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mercoledì 22 aprile 2015

ULTIME: Selezione Blog.

RUBATO UN BOULEDOGUE FRANCESE AD UN ORCHESTRALE DI MILANO

Si accumulano giorno dopo giorno le segnalazioni relative ai furti di cuccioli di razza bouledogue francese, il caso più eclatante di questi giorni riguarda un cane rubato ad un orchestrale mentre stava facendo le prove in un teatro a Milano. Da quanto segnalato al servizio segnalazionireati@libero.it, il cane era stato lasciato nel camerino di un noto teatro milanese, ma al ritorno dalla sessione prove il suo padrone non lo ha più ritrovato, anche in questo caso i sospetti si dirigono verso un allevamento specifico nel bresciano e verso il gruppo che ruota attorno ad un veterinar... altro »

Rassegna Stampa di Martedì 21 aprile 2015.

Giancarlo BertolliniaComunicati Stampa - 9 ore fa
*Ambiente* *IL SOLE 24ORE del 21/04/2015* *CHI INQUINA PAGA, MA LA STORIA NON PESA * *di JACOPO GILIBERTO - pag. 23* *ITALIA OGGI del 21/04/2015* *MODELLO UNICO PER IL FOTOVOLTAICO * *di CINZIA DE STEFANIS - pag. 28* *ITALIA OGGI del 21/04/2015* *BONUS 65% AGLI SCHERMI * *pag. 28* *Professioni* *IL SOLE 24ORE del 21/04/2015* *STUDI, IL FISCO SPINGE IL LEASING * *di GIOVANNI PARENTE - pag. 38* *IL SOLE 24ORE del 21/04/2015* *LE CASSE ALLA SFIDA DEI DIRITTI * *di FEDERICA MICARDI - pag. 39* *IL SOLE 24ORE del 21/04/2015* *DA BOCCIARE L'INASPRIMENTO DELLE ALIQU... altro »

Simona Teodori: un successo che non ci stupisce !

Giancarlo BertolliniaComunicati Stampa - 9 ore fa
Un Libro bellissimo, scritto con mano felice da una esordiente che ci farà pensare anche con i nuovi lavori in cantiere. Da leggere tutto d'un fiato. Giancarlo Bertollini *QUI LA PRESENTAZIONE DI OGGI SU: "IL TEMPO"*. *www.studiostampa.com*

Presentazione del Vostro Ufficio Stampa On-Line !

Giancarlo BertolliniaComunicati Stampa - 9 ore fa
Gentili Signori, Vi inviamo (*con questa pubblicazione*) una breve presentazione del servizio che lo “*Studio Service di G.Bertollini*” desidera portare alla Vostra attenzione. *UFFICIO STAMPA* Siamo specializzati in servizi di “*Ufficio Stampa on-line*” con lanci d’Agenzia e cura in Rete. L'abbattimento dei costi di comunicazione per le PMI e gli Studi Professionali è oggi una realtà. Lo “*Studio Service di G.Bertollini*”, realtà professionale che si occupa di comunicazione integrata e consulenze di marketing, è riuscito a creare l'*Ufficio Stampa On-Line* che è un nuo... altro »
www.studiostampa.com

martedì 14 maggio 2013

Arriva la prima condanna in Italia per istigazione a delinquere a carico del gestore di una pagina Facebook

Arriva in Italia la prima condanna
per i commenti postati su Facebook
Ecco le responsabilità di legge dei gestori dei blog aziendali.
Francesca Vinciarelli - 14 maggio 2013 - Fonte PMI
Arriva la prima condanna in Italia per “istigazione a delinquere e apologia di reato” causata da commenti postati su un blog e a carico del gestore della pagina.
La sentenza risale ad un paio di mesi fa: ad essere condannato, il responsabile della pagina Facebook Cartellopoli (volta a combattere il degrado urbano di Roma), per non aver moderato commenti di utenti che invitavano a compiere reati. 

=> Approfondisci l’uso del Blog Aziendale in Italia

Massima attenzione deve quindi essere prestata ai commenti pubblicati sulla pagina Facebook di cui si è responsabili o gestori.
Le conseguenze non sono infatti indifferente: il Tribunale di Roma ha condannato a ben nove mesi di reclusione il responsabile del sito che si proclama come il “Comitato online contro lo stupro, la svendita e la consegna della città di Roma alla lobby cartellonara”.
Sotto accusa i commenti che invitavano ad agire contro i cartelloni abusivi e ad organizzare iniziative di protesta, ma anche altri contenuti dello stesso tipo presi da altri siti web e linkati nella pagina Facebook, nonostante siano stati postati da terzi, ovviamente anonimi. 

