martedì 16 novembre 2010

SINTESI ECONOMIA REGIONE LAZIO

L’economia del Lazio - Aggiornamento congiunturale
Nei primi nove mesi del 2010 l’economia laziale ha mostrato segnali di ripresa rispetto al brusco calo dei primi tre trimestri del 2009, ma i livelli di attività risultano ancora al di sotto di quelli precedenti la crisi.
Nella prima parte dell’anno le esportazioni del Lazio sono tornate a crescere, dopo due semestri consecutivi di calo. L’incremento, superiore a quello nazionale, ha interessato quasi tutti i settori; il contributo più ampio alla crescita è ascrivibile alle esportazioni di articoli farmaceutici. Nell’industria, l’incremento degli ordinativi esteri e della domanda interna si sono riflessi in un aumento del grado di utilizzo degli impianti produttivi. Segnali positivi sull’andamento del fatturato nei primi nove mesi del 2010 emergono anche da un sondaggio condotto dalla Banca d’Italia su un campione di imprese industriali regionali; permane la cautela nei piani di investimento.
Resta debole il mercato immobiliare, con prezzi in flessione; il numero di compravendite e di ristrutturazioni ha registrato una tendenza all’aumento.
Nel corso del 2010 l’occupazione è aumentata. Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione è diminuito, attestandosi all’8,2 per cento, dopo tre trimestri di crescita. Le statistiche relative alla Cassa Integrazione Guadagni evidenziano il permanere di condizioni di difficoltà in alcuni settori di attività economica (meccanica, chimica, minerali non metalliferi); nella prima metà dell’anno il numero di ore autorizzate è aumentato di circa un terzo rispetto allo stesso periodo del 2009.
Alla fine del primo semestre del 2010 i prestiti bancari alla clientela residente nel Lazio registravano una flessione rispetto allo stesso periodo del 2009. L’andamento riflette la contrazione del credito alle imprese, soprattutto a quelle di grandi dimensioni (che hanno fatto ricorso a fonti di finanziamento alternative) e a quelle operanti nel settore dell’energia. Da giugno anche il credito concesso alle piccole e medie imprese risulta in diminuzione. La qualità del credito erogato alle imprese ha mostrato un deterioramento.
Secondo un’indagine condotta dalla Banca d’Italia su un campione di intermediari operanti nella regione la domanda di credito delle imprese tenderebbe ad aumentare nel secondo semestre; dal lato dell’offerta, le banche prevedono un moderato allentamento delle condizioni di erogazione del credito per tutte le categorie di impresa.
I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4,1 per cento nel primo semestre del 2010 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. All’espansione della domanda di credito da parte delle famiglie, rivolta soprattutto al finanziamento per l’acquisto di nuove abitazioni, si è accompagnata una sostanziale stabilità delle politiche di offerta di mutui; le attese per il secondo semestre tendono ad indicare una domanda ancora vivace e un moderato allentamento delle condizioni di offerta.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

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