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mercoledì 30 dicembre 2020

Vaccinopoli: copiato da un profilo in cui non e stata dichiarata la proprietà. Chi lo riconosce lo reclami. A nostro parere è una analisi perfetta.

"Ti svelo un segreto, a Te che sostieni l’obbligo vaccinale: il bersaglio di questa strategia, di tutta questa strategia, dalle epidemie con morti inventati fino dall’obbligo, dalla radiazione dei medici eretici alle esclusioni dagli asili, dai sindaci che invocano roghi a gelatai che vietano accessi, dai dottori arroganti che insultano genitori e pazienti dubbiosi fino ai NAS che indagano le autocertificazioni delle mamme - il bersaglio di tutto ciò non sono i no-vax.

Dei no-vax non importa niente a nessuno: non contano nulla né commercialmente, né politicamente, né socialmente e non minacciano in alcun modo la salute pubblica.

Una percentuale di cittadini che rifiutano di adeguarsi è del tutto fisiologica, in ogni tipo di società. Ci sono sempre stati, ci saranno sempre. Te li hanno sbandierati davanti al naso di proposito, come il drappo rosso davanti al toro. Non è a loro che puntano: il bersaglio sei Tu.

Quello che vogliono è che Tu, e decine di milioni di altre persone, seguiate un percorso mentale ben preciso, studiato a tavolino. Il percorso è questo:

• voglio essere una persona intelligente, per questo sto con “la scienza”,

• “la scienza” dice che i vaccini sono sicuri e necessari, per cui ci credo,

• una minoranza esagitata non si fida, quindi io sono migliore di loro,

• “la scienza” dice che i bambini sono in pericolo, quindi occorre vaccinarli per proteggerli,

• io sono una brava persona, voglio proteggere i bambini,

• chi dubita dei vaccini non vuole proteggere i bambini, è una persona cattiva e/o ignorante,

• è dunque lecito obbligarli,

Conclusione: io sono una brava persona intelligente = io sono a favore dell’obbligo vaccinale.

Domani, quando metteranno l’obbligo vaccinale anche per Te, dirai: beh, certo, voglio continuare ad essere una brava persona intelligente, non voglio diventare di colpo un ignorante incivile antiscientifico.

Ma quello che di fatto stai accettando non ha NULLA a che fare con la Salute Pubblica, con la scienza o con i vaccini. Non riguarda alcuna malattia né la salvezza di alcun bambino.

Quello che stai accettando è la cessione del diritto di violare l’integrità fisica del tuo corpo.

È il principio che lo Stato, ma più in generale una qualche “autorità competente”, basandosi su una qualche teoria che Tu nemmeno devi comprendere, possegga il diritto di iniettare sostanze nel tuo corpo. Di sperimentare sul Tuo corpo, col Tuo corpo, nel Tuo corpo. Il diritto di violare il Tuo corpo, senza bisogno del Tuo permesso. Persino se Tu non sei d’accordo. Persino se Ti opponi.

Se te lo avessero dichiarato subito in questi termini, prima di questa scemenza vaccinale, prima di farti conoscere e disprezzare i no-vax, prima di rimbambirti con bambini minacciati da epidemie fantasma e rischi di estinzione, avresti risposto: “manco per il ca**o”.

Invece, se non oggi, tra qualche mese o anno spesi a odiare i no-vax antiscientifici, e a convincerti che Tu sei quello intelligente, preoccupato per bambini e immunodepressi, un cittadino modello per il bene dell’umanità, insomma dalla parte giusta - ecco, se non oggi, quando te la gireranno addosso, Tu accetterai sorridendo.

I no-vax non accetteranno mai, ovviamente. Ma dei no-vax non gliene è mai fregato niente: sono pochi e non contano un ca**o. È Te che volevano portare ad accettare questo, perché “Te” significa decine di milioni di persone che invece di ribellarsi e lottare con tutte le loro forze per difendere il diritto all’inviolabilità del proprio corpo, come avrebbero fatto prima di tutta questa messinscena, dopo di essa si troveranno a gridare: “Sì! È giusto obbligare! Obbligatemi!”

