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giovedì 27 aprile 2023

Elezioni e Cittadinanza !

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Proposte su Retribuzione e Lavoro !

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giovedì 7 gennaio 2021

PMI: Pensionati: cosa c’è nel Cedolino Pensione di gennaio 2021.

Guida alla lettura del cedolino pensione di gennaio 2021, con tutte le novità voce per voce su rivalutazioni, trattenute, conguagli e ritenute fiscali.

Il cedolino pensione, che si può leggere e scaricare dall’apposito servizio INPS online per verificare le variazioni di importo e le singole voci che lo compongono, questo mese di gennaio 2021 riporta tante novità.

Per prima cosa ricordiamo che la data valuta è quella del 4 gennaio per i pagamenti accreditati alle Poste e del 5 gennaio in banca o altri Istituti di credito. In ottemperanza alle direttive anti-Covid, il pagamento in contanti presso gli sportelli postali è comunque avvenuto a scaglioni, dal 28 dicembre 2020 al 2 gennaio 2021, in base al cognome dei pensionati.

Rivalutazioni e conguagli pensione

Sul rateo di pensione di gennaio 2021 si è proceduto al conguaglio da perequazione rispetto al valore provvisorio utilizzato per il 2020, che è stato ora reso definitivo, con un aumento della rivalutazione automatica delle pensioni 2020 passato da 0,4% a 0,5%.

=> Rivalutazione Pensioni 2021: importi e aumenti per scaglione

Rinnovo pensioni e prestazioni

Nel cedolino pensione di gennaio 2021, per il rinnovo di pensioni, prestazioni e assegno di accompagnamento si applicano invece le percentuali di perequazione provvisorie per l’anno in corso, che però risulta uguale a 0,0% (quindi al momento non ci sono cambiamenti). Eventuali conguagli sulle prestazioni 2021 saranno applicati nel cedolino pensione di gennaio 2022 sulla base degli indici di rivalutazione definitiva.

Trattenute fiscali

=> Cedolino pensione: come ottenerne copia?

Pensioni Gestione pubblica

A seguito della verifica delle prestazioni 2018 collegate al reddito, nei casi di irregolarità è scattato il recupero a partire dalla mensilità di gennaio 2021 (previa comunicazione scritta).

Infine, nel cedolino di gennaio 2021 sono attribuite per l’anno 2020 delle provvidenze destinate ai grandi invalidi:

  • 900 euro mensili per invalidità di cui alla lettera A), numeri 1), 2), 3),4), secondo comma e A-bis della tabella E allegata al D.P.R. 23 dicembre 1978, n. 915, e successive modificazioni;
  • 450 euro mensili per invalidità di cui alla lettera B) numero 1); C); D) e E), numero 1 della succitata tabella E.

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martedì 4 dicembre 2018

Dal 2010 mi batto per Lavoro e Pensioni !

Contratti di Lavoro, Pensioni e Giustizia !

Proposta G. Bertollini per Feriali e Festivi ! 

   1) Retribuzione oraria minima Nazionale €. 7,00. 
   2) Orario massimo giornaliero pari ad 8 ore. 
   3) Lavoro massimo settimanale 40 ore. 

Ogni infrazione deve prevedere: 

   1) Multe salatissime. 
   2) Sospensione dell’attività. 
   3) Ritiro Autorizzazioni - Chiusura definitiva. 

Libertà assoluta di orario di lavoro, ovviamente, non potendo superare l'orario massimo, andrà assunto il personale necessario a coprire i doppi o i tripli turni.

MAGICAMENTE FINIRANNO LE LOTTE PER IL LAVORO ! 

Pensioni a Quota 100 - Proposta G. Bertollini

Significa arrivare (per ottenere la pensione massima) a 100, sommando la propria età al numero di anni di versamenti, ad esempio: 
65 anni di età con 35 anni di contributi versati  (Totale 100) o 60 anni con 40 di contributi ecc. e si andrà in Pensione immediatamente a prescindere dall'età anagrafica. (Da calcolare l'anticipo per i lavori usuranti). 
Età massima per andare in pensione 66 anni, nel caso che al compimento dei 66 anni non si raggiungesse la Quota 100, si andrà comunque in pensione con una riduzione, sulla massima cifra prevista, del 3% per ogni anno mancante a fare 100, ad esempio: 
66 anni con 30 di contributi versati (Totale 96) daranno una pensione ridotta del 12% (3% x 4 anni mancanti) o con soli 24 anni di contributi (Totale 90) si avrà una pensione decurtata del 30% (3% per 10 anni mancanti).

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martedì 12 dicembre 2017

Accredito pensione: calendario mensile 2018.

