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venerdì 16 giugno 2017

Ius Soli - Cittadinanza !

CITTADINANZA !

Pensieri sulla "Cittadinanza". Per prima cosa si deve rispettare la volontà dell'individuo, per cui non può essere "automatica" o per nascita ma deve essere accettata o rifiutata a seguito di una richiesta, molte persone sono legate alle loro "Radici" e ci tengono ad avere la cittadinanza del loro Paese d'Origine.
Se un adulto chiede e diviene cittadino Italiano è normale che i figli, nati in Italia, siano Italiani. Rendere automatica la cittadinanza per chi nasce in Italia, senza almeno un genitore di cittadinanza Italiana, lo ritengo offensivo per loro stessi. 

Oltretutto nascerebbero dei seri problemi internazionali; pensate ad una coppia che rientra (magari solo per vacanza) nel proprio Paese e il loro figlio, nato in Italia, bloccato in frontiera perché "straniero". Molti Paesi non accettano la doppia nazionalità col doppio passaporto e per entrare serve il visto.
                     Giancarlo Bertollini 

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lunedì 25 maggio 2015

Spiegazione di Dovere, Lavoro, Rispetto e Pulizia !

【無敵快靚正】七分鐘聽落唔係好快,但睇完呢條片,不得不佩服日本人嘅一絲不苟同效率!#7MinuteMiracle #新幹線 #網搜熱話Source: Charli James
Posted by my903.com 商業電台 on Martedì 19 maggio 2015
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mercoledì 26 marzo 2014

COMMERCIALISTI CALPESTATI: PRETENDIAMO RISPETTO !

        Cari amici, 
mi accingo a scrivere anche oggi queste mie riflessioni in preda alla costernazione e allo stupore. In qualità di professionisti, portiamo sulle spalle il carico delle nostre delicate responsabilità. Un peso che grava sui nostri studi che con sacrifici e difficoltà facciamo andare avanti, giorno dopo giorno, scontrandoci spesso e malvolentieri con un impianto istituzionale e normativo obsoleto, duro e il più delle volte ottuso. Siamo professionisti vessati da una politica opportunista, legata alle poltrone e ai propri interessi più che a quelli del Paese. Una politica asfissiante e, nella maggior parte dei casi, priva di alcuna competenza. Una politica che si prende il lusso di metterci tutti nello stesso calderone, tacciandoci alla stregua di quella zona grigia sulla quale galleggia la mafia. 
Ecco, siamo paragonati agli strateghi delle organizzazioni malavitose, dipinti come il motore e il cuore pulsante delle stesse. Ma chi è l’artefice di un quadro denso di cotanta infondata fantasia? Ebbene, un personaggio che siede da oltre vent’anni sugli scranni parlamentari senza aver contribuito minimamente al vero cambiamento del Paese, partecipando invece in maniera attiva all’affondamento dello stesso. Mi riferisco al parlamentare di lungo corso Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia, la quale ha affermato che “non c’è cronaca che non ci dica che uno i problemi principali per combattere la mafia oggi è quello di aggredire la zona grigia, fatta prevalentemente di professionisti, come avvocati, commercialisti, notai, operatori delle banche, imprenditori’’. Una frase forte quanto ingiustificata, che tende a dipingere l’intera categoria professionale come una grande ala protettiva sotto la quale possono nascondersi i (pochi) professionisti collusi con la mafia. 
È assurdo! È vergognoso! È ignobile che tali parole siano state proferite dal capo di una Commissione parlamentare e che siano volte a una gratuita denigrazione dell’intero comparto professionale. 
E sì, perché in quella frase vengono chiamati in causa tutti gli attori del contesto professionale di stampo giuridico ed economico. 
Siamo arrivati davvero alla frutta, tutti contro tutti sperando alla fine di cogliere qualcuno, poco importa se invece del lupo si ammazza l’agnello! 

Fonte: Fiscal Focus - Articolo Completo QUI !

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venerdì 10 gennaio 2014

CANI e PADRONI: Ottima iniziativa. DA IMITARE !




mercoledì 18 dicembre 2013

La Vita e il Rispetto !

