mercoledì 30 maggio 2012

Libertà, Giustizia, Censura !


 Ecco perché la libertà di pensiero va ... liberata ! 
( Fonte ADUC )
Diffamazione
calunnia
apologia di delitto
apologia del Fascismo
vilipendio del Presidente della Repubblica
vilipendio di capo di Stato estero
vilipendio delle Camere
vilipendio del sentimento religioso
istigazione a delinquere
associazione a delinquere
stampa clandestina
ecc. ecc. ecc.
Questi e altri i reati d'opinione, commessi con l'espressione del pensiero. Retaggio di regimi autoritari, codificati in Italia durante il ventennio fascista, i reati d'opinione continuano oggi a limitare uno dei fondamenti della democrazia: la libertà di espressione.
LA COSTITUZIONE recita al primo comma dell'articolo 21: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". Questo principio è però disatteso con procedimenti penali per reati d'opinione. L'Italia risulta al 49mo posto nel mondo per grado di libertà di stampa secondo il Press Freedom Index di Reporters sans frontièrs.
Il rapporto annuale di Freedom House ha declassato la stampa italiana da "libera" a "semi-libera".
Frutto non solo del nostro anomalo assetto proprietario dei media, ma del numero di giornalisti denunciati, perquisiti e anche arrestati per diffamazione o altri reati d'opinione.
L'IMPATTO NEGATIVO dei reati d'opinione si fa sentire soprattutto sul Web. L'oscuramento di forum e blog, o di interi siti per la presenza anche di un solo commento ritenuto offensivo, è abituale. Così come sono diversi i tentativi di limitare Internet: niente blog se non sei iscritto all'ordine/corporazione dei giornalisti e niente iscrizione all'ordine senza laurea.
L'ADUC E' IMPEGNATA nella difesa della libertà di espressione, anche di chi esprime idee per noi raccapriccianti. In una società libera si deve convincere non reprimere.
Grazie ad una nostra iniziativa giudiziaria, i blogger sono piu' protetti contro le condanne per i reati d'opinione commessi da chi interviene sui loro blog.
C'E' MOLTA STRADA DA FARE: 
- abolizione dei reati d'opinione,
- abolizione dell'ordine dei giornalisti,
- abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria,
- privatizzazione e liberazione della Rai dall'occupazione partitica,
- norme antitrust sulla proprietà dei mezzi di informazione.

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 24 maggio 2012

Euro e Fallimenti !


E’ NATO IL COMITATO SPONTANEO DI ITALIANI INFEROCITI SU FACEBOOK https://www.facebook.com/events/305349009551256/
PETIZIONE !  Usciamo dall'euro. NO domani, ADESSO, TORNIAMO ALLA LIRA ! http://www.firmiamo.it/usciamo-dall-euro--no-domani--adesso--torniamo-alla-lira--/list
"La gente e' stanca ed ha capito, prima ancora dei Dirigenti, eletti o non, di questo Paese, che bisogna intervenire subito, prima della catastrofe. Per questo abbiamo spontaneamente lanciato l'idea di raccogliere le firme per tornare alla Lira e le adesioni, a quanto pare, sono davvero sorprendenti". Lo afferma l'avvocato penalista del Foro di Catania, Giuseppe Lipera che aggiunge: "C'e' poco da discutere: a oltre 10 anni dall'introduzione dell'euro, che gli italiani hanno dovuto subire come un popolo schiavizzato da un tiranno, l'amara realta' e' sotto gli occhi di tutti e per usare un linguaggio semplice, che può capire sia il lattaio che lo studioso, il risultato oggettivo e' stato solo il raddoppio dei prezzi che ha impoverito tutti". 
Per il penalista "l'economia nazionale e' in crisi e la disoccupazione avanza. Purtroppo chi lo aveva previsto, vedi un saggio economista come il grande Antonio Martino, e' stato ingiustamente ed inopinatamente isolato tant'è' che ha fatto la fine di Cassandra". "Perché -osserva Lipera- nessuno parla di Guido Tabellini, rettore della Bocconi, che sul Sole 24 ore ha scritto 'bisogna ammettere che abbiamo sbagliato'? Peraltro mi vuole spiegare qualcuno cosa hanno in comune i popoli europei? Ora -conclude l'avvocato penalista- quel che veramente non si comprende e' il pensiero di coloro che dicono che tornare indietro sia pericoloso: a me pare un dogma di fede che nessuno mi sa ancora spiegare". 

mercoledì 23 maggio 2012

Mafia, Confische e Rinascita !


Due minuti soli per metterVi al corrente di alcune importanti iniziative di Libera di Don Ciotti, che sicuramente molti di voi già conoscono e sostengono.
Oggi apre La bottega dei sapori e dei saperi della legalità "Pio La Torre" in via dei Prefetti 23 a Roma. La bottega mette in vendita i prodotti coltivati sui terreni confiscati alle mafie. Potrete trovare oltre a dell'ottimo vino (provato personalmente) anche tutti i frutti del lavoro, del coraggio e della passione dei ragazzi della cooperative che ogni giorno lavorano le terre che appartenevano alle mafie.
Il 2 giugno Napolitano offrirà agli ospiti i prodotti delle terre confiscate ai boss. Ci saranno le maglie siciliane e i paccheri di Gragnano, il cous cous, il pesto di peperoncini e le melanzane a filetti della Piana di Gioia Tauro, i legumi di Piana degli Albanesi, le mozzarelle delle terre di don Peppe Diana, i tarallini e le friselle Pugliesi, le torte con la composta di limoni di Sicilia. 
(Articolo pubblicato su Repubblica del 18 maggio 2012 a firma di Alessandra Ziniti.)
... Un buon motivo per brindare!....

sabato 19 maggio 2012

Roma, Municipio XVII e Rione Prati !


MUNICIPI: SCHIUMA(MPI), PRATI E' CITTA' STORICA, SI ACCORPI CON PRIMO.
"Si leggono varie proposte, speriamo fantasiose, è bene ribadire un concetto:
il Municipio 17 parte della 'citta' storica': se quindi si dovesse procedere con la politica degli accorpamenti 'di massa', non si potra' che ricomprenderlo nel Municipio Roma 1. In caso contrario faremo le barricate insieme ai residenti".
Lo dichiara Fabio Sabbatani Schiuma, coordinatore regionale del 'Movimento per l'Italia', per il quale "sarebbe opportuno coinvolgere maggiormente eletti sui territori e associazioni di zona, prima di decidere".
Stemma Rione Prati
"Il Municipio 17 - continua Schiuma - è il quadrante di Roma piu' attraversato dai romani e i servizi che fornisce, dalla pulizia alla manutenzione delle strade, devono anche tener conto dell'enorme flusso turistico che visita il patrimonio monumentale presente sul territorio. Andrebbe comunque mantenuto un ufficio decentrato 'oltretevere' viste le attuali limitazioni all'accesso nel centro storico inapplicabili in Prati e la numerosa presenza di popolazione anziana.
Se si volesse procedere - conclude Schiuma - con il bisturi, cosa che creerebbe pero' troppa confusione, chi conosce il territorio sa che gli accorpamenti 'naturali' per le caratteristiche urbane, sarebbero con i singoli municipi adiacenti: la direttrice di Prati e Borgo con il primo, quella di Trionfale con il 18 e con il 19 e quella di Delle Vittorie con il 20, ossia piu' o meno quelle dei vecchi collegi delle elezioni provinciali".
di Fabio Sabbatani Schiuma

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

mercoledì 16 maggio 2012

Marchi e Brevetti in Italia !


