venerdì 13 giugno 2014
Internet e telefoni ko in tutta Italia per le tempeste solari ?
L’onda d’urto generata dalle tempeste solari delle ultime ore ha provocato disservizi in tutta Italia, con molti disagi nell'accesso ai siti internet e nelle telefonate.
mercoledì 11 giugno 2014
Caos Ucraina e Libia, allarme servizi segreti italiani: solo 6 mesi per metterci al riparo !
Caos in Libia e in Ucraina, approvvigionamenti energetici a rischio. In Libia la produzione di gas e petrolio è in stallo, dopo la guerra a Gheddafi fortemente voluta da Usa e Francia, con l’appoggio di Napolitano. Come se non bastasse, frange estremiste imperversano nel Paese, mentre sulle coste migliaia di immigrati sono in attesa di partire per l’Italia.
I servizi segreti, senza mezzi termini, lanciano l’allarme: “abbiamo sei mesi di tempo per correre ai ripari. Poi in Italia regnerà il caos”. Intanto anche le sedicenti nuove leve della politica (M5S) si occupano di questioni irrilevanti.
Secondo gli analisti dei servizi segreti in Italia sarebbe ancora alto il rischio di attentati di matrice internazionale. A preoccupare, in particolare, è la matrice jihadista che, secondo i servizi, “resta collegata nella sua dimensione ‘domestica’ al cosiddetto jihad individuale, per l’eventualità di un’autonoma attivazione, specie sulla spinta della propaganda qaidista on line, di elementi isolati o microgruppi motivati a colpire la società occidentale ‘dall’interno’”.
In particolare “elementi di rischio potrebbero derivare dal possibile ridispiegamento nel nostro Paese di reduci provenienti dai teatri di jihad, potenzialmente intenzionati ad impiantare filiere radicali o a condurre progetti di attacchi di Europa”. Ma un’altro campo nel quale i servizi effettuano monitoraggio è quello dei flussi migratori e del conseguente rischio che arrivino potenziali terroristi. Tuttavia al momento “non sono emersi significativi elementi di riscontro”.
lunedì 9 giugno 2014
ATTENZIONE ! Batterio pericoloso in pomodorini provenienti dal Marocco
La Repubblica Ceca ha notificato attraverso il Sistema di Allerta Rapido Europeo il ritrovamento di tossine prodotte da Escherichia Coli in pomodori ciliegini, provenienti dal Marocco e importati dalla Francia. Sono venduti anche in Italia. Ma il Ministero tace. Come evitare rischi.
Fonte: AltroConsumo - Articolo Completo QUI !
www.studiostampa.com
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domenica 8 giugno 2014
Mose, arrestata l'eroina della Gabanelli !
Era un dirigente di prima fascia del ministero delle Infrastrutture, con uno stipendio di 149 mila euro l'anno. Divenne magistrato delle acque di Venezia, ingaggiando un braccio di ferro con le imprese del Mose. Siccome lo perse e fu trasferita a Bologna, Maria Giovanna Piva andò a fare la vittima da Milena Gabanelli, che nella puntata di Off the report del 27 maggio 2012, ne fece subito un'eroina, che combatteva contro il governo di Silvio Berlusconi e il ministro Altero Matteoli. L'eroina è stata arrestata per l'inchiesta sul Mose con l'accusa di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio. Avrebbe intascato illegalmente attraverso un falso collaudo oltre 327 mila euro. Somma che aveva già in tasca quando bussò alla Gabanelli. Forse non le bastavano e così stava mandando un messaggio in codice alla cricca del Mose?
venerdì 6 giugno 2014
giovedì 5 giugno 2014
I contributi per l'acquisto di veicoli a Basse Emissioni Complessive (BEC)
Risorse disponibili ed entità dei contributi
Il fondo statale per favorire l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive prevede uno stanziamento (in base alla legge 134/2012, così come modificata dalla legge di stabilità 2013) di 120 milioni di euro per il triennio 2013-2015.
Per il 2014, i fondi a disposizione ammontano a 31,3 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013, per un totale di 63,4 milioni di euro.
Ecco come sono ripartite le risorse:
Per il 2014, i fondi a disposizione ammontano a 31,3 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013, per un totale di 63,4 milioni di euro.
Ecco come sono ripartite le risorse:
- 15% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km.
- 35% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km.
- 50% per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
La ripartizione delle risorse per il 2015 sarà rideterminata in base all’andamento registrato nell’anno precedente, attraverso un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.
Per i veicoli acquistati nel 2014:
- il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 20% del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:
- 5.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
- 4.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 2.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
Per i veicoli acquistati nel 2015:
- il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 15% del costo del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di:
- 3.500€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
- 3.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 1.800€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
- Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
mercoledì 4 giugno 2014
Agenzia delle Entrate - Circolari e Risoluzioni !
Circolare n. 12/E del 23/05/14
Chiarimenti
in tema di “Aiuto alla crescita economica” (ACE) - Articolo 1 del decreto legge
6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre
2011, n. 214 e Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 14 marzo
2012
Circolare n. 11/E del 21/05/14
Questioni
interpretative in materia di IRPEF prospettate dal Coordinamento Nazionale dei
Centri di Assistenza Fiscale e da altri soggetti
Circolare n. 10/E del 14/05/14
Chiarimenti
interpretativi relativi a quesiti posti dalla stampa specializzata
Circolare n. 9/E del 14/05/14
Art.