Quando salite le scale della Vita, ricordate sempre di rispettare le persone che superate, perché segnano il passo o perché non riescono a superare il gradino che hanno di fronte, sono le stesse persone che incontrerete scendendo!

martedì 12 novembre 2013

Norvegia:giornalista con croce via da tg Per proteste comunità islamica, 'non garantisce imparzialità'

(ANSA) - ROMA, 12 NOV - Indossare una catenina con la croce mentre si conduce il telegiornale offende l'islam e dunque la giornalista che l'ha fatto è stata sollevata dall'incarico. E' accaduto in Norvegia e il provvedimento ha colpito un noto volto della Nrk, Siv Kristin Saellmann. Alcuni spettatori - soprattutto esponenti della comunità islamica locale - hanno protestato sostenendo che la "catenina con la croce offende l'Islam" e "quel simbolo non garantisce l'imparzialità del canale". 

Fonte: ANSA

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lunedì 30 settembre 2013

Lampi di Civiltà! Quando torneremo ad essere così?




martedì 10 settembre 2013

Otto settembre 1943 settant’anni dopo !




domenica 2 dicembre 2012

I NOSTRI MARO'

Un pensiero di risposta sui Marò al Sig. Ministro. Mi complimento per l'eccellente lavoro diplomatico delle nostre istituzioni ma ritengo doveroso ricordare che la risposta da dare a chi, col sotterfugio, sequestra due nostri ragazzi, non può essere quella di esprimere il nostro rammarico e la nostra ferma opposizione ma quella di una immediata azione militare di recupero e sottolineare ai signori indiani che il RISPETTO non può essere a senso unico. Sono queste le cose che minano la credibilità delle nostre istituzioni. Nessuno si dovrebbe permettere di farla franca dopo aver adottato un comportamento piratesco nei nostri confronti.
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martedì 1 maggio 2012