Ovviamente lo faranno una categoria per volta. Hanno già cominciato a provarci, ma sono ancora dei test, giusto per saggiare il terreno, giusto per controllare le tue reazioni. Piccole spintarelle di prova. Infermieri, medici, maestri, cuochi delle mense, mestieri a contatto col pubblico… un gruppo per volta, per avere meno resistenza possibile, per poter continuare nel frattempo ad usare il coro rombante del resto del gregge, tutto impegnato a belare in coro: “ignorante, antiscientifico!” a chiunque provasse a sollevare dubbi, a dire che non è d’accordo. E se anche una piccola parte, magari una categoria intera, facesse marcia indietro, si ribellasse, sarebbe poca roba. Avrebbe contro tutti gli altri. Sarebbe comunque una piccola percentuale. Come i no-vax, non conterebbe un ca**o.

Mettilo bene a fuoco: lo scontro è stato creato per questo motivo. I “no-vax” c’erano già, i “pro-vax” non esistevano. Tutto questo bailamme è stato messo in piedi solo per crearli. Per farti schierare dove Ti stai schierando.

Ve lo hanno persino dichiarato, nel modo più chiaro possibile. Vi hanno detto che siete un gregge. Vi hanno detto che dovete comportavi come un gregge. Vi hanno condotto a *volervi* comportare come un gregge.

E anche se Ti parrà assurdo, i vaccini non c’entrano niente. Funzionano bene per questo processo, offrono gli elementi perfetti per spingerti a questa adesione, per fartela sembrare una “Tua decisione”, ma non c’entrano niente. Come non c’entrano nulla la scienza o il senso civico o gli immunodepressi o la salute pubblica.

Sono tutti soltanto strumenti per determinare un processo di modificazione percettiva di massa. Un processo il cui bersaglio siete Voi.

Hanno fatto di voi stessi i fanatici sostenitori della violazione del vostro diritto sul vostro corpo. Vi hanno raggirati talmente bene che senza nemmeno capirlo sostenete e sollecitate la violazione del più fondamentale dei vostri diritti.

L’obiettivo di tutto questo teatro non è eradicare il morbillo.

È eradicare il diritto all’inviolabilità del proprio corpo.

Il bersaglio non sono mai stati i no-vax.

Il bersaglio sei sempre stato Tu."

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lunedì 1 giugno 2020

Ci stanno mentendo spudoratamente ?

Ormai si muore solo col COVID19, non ci sono più altre cause !
Nel 2019 totale 647.000 morti in Italia.
Quanti morti in Italia nel 2019? Più decessi che nascite
Osservando gli Indicatori Demografici ISTAT relativi al 2019, al 1° gennaio 2020 il numero di residenti in Italia è pari a 60 milioni 317mila. La popolazione residente nel nostro Paese è in calo da 5 anni consecutivi (116mila in meno su base annua).
Allo stesso tempo è aumentato il divario tra nascite e decessi. Per 647mila morti totali in Italia nel 2019, ci sono stati 435mila bambini nati vivi. In pratica per 100 persone morte sono nati solo 67 bambini (mentre 10 anni fa il rapporto era 100:96). Nel 2019 abbiamo toccato il livello più basso di ricambio naturale dal 1918. Secondo le statistiche, si è alzata anche l’età media degli italiani, che è di 45,7 anni.
Dichiarazione e Video del Prof. Alberto Zangrillo
Principali cause di morte in Italia.
Sulla base dei dati ISTAT estratti il 20 marzo 2020 possiamo quindi stilare una classifica di quelle che sono le più diffuse cause di decessi nel nostro Paese. I numeri tengono conto delle morti in tutto il territorio nazionale e di tutte le età.