1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori
dipendenti e assimilati - Ulteriori chiarimenti
Risoluzione n. 57 del 30/05/14
Chiarimenti
in merito allo svolgimento dell’assistenza fiscale per la presentazione della
dichiarazione con il modello 730/2014
Risoluzione n. 56 del 30/05/14
Trattamento
IVA delle attività di riscossione e pagamento di imposte
Risoluzione n. 55 del 29/05/14
Istituzione
di causali per il versamento, tramite modello F24, dei contributi previdenziali
e assistenziali dovuti dagli iscritti all’Ente Nazionale di Previdenza e
Assistenza per i Consulenti del Lavoro - E.N.P.A.C.L.I.
Risoluzione n. 54 del 29/05/14
Istituzione
dei codici tributo per il versamento, tramite modello F24 Accise, dei
contributi previdenziali e assistenziali dovuti dagli iscritti all’Ente
Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica -
E.N.P.A.P.I.
Risoluzione n. 53 del 20/05/14
Indicazione
analitica delle modalità di pagamento del corrispettivo nel caso di pagamenti
rinviati ad un momento successivo rispetto al perfezionamento degli atti di
cessione immobiliare – articolo 35, comma 22, del DL 4 luglio 2006, n. 223
Risoluzione n. 52 del 16/05/14
Consulenza
giuridica – Disciplina IVA delle prestazioni, rese alle imprese assicuratrici,
di gestione degli attivi a copertura delle riserve tecniche poste a garanzia
degli impegni assunti dalle stesse imprese verso gli assicurati
Risoluzione n. 51 del 13/05/14
Istituzione
del codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, delle agevolazioni a
favore delle micro e piccole imprese localizzate nel territorio dei comuni
della provincia di Carbonia-Iglesias, nell'ambito dei programmi di sviluppo e
degli interventi compresi nell'accordo di programma “Piano Sulcis”, da
effettuarsi in riduzione dei versamenti ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241 - Decreto del Ministro dello sviluppo
economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 10 aprile
2013, in attuazione dell’articolo 37, comma 4-bis del decreto-legge 18 ottobre
2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n.
221
Risoluzione n. 50 del 13/05/14
Istituzione
dei codici tributo per il versamento, tramite il modello F24, della quota
dell’imposta sui redditi, dovuta dalle imprese aventi domicilio fiscale fuori
dal territorio della Regione siciliana che in esso possiedono stabilimenti e
impianti, in attuazione dell’articolo 37 dello Statuto speciale della Regione
siciliana, approvato con regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455
Risoluzione n. 49 del 08/05/14
Istituzione
della causale contributo per la riscossione, tramite modello F24, dei
contributi da destinare al finanziamento dell’Ente Bilaterale Confimprese
Italia – CSE dell’artigianato in breve “EBICC ARTIGIANATO”Risoluzione n. 48 del 07/05/14
Istituzione del codice tributo per il recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, mediante il modello di pagamento F24www.studiostampa.com
martedì 3 giugno 2014
lunedì 2 giugno 2014
venerdì 30 maggio 2014
Aggiornamenti Microsoft - Tutto per le PMI !
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LA NASCITA DEI JEANS !
L'inventore dei Jeans non fu Levi Strauss...ma Jacob Davis, un sarto alle dipendenze proprio di Strauss. Sua fu l’idea di utilizzare un tessuto resistente come il denim e rinforzarlo con dei chiodi, ma non poté permettersi di brevettarlo. Quindi, l’idea gli fu rubata.
Probabilmente il tessuto era quello blu usato dai lavoratori del Porto di Genova, detto Blu di Genova, da cui "Blu Jeans".
www.studiostampa.com
Probabilmente il tessuto era quello blu usato dai lavoratori del Porto di Genova, detto Blu di Genova, da cui "Blu Jeans".
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giovedì 29 maggio 2014
Camera approva proposta di legge su divorzio breve.
La legge riduce i tempi dello scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le consensuali. I voti: sì 381, 30 no, 14 astenutia legge riduce i tempi dello scioglimento del matrimonio a 12 mesi in caso di contenzioso e a 6 mesi per le consensuali. I voti: sì 381, 30 no, 14 astenuti.
SCIOGLIMENTO DELLE NOZZE DOPO UN ANNO.
Dopo la votazione finale, dall’Aula, si è levato un applauso. Ecco, in sintesi, le novità del testo.
DIVORZIO BREVE. Stop alla separazione di 3 anni per chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Se la separazione è giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso.
COMUNIONE LEGALE. La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale.
APPLICAZIONE IMMEDIATA. Il «divorzio breve» sarà operativo anche per i procedimenti in corso.
Fonte: Corriere della Sera
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Dopo la votazione finale, dall’Aula, si è levato un applauso. Ecco, in sintesi, le novità del testo.
DIVORZIO BREVE. Stop alla separazione di 3 anni per chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Se la separazione è giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso.
COMUNIONE LEGALE. La comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale.
APPLICAZIONE IMMEDIATA. Il «divorzio breve» sarà operativo anche per i procedimenti in corso.