Giovanni Ghinazzi: Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia

Il Generale Giovanni Ghinazzi, per quasi venticinque anni, ha retto il Supremo Maglietto della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, ovvero ne è stato Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro dal 1962 al 1986.
Nato a Bologna il 9 luglio 1915, Ghinazzi manifestò, sin da giovanissimo, il desiderio di volare. E dunque fece domanda di iscrizione presso la Scuola Allievi Ufficiali Piloti della allora Regia Aereonautica Militare.
Intraprese dunque la carriera militare ed ottenne numerosi riconoscimenti in battaglia, pur non riconoscendosi mai nell'ideale fascista e totalitario.
Nal 1946, a guerra terminata, ottenne il grado di Tenente Colonnello e fu distaccato, prima alla scuola reclute di Macerata e successivamente a Padova e, dunque, potè tornare nella sua Bologna.
Il suo primo incontro con la Massoneria lo ebbe nel 1945, presentato da un amico presso una casa privata ove gli furono illustrati gli ideali massonici e gli fu proposto di costituire una Loggia in Bologna, all'Obbedienza della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana di Piazza del Gesù, erede della Massoneria liberale di Rito Scozzese Antico ed Accettato fondata, nel 1908, dal Pastore protestante Saverio Fera.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiare si trattava di ricostruire la Massoneria da zero, giacché fu perseguitata negli anni del fascismo e le sue Logge furono distrutte e saccheggiate dalle squadracce di Mussolini.
Giovanni Ghinazzi non si lasciò scoraggiare, nella sua Bologna fondò infatti numerose Logge (fra cui la "Ugo Bassi" e la "A. Murri") e, ben presto, giunse ai vertici della Massoneria di Piazza del Gesù.
Allora, negli anni '50, la Serenissima Gran Loggia era guidata da Tito Ceccherini, con piglio alquanto autoritario e con interessi più politici che massonici, il che, ovviamente, era inammissibile in Massoneria. Oltretutto la sua gestione finanziaria era pessima e causa del dissesto economico della Famiglia di Piazza del Gesù.
Il 14 novembre 1961, anche a causa di ciò, Cecchierini rassegnò le dimissioni e si pose in sonno. Diventò così Reggente il Gran Maestro Aggiunto Giovanni Ghinazzi.
Purtuttavia, il 4 maggio 1962, Ceccherini ritirò le dimissioni e dichiarò di essere il legittimo Gran Maestro, ricevendone, giustamente, la "scomunica" da parte di Ghinazzi.
Cecchierini, per tutta risposta, aprirà una scissione in seno all'Obbedienza, portandosi dietro alcuni Fratelli, mentre Ghinazzi - Gran Maestro legittimo - fonderà quella che ancor oggi prende il nome di Gran Loggia d'Italia degli ALAM di Palazzo Vitelleschi, legittima erede della Massoneria Scozzese di Saverio Fera e sarà dunque nominato Sovrano Gran Commendatore, prodigandosi nel più ampio proselitismo, mantenendo ottimi rapporti con le Massonerie liberali di tutto il mondo, con la Società Teosofica e contribuendo a formare il CLIPSAS, ovvero il circuito internazionale fondato a Strasburgo il 22 gennaio 1961 e che raccoglie tutt'oggi le Obbedienze massoniche liberali e adogmatiche, che dunque non si riconoscono nelle pretese egemoniche della Gran Loggia Unita d'Inghilterra.
Ghinazzi, in particolare, stabilirà ottimi e personali rapporti con la famiglia Reale della Giordania, conferendo alla Regina madre Zein El Sharif, il 33esimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato.
Giovanni Ghinazzi, inoltre, passerà alla Storia della Massoneria per aver aperto le Logge alle donne ed anche per aver tentato un dialogo con il Grande Oriente d'Italia, inviando una fraterna missiva all'allora Gran Maestro del GOI Giordano Gamberini. Purtroppo ne ricevette una laconica e sprezzante risposta e ciò fu un vero peccato per tutta la Massoneria, al punto che ancora oggi vi sono profonde rivalità e differenze fra GOI e Gran Loggia d'Italia. La prima - il GOI - Obbedienza dogmatica e che non accetta le donne, la seconda – la GLDI - adogmatica e liberale, in linea con gli autentici valori massonici di Fratellanza, Ugliaglianza e Libertà di pensiero.
Ad ogni modo il Ghinazzi mantenne sempre un ottimo, fraterno e cordiale rapporto con Lino Salvini, in Gran Maestro del GOI che succedette a Gamberini.
La Gran Maestranza di Ghinazzi fu caratterizzata anche dalla totale apoliticità, per quanto egli avesse orientamenti politici ben precisi.
Laici innanzitutto, nel pieno rispetto della religione cattolica, la quale, purtuttavia, doveva rimanere fuori dalle questioni politiche. In questo senso, infatti, si schierò apertamente in difesa dell'istituto del divorzio.
Nutriva poi una certa simpatia per Liberali e Repubblicani, ritenendo, invece, il Partito Socialista interessante, ma ancora troppo legato al marxismo. Aveva invece totale disistima per la Democrazia Cristiana ed in particolare per il Movimento Sociale Italiano, erede del fascismo totalitario e del Partito Comunista, guidato dalla dittatura sovietica.
Ghinazzi fu sempre strenuo difensore della democrazia e della Tradizione massonica, al punto che fu eletto alla Gran Maestranza per ben sette volte.
Và assolutamente citata la sua strenua difesa dell'Istituzione massonica, allorquando scoppiò il falso scandalo P2 che, come una clava antimassonica, colpirà tutte le Obbedienze d'Italia.
La costosa, inutile e barbarica Commissione d'Inchiesta istituita dall'On. Tina Anselmi fece strage di innocenti fra i massoni e fece sequestrare persino gli archivi della Gran Loggia d'Italia, non trovandovi nulla di rilevante.
Il Generale Ghinazzi difese l'Istituzione sino all'ultimo, persino da campagne stampa denigratorie e diffamatorie lanciate da giornali quali l'Espresso e Panorama e da libelli antimassonici come quello di Roberto Fabiani, "I Massoni in Italia", degni del peggior Léo Taxil.
Giovanni Ghinazzi, continuò, sino alla morte, sopraggiunta il 14 novembre 1986, a rafforzare ed a far crescere la Gran Loggia d'Italia, tanto da essere il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro più ricordato.
Devo ringraziare l'amico fraterno, prof. Luigi Pruneti, attuale Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, per aver realizzato l'unico libro biografico - peraltro ricco di immagini e foto d'archivio - dedicato al Generale Giovanni Ghinazzi (Edizioni Giuseppe Laterza) e che mi ha permesso di realizzare questo piccolo articolo in suo ricordo.
A parer mio, il S.G.C.G.M. Luigi Pruneti, è certamente il degno erede del Generale Ghinazzi ed ha contribuito a rendere la Massoneria liberale italiana sempre più vicina alla società ed alla cultura di questo nostro Paese.

Luca Bagatin
30/04/2012  www.granloggia.it

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

domenica 15 aprile 2012

Platone "La Repubblica"


“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova 
ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quante ne vuole, 
fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono 
alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti 
dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; 
che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari 
e non è più rispettato, 
che il maestro non osa rimproverare gli scolari 
e costoro si fanno beffe di lui; 
che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni 
dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, 
danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, 
non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. 
In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: 
la TIRANNIA”. 
IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

domenica 22 gennaio 2012

Per chi si sente già morto e piange miseria.