www.studiostampa.com

mercoledì 26 settembre 2012

Diritto informazione digitale. Esiste ancora? Il caso Ruta

di Deborah Bianchi - Fonte ADUC       
Carlo Ruta
Testate on line e registrazione. Chi deve fare cosa? Lo scenario della disciplina normativa in merito al giornalismo web risulta allo stato piuttosto confusa anche se la Cassazione sul Caso Ruta costituisce indubbiamente un faro illuminante.
Per i giornali online non esiste obbligo di registrazione. Di conseguenza non può essere contestato il reato di stampa clandestina. Lo chiarisce la Corte di Cassazione ponendo termine al «caso Ruta» e annullando senza rinvio la sentenza della Corte d'appello di Catania che aveva confermato la condanna inflitta dal tribunale di Modica a Carlo Ruta, direttore del giornale telematico «Accade in Sicilia». Il reato per cui era stato sanzionato è quello, omessa registrazione della pubblicazione, previsto dagli articoli 5 e 16 della legge n. 47 del 1948.
Le motivazioni della Cassazione n. 23230 della Terza sezione penale 10 maggio 2012 (dep. 13 giugno 2012) sono estremamente lineari:
da una parte si osserva che la disciplina sulla stampa cartacea non può essere applicata alla stampa digitale in quanto si tratta di due realtà assolutamente diverse;
dall’altra si osserva che non è ammesso estendere il reato di stampa clandestina al digitale in quanto si tratterebbe di un'interpretazione analogica in senso peggiorativo non consentita dai principi generali dell'ordinamento penale.
Questo significa dunque che non ogni giornale telematico ha l’obbligo di registrazione ma solo quelli che vogliano richiedere delle sovvenzioni economiche previste per l’editoria. In quest’ultimo caso scatta la disciplina della legge n.62 del 2001 che dispone la registrazione. Nel 2003 poi arriva il Decreto Legislativo 70 sui servizi della Società dell’Informazione che rafforza questa disposizione con l’art. 7 secondo cui “la registrazione della testata editoriale telematica è obbligatoria esclusivamente per le attività per le quali i prestatori del servizio intendano avvalersi delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62”. Ai giorni nostri ed esattamente con la legge 16 luglio 2012 n. 103 si torna di nuovo sull’argomento generando un po’ di confusione. Con il buon proposito di stabilire delle “semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni” si ingenera soltanto confusione in un ambito che già non è chiaro di per sé. La legge 103/2012 esenta dall’obbligo della registrazione le testate on line con ricavi annui inferiori a 100.000,00 euro che non abbiano fatto richiesta di provvidenze. Ciò significa implicitamente che la nuova norma introduce un obbligo di registrazione per tutti i quotidiani telematici con ricavi annui superiori ai 100.000,00 euro? 
E che dire dell’iniziativa FIEG “Repertorio Promopress” con cui si stabilisce una licenza a cui aderire se si vogliono utilizzare i contenuti editi dai principali editori di giornali? Coinvolgendo non solo il servizio di rassegna stampa ma anche tutti gli altri contenuti fruiti dai blog, dagli aggregatori di news e da altri servizi appartenenti alla sfera dell’informazione digitale.
Vogliamo ancora parlare delle pensate dei legislatori esteri? Penso al Governo tedesco che ha appena licenziato un disegno di legge per far pagare a Google News il diritto d’autore sui contenuti degli editori germanici. Il legislatore francese ha subito emulato. E se Google decidesse come ha già fatto nel caso dei giornali del Belgio che avevano tentato la stessa cosa, di non indicizzare più chi vuole essere pagato, che succederebbe? 

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 14 gennaio 2011

Il modo giusto per utilizzare la tecnologia in azienda senza intimorire i clienti

La concorrenza è ciò che spinge un’azienda a trovare nuove metodologie per vendere i propri prodotti e servizi. E’ per questo che le organizzazioni si affrettano a promuovere il loro business in cerca di nuovi clienti. Oggi, grazie a Internet dispongono di un potente strumento in grado di offrire un volume immenso di dati ordinati e elaborati.
E’ possibile rivolgersi ai clienti in base alle loro preferenze, simpatie e antipatie. Tuttavia, la tecnologia è utile solo quando è esercitata in modo saggio. Diversamente, un abuso nel campo del marketing, ottiene un risultato contrario. Per usare correttamente la tecnologia, i marketer devono assicurare di:
Non violare la privacy dei clienti. Il telemarketing e le “chiamate a freddo” possono essere strategie di marketing efficaci, ma quando si intromettono nella vita privata dei clienti, possono suscitare la loro ira. Alcuni operatori di marketing non si danno per vinti neanche quando i clienti educatamente gli chiedono di smettere. Le strategie di marketing devono essere incisive ma non invadenti. Devono garantire di raggiungere il cliente attraverso il messaggio giusto, al momento giusto e nel posto giusto. Se la tecnologia non può aiutarvi in questo, allora è inutile come strumento di marketing.
Non molestare o infastidite i clienti. Se avete visto un sito di marketing che utilizza i pop-up per sbattere in faccia il loro messaggio pubblicitario al cliente, beh, immagino che saprete di cosa sto parlando. Molto spesso, i blocchi pop-up non hanno un pulsante di chiusura facile da trovare. Questo aspetto è estremamente irritante, e come se non bastasse, continua a comparire di tanto in tanto, come se non fosse abbastanza fastidioso la prima volta. Tali manovre possono solo fare arrabbiare ancora i clienti e “costringerli” a lasciare il vostro sito/blog.
Non ignorare i clienti esistenti per i nuovi. La maggior parte dei marketers sono colpevoli di questo errore. Utilizzare la tecnologia per raggiungere nuovi clienti dimenticando una base di clientela fedele che non capisce la tecnologia, comporta più danni di quanto possiate immaginare. E così queste aziende finiscono per perdere una cosa sicura (la clientela fidelizzata) nella ricerca di qualcosa che sembra più attraente. La tecnologia nel marketing è utile solo se il cliente comprende e apprezza il suo ruolo.
Non ricorrere a metodi subdoli e immorali. E per finire, i marketers che ricorrono a pratiche disoneste per ingannare i clienti nel tempo dimostreranno di non essere degni della loro attenzione. I vostri trucchi possono convincere pochi clienti, ma la maggioranza scoprirà le vostre astuzie e si terrà alla larga da voi. Inoltre, non ci penseranno due volte a diffondere pessime recensioni sui vostri metodi di lavoro.

NOTA: Questo articolo è una libera interpretazione di The right ways to use technology in marketing.

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