Brevetti e Marchi Made in Italy: l'analisi Unioncamere degli ultimi 12 anni della creatività nazionale. Siamo tra i leader in Europa, anche se ancora si preferiscono i depositi nazionali. 


L’innovazione e la creatività sono Made in Italy, secondo l’ultima analisi dell’Osservatorio di Unioncamere sui Brevetti e Marchi comunitari registrati nel periodo 1999-2010. Il nostro Paese in quanto a numero di Brevetti è infatti fra i leader d’Europa, dove l’Italia spicca con un ottimo quinto posto. Un estro che chiede di essere tutelato in Europa attraverso la Registrazione del Marchio Comunitario.
Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, «il sostegno che il sistema camerale fornisce alle imprese, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo economico, affinché tutelino le proprie invenzioni e il proprio brand sia a livello comunitario che internazionale deriva dalla constatazione che il deposito di Brevetti e Marchi è fondamentale per proteggere la creatività ed il genio italiano nel mondo contro le azioni di contraffazione che procurano un grave danno all’economia nazionale sia in termini di riduzione della competitività delle imprese, sia di sicurezza, sia di mancate entrate fiscali». 

martedì 15 maggio 2012

UNA GIUSTIZIA GIUSTA


Leggiamo sull'Agenzia stampa Adnkronos, le dichiarazioni della figlia di Enzo Tortora, Silvia. Restiamo sconcertate dalla freddezza e dal tono delle suddette dichiarazioni. ''Celebriamo di meno e facciamo di più''. Silvia Tortora spiega così all'Adnkronos la sua posizione sulle iniziative previste per il prossimo 18 maggio, anniversario della morte del padre, tacciando la nostra Associazione come un’associazione alla ricerca di pubblicità. Non vogliamo cogliere la provocazione, ricordando che non rispondere alle provocazioni è prerogativa delle persone sagge. La nostra associazione schierata da sempre nella lotta per la legalità, nella lotta per ripristinare quella giustizia GIUSTA, ricorda Tortora, quale vittima della malagiustizia, chiedendosi, a distanza di 27 anni come sia potuto accadere quello che è accaduto. Tortora era un uomo mite, sereno, un gran signore, di cultura liberale, educato, onesto. Accusato da un pentito di spacciare droga, senza un riscontro, senza una prova, da incensurato, lo arrestarono dinanzi ad una folla di fotoreporter, cineoperatori e giornalisti, miseramente avvertiti. Un orrore! Per dirla con le stesse parole di Enzo Tortora. Da quel giorno iniziò il suo calvario. La sua è stata un’esperienza tremenda, assurda per come si è realizzata, e ancora oggi inaccettabile. Per questo chiediamo di non dimenticare. Se alla Sig.ra Silvia Tortora non piace la nostra iniziativa, non è un nostro problema, ma della sua coscienza si! Lavoriamo sulle ingiustizie non possiamo farci nulla, Enzo Tortora era un uomo pubblico e come tale va ricordato ed insieme a lui vanno commemorate tutte le vittime di ingiustizia di cui lui è il simbolo! Non lo facciamo di certo per farci pubblicità non ne abbiamo bisogno. (Barbara Cerusico)

lunedì 14 maggio 2012

EQUITALIA TI ODIO? QUANDO LO STATO E’ ARROGANTE E LADRO


AGENPRESS -  Equitalia e' nel mirino di alcuni gesti inconsulti di contribuenti, su se stessi e verso gli altri. Quelli che si fanno male da soli con i suicidi e quelli che pensano che una bombetta possa servire a far meglio comprendere la saturazione della sopportazione.
Sui suicidi umanamente ci turbiamo, mentre riteniamo stupidi e improduttivi gli atti di violenza contro le cose. Il turbamento umano e' anche politico, poiché e' innegabile che la causa che possa aver influito sulla decisione del singolo ha comunque radici di politica economica, e se una politica -anche se fosse considerata la migliore possibile- porta qualcuno a decidere di privarsi della vita, vuol dire che non va bene: la politica deve sempre offrire “chance”, a chiunque, foss'anche il più incallito delinquente. Se ciò non accade vuol dire o che queste “chance” non ci sono o che gli addetti non riescono a comunicarle a chi ne ha necessità. Se chi ci governa ha uno spiccato senso dello Stato, al primo segnale del genere deve subito agire, o rimediando alla mancanza di questa “chance” o cambiando chi e cosa non e' in grado di comunicare.
Per ora non accade nulla, pero'!! Un nulla terribile che fra breve avrà conseguenze ancora più disastrose. Con la chiusura di Equitalia a fine anno e il passaggio delle competenze per la riscossione ai Comuni, questi ultimi, sicuramente piu' vicini ai cittadini che non i marmorei funzionari di Attilio Befera *, saranno più facile e diffuso bersaglio rispetto agli attuali uffici di Equitalia.
O c'e' qualche incapace bizzarro che creda sia sufficiente la repressione, nonché la difesa armata (a quando l'Esercito, da impegnare come si fa in Afghanistan...), degli “obiettivi sensibili” per scoraggiare malintenzionati?
Eppure la soluzione e' semplice, e ci sono anche diversi progetti di legge in Parlamento che vanno in questo senso. Perché le imposte non pagate devono raddoppiare e perché su di esse devono gravare interessi del 10% ogni sei mesi? Tutti soldi che vanno a quello Stato che per prassi normale, e senza particolari aggravi, non rimborsa il dovuto nei termini (vedi Iva), e chi riesce ad ottenere qualcosa ci arriva solo dopo aver mobilitato mezzo mondo (1).
Sarebbe una decisione che farebbe la differenza tra uno Stato arrogante e vessatore e uno Stato ordinatore. Perché non si procede?