Prima di passare ai suicidi di massa, vorrei ricordare che il Mondo è nei guai seri per colpa di "folli" speculazioni finanziarie e che molti Paesi sono veramente in pericolo di "saltare" ma nella graduatoria dei rischi ritengo che il disatro colpirà prima i Paesi con la produzione e l'export vicini allo zero e poi, speriamo mai, i Paesi con una "ossatura" produttiva importante e consolidata. 

Ora, per quelli che pensano che l'Italia sia da rottamare, tento di ricordare che siamo, e speriamo di continuare ad esserlo, una delle Nazioni più forti del Mondo 

(il G8 non è un'invenzione finanziaria ma la riunione delle Nazioni che decidono le sorti proprie e del resto del Mondo).

Solo come Memo l'intero pianeta (incluse Cina ed India) usa:

° Tabelloni orari di stazioni ed Aeroporti (Solari di Udine). 

° Pattini Rollerblade (Benetton Treviso).

° Macchine del Caffè (Gaggia, Faema, San Marco, Pavoni, Bianchi ecc).

° Elettrodomestici (Candy, Ignis, Ariston, Indesit, il nostro "Bianco" è OVUNQUE).

° Radar Aeroporti (Alenia Roma).

° Macchine per il Gelato (Carpigiani Bologna).

° Occhiali da Vista e da Sole - Praticamente TUTTI i Marchi Mondiali (Luxottica Milano).

° Treni (AnsaldoBreda Sedi in tutta Italia e nel Mondo).

° Metro e grandi Cantieri (Aziende Italiane ovunque).

° Dighe, Ponti, Gallerie e Lavori al limite dell'Impossibile (Aziende Italiane ovunque).

° Alimentari e Vini - Cosa dire... (Siamo i numeri UNO ed il futuro si prospetta in crescita).

° Cantieri Navali (Siamo talmente forti che solo per motivi sconosciuti siamo costretti a rifiutare gli ordinativi - Pazzesco!).

° AltaModa, Moda Pronta e Calzature (Chi non ha almeno una Scarpa o un Abito Italiano?).

° Profumi (Incredibile ma siamo Leader anche sui Profumi).

Si potrebbe continuare ancora su Prodotti e Servizi ma chiudo qui, segnalando in aggiunta alcuni Enti e Società. 

L’Italia è la settimana potenza mondiale nella classifica dei paesi più industrializzati al mondo. In Italia operano grandi aziende di portata mondiale nel campo energetico, assicurativo e bancario. Grazie ai dati di Statista (17 luglio 2018), scopriamo quali sono le 15 aziende più grandi in Italia per fatturato nel 2018. Molte sono le aziende noto al pubblico, alcuni nomi potrebbero suonare nuovi. I dati provengono da diverse fonti come informazioni dell’azienda, database o comunicati stampa. Dove non è stato possibile avere il dato più recente è stato segnalato.

1. EXOR SpA

Azienda italiana di diritto olandese con sede a Torino. È una delle più grandi società d’investimento a livello europeo guidata dalla famiglia Agnelli, azionista al 52,99%. Il consiglio d’amministrazione attualmente in carica (29 maggio 2018) è presieduto da John Philip Elkann. L’azienda ha 302.562 dipendenti e ha ottenuto nell’ultimo esercizio un fatturato pari a 143.430 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all'anno precedente.

2. Assicurazioni Generali SpA

Compagnia di assicurazioni, attiva in Europa occidentale, Nord America ed Estremo Oriente. L’azienda assicurativa italiana con un fatturato di 89.204 milioni di euro è la terza compagnia di assicurazioni al mondo dopo Allianz e AXA. Generali registra un +6,4%, ma un calo del 3,26% nel numero di dipendenti oggi 71.327.

3. Enel SpA

Enel, acronimo per Ente nazionale per l’energia elettrica, è una multinazionale attiva nel campo dell’energia elettrica e del gas. Nata come ente pubblico nel 1962, è diventata società per azioni nel 1992 ed è stata privatizzata nel 1999 dopo la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica in Italia. Oggi lo Stato italiano è il principale azionista con il 23,6%. Enel registra nel 2017 un fatturato pari a 72.664 milioni di euro, una crescita del 7,8%. Per Enel SpA sono attivi 62.080 dipendenti (dato aggiornato al 2016).

