, Interactive Policy Making, diritto d’iniziativa dei cittadini europei, petizioni) in grado di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini e di incidere sulla vita di tutti i giorni. La Commissione opererà in stretta collaborazione con le altre istituzioni dell’Ue, con le autorità degli Stati membri (nazionali, regionali e locali) e con le organizzazioni della società civile.

Per l’occasione le principali organizzazioni della società civile europee hanno stretto un’alleanza, la European Year of Citizens 2013 Alliance, che collabora con la Commissione quale partner strategico in rappresentanza della società civile.

In Italia sono previsti quattro appuntamenti. Un primo evento avrà luogo a Napoli il 30 novembre alla presenza del Commissario per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione Lazslo Andor. Il pubblico presente verrà invitato a formulare osservazioni e domande riguardo alle politiche Ue per l'occupazione.

Il secondo appuntamento, incentrato sul tema della protezione dei valori del modello sociale europeo e della sicurezza dei cittadini, avrà luogo a Torino il 21 febbraio 2013 alla presenza della commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstroem. Sarà Pisa ad ospitare il terzo e ultimo incontro, dedicato all'uso sostenibile delle risorse, che si svolgerà il 5 aprile 2013 alla presenza del commissario responsabile per l'Ambiente Janez Potocnik. In occasione della festa dell'Europa, il 7 maggio 2013, si svolgerà infine a Trieste un grande evento finale con la vicepresidente Viviane Reding.

Fino a mercoledì 28 novembre i cittadini italiani potranno trasmettere le proprie domande su Twitter (@europainitalia; #dialogocittadini), nonché commenti e osservazioni al commissario Andor, responsabile per l'occupazione.  Le domande più frequenti o quelle retwittate verranno rivolte direttamente al Commissario durante l'evento del 30 novembre a Napoli, e il Commissario risponderà in diretta.

www.studiostampa.com

sabato 19 maggio 2012

Roma, Municipio XVII e Rione Prati !


MUNICIPI: SCHIUMA(MPI), PRATI E' CITTA' STORICA, SI ACCORPI CON PRIMO.
"Si leggono varie proposte, speriamo fantasiose, è bene ribadire un concetto:
il Municipio 17 parte della 'citta' storica': se quindi si dovesse procedere con la politica degli accorpamenti 'di massa', non si potra' che ricomprenderlo nel Municipio Roma 1. In caso contrario faremo le barricate insieme ai residenti".
Lo dichiara Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del 'Movimento per l'Italia', per il quale "sarebbe opportuno coinvolgere maggiormente eletti sui territori e associazioni di zona, prima di decidere".
Stemma Rione Prati
"Il Municipio 17 - continua Schiuma - è il quadrante di Roma piu' attraversato dai romani e i servizi che fornisce, dalla pulizia alla manutenzione delle strade, devono anche tener conto dell'enorme flusso turistico che visita il patrimonio monumentale presente sul territorio. Andrebbe comunque mantenuto un ufficio decentrato 'oltretevere' viste le attuali limitazioni all'accesso nel centro storico inapplicabili in Prati e la numerosa presenza di popolazione anziana.
Se si volesse procedere - conclude Schiuma - con il bisturi, cosa che creerebbe pero' troppa confusione, chi conosce il territorio sa che gli accorpamenti 'naturali' per le caratteristiche urbane, sarebbero con i singoli municipi adiacenti: la direttrice di Prati e Borgo con il primo, quella di Trionfale con il 18 e con il 19 e quella di Delle Vittorie con il 20, ossia piu' o meno quelle dei vecchi collegi delle elezioni provinciali".
di Fabio Sabbatani Schiuma

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 23 giugno 2011

Un pensiero sulle date di nascita dei Servizi al Cittadino.

Ma prima si stava come nel Medio Evo e dopo non si è costruito più nulla ? Possibile mai ?
Opere sociali e sanitarie :
01. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184.
02. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158.
03. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841.
04. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653.
05. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277.
06. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798.
07. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055.
08. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312.
09. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928.
10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397.
11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827.
12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768
13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264.
14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923.
15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817.
16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048.
17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138
18. Istituto Autonomo Case Popolari.
19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali.
20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859).
21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico). I comunisti la chiamarono casa del popolo.
22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori).
23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927.
24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni - studenti medi da 326.604 a 674.546 - universitari da 43.235 a 71.512.
25. Fondazione del doposcuola per il completamento degli alunni.
26. Istituzione dell’educazione fisica obbligatoria nelle scuole.
27. Abolizione della schiavitù in Etiopia.
28. Lotta contro la malaria.
29. Colonie marine, montane e solari.
30. Refezione scolastica.
31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni.
32. Scuole professionali.
33. Magistratura del Lavoro.
34. Carta della Scuola.

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