Per maggiori dettagli si può consultare qui la tabella ufficiale.
Malattie del sistema circolatorio: 232.992
Tumori: 180.085
Malattie del sistema respiratorio: 53.372 
(Dichiarazione ISS a maggio 2020 deceduti 31.936 "circa 22.000 in meno dei normali decessi" e senza precisare se deceduti PER il Coronavirus o se deceduti CON il Coronavirus).
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_29maggio%20ITA.pdf
Malattie del sistema nervoso/degli organi di senso (Parkinson, Alzheimer...): 30.672
Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (diabete): 29.519
Disturbi psichici e comportamentali: 24.406
Malattie dell’apparato digerente: 23.261
Cause esterne di traumatismo e avvelenamento (suicidi, omicidi, incidenti stradali…): 20565
Cause mal definite e risultati anomali: 14.257
Malattie infettive e parassitarie: 14.070
Malattie dell’apparato genitourinario: 12.017
Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (es: artrite): 3.651
Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitari: 3.272
Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo: 1.413
Malformazioni congenite ed anomalie cromosomiche: 1.399
Condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale: 801
Complicazioni della gravidanza e del parto: 16 


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giovedì 29 marzo 2018

Mangiate solo Cibi COTTI !

Listeria - Informazioni generali

La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all'ingestione di cibo contaminato e pertanto classificata fra le malattie trasmesse attraverso gli alimenti (tossinfezioni alimentari).
Nonostante evidenze della malattia siano state descritte fin dalla fine dell’800 in diverse specie animali, il primo caso umano di listeriosi è stato riportato nel 1929, e il primo caso perinatale nel 1936.

Nei Paesi occidentali, la malattia si sta rivelando sempre più un importante problema di sanità pubblica. Seppur relativamente rara, infatti, si può manifestare con un quadro clinico severo e tassi di mortalità elevati soprattutto in soggetti fragili quali neonati, anziani, donne gravide e adulti immuno-compromessi. Inoltre, negli ultimi anni, si sono verificate frequenti epidemie, soprattutto in seguito alla distribuzione di cibo contaminato attraverso le grandi catene di ristorazione.

Il batterio che causa la listeriosi è ubiquitario, molto diffuso nell’ambiente e si trova comunemente nel suolo, nell’acqua, nella vegetazione e nelle feci di numerose specie animali, senza che questi mostrino sintomi apparenti. Può contaminare qualunque livello della catena di produzione e consumo degli alimenti. Può crescere e riprodursi a temperature variabili da 0 a 45°C, tende a persistere nell’ambiente e quindi essere presente anche in alimenti trasformati, conservati e refrigerati. Gli alimenti principalmente associati all’infezione da listeriosi comprendono: pesce, carne e verdure crude, latte non pastorizzato e latticini come formaggi molli e burro, cibi trasformati e preparati (pronti all’uso) inclusi hot dog, carni fredde tipiche delle gastronomie, insalate preconfezionate, panini, pesce affumicato. Più raramente le infezioni possono verificarsi attraverso il contatto diretto con animali, persone o l’ambiente contaminato.

Sintomi
La dose infettiva di Listeria è non è certa: il rischio di sviluppare la malattia si ha anche con bassi livelli di carica batterica, anche se la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo dopo il consumo di alimenti contaminati o può presentare sintomi gastroenterici quando la contaminazione è molto elevata.

La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (ed è autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica.

Le donne in gravidanza di solito manifestano una sindrome simil-influenzale con febbre e altri sintomi non specifici, come la fatica e dolori. Tuttavia, le infezioni contratte in gravidanza possono comportare serie conseguenze sul feto (morte fetale, aborto, parto prematuro, o listeriosi congenita). In adulti immuno-compromesse e anziani, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti, gravi setticemie. Queste manifestazioni cliniche sono trattabili con antibiotici, ma la prognosi nei casi più gravi è spesso infausta. L’incubazione media è di 3 settimane (ma può prolungarsi fino a 70 giorni).