4. Eni SpA

Creata dallo Stato italiano nel 1953 come Ente Nazionale Idrocarburi, nel 1992 viene convertita in società per azioni. Enel, rappresentata dal famoso cane a sei zampe, opera nel campo del petrolio, gas naturale, chimica e chimica verde e nella produzione e commercializzazione di energia elettrica ed energie rinnovabili. Oltre a essere una delle principali aziende italiane con un fatturato di 70.980 milioni di euro (+27,5%), è tra i 10 maggiori gruppi petroliferi al mondo per fatturato. Per Eni lavorano 33.866 dipendenti un dato in crescita del 16,57%. (dato 2016).

5. Poste Italiane SpA

Azienda storica italiana fondata nel 1862 come azienda autonoma per la gestione di servizi postali e telegrafici, dal 1998 è stata privatizzata. Nel corso degli anni ha introdotto anche servizi finanziari, assicurativi e di telefonia mobile. La SpA, quotata alla Borsa di Milano dal 2015, oggi è per 35% nelle mani della Cassa Depositi e Prestiti. Poste italiane registra un fatturato in milioni di euro pari a 33.350 (+3,6%) e 137.971 dipendenti.

6. Unicredit SpA

Nel 1998 dall’unione dei gruppi Credito italiano e Unicredito nasce Unicredito italiano ribattezzata a maggio 2018 Unicredit. Ha sede a Milano e con oltre 25 milioni di clienti e attiva in 18 paesi è uno dei principali gruppi di credito a livello europeo. Nel 2017 ha fatturato 27.501 milioni di euro (-0,9%) e accoglie 91.952 dipendenti, in calo del 21,85% rispetto al 2016.

7. Telecom Italia SpA

Nata formalmente il 27 luglio 1994 con la fusione di SIP e le società del gruppo STET nel settore delle telecomunicazioni, Telecom Italia offre oggi servizi di telecomunicazioni in Italia e all’estero. Alla fine del 1996, TIM (Telecom Italia Mobile), il marchio per la telefonica mobile, è il primo operatore mobile al mondo ad offrire un servizio tariffario su carta prepagata. Il fatturato di Telecom Italia SpA è di 19.336 milioni di euro (dato 2016) con un numero sempre minore di impiegati 61.229 (dato 2016).

8. Intesa Sanpaolo SpA

Nato dalla fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa il primo gennaio 2017, Intesa Sanpaolo S.p.A è il primo gruppo bancario per numero di sportelli, quota di mercato e capitalizzazione in Italia e si colloca tra i principali gruppi bancari europei. Conta 11,9 milioni di clienti e oltre 4.500 filiali. Nel 2017 ha fatturato 18.871 milioni di euro (+4,7%) e conta 96.892 dipendenti (+9,01%).

9. Unipol Gruppo Finanziario SpA

Unipol Gruppo è una holding attiva con sede a Bologna nei settori assicurativo (tramite le società UnipolSai, Linear e Unisalute), finanziario, immobiliare e altri. Attiva dal 1963 dal 2018 Unipol oggi non è controllata da nessun soggetto. Nel 2017 ha registrato 14.662 milioni di euro, un calo del -13,3% rispetto all’anno precedente. Nel 2013 il gruppo aveva fatturato 20.601 milioni di euro. Il numero dei dipendenti registra invece un leggero aumento del +0,56% con 14.188 dipendenti.

10. UnipolSai Assicurazioni SpA

Compagnia assicurativa nata nel 2014 con sede a Bologna. È controllata per il 63% dal gruppo Unipol. In Italia è leader per quanto riguarda l’assicurazione nell’R.C. auto e opera attraverso le divisioni Unipol, La Fondiaria, Sai, La previdente e Nuova MAA. Conta più di 10 milioni di clienti con oltre 2.800 agenzie assicurative e oltre 6.000 subagenzie. Ciò la rende la più grande rete agenziale d’Italia. Con un fatturato pari a 14.257 milioni di euro, entra nella Top10 delle aziende più grandi in Italia per fatturato. Per UnipolSai lavorano 7.480 dipendenti.

11. Coop Italia

Coop è un marchio per un sistema di cooperative italiane che gestisce attività commerciali per la vendita di beni alimentari e di largo consumo. Il gruppo oggi è formato da 103 cooperative con 1.199 punti vendita sparsi sul territorio italiano e 8,5 milioni di soci (dati 2016). Il fatturato di Coop Italia ammonta a 13.100 milioni di euro (dati 2016) con 55.000 dipendenti (dato 2015).