* Presidente di Equitalia, nonché direttore dell'Agenzia delle Entrate
(1) oltre l'esempio dell'Iva che in questi giorni sembra che lo Stato faccia un piacere perche' dovrebbe cominciare a rimborsare una parte di debiti atavici, ci sono anche le piccole e apparentemente insignificanti vessazioni quotidiane. Un esempio fiorentino: sono migliaia i cittadini che fanno ricorso e vincono contro le multe degli autovelox illeciti, e il giudice spesso condanna il Comune anche al rimborso di quei 37 euro di contributo unificato che il ricorrente ha dovuto pagare per usufruire dei servizi del giudice di pace. La legge dice che le sentenze vanno onorate entro 30 giorni, ma il Comune di Firenze non lo fa mai, se non, scaduti i 30 giorni, si vede arrivare una raccomandata A/R da parte di chi ne ha diritto, e solo con le minacce di una causa in merito, si decide a rimborsare.... bell'esempio....

Vincenzo Donvito, Presidente Aduc

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

sabato 12 maggio 2012

Ruta: "E' la fine di un incubo".

Svolta in Cassazione dopo 7 anni: 
il Blog non è stampa clandestina. 


SI CONCLUDE LA BATTAGLIA DEL BLOGGER 
CONDANNATO IN PRIMO E SECONDO GRADO 
(Fonte La Stampa)


IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Gestione separata INPS: chiarimenti su rivalsa al 4% per Professionisti.



Rivalsa al 4% opzionale per tutti i professionisti con Gestione separata ma il pagamento dei contributi è un obbligo, anche per gli autonomi che appartengono a uno studio associato: i chiarimenti INPS.

A fronte dei dubbi sulla corretta applicazione della maggiorazione del 4%, ovvero la rivalsa (articolo 1 comma 212 della legge 23.12.1996 n. 662) per gli iscritti alla Gestione separata, l’INPS ha fornito chiarimenti con il messaggio n. 7751. La principale precisazione sulla rivalsa al 4% in caso di Gestione previdenziale separata riguarda i professionisti che appartengono ad uno studio associato. Fondamentalmente, il professionista membro di uno studio associato ha diritto alla rivalsa del contributo INPS nella misura del 4% dei compensi lordi, «ma rimane contemporaneamente unico soggetto obbligato al pagamento della propria contribuzione alla gestione, a prescindere dal fatto che il cliente paghi o meno la rivalsa», si legge nel messaggio. 
Il chiarimento riguarda quindi l’addebito al 4% dei compensi lordi da parte dei soggetti esercenti per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo anche in forma associata, che «sono obbligati al versamento del contributo dovuto alla Gestione separata commisurato ai redditi netti risultanti dalla dichiarazione annuale resa ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dagli accertamenti definitivi».
I professionisti autonomi possono quindi addebitare ai committenti la rivalsa al 4% del contributo INPS ma la maggiorazione addebitata in fattura ed acquisita a titolo definitivo, precisa l’INPS, rappresenta un’opzione non un obbligo. In questo senso la rivalsa costituisce «oggetto di mero rapporto interno tra cliente e professionista, il quale è l’unico soggetto obbligato al pagamento dei contributi nei confronti dell’INPS, anche se facente parte di studio associato». L’INPS ricorda poi che la rivalsa al 4% riguarda tutti professionisti, senza distinzioni di aliquota contributiva, sia iscritti alla Gestione Separata, che ad altra Cassa professionale autonoma, o titolari di trattamento pensionistico. Ai fini del calcolo, la rivalsa fa riferimento ai compensi lordi e, a differenza di quanto avviene per il reddito netto di lavoro autonomo, per la sua applicazione non è previsto un massimale.
Fonte: INPS – Messaggio n. 7751

Salone del Libro chiude in Negativo !


(AGENPARL) - Chiude con il segno meno il 2011 del mondo del libro. E apre con un segno ancor più negativo nel periodo 1 gennaio - 24 marzo 2012, pur risentendo meno del contesto di crisi degli altri consumi. Sono questi gli elementi più immediati che emergono dall’indagine NielsenBookScan presentata stamattina al Salone internazionale del Libro di Torino nell’ambito del Convegno dell’Associazione Italiana Editori “La tempesta perfetta. Editori e canali di vendita di fronte a riduzione dei consumi e cambiamenti tecnologici”.
Il 2011 chiude con un -3,5% a valore sull’anno precedente: il mercato trade del libro (librerie, librerie online con esclusione di Amazon, Gdo) vale a fine 2011 secondo NielsenBookScan 1.398milioni di euro, contro i 1.448milioni del 2010. I canali 2011: il libro si compera prima di tutto nelle catene, l’online pesa per il 7%: nel 2011 il primo canale di vendita del libro è stata la libreria di catena (per il 40,3%), poi la libreria indipendente (il 36,9%), la grande distribuzione (che pesa per il 15,6%) e le librerie online (pesano per il 7,2%). I generi 2011: solo il settore dell’editoria ragazzi chiude con un +2,8%. Stabile la non fiction pratica: l’unico settore a chiudere in positivo è quello dell’editoria per ragazzi, stabile la non fiction pratica (guide, cucina, tempo libero). Ne risente la fiction (la narrativa segna infatti -3,2%). Cosa “funziona” online? Narrativa, editoria professionale e saggistica: è la narrativa, quella che si acquista di più nei canali online, pur “pesando” meno sull’online rispetto al totale del mercato (32,2% rispetto al 36,7%). Così si cerca online quindi? Editoria professionale (la cosiddetta non fiction specialistica, che pesa per il 26,5%) e saggistica (la cosiddetta non fiction generale, che pesa per il 21,7%). E il 2012? Si acuisce il momento difficile: -11,8% a valore: nel periodo 1 gennaio - 24 marzo NielsenBookScan evidenzia un pesante segno negativo, sia sul fatturato trade (-11,8%, pari a 276milioni di euro; era 313milioni di euro lo scorso anno), sia nel numero di copie vendute (-10,8%, pari a 21,1milioni di copie; erano 23,7milioni di copie nel 2011). Questo nonostante lo sforzo competitivo degli editori che ha portato a una diminuzione (tra ottobre 2011 e febbraio 2012) del prezzo medio di vendita dei libri attorno al 7%. Il 2012 per canale: a valore ne risentono librerie di catena e librerie online: nel periodo considerato sono le catene a segnare il maggior valore negativo in termini di fatturato (-12,8% sullo stesso periodo dello scorso anno), seguite dalle librerie online (-12,4%) e dalla Gdo (-11,7%). La libreria indipendente segna il -10,6% rispetto allo scorso anno. Il 2012 per genere: a sorpresa forte calo della saggistica e delle guide: è la cosiddetta non fiction generale (la saggistica) a segnare il calo maggiore nel 2012 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un -18,9%, seguita dalla non fiction pratica (le guide, cucina, viaggi…- 11,5%) e dalla fiction (-10%). Una curiosità: anche il settore ragazzi, per la prima volta da anni, risente di questo trend (-8,5%). Il commento -“I numeri dicono tutto - ha commentato il presidente di AIE Marco Polillo -. Il mercato italiano tradizionalmente ha degli scostamenti positivi e negativi molto contenuti. Il -12% del primo trimestre è un dato molto pesante anche se abbiamo delle prime indicazioni che il mese di aprile ha avuto una forte ripresa. Occorre cercare in fretta tutti insieme delle soluzioni per ritornare a una situazione di ripresa e mi auguro che il mondo politico, che in passato si è sempre mostrato abbastanza indifferente ai problemi del libro, prenda finalmente atto della situazione e intervenga in maniera concreta come viene fatto nel resto dell'Europa”. Il messaggio del Sottosegretario Peluffo -“Sono fortemente convinto che il libro di carta non morirà mai. Sarà affiancato dall’e-book ma continuerà ad esercitare la sua funzione culturale e sociale - ha sottolineato in un messaggio il sottosegretario all'Editoria Paolo Peluffo, letto dal presidente Polillo -. L'Italia non potrà uscire dalla crisi dell'economia senza un'azione potente di promozione della lettura e della conoscenza. Proprio per questo abbiamo deciso che quella sulla lettura e sul libro sia una delle campagne strategiche del governo, che proseguiremo fino alla fine dell'anno scegliendo un messaggio forte: “Vai oltre. Più leggi più sai leggere la realtà'”.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 11 maggio 2012