Fonte: Corriere della Sera
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mercoledì 28 maggio 2014
ADUC: Aggiornamenti e News !
Europa. Chi decide?
Siamo abituati a considerare Il Parlamento Europeo alla stregua di quello nazionale. Non e' cosi'. Visto che questa e' l'Europa degli Stati nazionali, sono quest'ultimi a decidere le priorita' politiche e le principali iniziative attraverso il Consiglio europeo, costituito dai capi di Governo o Stato. Il tema che ha caratterizzato le elezioni europee e' stato quello sull'euro, ovvero dell'economia dell'eurozona. Ovvio che i Paesi che hanno il bilancio pubblico in ordine non vogliono accollarsi i debiti di quelli mediterranei [...]
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14 maggio 2014 13:56
Il problema dell'Italia non era il debito pubblico?
Sono passati ormai più di 30 mesi da quando la follia dei mercati finanziari ha portato molti operatori finanziari (e purtroppo anche molti piccoli investitori) a sbarazzarsi dei titoli di stato italiani temendo un default dell'Italia. Si sosteneva che il debito pubblico italiano fosse eccessivo, insostenibile. Allora il debito pubblico era pari a circa il 120% del PIL (dato del 2011) per circa mille e novecento miliardi di euro. Oggi, a distanza di circa 30 mesi, il debito pubblico è aumentato di circa 200 miliardi di euro a [...]
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13 maggio 2014 17:47
L'Italia delle tangenti e le elezioni europee
Come se fossero tutti cascati da un albero in cui frutti invecchiano in modo inverosimile prima di maturare e piombare in terra, buona parte dei nostri politici hanno fatto “ohhh” quando si sono scoperte le tangenti della Fiera di Milano. Vedremo come si evolvera' la situazione e chissa' se sapremo mai chi ha rubato veramente, chi non se n'e' reso conto, chi e' stato incastrato... insomma proprio com'e' accaduto alle tangentopoli degli anni 1990 e a quelle successive che -per chi non l'avesse ancora capito- ci hanno confermato [...]
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OGGI !
28 maggio 2014 9:27
Stanchezza e apnea nel sonno
Si dice che aprile e' il mese del dolce dormire ma per alcuni la sonnolenza diurna dura tutto l'anno. Da cosa dipende? Gli esperti della FDA americana hanno trovato una delle cause della sonnolenza e relativa irritabilita' [...]
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27 maggio 2014 10:13
Agenzia delle entrate: operazione bis
Siamo abituati a sentire parlare di “operazione bis” rispetto alle promozioni effettuate da una nota catena di supermercati. Lo Stato con il suo braccio esattoriale pare l’abbia presa ad esempio per vessare, ulteriormente, i cittadini. [...]
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martedì 27 maggio 2014
ROMA: LA PRO-LOCO ORGANIZZA UNA FANTASTICA LOTTERIA !
Cliccate per vedere la passata edizione ! |
PARTECIPATE PER POTER VINCERE UNA KIA,
OLTRE AD UN SERIE DI BELLISSIMI PREMI.
I BIGLIETTI COSTANO SOLO 2 EURO E MEZZO.
ACQUISTATELI, ANCHE PER DONARLI,
SOSTERRETE LA STORICA INFIORATA ROMANA
DI LIVELLO INTERNAZIONALE !
Per acquistare chiamate il N° 06.8992.8530
GRAZIE!
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ROMA: RICORDO DEL DRAMMA DEGLI ITALIANI !
Azione dimostrativa “1 MAGGIO, LA FESTA DI CHI?”
rivendicata dai movimento DifendiAMO L’ITALIA
“Oggi, all'alba del 1 maggio, al Gianicolo, nel luogo simbolo dei padri della Patria e del Risorgimento italiano alcuni italiani si sono impiccati. Andrea, Daniele, Luigi, Marcello, Marco, Mario, Matteo sono stati uccisi da questa Italia e dai cancri mortali che la affliggono. Sono gli imprenditori strangolati da Equitalia, gli artigiani soffocati dalle tasse, padri di famiglia che non hanno avuto credito dalle banche, fornitori mai pagati dallo Stato, disoccupati cui il Fiscal Compact ha negato il futuro. Il 1 maggio non è un concerto di radical chic e cantanti da salotto, non deve essere la passarella dei sindacati e dei loro ricatti, ma rappresenti il simbolo di una Nazione che lavora o che vorrebbe lavorare, il ricordo di operai caduti sul lavoro e di imprenditori suicidati dallo Stato. I “garibaldini impiccati” da corde rosse rappresentano una provocazione dal forte impatto, scioccante, tanto quanto lo è la lista di famiglie falcidiate dall'incapacità dello Stato e della politica di offrire risposte adeguate. E quando i fondatori di questa Italia decidono di farla finita in questa maniera, altri italiani hanno il dovere di prenderne il testimone. Per farla risorgere”, è quanto comunica il movimento DifendiAMO L’ITALIA nel rivendicare l’azione dimostrativa.