Cambiano dal 2018 le date da segnare sul calendario per l’accredito della pensione INPS: dal prossimo anno il pagamento di trattamenti pensionisticiassegnipensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché delle rendite vitalizie dell’INAIL sui conti correnti postali e bancari sarà nel secondo giorno bancabile e non più nel primo come avveniva finora. Si tratta di una delle novità introdotte dal decreto legge 65/2015 che ha come obiettivo la razionalizzazione delle procedure di pagamento dell’INPS. Novità che sarebbero dovute già entrare in vigore, se il decreto Milleproroghe non avesse fatto slittare al 2018 l’applicazione della normativa.

=>Pensioni 2017 – 2018: calcolo, requisiti e novità

Giorni bancabili

Il decreto Milleproroghe ha infatti modificato l’articolo 6 del decreto 65/2015 nel seguente modo:
“A decorrere dal 1° giugno 2015, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell’INAIL sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o i giorno successivo se festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause ostative, eccezion fatta per il mese di gennaio 2016 in cui il pagamento avviene il secondo giorno bancabile. A decorrere dall’anno 2018, detti pagamenti sono effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese”.
In dettaglio, se si riceve la pensione su conto corrente bancario e il secondo giorno bancabile coincide con il sabato, come avviene per la maggior parte delle scadenze, essendo giorno di chiusura per le banche, il termine per l’accredito della pensione slitterà al lunedì successivo. Diverse le regole per chi riceve la pensione su un conto presso Poste Italiane che invece il sabato sono aperte per mezza giornata.

=> Requisiti pensione dal 2019

Calendario erogazione pensioni 2018

Riassumendo, nel 2018, sono giorni bancabili per Poste Italiane tutti i giorni ad esclusione della domenica, per le banche si esclude anche il sabato. Dunque il calendario completo del 2018 dei giorni in cui verranno accreditati trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni, le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili (INPS) e le rendite vitalizie (INAIL) sono:
  • mercoledì 3 gennaio 2018: Poste Italiane e banche;
  • sabato 3 febbraio 2018: Poste Italiane;
  • lunedì 5 febbraio 2018: banche;
  • venerdì 2 marzo 2018: Poste Italiane e banche;
  • martedì 3 aprile 2018: Poste Italiane e banche;
  • giovedì 3 maggio 2018 (il 1° maggio è festivo): Poste Italiane e banche;
  • lunedì 4 giugno 2018 (il 2 giugno è festivo): Poste italiane e banche;
  • martedì 3 luglio 2018: Poste italiane e banche;
  • giovedì 2 agosto 2018: Poste italiane e banche;
  • lunedì 3 settembre 2018: Poste Italiane;
  • martedì 4 settembre 2018: Banche;
  • sabato 3 novembre 2018 (il 1° novembre è festivo): Poste Italiane;
  • lunedì 5 novembre 2018: Banche;
  • lunedì 3 dicembre 2018: Poste Italiane e banche.
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martedì 17 gennaio 2017

Rimborso ricongiunzione onerosa.

I lavoratori che hanno già avviato pratiche di ricongiunzione onerosa o totalizzazione possono recedere e passare al cumulo, con diritto al rimborso: novità Riforma Pensioni.

Una delle novità fondamentali del nuovo cumulo gratuito contributi previsto dalla Legge di Bilancio consiste nella possibilità di utilizzo anche da parte di coloro che negli anni precedenti avevano già avviato pratiche di ricongiunzione onerosa o di totalizzazione contributi. Ci sono una serie di paletti, ad esempio la ricongiunzione non deve essere già stata completata con il pagamento integrale di quanto dovuto. Ma c’è il diritto al rimborsodi quanto già versato. Vediamo esattamente quali possibilità si aprono con la nuova legge.

=> Riforma Pensioni: cumulo gratuito per tutti

Il nuovo cumulo gratuito contributi è previsto dal comma 195 della Legge di Bilancio, e consente (in estrema sintesi) di sommare periodi contributivi in diverse gestioni per raggiungere la pensione di vecchiaia oppure quella anticipata (è questa la novità, il cumulo per la pensione di vecchiaia era già consentito). Altra novità, il cumulo è esteso anche ai professionisti iscritti agli ordini che versano i contributi nelle casse di categoria. La pensione alla fine viene calcolata pro quota con le regole relative a ciascuna cassa, in riferimento ai contributi effettivamente versati.
Per quanto riguarda la ricongiunzione, il comma 197 della manovra prevede la possibilità di recesso, con restituzione di quanto già versato. In parole semplici, un lavoratore che ha già avviato una pratica di ricongiunzione contributi versati in diverse gestioni previdenziali, e ha anche già iniziato a pagare l’operazione, può ripensarci, chiedere il rimborso di quanto già pagato, e passare al nuovo cumulo gratuito. Non è possibile il recesso nel caso in cui sia già stato perfezionato il pagamento integrale dell’importo dovuto. Altri paletti: la facoltà di recesso deve essere esercitata nel 2017 (entro un anno dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio). Non può essere utilizzata se la ricongiunzione ha già dato luogo alla liquidazione della pensione ... ... ...
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