Prevenzione e trattamento
La migliore strategia di lotta alla listeriosi passa attraverso una efficiente prevenzione, che si può facilmente attuare applicando le generali norme di igiene e attenzione previste per tutte le altre tossinfezioni alimentari:

Raccomandazioni per il lavaggio e la manipolazione degli alimenti:
  • risciacquare accuratamente gli alimenti crudi, come frutta e verdura, sotto l’acqua corrente prima di mangiarli, tagliarli o cuocerli (anche se verranno sbucciati)
  • pulire alimenti come meloni e cetrioli con una spazzola pulita
  • asciugare i prodotti con un panno pulito o un tovagliolo di carta
  • separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo.
Raccomandazioni per la cucina:
  • lavare le mani, i coltelli, i piani di lavoro, e i taglieri dopo manipolazione e la preparazione cibi crudi
  • mantenere la temperatura del frigorifero entro i 4°C e del congelatore sotto i -17°C
  • mantenere il frigorifero pulito, soprattutto da avanzi di carni cruda
  • pulire le pareti interne e ripiani del frigorifero con acqua calda e sapone liquido.
Raccomandazioni per la cottura della carne:
  • cuocere accuratamente e completamente il cibo derivato da animali.
Raccomandazioni per la conservazione sicura degli alimenti:
  • consumare i prodotti precotti, o pronti per il consumo alimentare, appena possibile
  • non conservare i prodotti refrigerati oltre la data di scadenza
  • dividere gli avanzi di cibo in contenitori poco profondi così da farli raffreddare più velocemente, chiuderli e consumarli entro 3-4 giorni.
Raccomandazioni sui cibi da preferire/evitare:
  • non mangiare formaggi molli (o bere latte) se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato.
In particolare, i soggetti a rischio, come le donne in gravidanza e le persone immunodepresse, dovrebbero anche:
  • evitare di mangiare panini contenenti carni o altri prodotti elaborati da gastronomia senza che questi vengano nuovamente scaldati ad alte temperature
  • evitare di contaminare i cibi in preparazione con cibi crudi e/o provenienti dai banconi dei supermercati e delle delicatessen
  • non mangiare formaggi molli se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato
  • non mangiare paté di carne freschi e non inscatolati
  • non mangiare pesce affumicato, a meno che non sia inscatolato in forme che non deperiscono a breve scadenza.
Dal punto di vista istituzionale, la listeriosi rientra nel gruppo di malattie per le quali sono stati stabiliti sia negli Stati Uniti che in Europa reti di sorveglianza sulla sicurezza alimentare con obbligo di denuncia. Queste reti, volte a individuare focolai di infezione e determinarne la causa, permettono di agire sia ritirando i prodotti dal mercato che adottando le necessarie misure nei confronti degli impianti di produzione e informando la popolazione a rischio.

Data la sua natura batterica, il trattamento della malattia passa attraverso una terapia antibiotica, sia per gli adulti che per i bambini. Una cura antibiotica somministrata precocemente a una donna incinta può prevenire la trasmissione della malattia al feto. 


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lunedì 1 febbraio 2016

ECCO COSA C'E' DENTRO IL KEBAB !

NON È POSSIBILE CHE SI POSSA VENDERE IMPUNEMENTE QUESTO VELENO SCHIFOSO
Pubblicato da Maurizio Camilleri su Sabato 24 ottobre 2015
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sabato 19 dicembre 2015