Manifestazione Sede RAI !


L'associazione "Donne per la sicurezza onlus" prosegue la battaglia a sostegno del caso di Federica Puma, la mamma che con il suo viso nobile e fiero, è tristemente conosciuta sul web e sui media, alla quale è stata tolta una bambina di 7 anni, “detenuta”, contro la sua volontà,  in una casa famiglia quasi in regime di 41bis… L’associazione oggi ha manifestato di fronte agli uffici della sede legale Rai in Viale Mazzini denunciando l’oscurantismo del servizio pubblico. La manifestazione si e’ svolta in maniera pacifica sostenuta da molti passanti che si sono intrattenuti al banchetto raccolta firme e che hanno dimostrato la loro solidarietà firmando la petizione.
La richiesta della manifestazione era molto precisa, spiega il Presidente dell’Associazione, Barbara Cerusico, "vogliamo un contraddittorio sulle reti Rai soprattutto alla luce del fatto che i  Giudici, invitati nelle trasmissioni televisive pubbliche, asseriscono che la famiglia è un bene primario e i bimbi devono restare collocati nel loro nucleo fatto di amore... tutto questo non corrisponde purtroppo a verità". I bambini continuano ad essere strappati all’amore delle mamme in modo sconsiderato. Federica Puma tenta di intervenire nelle varie  trasmissioni Rai, l’associazione Donne per La Sicurezza Onlus continua ad inviare appelli disperati, MA la RAI continua ad ignorare... PERCHE' ???? Quale occulto gioco di poteri c'è sotto???? CHIEDIAMO CHIAREZZA...non vogliamo piu' che la VIOLENZA DI STATO perpetrata dai Tribunali dei Minori venga tenuta nascosta!!! 
A metà mattinata, in una calda ed assolta  Roma, in pieno Caos per lo sciopero dei Trasporti, qualcosa si e’ mosso. Un importante dirigente della Rai (GP) è sceso dai suoi uffici per capire la situazione e la motivazione di quella protesta effettuata da mamme, nonni e gente comune. L’avvocato Giuseppe Lipera, legale di Federica Puma ha potuto parlargli telefonicamente e il presidente dell’Associazione Barbara Cerusico, con il Vice Presidente Roberta Sibaud e il segretario nazionale Anna De Sanctis, durante il colloquio si sono impegnate personalmente a trasmettere al dirigente Rai documentazione sul caso di Federica Puma. La volontà di collaborazione sembra ci sia stata ma, come ribadisce il Presidente  Barbara Cerusico, non cantiamo vittoria fintanto che qualcosa di concreto si materializzi. Sugli striscioni, tenuti con orgoglio dai manifestanti si legge: “Appello a mamma Rai. Non ignorate le violenze di Stato. Concediamo il contraddittorio alle mamme”.
Ed allora, se, come asseriscono alcuni giudici del Tribunale dei Minori di Roma, “la famiglia è un bene primario e i bimbi devono restare collocati nel loro nucleo fatto di amore”, perché si tiene lontana una bambina di sette anni che grida “mamma portami via???”.
Barbara Cerusico 
Presidente Associazione Donne per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 10 maggio 2012

ADESIONE ALLA MARCIA PER LA VITA !

DOMENICA 13 MAGGIO - DAL COLOSSEO A SAN PIETRO.
Saremo presenti ( www.rivadestra.it ) con una delegazione senza simbolo, così come richiesto dagli organizzatori con riferimento alle presenze di gruppi a carattere politico. Abbiamo raccolto l’appello in tal senso rivoltoci da Alfredo Iorio del Movimento “Popolo della Vita - Trifoglio” con il quale condividiamo un percorso di rinnovamento della Politica. Ed è proprio in tale contesto che condividiamo le motivazioni di questa seconda edizione della Marcia per la Vita. Oltre a riconoscere la Sacralità della Vita come Dono di Dio in ogni sua fase, siamo pienamente convinti che debba esistere una distinzione tra Bene e Male, tra Vero e Falso, tra Giusto e Ingiusto. Viviamo in una Società profondamente smarrita che quasi ogni giorno registra una vittima decapitata dalla mannaia del fisco e dalla crisi economica. E’ Sacra anche la Vita di chi decide di perderla con il suicidio. Marceremo anche per loro.
IL VOSTRO STUDIO STAMPA

lunedì 7 maggio 2012

Venerdì 11 Manifestazione in Viale Mazzini - Sede RAI !


L'associazione Donne per la Sicurezza Onlus manifesterà' il giorno Venerdì 11 maggio dalle 10 alle 15 davanti alla sede RAI di Viale Mazzini (Roma). La RAI - Radio Televisione Italiana, dovrebbe essere un servizio pubblico, invece non lo e'! Sta compromettendo la sua missione di servizio pubblico per assolvere al ruolo di servizio privato, asservito alla politica di turno, ai partiti, alle caste… Il tutto nella totale noncuranza del principale cliente, il telespettatore - o meglio il cittadino utente. I casi di mamma Federica Puma e Ginevra Amerighi sono oscurati completamente. Intervengono in trasmissioni Giudici, assistenti sociali, opinionisti improvvisati, ma NON riusciamo ad effettuare un contraddittorio VERO, soprattutto quando i Giudici asseriscono che la famiglia e' un bene primario e i bimbi devono restare collocati nel suo nucleo fatto di amore... NON E' VERO! Questo non avviene nella REALTÀ ! QUESTO non corrisponde assolutamente a verità. Le due mamme tentano di intervenire in trasmissione, le associazioni a sostegno scrivono appelli disperati, MA la RAI continua ad ignorare... PERCHÉ' ??? Quale occulto gioco di poteri c'e' sotto ???
CHIEDIAMO CHIAREZZA...non vogliamo piu' che la VIOLENZA DI STATO perpetrata dai Tribunali dei Minori venga tenuta nascosta!
https://www.facebook.com/events/133834733407037/
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Barbara Cerusico
Presidente
Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 4 maggio 2012