lunedì 26 maggio 2014
Malgrado l'Europa. Quando l'Italia seppe farsi da sé
di Aldo A. Mola, Il Giornale del Piemonte, 25 Maggio 2014
L' “Europa” non ha mai voluto l'indipendenza, l'unità e la libertà degli italiani. Gli italiani se la sono conquistata con generazioni di patrioti che lottarono contro i dominatori stranieri. L'Italia è nata malgrado l'Europa. E' risorta dal passato perché dopo secoli di servitù rifiutò di essere ancora a noleggio (“Franza e Spagna pur che se magna”), prona agli Asburgo, ai Borbone, alla Germania, agli Inglesi e alle scorrerie dei “turchi”... Gli italiani scoprirono di essere italiani. Vollero esserlo. L' “europeismo” attuale è una menzogna, perché esclude l'immenso spazio della Russia, che è europea non meno (e forse più) di tante plaghe dell'Occidente. Questa Europa rimane vittima della divisione che le venne imposta da Stalin e dagli Stati Uniti d'America. Perciò le attuali istituzioni “europee” sono screditate. L'“Europa” che oggi chiede il voto dei cittadini è meno unita di quanto lo fosse due secoli fa, ai tempi di Napoleone I e di Alessandro I di Russia. E' la peggiore possibile: nessuna politica estera unitaria e quindi nessuna politica militare. Lo vediamo da quanto abbiamo fatto (o non sappiamo fare) dall'Africa centro-settentrionale al Vicino e Medio Oriente. Questi sono i fatti. Oggi sono i cittadini a poter imprimere una svolta. Con il voto.
Veduta dall'alto l'Italia è una piccola parte dell'“aiola che ci fa tanto feroci”. I suoi abitanti ci vivono tanto bene da divenire indifferenti al giudizio che ne danno gli stranieri. Così, però, lasciano che la memoria e l'attualità del loro Paese vengano retrocesse a sipario per le imprese di attori stranieri. E' l'Italia che si sbrana e si espone allo scherno altrui: quella dei manzoniani “polli di... Renzi”.
Ce lo ricorda Frederick C. Schneid in La Campagna franco-piemontese del 1859, poderosa opera pubblicata dall'Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito (*). Secondo gli storici di lingua inglese – oggi dominanti, anche attraverso la divulgazione televisiva e i supporti informatici – l'Ottocento ha avuto due soli eventi dominanti: la Guerra di Secessione negli Stati Uniti e quella franco-germanica del 1870-71. la seconda guerra mondiale. Le vicende europee, inclusa la prima guerra mondiale, suscitano scarso interesse: una babele di Imperi decadenti, stati fantoccio, popoli d'incerto profilo, movimenti ideologici, un caleidoscopio che spazientisce chi cerchi una sintesi elementare.
In quell'ottica rimane del tutto marginale la guerra che nell'aprile-luglio 1859 gettò le basi del regno d'Italia. Secondo i più, fu un conflitto meramente franco-austriaco. Il regno di Sardegna non vi compare affatto o figura solo quale comparsa. Non perché così siano i fatti, ma perché non li abbiamo saputi raccontare, spiegare, valorizzare nella loro esatta portata, a differenza di quanto fecero gli storici e i memorialisti (politici, militari, diplomatici) d'Oltralpe: dal prussiano Helmuth con Moltke allo svizzero Ferdinand Le Comte, al francese César Bazancourt che ne scrissero “a ferro caldo”. La Relazione ufficiale “italiana” comparve mezzo secolo dopo.
Schneid non si lascia invischiare dal mito e dalle ideologie. Fissa i capisaldi per una lettura rigorosa degli eventi. Compresa e messa a frutto la sconfitta nella guerra del 1848-1849, il Regno di Sardegna lavorò sodo a preparare la riscossa: diplomazia, organizzazione del territorio (fondamentale la rete ferroviaria), ricerca di credito bancario e soprattutto ammodernamento dello strumento militare. A differenza di quanto si narra nei manuali, la guerra non fu affatto “improvvisata”. Gli accordi di Plombières tra Camillo Cavour e Napoleone III furono perfezionati con un'imponente sequenza di convenzioni militari e di intese diplomatiche, incluso il trattato segreto franco-russo del 3 marzo 1859, generalmente trascurate dalla storiografia che tace o sottovaluta il ruolo di Vittorio Emanuele II (non solo come persona, ma anche quale Istituzione, la monarchia: interlocutrice unica degli altri sovrani d'Europa) e sopravvaluta invece cospiratori, avventurieri, mestatori.
Dopo il 1849 Vienna continuò ad avere nel Lombardo-Veneto più consensi di quanti ne avesse in Ungheria, Boemia, Polonia... Il fallimento del moto milanese del 1853 lo confermò. Per raggiungere indipendenza e unione (lega degli Stati? federazione? Unificazione?...) l'Italia dunque non poteva “fare da sé”. Schneid documenta la pianificazione e la preparazione della campagna d'Italia. Napoleone III doveva mostrare che la Francia non era più quella sconfitta a Lipsia e a Waterloo (1813-181) ma una potenza capace trasferire in pochi giorni 150.000 uomini nella pianura padana e di battervi l'esercito più potente d'Europa. Non gli occorreva troppo spargimento di sangue. Perciò, a differenza di quanto era avvenuto in tutt'Europa nel 1848-1849, la guerra non venne combattuta nelle città: niente insurrezioni, espugnazioni, barricate. Bastava dimostrare l'efficienza della macchina militare, sia con l'impiego di reparti di élite (trasferiti mesi prima dall'Algeria: dovevano combattere contro soldataglia usa alle peggiori efferatezze), sia con il dominio nella comunicazione e l'impiego dell'artiglieria, decisamente superiore a quella austriaca: come si vide a Montebello e, ancor più, a Magenta e a Solferino.