Accademia di Storia dell'Arte Sanitaria

Prof. Nicola Marinosci
Una giornata affascinante passata con due amici fraterni e una guida d'eccezione. 
Oggi siamo andati a visitare la Porta Alchemica (detta anche Magica) di Piazza Vittorio, superstite della, ahinoi, distrutta villa del Marchese Massimiliano Palombara dove si studiava come trasformare il piombo in oro. A seguire siamo andati al Museo di S. Spirito in Sassia dove ci attendeva il Prof. Nicola Marinosci, del Consiglio di Reggenza dell'Accademia di Storia dell'Arte Sanitaria, già Direttore Sanitario della Croce Rossa Italiana, che ci ha guidati in una dotta visita delle varie sale ricche di storia, di strumenti e reperti (custodisce il probabile Cranio di Plinio il Vecchio) fino alla incredibile Sala dell'Alchimista con la ormai storica riproduzione della Porta Alchemica di Piazza Vittorio.
Sala dell'Alchimista
Porta Magica - S.Spirito 


Cranio di Plinio il Vecchio?
Dalla Porta Magica al Quadrato Magico !?!





lunedì 22 giugno 2015

Continuità assistenziale e Sanità digitale. Il programma della Regione Lazio.

Si terrà il Giovedì 25 giugno, ore 09.00, in Sala Mechelli, Consiglio Regionale del Lazio, l'incontro promosso dall'Associazione Prima-insieme per la qualità della vita e da  eSanit@, Rivista del Management dell'eHealthcare, sui modelli organizzativi della continuità ospedale/territorio sostenuti dalle soluzioni di Sanità digitale.

“Rendere sostenibile il Sistema sanitario, garantire l’assistenza ai pazienti ovunque si trovino, fare in modo che la deospedalizzazione non diventi un impoverimento dei servizi resi ai malati". 

La sfida - dice Lucia Migliaccio, Presidente dell'Associazione Prima - è inevitabile e deve essere vinta. La soluzione sono le piattaforme di Sanità digitale, in particolare di telemedicina, le sole in grado di consentire il monitoraggio del paziente lungo il suo cammino dall'ospedale al territorio e in ambito domiciliare. Il futuro scenario epidemiologico che vedrà un aumento progressivo della cronicità e i nuovi modelli organizzativi di reti territoriali previsti dal  Patto della Salute 2014/2016, spingono verso la rimodulazione dei modelli di cura.

Se l’ospedale sarà il luogo dell'intervento sulle acuzie, il territorio sarà il vero protagonista, dovendo assorbire i percorsi di deospedalizzazione. Un mutamento significativo e profondo, che coinvolgerà numerose figure professionali, in particolare la Medicina generale, le sedi distrettuali e i professionisti socio-sanitari.

Una riorganizzazione, che non è pensabile possa avvenire senza il sostegno strategico offerto dalle piattaforme di Sanità digitale, in particolare di Telemedicina - sottolinea Migliaccio - le sole in grado di consentire il monitoraggio del paziente lungo il percorso dall'ospedale al territorio e in ambito domiciliare. 

E’ chiaro che un programma di tale portata impone anche una riflessione sulle conoscenze e sulle competenze organizzative, che le figure professionali dovranno possedere per affrontare in modo appropriato i nuovi compiti assistenziali e di cura a tutela della salute. Compiti che coinvolgono anche e soprattutto il cittadino - conclude Migliaccio - che deve anche farsi più autonomo. 

QUI il programma dell'incontro.

Per informazioni sulla partecipazione all'incontro:
Associazione Prima
Cell:. 347.0723.077 

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martedì 25 marzo 2014

SURGELATI: LA CATENA DEL FREDDO !