Aggiornamenti sul caso di mamma Federica PUMA e della sua bambina di sette anni


Si è celebrata il 3 maggio davanti al Giudice Istruttore delegato del Tribunale per i Minorenni di Roma, dott.ssa Cristina Capranica, l’udienza riguardante il caso tristemente noto della bambina di sette anni che dal 14 dicembre del 2011 vive rinchiusa in una Casa Famiglia, perché, su sollecitazione dei servizi sociali di Roma, vi era conflittualità tra i genitori naturali che vivono separati.
Il Tribunale (presieduto dalla Dott.ssa Angela Rivellese), non condividendo l’assunto dei servizi sociali, aveva recentemente disposto e ribadito che la madre incontrasse la figlia due volte la settimana anziché una sola volta (cosa che avevano fatto spontaneamente i servizi sociali) e aveva acconsentito gli incontri della bambina con i nonni materni, PUMA Roberto e LEONE Maria Luisa, nonostante il parere contrario delle assistenti sociali municipali romane e, in attesa di decidere sul ricollocamento della bambina presso la madre, aveva ordinato di procedersi ad una consulenza tecnica di ufficio nel contraddittorio delle parti.
Oggi i CC.TT.UU., Prof. Marisa MALAGOLI TOGLIATTI e Ugo SABATELLO, hanno accettato l’incarico chiedendo termine per il deposito di una relazione scritta.
L’Avv. Giuseppe Lipera, difensore della mamma PUMA Federica, e l’Avv. Grazia Coco, difensore dei nonni materni, hanno nominato come consulenti tecnici di parte il Prof. Antonio Guidi, neuropsichiatra infantile, il Dott. Andrea Mazzeo, Psichiatra in Lecce, e il Dott. Marco Lipera, Psicologo in Catania.
L’inizio delle operazioni peritali è stato fissato per il prossimo 16 maggio presso l’Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Psicologia.
Non è detto tuttavia che la perizia si faccia, considerato che pende istanza di ricusazione, proposta dall’Avv. Lipera, nei confronti dei consulenti d’ufficio nominati, atteso che secondo il legale vi è legittimo sospetto di incompatibilità ambientale derivante dal fatto che il padre naturale della bambina, peraltro, favorevole al collocamento della stessa in Casa Famiglia, come i CC.TT.UU. nominati, è iscritto all’albo dei medici chirurghi di Roma.
Il Tribunale, infatti, dovrà ancora decidere sulla proposta istanza di ricusazione, così come, cosa più importante e urgente, dovrà ancora decidere sull’“istanza di liberazione” della piccola bambina di sette anni.
“Non possiamo attendere i tempi di una lunga perizia, perché ogni giorno che passa, ogni singolo istante rappresenta per quella piccola creatura un danno alla sua salute psicofisica col grave e  fondato rischio di postumi invalidanti e permanenti” ha dichiarato l’Avv. Giuseppe Lipera, il quale ha aggiunto che “dagli atti processuali emerge, al di là di ogni ragionevole dubbio, l’abbaglio madornale commesso dai servizi sociali  - tale da indurre in errore i Giudici - che hanno considerato conflittualità dei genitori, quel che invece è una mono conflittualità derivante da un disturbo di personalità accertato e acclarato di cui soffre solo il padre della bambina, mentre sana e buona madre è stata considerata viceversa la mamma Federica.
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Barbara Cerusico
Presidente Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus 