A San Martino, il 24 giugno 1859, il regno di Sardegna provò che gli italiani sapevano battersi. Avevano il loro progetto. Allarmato dalla mobilitazione del regno di Prussia sul Reno, Napoleone III puntò immediatamente all'armistizio con Francesco Giuseppe d'Asburgo. Cavour non comprese che quell'Italia non poteva fare da sé. L'Europa voleva certezze e poteva averle solo dal monarca e dai militari, compreso Giuseppe Garibaldi che per assumere il comando dei cacciatori delle Alpi aveva indossato la divisa di generale. La pace di Zurigo fu trattata da diplomatici, non da cospiratori.
Contrapposte dai rispettivi interessi le grandi potenze rimasero paralizzate. In quell'incertezza si incuneò l'iniziativa politico-diplomatica-cospirativa che in pochi mesi condusse ai plebisciti del marzo 1860, all'impresa garibaldina del maggio 1860 e all'irruzione di Vittorio Emanuele II nello Stato pontificio e, di seguito, in quello di Francesco II di Borbone, i cui elettori pochi giorni dopo dichiararono di volere “l'Italia una e indivisibile con Vittorio Emanuele re costituzionale e suoi legittimi discendenti”. La “Borbonia Felix” (di cui scrive Renata De Lorenzo, ed. Salerno) aveva concluso il suo corso. Profittando dell'inerzia dell'Europa gli italiani seppero fare e farsi da sé e in mezzo secolo compirono progressi giganteschi. L'Italia si levò di dosso i panni carnevaleschi che per secoli le erano state imposti dai dominatori stranieri e si erse protagonista di storia. grazie soprattutto allo strumento militare. Garibaldi presiedette l'Istituto Nazionale del Tiro a Segno: punto d'incontro tra monarchia, istituzioni e volontariato.
E' importante che a ricordarcelo sia uno storico d'oltre Atlantico come Frederick Schneid in quest'opera dedicata al figlio, Craig, che “ha camminato con lui a Solferino e a San Martino”. Un esempio da imitare.
Aldo A. Mola dal Blog di Luigi Pruneti
(*) Voluta dal Capo dell'Ufficio Storico SME, col. Antonino Zarcone, l'Opera è in lingua inglese e in italiano: a doppio taglio.
Il Giornale del Piemonte 25.05.14 [2.160 Kb]
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L' “Europa” non ha mai voluto l'indipendenza, l'unità e la libertà degli italiani. Gli italiani se la sono conquistata con generazioni di patrioti che lottarono contro i dominatori stranieri. L'Italia è nata malgrado l'Europa. E' risorta dal passato perché dopo secoli di servitù rifiutò di essere ancora a noleggio (“Franza e Spagna pur che se magna”), prona agli Asburgo, ai Borbone, alla Germania, agli Inglesi e alle scorrerie dei “turchi”... Gli italiani scoprirono di essere italiani. Vollero esserlo. L' “europeismo” attuale è una menzogna, perché esclude l'immenso spazio della Russia, che è europea non meno (e forse più) di tante plaghe dell'Occidente. Questa Europa rimane vittima della divisione che le venne imposta da Stalin e dagli Stati Uniti d'America. Perciò le attuali istituzioni “europee” sono screditate. L'“Europa” che oggi chiede il voto dei cittadini è meno unita di quanto lo fosse due secoli fa, ai tempi di Napoleone I e di Alessandro I di Russia. E' la peggiore possibile: nessuna politica estera unitaria e quindi nessuna politica militare. Lo vediamo da quanto abbiamo fatto (o non sappiamo fare) dall'Africa centro-settentrionale al Vicino e Medio Oriente. Questi sono i fatti. Oggi sono i cittadini a poter imprimere una svolta. Con il voto.
Veduta dall'alto l'Italia è una piccola parte dell'“aiola che ci fa tanto feroci”. I suoi abitanti ci vivono tanto bene da divenire indifferenti al giudizio che ne danno gli stranieri. Così, però, lasciano che la memoria e l'attualità del loro Paese vengano retrocesse a sipario per le imprese di attori stranieri. E' l'Italia che si sbrana e si espone allo scherno altrui: quella dei manzoniani “polli di... Renzi”.
Ce lo ricorda Frederick C. Schneid in La Campagna franco-piemontese del 1859, poderosa opera pubblicata dall'Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito (*). Secondo gli storici di lingua inglese – oggi dominanti, anche attraverso la divulgazione televisiva e i supporti informatici – l'Ottocento ha avuto due soli eventi dominanti: la Guerra di Secessione negli Stati Uniti e quella franco-germanica del 1870-71. la seconda guerra mondiale. Le vicende europee, inclusa la prima guerra mondiale, suscitano scarso interesse: una babele di Imperi decadenti, stati fantoccio, popoli d'incerto profilo, movimenti ideologici, un caleidoscopio che spazientisce chi cerchi una sintesi elementare.