12. Conad

Società cooperativa per la grande distribuzione organizzata fondata nel 1962, acronimo per Consorzio Nazionale Dettaglianti. Oggi è formata da 8 cooperative con sede centrale Bologna e opera in tutto il territorio italiano e all’estero con circa 3.200 punti vendita. Il fatturato di Conad è ammonta a 12.388 milioni di euro (dati 2016) e conta 48.254 dipendenti (2015).

13. Leonardo SpA

Azienda nel settore della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, con maggiore azionista il Ministero dell’economia e delle finanze con una quota pari al 30% circa. È stata fondata nel 1948 come Società Finanziaria Meccanica – Finmeccanica S.p.A. Il nome è stato cambiato nel 2016 a seguito di un’operazione di fusione e rebranding delle aziende controllate dal gruppo Finmeccanica. Con un fatturato di 11.527 milioni di euro (-2,2%) Leonardo SpA è tra le 15 aziende più grandi d’Italia. Gli impiegati sono 45.134.

14. Benetton Group SpA

Azienda d’abbigliamento nata nel 1965 in provincia di Treviso. Il gruppo Benetton ha una propria rete di negozi in franchising nel mondo con prodotti tessibili a marchio United Colors of Betton, Undercolors of Benetton e Sisley. La holding finanziaria Edizione srl della famiglia Benetton detiene il 67% delle azioni. Nel 2016 il fatturato ha registrato un fortissimo aumento del 637,2% pari a 12.508 milioni di euro. L’ultimo dato per quanto riguarda gli impiegati risale al 2015 pari a 100.000 addetti.

15. Selex Gruppo Commerciale Srl

Terzo operatore della grande distribuzione in Italia formato da 15 aziende affiliate e oltre 2.500 supermercati e punti vendita. Il gruppo Selex risale al 1964 con l’unione volontaria di grossisti alimentari A&O, che nel 1979 fonda il gruppo commerciale Selex. Il gruppo opera sotto le insegne Famila, A&O e C+C. Il fatturato del gruppo ammonta a 10.350 milioni di euro (+3,8%) e conta 31.000 dipendenti (dati 2016).
Siate orgogliosi di essere Italiani, almeno per rispetto nei confronti dei nostri Padri e dei nostri Nonni; nel 1946 l'Italia era sotto le macerie e non produceva più nulla. Nei primi 30 anni ha avuto REALMENTE il più grande Boom economico industriale della Storia ed ora, con tutte le difficoltà, è ancora tra gli 8 GRANDI. 
PER FAVORE!!!
La nostra Bandiera,
il Tricolore, Rispettarlo è un preciso dovere di ogni Italiano, cittadino del Mondo. IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

giovedì 13 ottobre 2011

Importante e Costruttivo Incontro del Movimento per l'Italia

Il Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè ha riunito presso il Visconti Palace Hotel di Roma una folta rappresentanza di simpatizzanti ed iscritti per fare il punto sulla situazione politica attuale. Al centro del dibattito “Per una politica pulita”, voluto da Fabio Sabbatani Schiuma, Coordinatore Laziale del MPI, è stata proprio la necessità di intensificare gli sforzi al fine di investire su una politica veramente dedita al bene comune e alla soluzione dei problemi reali dei cittadini. Un impegno che deve accomunare politici ed elettori di centrodestra, del PDL / MPI, nel continuare a proporsi in maniera credibile come riferimento per i cittadini, a maggior ragione ora che la crisi economica e di valori si sta facendo sentire in tutta la sua gravità. Gli interventi dell’On. Daniela Santanchè, dell’On. Luca Barbareschi, del Coordinatore Fabio Sabbatani Schiuma, dell’Assessore Regionale del Lazio On. Francesco Lollobrigida, dell’On. Fabio Rampelli e di tutti coloro che si sono avvicendati nel dibattito, ognuno con il proprio personale contributo di esperienza al servizio della comunità, sono stati tutti incentrati sulla volontà dichiarata di non mostrare il minimo cedimento nello spendersi a favore di una politica pulita che abbia sempre come riferimento il bene dell’Italia e degli Italiani. Parole come onore, amore per la patria, rispetto delle regole e fedeltà ai valori autentici, da sempre faro della politica di destra, in tempi difficili divengono sempre più punti cardine sui quali incentrare l’attività politica al pari della vita quotidiana di ogni singolo cittadino. Un impegno politico che, spaziando dalla corretta gestione del trasporto pubblico fino ad una matura gestione dei rapporti internazionali, deve sempre e comunque ispirarsi al bene comune degli Italiani.


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