Vorrei che si rendesse OBBLIGATORIO il bollino ROSSO sui surgelati (che si scurisce se viene interrotta la catena del freddo). Questo bollino esiste ma in Italia non viene applicato e rischiamo spesso di acquistare prodotti scongelati e nuovamente surgelati ! 
Quando si parla di “Catena del Freddo” il primo pensiero corre ai prodotti surgelati.
L’accostamento è esatto, anche se i surgelati non sono la sola categoria alimentare interessata a questa importante “catena”, garanzia di qualità, igiene e sicurezza alimentare; hanno, infatti, una loro catena tutti quei prodotti che, nel percorso dal produttore al consumatore, devono essere mantenuti ad una data temperatura, anche superiore a 0°C, come nel caso dei refrigerati.
I surgelati si distinguono in questo panorama perché devono essere commercializzati ad una temperatura massima di -18°C e questo requisito contribuisce al mantenimento della qualità originaria del prodotto.
I SURGELATI: UNA CATENA DI QUALITÀ.
Ma facciamo un passo indietro: cosa si intende per “Catena del Freddo” quando si parla di prodotti surgelati?
Nella figura allegata è schematizzato l’iter dei prodotti surgelati dalla cella di conservazione del produttore (generalmente tenuta a -28° C) fino al posizionamento nel banco di vendita.
Durante questo percorso si possono susseguire le seguenti operazioni:
- carico del prodotto su appositi mezzi di trasporto,
- scarico,
- trasporto del prodotto in pedane (unità di trasporto dei cartoni),
- trasporto del prodotto in cartoni (contenitori delle singole confezioni),
- stoccaggio in celle frigorifere intermedie,
- carico dei banchi di vendita.
Ogni singola operazione è vista come un anello di una catena in cui non si deve mai fare innalzare la temperatura del prodotto surgelato; l’unione di questi anelli costituisce la cosiddetta “Catena del Freddo” dei prodotti surgelati.
Ma in che modo gli Operatori garantiscono che la “Catena del freddo” non si interrompa?
Gli Operatori (produttori, trasportatori, distributori) sono chiamati a dare il loro contributo, facilitati in questo da un insieme di norme, chiare e valide per tutta l’Europa, che qui di seguito accenniamo, ricordando che il processo di surgelazione consiste nel portare il prodotto, con la necessaria rapidità, ad una temperatura di -18°C in tutti i suoi punti. 


lunedì 10 marzo 2014

CONTINUA SENZA SOSTA la BATTAGLIA del CONSIGLIERE REGIONALE del LAZIO, FABRIZIO SANTORI - Presidente onorario di Riva Destra - CONTRO la MALASANITÀ.




martedì 25 febbraio 2014

ROMA, RISTORANTI CINESI: COME VENDERE CIBO GUASTO E PRODOTTI SCADUTI.




sabato 22 febbraio 2014

Il Forlanini fa acqua Piove dal soffitto sui malati vegetativi.