In quell'ottica rimane del tutto marginale la guerra che nell'aprile-luglio 1859 gettò le basi del regno d'Italia. Secondo i più, fu un conflitto meramente franco-austriaco. Il regno di Sardegna non vi compare affatto o figura solo quale comparsa. Non perché così siano i fatti, ma perché non li abbiamo saputi raccontare, spiegare, valorizzare nella loro esatta portata, a differenza di quanto fecero gli storici e i memorialisti (politici, militari, diplomatici) d'Oltralpe: dal prussiano Helmuth con Moltke allo svizzero Ferdinand Le Comte, al francese César Bazancourt che ne scrissero “a ferro caldo”. La Relazione ufficiale “italiana” comparve mezzo secolo dopo.
Schneid non si lascia invischiare dal mito e dalle ideologie. Fissa i capisaldi per una lettura rigorosa degli eventi. Compresa e messa a frutto la sconfitta nella guerra del 1848-1849, il Regno di Sardegna lavorò sodo a preparare la riscossa: diplomazia, organizzazione del territorio (fondamentale la rete ferroviaria), ricerca di credito bancario e soprattutto ammodernamento dello strumento militare. A differenza di quanto si narra nei manuali, la guerra non fu affatto “improvvisata”. Gli accordi di Plombières tra Camillo Cavour e Napoleone III furono perfezionati con un'imponente sequenza di convenzioni militari e di intese diplomatiche, incluso il trattato segreto franco-russo del 3 marzo 1859, generalmente trascurate dalla storiografia che tace o sottovaluta il ruolo di Vittorio Emanuele II (non solo come persona, ma anche quale Istituzione, la monarchia: interlocutrice unica degli altri sovrani d'Europa) e sopravvaluta invece cospiratori, avventurieri, mestatori.
Dopo il 1849 Vienna continuò ad avere nel Lombardo-Veneto più consensi di quanti ne avesse in Ungheria, Boemia, Polonia... Il fallimento del moto milanese del 1853 lo confermò. Per raggiungere indipendenza e unione (lega degli Stati? federazione? Unificazione?...) l'Italia dunque non poteva “fare da sé”. Schneid documenta la pianificazione e la preparazione della campagna d'Italia. Napoleone III doveva mostrare che la Francia non era più quella sconfitta a Lipsia e a Waterloo (1813-181) ma una potenza capace trasferire in pochi giorni 150.000 uomini nella pianura padana e di battervi l'esercito più potente d'Europa. Non gli occorreva troppo spargimento di sangue. Perciò, a differenza di quanto era avvenuto in tutt'Europa nel 1848-1849, la guerra non venne combattuta nelle città: niente insurrezioni, espugnazioni, barricate. Bastava dimostrare l'efficienza della macchina militare, sia con l'impiego di reparti di élite (trasferiti mesi prima dall'Algeria: dovevano combattere contro soldataglia usa alle peggiori efferatezze), sia con il dominio nella comunicazione e l'impiego dell'artiglieria, decisamente superiore a quella austriaca: come si vide a Montebello e, ancor più, a Magenta e a Solferino.
A San Martino, il 24 giugno 1859, il regno di Sardegna provò che gli italiani sapevano battersi. Avevano il loro progetto. Allarmato dalla mobilitazione del regno di Prussia sul Reno, Napoleone III puntò immediatamente all'armistizio con Francesco Giuseppe d'Asburgo. Cavour non comprese che quell'Italia non poteva fare da sé. L'Europa voleva certezze e poteva averle solo dal monarca e dai militari, compreso Giuseppe Garibaldi che per assumere il comando dei cacciatori delle Alpi aveva indossato la divisa di generale. La pace di Zurigo fu trattata da diplomatici, non da cospiratori.
Contrapposte dai rispettivi interessi le grandi potenze rimasero paralizzate. In quell'incertezza si incuneò l'iniziativa politico-diplomatica-cospirativa che in pochi mesi condusse ai plebisciti del marzo 1860, all'impresa garibaldina del maggio 1860 e all'irruzione di Vittorio Emanuele II nello Stato pontificio e, di seguito, in quello di Francesco II di Borbone, i cui elettori pochi giorni dopo dichiararono di volere “l'Italia una e indivisibile con Vittorio Emanuele re costituzionale e suoi legittimi discendenti”. La “Borbonia Felix” (di cui scrive Renata De Lorenzo, ed. Salerno) aveva concluso il suo corso. Profittando dell'inerzia dell'Europa gli italiani seppero fare e farsi da sé e in mezzo secolo compirono progressi giganteschi. L'Italia si levò di dosso i panni carnevaleschi che per secoli le erano state imposti dai dominatori stranieri e si erse protagonista di storia. grazie soprattutto allo strumento militare. Garibaldi presiedette l'Istituto Nazionale del Tiro a Segno: punto d'incontro tra monarchia, istituzioni e volontariato.
E' importante che a ricordarcelo sia uno storico d'oltre Atlantico come Frederick Schneid in quest'opera dedicata al figlio, Craig, che “ha camminato con lui a Solferino e a San Martino”. Un esempio da imitare.
Aldo A. Mola dal Blog di Luigi Pruneti
(*) Voluta dal Capo dell'Ufficio Storico SME, col. Antonino Zarcone, l'Opera è in lingua inglese e in italiano: a doppio taglio.
