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sabato 9 aprile 2016

ROMA, 29 APRILE 2016: UN EVENTO CULTURALE DA NON PERDERE !

In libreria da L’Arco e la Corte Editore -I Bastioni di Gondolin- un insieme di saggi ad opera di Luigi Pruneti, Gianfranco de Turris, Manlio Trigiani, Dario Giansanti, Antonino Zarcone, Roberto Pinotti con la collaborazione della società Tolkieniana italiana. Un vero must per gli appassionati di Tolkien. Gondolin è la rocca nascosta, protetta dai Monti Cerchianti, Gondolin è l’estremo rifugio voluto da Turgon, figlio di Fingolfin, Gondolin è “la Città dai sette nomi, dove chiunque combatta… Melkor può trovare speranza”. Chi leggerà questo libro giungerà nella piana di Tumladen, salirà sulle pendici del “Colle di Guardia” e varcherà le bianche mura di Gondolin. Vi troverà sorgenti d’acqua corallina, vedrà l’alta Torre del Re, ammirerà le immagini di Laurelin dai fiori d’oro e di Telperion dai fiori d’argento, ma soprattutto scoprirà i tanti segreti della Terra di Mezzo, della sua storia e dei suoi multiformi abitanti.”
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martedì 5 maggio 2015

ROMA: UN INCONTRO-EVENTO DA NON PERDERE !

Venerdì 22 maggio alle ore 18, a Roma, presso la Biblioteca Statale Antonio Baldini, Via di Villa Sacchetti, 5 (Parioli), Luigi Pruneti introdurrà il suo libro: 
" GLI  INIZIATI
" IL LINGUAGGIO SEGRETO DELLA MASSONERIA" 
seguirà aperitivo. Ingresso libero.  

Per informazioni: 



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giovedì 13 marzo 2014

La mitica Agharta nel libro di Pruneti

Chi è il Re del Mondo che tutto sa e governa? Esiste davvero la mitica Agharta o Agharti - regno sotterraneo incontaminato dove albergano perfezione, bellezza, pace e amore e dove, appunto, il Re del Mondo vive al riparo da occhi indiscreti? Pressoché tutte le culture, le tradizioni folkloristiche, le correnti gnostiche ed esoteriche ne parlano, anche se con nomi e forme differenti, per quanto solo eruditi studiosi ed esoteristi quali René Guénon, Alexandre Saint-Yves d’Alveydre e Ferdynand Ossendowski, hanno tentato di penetrarne e raccontarne il segreto.
Il professor Luigi Pruneti, docente, saggista, scrittore ed ex Gran Maestro della Massoneria della Gran Loggia d’Italia, nel suo ultimo ed agile saggio edito da “La Gaia Scienza” con prefazione del principe Tiberio Dobrinya, ovvero “Il mistero del Re del mondo e della mitica Agharta”, ci presenta l’ampia letteratura a disposizione relativa a tale figura. Pruneti esordisce con il mito della cosiddetta “Terra Cava”, ovvero l’idea - sviluppatasi in particolare nel corso dell’Ottocento in cenacoli teosofici, occultistici ed esoterici - che la Terra fosse cava e popolata da esseri viventi, talvolta esseri mitologici, talaltra draghi e/o rettili. 

di Luca Bagatin - Fonte L'OPINIONE - Articolo Completo QUI !

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domenica 15 dicembre 2013

ANTONIO BINNI ELETTO GRAN MAESTRO DELLA GLDI

Antonio Binni, avvocato civilista di Bologna, succede a Luigi Pruneti, Gran Maestro dell’Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi dal 2007
Antonio Binni è stato eletto Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori di Palazzo Vitelleschi. Le elezioni si sono svolte sabato 14 dicembre, a Roma nella sede Nazionale della Gran Loggia d’Italia.
Antonio Binni, avvocato civilista di Bologna, succede a Luigi Pruneti, Gran Maestro dell’Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi dal 2007.
Insieme al Gran Maestro Antonio Binni, l’Assemblea Nazionale della Gran Loggia d’Italia ha eletto: Prof. Paolo Musto Luogotenente Sovrano Gran Maestro Aggiunto Vicario, medico torinese; Vincenzo Romani Gran Maestro Aggiunto, di Corigliano Calabro (CS); Dott. Renato Ariano Gran Maestro Aggiunto, medico di Imperia; Maurizio Galafate Orlandi Gran Maestro Aggiunto, di Viareggio (Lu); Franca Barbetti 1° Gran Sorvegliante, di Udine; Annalisa Santini 2° Gran Sorvegliante, di Siena; Luigi Pruneti Gran Oratore; Dott. Vittorio Morigi Gran Segretario, di Bologna; Dott. Piergiovanni Celetto Gran Tesoriere, di Udine; Avv. Giuseppe Chiappino Gran Cancelliere, di Torino. 

Roma, 15 dicembre 2013
Comunicazione a cura dell’Ufficio Stampa della Gran Loggia d’Italia
Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi
Tel. 06/68805831 fax 06/6879840 Cell. 3394435068
Sito: www.granloggia.it
e-Mail: ufficiostampa@granloggia.it 

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martedì 5 novembre 2013

Riformare la Costituzione prima della legge elettorale

di Aldo A. Mola in Il Giornale del Piemonte.

Quale legge elettorale oggi conviene all’Italia? Il maggioritario? Il proporzionale? Il Parlamento annaspa, pungolato da chi dimentica che non serve una leggina ma, anzitutto, la riforma della Costituzione. Con buona pace di Benigni Roberto, uno dei tanti comici elevati a Maestri di Politologia, e degli Zagrebelsky, Rodotà ecc., la Carta del 1° gennaio 1948 non è affatto “la più bella del mondo”. A tacer d’altro, gli articoli 56 e 57 fissano il numero dei deputati e dei senatori (un errore che lo Statuto albertino si guardò bene dal commettere). Se se ne volessero uno in più o cento di meno, bisogna modificarla, con i tempi ben noti. Se si vuole eliminare il costosissimo CNEL (Consiglio dell’economia e del lavoro, un reliquato del corporativismo fascista, che fu cosa molto più seria), bisogna abolire l’art. 99…; e via continuando. E’ una Carta  con articoli bisognosi di toppe per evitarle sdruciture  e strappi.  
Dal 1848 al 1913 l’Italia non ebbe né proporzionale né maggioritario ma i collegi uninominali a doppio turno, dai quali scaturì la miglior classe dirigente della storia nazionale. Dal 1948 il  proporzionale fu il paravento del bipartitismo imperfetto (formula calzante  di Giorgio Galli): da un lato la Democrazia cristiana e suoi alleati, dall'altro il Partito comunista italiano. La coabitazione/spartizione venne aggiustata col varo delle Regioni, finite per metà sotto controllo dei comunisti e del Partito socialista, che era al governo a Roma con la DC ma in periferia col PCI (accadde anche in Piemonte, Campania…). Falso proporzionale, bipolarismo fattuale: un sistema rovinoso. La storia ora presenta il conto: molti nodi ingarbugliati. Come scioglierli? Nell'Italia attuale nessuno ha la spada di Gordio. Lo stesso Giorgio Napolitano ha una sola carta da sventolare: le dimissioni. Ma non fa paura, perché gli vengono chieste da settori dell’opposizione mentre crescono le perplessità di parti consistenti della stessa friabile maggioranza. 
Fonte: Blog - Luigi Pruneti - Articolo Completo QUI !

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