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 1 maggio 2012

Giovanni Ghinazzi: Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia

Il Generale Giovanni Ghinazzi, per quasi venticinque anni, ha retto il Supremo Maglietto della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, ovvero ne è stato Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro dal 1962 al 1986.
Nato a Bologna il 9 luglio 1915, Ghinazzi manifestò, sin da giovanissimo, il desiderio di volare. E dunque fece domanda di iscrizione presso la Scuola Allievi Ufficiali Piloti della allora Regia Aereonautica Militare.
Intraprese dunque la carriera militare ed ottenne numerosi riconoscimenti in battaglia, pur non riconoscendosi mai nell'ideale fascista e totalitario.
Nal 1946, a guerra terminata, ottenne il grado di Tenente Colonnello e fu distaccato, prima alla scuola reclute di Macerata e successivamente a Padova e, dunque, potè tornare nella sua Bologna.
Il suo primo incontro con la Massoneria lo ebbe nel 1945, presentato da un amico presso una casa privata ove gli furono illustrati gli ideali massonici e gli fu proposto di costituire una Loggia in Bologna, all'Obbedienza della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana di Piazza del Gesù, erede della Massoneria liberale di Rito Scozzese Antico ed Accettato fondata, nel 1908, dal Pastore protestante Saverio Fera.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiare si trattava di ricostruire la Massoneria da zero, giacché fu perseguitata negli anni del fascismo e le sue Logge furono distrutte e saccheggiate dalle squadracce di Mussolini.
Giovanni Ghinazzi non si lasciò scoraggiare, nella sua Bologna fondò infatti numerose Logge (fra cui la "Ugo Bassi" e la "A. Murri") e, ben presto, giunse ai vertici della Massoneria di Piazza del Gesù.
Allora, negli anni '50, la Serenissima Gran Loggia era guidata da Tito Ceccherini, con piglio alquanto autoritario e con interessi più politici che massonici, il che, ovviamente, era inammissibile in Massoneria. Oltretutto la sua gestione finanziaria era pessima e causa del dissesto economico della Famiglia di Piazza del Gesù.
Il 14 novembre 1961, anche a causa di ciò, Cecchierini rassegnò le dimissioni e si pose in sonno. Diventò così Reggente il Gran Maestro Aggiunto Giovanni Ghinazzi.
Purtuttavia, il 4 maggio 1962, Ceccherini ritirò le dimissioni e dichiarò di essere il legittimo Gran Maestro, ricevendone, giustamente, la "scomunica" da parte di Ghinazzi.
Cecchierini, per tutta risposta, aprirà una scissione in seno all'Obbedienza, portandosi dietro alcuni Fratelli, mentre Ghinazzi - Gran Maestro legittimo - fonderà quella che ancor oggi prende il nome di Gran Loggia d'Italia degli ALAM di Palazzo Vitelleschi, legittima erede della Massoneria Scozzese di Saverio Fera e sarà dunque nominato Sovrano Gran Commendatore, prodigandosi nel più ampio proselitismo, mantenendo ottimi rapporti con le Massonerie liberali di tutto il mondo, con la Società Teosofica e contribuendo a formare il CLIPSAS, ovvero il circuito internazionale fondato a Strasburgo il 22 gennaio 1961 e che raccoglie tutt'oggi le Obbedienze massoniche liberali e adogmatiche, che dunque non si riconoscono nelle pretese egemoniche della Gran Loggia Unita d'Inghilterra.
Ghinazzi, in particolare, stabilirà ottimi e personali rapporti con la famiglia Reale della Giordania, conferendo alla Regina madre Zein El Sharif, il 33esimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Giovanni Ghinazzi, inoltre, passerà alla Storia della Massoneria per aver aperto le Logge alle donne ed anche per aver tentato un dialogo con il Grande Oriente d'Italia, inviando una fraterna missiva all'allora Gran Maestro del GOI Giordano Gamberini. Purtroppo ne ricevette una laconica e sprezzante risposta e ciò fu un vero peccato per tutta la Massoneria, al punto che ancora oggi vi sono profonde rivalità e differenze fra GOI e Gran Loggia d'Italia. La prima - il GOI - Obbedienza dogmatica e che non accetta le donne, la seconda – la GLDI - adogmatica e liberale, in linea con gli autentici valori massonici di Fratellanza, Ugliaglianza e Libertà di pensiero.
Ad ogni modo il Ghinazzi mantenne sempre un ottimo, fraterno e cordiale rapporto con Lino Salvini, in Gran Maestro del GOI che succedette a Gamberini.
La Gran Maestranza di Ghinazzi fu caratterizzata anche dalla totale apoliticità, per quanto egli avesse orientamenti politici ben precisi.
Laici innanzitutto, nel pieno rispetto della religione cattolica, la quale, purtuttavia, doveva rimanere fuori dalle questioni politiche. In questo senso, infatti, si schierò apertamente in difesa dell'istituto del divorzio.
Nutriva poi una certa simpatia per Liberali e Repubblicani, ritenendo, invece, il Partito Socialista interessante, ma ancora troppo legato al marxismo. Aveva invece totale disistima per la Democrazia Cristiana ed in particolare per il Movimento Sociale Italiano, erede del fascismo totalitario e del Partito Comunista, guidato dalla dittatura sovietica.
Ghinazzi fu sempre strenuo difensore della democrazia e della Tradizione massonica, al punto che fu eletto alla Gran Maestranza per ben sette volte.
Và assolutamente citata la sua strenua difesa dell'Istituzione massonica, allorquando scoppiò il falso scandalo P2 che, come una clava antimassonica, colpirà tutte le Obbedienze d'Italia.
La costosa, inutile e barbarica Commissione d'Inchiesta istituita dall'On. Tina Anselmi fece strage di innocenti fra i massoni e fece sequestrare persino gli archivi della Gran Loggia d'Italia, non trovandovi nulla di rilevante.
Il Generale Ghinazzi difese l'Istituzione sino all'ultimo, persino da campagne stampa denigratorie e diffamatorie lanciate da giornali quali l'Espresso e Panorama e da libelli antimassonici come quello di Roberto Fabiani, "I Massoni in Italia", degni del peggior Léo Taxil.
Giovanni Ghinazzi, continuò, sino alla morte, sopraggiunta il 14 novembre 1986, a rafforzare ed a far crescere la Gran Loggia d'Italia, tanto da essere il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro più ricordato.
Devo ringraziare l'amico fraterno, prof. Luigi Pruneti, attuale Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, per aver realizzato l'unico libro biografico - peraltro ricco di immagini e foto d'archivio - dedicato al Generale Giovanni Ghinazzi (Edizioni Giuseppe Laterza) e che mi ha permesso di realizzare questo piccolo articolo in suo ricordo.
A parer mio, il S.G.C.G.M. Luigi Pruneti, è certamente il degno erede del Generale Ghinazzi ed ha contribuito a rendere la Massoneria liberale italiana sempre più vicina alla società ed alla cultura di questo nostro Paese.

Luca Bagatin
30/04/2012  www.granloggia.it

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

venerdì 27 aprile 2012

Regione Lazio - Piano Regionale Amianto


(AGENPARL) - Roma, 27 apr - Dare impulso ai lavori delle Commissioni consiliari del Lazio impegnate nell’esame delle proposte di legge in materia di amianto affinché si pervenga ad un testo unificato ed il Consiglio approvi, al più presto, il Piano Regionale Amianto. Lo chiede la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, annunciando l’adesione della Regione Lazio alla Giornata Mondiale in memoria delle vittime dell’amianto, che si svolge sabato 28 aprile. 
“In memoria delle vittime dell’amianto e per fare in modo che, in futuro, non debbano più ripetersi simili tragedie - scrive Polverini - occorre che tutte le forze politiche si facciano carico della approvazione del Piano Regionale Amianto attraverso un percorso condiviso Giunta-Consiglio che, partendo dalle proposte di legge presentate dai consiglieri regionali, consenta di pervenire all'esame di un testo unificato in Commissione regionale Sanità e di approvare il Piano Regionale Amianto”. Polverini sottolinea come “anche in vista della Conferenza Nazionale sull'amianto promossa dal Governo per il prossimo autunno, la Regione Lazio, nel suo complesso, deve dare un segnale concreto ed operativo su una problematica che, a distanza di anni dalla approvazione della legge 275/92, è ancora aperta e richiede alle Regioni un impegno attivo per la rimozione di questo killer silenzioso, che ha mietuto vittime soprattutto tra i lavoratori, e per far partire le relative bonifiche territoriali”.
Al fine di offrire ai lavori del Consiglio un contributo tecnico qualificato utile a tale percorso condiviso, conclude Polverini nella lettera “abbiamo promosso la costituzione di una task force tecnica presso la Presidenza affinché noi tutti possiamo raggiungere questo importante obiettivo politico e chiudere definitivamente la dolorosa ‘partita’ del nostro Paese con l’amianto e per segnare una importante svolta nel segno della salute dei cittadini e della sicurezza dei luoghi di lavoro”. La Regione Lazio ha inoltre promosso, attraverso il Centro Regionale Amianto della Regione Lazio, istituito presso il Laboratorio igiene industriale della Asl di Viterbo, una campagna informativa sull'amianto diretta ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl e, quindi, a tutto il mondo della sanità e del lavoro. La campagna vuole informare e sensibilizzare i cittadini sui rischi dell’asbesto. E’ stata effettuata una prima mappatura della presenza di materiali contenenti asbesto nel territorio regionale, aggiornata al maggio del 2011, anche attraverso l’uso di un microscopio a raggi x per garantire una analisi maggiormente approfondita.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Sabato Pomeriggio a Roma in Largo Goldoni !