Il Giornale del Piemonte 25.05.14 [2.160 Kb]
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giovedì 22 maggio 2014
FORUM PA 2014 - Dal 27 al 29 maggio 2014 a Roma | Palazzo dei Congressi - EUR
29 MAGGIO Da non perdere a FORUM PA 2014Uber, tassisti e non solo: a #FPA14 il ruolo della PA nella
sharing economy che avanza. Con la protesta dei tassisti
milanesi
contro Uber Pop dei giorni scorsi, il servizio di carsharing peer to peer appena lanciato dalla startup californiana, la sharing economy ci è letteralmente esplosa tra le mani. Apriamo la terza giornata di FORUM PA 2014 con conferenza internazionale dedicata al rapporto tra PA ed economia collaborativa. |
29 MAGGIO La redazione segnala
Openbilanci: i conti aperti dei Comuni Italiani
#FPA14.
Vi è mai capitato di vedere il bilancio di un Comune? Non è proprio un sistema che si preoccupi di essere comprensibile. A #FPA14 presentiamo un nuovo modo di interpretare il bilancio: scopriremo Open bilanci.
8° Forum Nazionale Patrimoni Pubblici:
le "practice degli Enti Pubblici". Promosso da Patrimoni PA net, il laboratorio fondato da FORUM PA e TEROTEC l'evento è occasione verranno presentate le esperienze concorrenti al "Premio Best Practice Patrimoni Pubblici 2014".
Partecipazione civica in diretta, diventa
Supercittadino
o Supercittadina subito! Con l’aiuto di cittadini attivi, degli amministratori del gruppo trasparenza siti web pa verrà mostrato quali informazioni, dati e documenti dovresti trovare nel sito web della tua PA.
Disegnare le politiche pubbliche con la città come
bene comune.
Ciò che appare stridente è la distanza tra ciò che è guidato dall'amministrazione e ciò che è guidato dalle comunità: i cittadini prendono parte alla governance, ma non hanno fiducia nel governo. Molti servizi sono garantiti dall'attivismo dei cittadini con progetti collaborativi dalle forme inaspettate.
FPA14, il 29 maggio all'insegna della trasparenza
con Formez PA. Trasparenza comunicativa, servizi al cittadino, Open data, valutazione e gestione delle performance, anticorruzione: saranno questi i temi chiave della partecipazione di Formez PA al programma di convegni del 29 maggio. |
martedì 20 maggio 2014
Magdi Cristiano Allam: Denuncio Napolitano per alto tradimento: la sua responsabilità nel golpe finanziario che fece fuori Berlusconi
Articolo Completo QUI ! |
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CI PERVIENE QUESTO APPELLO DISPERATO (del quale non siamo in grado di accertarne l'autenticità). CHI PUÒ' FACCIA QUALCOSA, NON RIMANIAMO INDIFFERENTI !
17 MAGGIO - Buongiorno, scrivo anche a VOI PER AVERE RISPOSTE E AIUTO, per quanto di seguito scritto, IL 15/05/2014 un assessore comunale mi ha detto che alle famiglie, le quali avevano occupato delle case di proprietà di enti privati, il Comune di Roma ha assegnato degli alloggi addirittura villette a schiera ed io che sono disperato??? (documenti disponibili), solo risposte evasive, sono veramente esausto e, come più volte già detto, pronto ad uccidermi al Campidoglio. Vi prego di rispondermi o di darmi un appuntamento personale magari col Sindaco in persona.
QUANTO DA ME SCRITTO A TUTTI, COME AL SINDACO MARINO AL DOTT. TOPPOLI ROBERTO, ALL'ASSESSORE ADDETTA AI SERVIZI SOCIALI DEL MUNICIPIO, ALLA PRESIDENTE DEL MUNICIPIO SUSANA FANTINO E TANTI, TANTI ALTRI, ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. HO SCRITTO: NON LO SAPEVO, MA UN MIO AMICO CONSIGLIERE AL VII MUNICIPIO (CINECITTA’) , MI HA CONFIDATO CHE A TUTTI I MUNICIPI DI ROMA PER LE FESTE NATALIZIE TUTTE LE PRESIDENZE HANNO RICEVUTO DAL COMUNE DI ROMA BEN 40000 EURO COME SONO STATI SPESI QUESTI SOLDI ???
MI HA DETTO CHE AL VII MUNICIPIO CINECITTA’ LA PRESIDENTE SUSI FANTINO HA COMPRATO UN ALBERO DI NATALE DI CIRCA 1,5 METRI CHIAMATO ALBERO ECOLOGICO PER UNA CIFRA DI BEN 7000,00 EURO E IL RESTO ??? INOLTRE MI HA DETTO DI UNO ZINGARO CHE SOSTA SPESSO NON LONTANO DA DOVE IO ABITO, CHE HA 7 FIGLI I QUALI NON SONO STATI DA LUI RICONOSCIUTI. IN QUESTO MODO LA SUA COMPAGNA RISULTA RAGAZZA MADRE E PERCEPISCE MENSILMENTE 300,00 EURO PER OGNI FIGLIO, QUESTO SIGNIFICA CHE PRENDE 2100,00 AL MESE E CHE VIVENDO IN UN CAMPER PRESTO AVRA’ LA CASA POPOLARE.