L’unità riabilitativa d’eccellenza, inaugurata 3 anni fa, cade a pezzi.
Ci sono casi come Eluana Englaro. Ragazzi in coma dopo un incidente automobilistico, o pazienti con minima coscienza che comunicano grazie a un computer. Ma la struttura all’avanguardia che doveva fare scuola in Italia, inaugurata al Forlanini il 2 marzo 2011, alla presenza del presidente della Repubblica Napolitano, fa acqua. Letteralmente piove dal soffitto. «C’è una stanza simbolo che è già la terza volta che si bagna dal controsoffitto in diversi punti e dobbiamo correre via con i pazienti» dice Giacomo Giujusa, rappresentante dell’Associazione dei familiari dei malati ricoverati nell’Unità di cure residenziali intensive (Ucri), l’unico per malati in stato vegetativo e con minima coscienza realizzato in una struttura sanitaria pubblica e oltre a riabilitazione e assistenza garantisce prestazioni specialistiche e diagnostiche. Nell’unità è possibile effettuare la "videoterapia" con proiezione di filmati e immagini legati a momenti significativi della vita del paziente prima del coma (ogni posto letto è dotato di tv lcd con dispositivi multimediali), vi è una palestra per la riabilitazione neuromotoria e spazi dedicati ai familiari. Ma ci sono alcuni «però». Le stanze «scrostate» e che «fanno acqua» continua Giujusa. I promessi 30 posti sono ancora fermi ai «primi 10» letti. Funziona «tutto» ma «solo grazie alla buona volontà». «Abbiamo solo 2 figure bravissime ma senza contratto definitivo». E così i familiari di malati così gravi vivono nell’apprensione di perdere la dottoressa «Gabriella Pellegrino, specializzata in riabilitazione» e «la logopedista, Alessandra Matano, che fa lo svezzamento dalla tracheotomia». Servono «contratti stabili» e «un progetto di riabilitazione di anni». Oggi, i 3 medici che affiancano il primario, Remo Orsetti, «c’è anche il dottor Paolo Consoli» sono in servizio dalle 8 alle 20. «Se c’è un evento improvviso la notte - spiega Orsetti - ci sono i medici di guardia della terapia intensiva».
«Forse fin dall’inizio la struttura meno indicata per l’Ucri era proprio quella del Forlanini, meglio il San Camillo - dice Marco Lelli, segretario aziendale Nursind, il sindacato degli infermieri - Lo dimostra il fatto che le riparazioni hanno solo tamponato falle di una struttura costruita su "fondamenta d'argilla", quindi un grosso elogio a chi si prodiga in un’assistenza così particolare e delicata». Oggi sulla mancanza di risorse umane, Raffaele Piccari, delegato Nursind presenta le richieste alla direzione aziendale. 
«Gli stanziamenti per fare 30 posti letto sono contenuti nella delibera del gennaio 2013: un milione di euro vincolati ma nessun intervento effettuato dalla Regione» dice il consigliere regionale Fabrizio Santori. «Dopo la vergogna dei pronto soccorso della nostra Regione, con malati a terra su materassi e operatori medico-sanitari allo strenuo, tra l’altro già finito in Procura, la scarsa trasparenza nelle nomine a direttori Asl e degli ospedali, ecco la vergogna sui mancati interventi all’Ucri. E - conclude Santori con una domanda - dove sono finiti i 467mila euro per il Pronto Soccorso?».

di Grazia Maria Coletti - Fonte: IL TEMPO

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lunedì 17 febbraio 2014

ALLERTA: Formaggi Francesi e Distribuzione Francese !




domenica 2 febbraio 2014

MALASANITA': Viterbo, un semplice intervento alla cistifellea lo porta in coma tre mesi

Mala Sanita' a Belcolle (VT): doveva essere una semplice operazione di routine. 
Per Saverio Speranza, 79enne di San Martino al Cimino (VT) tutto si e' trasformato in un vero e proprio calvario: dalla sala operatoria direttamente al reparto di rianimazione. E' finito sotto inchiesta per lesioni gravissime il prof. M.P. del nosocomio viterbese di Belcolle con l'accusa di aver perforato, durante l'intervento chirurgico, l'intestino mandando prima in setticemia e quindi in coma il mal capitato paziente. A difesa del Sig. Saverio Speranza l'Avv.to Angelo Di Silvio che dichiara: " L'intervento non doveva prevedere alcun margine di errore pertanto, l'esito positivo di riuscita doveva essere scontato. E' cosa assurda entrare in sala operatoria con le proprie gambe ed uscirne su di una sedia a rotelle "                                                                                                                                                                                                 di Laura Vanzani                        
Viterbo - 01/02/2014

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sabato 28 dicembre 2013

Ha inventato la macchina che vede i tumori: lo accusano di stregoneria

Clarbruno Vedruccio costruisce una sonda contro le mine antiuomo e scopre che interagisce col suo corpo. 
Merito di un panino ingurgitato in treno e della gastrite. 
Un tubo lungo 30 centimetri che permette di scoprire i tumori non appena cominciano a formarsi. Una sonda elettromagnetica che vede qualsiasi infiammazione dei tessuti. Un esame che dura appena 2-3 minuti, non è invasivo, non provoca dolore o disagi al paziente, e fornisce immediatamente la risposta. Un test innocuo, ripetibile all'infinito e senza togliersi i vestiti, che ha una precisione diagnostica come minimo del 70% ma, se eseguito da mani esperte, può arrivare anche al 100% di attendibilità. 

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