L’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus, dà inizio alla raccolta firme (a livello nazionale) a sostegno della dolorosa ed inaudita storia di mamma Federica Puma alla quale ingiustamente è stata tolta sua figlia di 7 anni e “CARCERATA” dal 14 dicembre 2011 in una casa Famiglia.
In qualità di cittadini Italiani vogliamo far conoscere l’indignazione, la rabbia, lo sdegno e la delusione per l’operato di certi Giudici e assistenti sociali.
Il giorno 28 aprile 2012 (Sabato) dalle 14,00 alle 19,00 saremo presenti a Roma in Largo Goldoni per raccogliere firme a sostegno di Federica Puma Il Tribunale dei Minorenni richiede una nuova perizia psicologica sulla madre della minore, già valutata sana e capace di fare come si deve la genitrice da ben due consulenze di ufficio già precedentemente disposte ed effettuate.
Riteniamo inammissibili e assurdi i costi inutili che continuano a gravare sulla collettività per mantenere ingiustamente, ingiustificatamente ed inspiegabilmente una bimba a soffrire e a tormentarsi ancora prigioniera dentro una Casa Famiglia.
La Giustizia se è vero che deve essere amministrata “In Nome del Popolo”, intendiamo far sapere a chi ci rappresenta nei tribunali, che Desideriamo e Ribadiamo che la bimba venga restituita da subito e immediatamente alla sua mamma, per amarla ed accudirla, come ha già fatto ininterrottamente dalla nascita per 7 (sette) anni (e prima ancora nel suo grembo per nove mesi), sino a quell’infausto 14 dicembre 2011.
Crescere un figlio nell’amore della sua casa e’ un diritto inalienabile di TUTTI NOI :…

Donne per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

domenica 15 aprile 2012

Platone "La Repubblica"


“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova 
ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quante ne vuole, 
fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono 
alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti 
dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; 
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari 
e non è più rispettato, 
che il maestro non osa rimproverare gli scolari 
e costoro si fanno beffe di lui; 
che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni 
dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, 
danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, 
non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. 
In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: 
la TIRANNIA”. 
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 12 aprile 2012

Compagnia Teatrale Paltò Sbiancato

Dopo il successo riscosso in occasione della programmazione della pièce “Alfabeto muto”, regia di Stefano Maria Palmitessa, presso il Teatro Keiros di Roma, in via Padova, 38/A (metro B - piazza Bologna), si informa che nel medesimo teatro la Compagnia Paltò Sbiancato il 3/4/5 maggio 2012 ore 21:00 e il 6 maggio 2012 ore 18:00 (bigl. intero 15 euro, ridotto 12 euro) presenterà :
“IL TABULE’ DI TITO”
LIBERO ADATTAMENTO DELLA TRAGEDIA DI W. SHAKESPEARE “TITO ANDRONICO”
Stefano Maria Palmitessa racconta così lo spettacolo:
"Francesca Barreca, Natale Barreca, Pino Tossici e Stefano Maria Palmitessa tornano a lavorare insieme dopo le fortunate commedie: “Fioretti d’amore” e “Alfabeto muto”.
Tra arte e vita, tableaux vivant e coreografie, teatro espressionista e dell’assurdo, tecniche registiche del teatro dei burattini e trucchi facciali strepitosi (dell’Accademia di Trucco Professionale di Roma), ancora una volta la Compagnia Teatrale Paltò Sbiancato si cimenta con le meccaniche del teatro sperimentale".

PRENOTAZIONI al n. 347.42.22.594 

Così Palmitessa: ”Opera che Shakespeare concepì di marcato gusto popolare, carica di una forte vitalità drammatica, non priva di un raffinato gusto per il grottesco molto affine allo stile dei miei lavori prossimi al “teatro dell’assurdo”. Una tragedia di vendetta che illumina gli aspetti malvagi dell’umana debolezza.
Parte degli incassi saranno devoluti al Lions Club Valle Tiberina pro L.C.I.F. 
(Lions Clubs International Foundation).


Compagnia Teatrale Paltò Sbiancato - Sito Web :  www.teatropalmitessa.it 


COSI' FUNZIONA LA CONVERSIONE EURO-VECCHIO CONIO


(AGENPARL) - Bruxelles, 11 apr - Dallo scorso dicembre gli italiani non possono più convertire in euro le loro vecchie lire. Il decreto salva-Italia, infatti, ha abrogato la legge che permetteva il cambio fino al 29 febbraio 2012. Invece in Germania, Spagna, Irlanda e Austria le banconote e le monete nazionali possono essere cambiate in euro per un tempo indeterminato. A fare il punto sulle possibilità di conversione negli altri Paesi europei è Olli Rehn, Commissario europeo per gli affari economici, rispondendo ad un'interrogazione dell'eurodeputato leghista Matteo Salvini.
In Belgio non è prevista alcuna scadenza per cambiare le banconote nazionali. Per le monete belghe, il termine per il cambio è scaduto alla fine del 2004. In Grecia il termine per il cambio di banconote è scaduto il 1° marzo 2012 mentre per le monete il termine è scaduto il 1° marzo 2004. In Francia i termini per cambiare le banconote e le monete sono scaduti rispettivamente il 17 febbraio 2012 e il 17 febbraio 2005. In Lussemburgo il cambio delle banconote è a tempo indeterminato mentre le monete non possono più essere cambiate dalla fine del 2004. Nei Paesi Bassi le banconote possono essere cambiate fino al 1° gennaio 2032 e le monete si potevano cambiare fino al 1° gennaio 2007. In Portogallo sarà possibile cambiare le banconote fino al 30 dicembre 2022 mentre il termine per il cambio delle monete è scaduto il 30 dicembre 2002.
In Finlandia sia le banconote che le monete potevano essere cambiate fino al 29 febbraio 2012. In Slovenia le monete in tolar potranno essere cambiate fino al 31 dicembre 2016 mentre le banconote in tolar possono essere cambiate a tempo indeterminato. Le banconote maltesi della quinta serie possono tuttora essere cambiate, fino al 31 gennaio 2018, alla Banca centrale di Malta senza alcun costo aggiuntivo. Le monete maltesi si potevano cambiare fino al 1° febbraio 2010. La Banca centrale di Cipro cambierà fino alla fine del 2017 le banconote in sterline cipriote senza il pagamento di commissioni. Le sterline cipriote in monete non possono più essere cambiate dalla fine del 2009. Per le banconote slovacche non è prevista alcuna scadenza mentre per le monete slovacche il termine scade il 31 dicembre 2013. Tuttavia, per le monete commemorative slovacche non è prevista alcuna scadenza. Il cambio e la vendita delle monete in corone estoni destinate alla circolazione sono cessati.
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