DI TUTTO QUESTO CHI MI RISPONDE ???
Roberto ILLIANO 340.5121.052
P.S.
CONFERMA DEI 40000 EURO DATI A TUTTI I MUNICIPI PER LE FESTE NATALIZIE.
LEGGETE COSA MI DETTO LA CONSIGLIERE Monica Lozzi, Portavoce Consigliere M5S del Municipio VII "L’albero è costato 3900 euro non 7000 ma sempre troppo. Abbiamo già fatto la commissione controllo e garanzia. I 40000 sono stati spesi per alberi di natale, bande natalizie e fuochi di artificio purtroppo a questo erano stati destinati dal Comune". Comunque le abbiamo fatto pesare il fatto che avrebbero potuto destinarli ad altro.
DA UN ANNO CHE VADO IN GIRO PARLANDO E SPIEGANDO LE MIE ENORMI DIFFICOLTA’ ( DAL SINDACO AI VARI ASSESSORI ) CHE SCRIVO E-MAIL, FAX E R/R A TUTTI MA IL NULLA PIU’ ASSOLUTO ORA BASTA DA QUI A POCHI GIORNI PRENDERO’ DELLA MORFINA PER PERMETTERMI DI NON SENTIRE TROPPO DOLORE PER RAGGIUNGERE IL CAMPIDOGLIO E SE NON RIUSCIRO’ PER L’ENNESIMA VOLA A PARLARE CON IL SINDACO ED OTTENERE QUANTO E’ NEI MIEI DIRITTI IO MI TAGLIERO' LA GOLA.
VI PREGO NON FATEMI ARRIVARE A QUESTO.
Roberto ILLIANO 340.5121.052
Dalla Pagina di Roberto Boffi
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QUANTO DA ME SCRITTO A TUTTI, COME AL SINDACO MARINO AL DOTT. TOPPOLI ROBERTO, ALL'ASSESSORE ADDETTA AI SERVIZI SOCIALI DEL MUNICIPIO, ALLA PRESIDENTE DEL MUNICIPIO SUSANA FANTINO E TANTI, TANTI ALTRI, ANCHE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. HO SCRITTO: NON LO SAPEVO, MA UN MIO AMICO CONSIGLIERE AL VII MUNICIPIO (CINECITTA’) , MI HA CONFIDATO CHE A TUTTI I MUNICIPI DI ROMA PER LE FESTE NATALIZIE TUTTE LE PRESIDENZE HANNO RICEVUTO DAL COMUNE DI ROMA BEN 40000 EURO COME SONO STATI SPESI QUESTI SOLDI ???
MI HA DETTO CHE AL VII MUNICIPIO CINECITTA’ LA PRESIDENTE SUSI FANTINO HA COMPRATO UN ALBERO DI NATALE DI CIRCA 1,5 METRI CHIAMATO ALBERO ECOLOGICO PER UNA CIFRA DI BEN 7000,00 EURO E IL RESTO ??? INOLTRE MI HA DETTO DI UNO ZINGARO CHE SOSTA SPESSO NON LONTANO DA DOVE IO ABITO, CHE HA 7 FIGLI I QUALI NON SONO STATI DA LUI RICONOSCIUTI. IN QUESTO MODO LA SUA COMPAGNA RISULTA RAGAZZA MADRE E PERCEPISCE MENSILMENTE 300,00 EURO PER OGNI FIGLIO, QUESTO SIGNIFICA CHE PRENDE 2100,00 AL MESE E CHE VIVENDO IN UN CAMPER PRESTO AVRA’ LA CASA POPOLARE.
DI TUTTO QUESTO CHI MI RISPONDE ???
Roberto ILLIANO 340.5121.052
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CONFERMA DEI 40000 EURO DATI A TUTTI I MUNICIPI PER LE FESTE NATALIZIE.
LEGGETE COSA MI DETTO LA CONSIGLIERE Monica Lozzi, Portavoce Consigliere M5S del Municipio VII "L’albero è costato 3900 euro non 7000 ma sempre troppo. Abbiamo già fatto la commissione controllo e garanzia. I 40000 sono stati spesi per alberi di natale, bande natalizie e fuochi di artificio purtroppo a questo erano stati destinati dal Comune". Comunque le abbiamo fatto pesare il fatto che avrebbero potuto destinarli ad altro.
DA UN ANNO CHE VADO IN GIRO PARLANDO E SPIEGANDO LE MIE ENORMI DIFFICOLTA’ ( DAL SINDACO AI VARI ASSESSORI ) CHE SCRIVO E-MAIL, FAX E R/R A TUTTI MA IL NULLA PIU’ ASSOLUTO ORA BASTA DA QUI A POCHI GIORNI PRENDERO’ DELLA MORFINA PER PERMETTERMI DI NON SENTIRE TROPPO DOLORE PER RAGGIUNGERE IL CAMPIDOGLIO E SE NON RIUSCIRO’ PER L’ENNESIMA VOLA A PARLARE CON IL SINDACO ED OTTENERE QUANTO E’ NEI MIEI DIRITTI IO MI TAGLIERO' LA GOLA.
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