martedì 10 aprile 2012

SIT-IN 17 APRILE 2012 TRIBUNALE DEI MINORI DI ROMA

A FAVORE DI MAMMA FEDERICA DAVANTI AL TRIBUNALE DEI MINORI DI ROMA
L’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus, SOSTIENE IL SIT IN del giorno 17 aprile dalle ore 9,00 alle ore 15,00 a Roma in Via dei Bresciani 32 davanti al Tribunale dei Minorenni, giorno dell’udienza.
Sosteniamo mamma Federica alle quale è stata tolta la figlia di appena 7 anni e CARCERATA in una casa famiglia dal Presidente del Tribunale dei Minori!! La motivazione è: CONFLITTUALITÀ TRA I GENITORI.
PER NOI E’ L’ENNESIMO SEQUESTRO DI STATO!!
La storia di Federica, giovane mamma disperata (ha appena 30 anni!) comincia subito dopo l’inizio della convivenza con il papà della sua bambina, un medico chirurgo pediatra di 12 anni più grande di lei. Le violenze fisiche e le vessazioni sono quotidiane ma la felicità di aspettare un figlio le da quella forza di credere che la nascita porterà finalmente la serenità. Ma così non è, e ad appena 15 giorni dal lieto evento, Federica è stata cacciata di casa perché il pianto della neonata disturbava il papà e l’unico luogo sicuro ed accogliente per lei e per la piccola è la famiglia d’origine. Si trasferisce da Roma a Milano e inizia la vergognosa guerra di questo padre che vuole far rimanere in casa famiglia sua figlia e addirittura la vuole far adottare, pur di toglierla alla mamma!!!
I nonni materni, disperati che non hanno il permesso né di vedere né di sentire al telefono la piccola, sono due funzionari dello Stato e disposti a combattere fino alla fine per riavere la piccolina. Il legale Avv. Giuseppe Lipera, ha sposato la causa di Federica e sta combattendo con tutte le armi legali a sua disposizione per LIBERARE la bimba e farla tornare a vivere!!! La mamma chiusa nel suo disperato dolore può vedere sua figlia solo una volta a settimana per 1 ora e 30 minuti e sentirla al telefono 3 volte la settimana. Mi permetto di allegare il file registrato da Radio Ies di una telefonata straziante tra Federica e la bimba.
MAMMA TI PREGO PORTAMI VIA!!! 
La bambina accusa la mamma di averla abbandonata! La bambina in una sola volta ha perso tutto: mamma, papà, nonni, scuola e ora si trova in un "carcere" in cui deve condividere spazi e giochi con ragazzotti di 15 anni. "Se alla bambina succede qualcosa - avverte Lipera - non sarà colpa né della madre, né dell'avvocato".
Con il cuore in mano AIUTATECI! Il giorno 17 aprile 2012 faremo il sit-in in Via dei Bresciani 32 davanti al Tribunale con mamme e bambini a reclamare il DIRITTO ALLA VITA!!!
                                                 Associazione Donne per la Sicurezza Onlus
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

Convegno "Disabili in Catene"

16 APRILE 2012 ore 16:30 – 19:30
Palazzo Marino - Sala delle Colonne
Via Poli, 19 - 00187 ROMA
L’Associazione Donne per La Sicurezza Onlus ha fortemente voluto questo convegno nel tentativo di spiegare la difficoltà e l’isolamento fisico e sociale del diversamente abile e del carcerato.
La vita del recluso che sconta una pena, risulta socialmente inutile. Quasi un peso per la società. Egli sopravvive a se stesso, alla propria vergogna, al proprio stato.
La vita del disabile, similmente imbarazzato dal proprio corpo “carcerato” che sconta una pena per un reato che non ha commesso, un peso per i “normali” un disagio imbarazzante che crea malumori e vergogne.
Le analogie sono molte, e l’incapacità di esprimere il proprio disagio fisico e psicologico tocca vertici altissimi.
PROGRAMMA
Moderatore Dott.ssa Margi Villa Del Priore – Direttrice artistica
Video Associazione
Saluti della Presidente Associazione Donne per la Sicurezza Onlus Barbara Cerusico
Roberta Sibaud - Vice Presidente Associazione Donne per la Sicurezza onlus - Parallelismo disabilità civile e carceraria
Dott.ssa Marianna Borea - Giornalista – Presidente Associazione Artemisia : Diritto alla tutela della salute nel carcere.
On.le Roberta Angelilli - Vice Presidente Parlamento Europeo: le politiche dell'unione europea sulla disabilità.
Dott.ssa Annamaria Verlengia - Magistrato Tar: Profili Giuridici della Gestione Penitenziaria della disabilità.
Dr. Avv. Filippo Pegorari, Garante dei diritti dei detenuti Roma Capitale: situazione delle carceri romane. Sovraffollamento e suoi effetti come causa del disagio.
Break 15 minuti
Luigi Ciavardini – Responsabile delle attività del carcere Associazione Gruppo Idee : Disabilità Carceraria. Esperienze detentive applicate alle esigenze sanitarie.
Dr Vincenzo Gentile - Sanitario Incaricato presso la Casa Circondariale di Frosinone: la gestione del detenuto disabile, difficoltà e soluzioni
Dott.ssa Irene Testa - Associazione Detenuto Ignoto – Diritti negati.
Pietro Rossi - Associazione Artemisia: Disabilità carceraria e la carta imprenditoriale nel carcere.
On.le Giuseppe Cangemi - Assessore Enti locali e Sicurezza Regione Lazio - Saluti
Renzo Musumeci Greco Direttore Progetto: Scherma senza limiti: Progetto sulla disabilità “ Non vedenti e ipovedenti “. Video
Conclusioni moderatore Roberta Sibaud.
Interventi 7-10 minuti e non necessariamente nell’ordine riportato.
Info: 388.1797.411 - 338.9916.138


IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

domenica 8 aprile 2012

Caraffe Filtranti e Acqua !



Si e' fatto un gran parlare delle caraffe filtranti l'acqua. In sostanza servono a ridurre il cloro e i sali minerali, quindi a rendere piu' gradevole l'acqua di rubinetto. Il cloro viene aggiunto all'acqua delle condutture pubbliche per evitare contaminazioni batteriche pericolose. I sali minerali sono una caratteristica di ciascuna acqua di rubinetto, la loro presenza puo' essere piu' o meno gradita al consumatore. L'acqua filtrata dalla caraffa non ha proprieta' salutistiche (salvo il fatto che bere acqua e' necessario e ci fa bene) e non risulta che sia dannosa per le persone in normale stato di salute (problemi per gli ipertesi). Recentemente e' stata varata una nuova normativa che stabilisce le prescrizioni tecniche relative alle apparecchiature per il trattamento dell'acqua destinata al consumo umano. 
Che fare, dunque? La caraffa costa 18 euro e il filtro 5 euro da cambiare rigorosamente ogni 28 giorni. Se si vuole risparmiare si riempie una normale brocca di acqua di rubinetto e si lascia riposare per un'ora: il cloro se ne va. I sali minerali rimangono e sul gusto non discutiamo. 

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