Visualizzazione post con etichetta Italiano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Italiano. Mostra tutti i post

domenica 5 luglio 2015

I LAGUNARI UN'ECCELLENZA CHE CI INORGOGLISCE


Armi e Corpi dell'EsercitoPer tutti i nostri #amici, un video sui #lagunari del Reggimento "#Serenissima", una delle eccellenze dell'#EsercitoItaliano!Buona visione!"Come lo scoglio infrango, come l'onda travolgo"
Posted by Esercito Italiano on Venerdì 27 marzo 2015
www.studiostampa.com

domenica 29 settembre 2013

Governo e Situazione Debito Italiano !




martedì 17 settembre 2013

Costa Concordia, missione compiuta. Letta su twitter: «Grande orgoglio italiano»

Il relitto della Costa Concordia è tornato in posizione verticale: dopo quasi venti ore di lavoro, alle 4 del mattino, la rotazione si è conclusa con successo e la nave ha raggiunto la posizione verticale appoggiandosi, come previsto, sul falso fondale a 30 metri di profondità. È stato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, a dare l'annuncio ai giornalisti di tutto il mondo, in una conferenza stampa interrotta dagli applausi e dal fischio delle sirene che risuonavano nel porto e in mare aperto. «Ho appena telefonato a Franco Gabrielli al Giglio». Così con un tweet il presidente del Consiglio, Enrico Letta  racconta la sua soddisfazione per il successo dell'operazione Concordia. 
«Gli ho detto - aggiunge il premier - che tutti coloro che stanno lavorando lì sono un grande orgoglio italiano».
Dopo aver abbracciato Franco Porcellacchia e Sergio Girotto, tecnici responsabili della rimozione per Costa e Titam-Micoperi, Gabrielli ha annunciato: "l'operazione di parbuclingk della Concordia si è conclusa. Oggi abbiamo messo un punto decisivo per l'allontanamento della nave" dall'isola del Giglio.

sabato 20 luglio 2013

Sabotatori dell’italiano

di Federico Guiglia - Nel più imbarazzato silenzio verso l'opinione pubblica, rischia di consumarsi un atto politico che finirebbe nei manuali di diritto pubblico per la vergogna: impedire alla...

Nel più imbarazzato silenzio verso l'opinione pubblica, rischia di consumarsi un atto politico che finirebbe nei manuali di diritto pubblico per la vergogna: impedire alla Corte costituzionale di difendere la Costituzione. Evitare che i custodi della Carta facciano valere una legge costituzionale che impone l'obbligo del bilinguismo nella toponomastica italiano-tedesca dell'Alto Adige, e che ammonisce: "L'italiano è la lingua ufficiale dello Stato". Sorvolando, inoltre, sulla violazione dell'accordo De Gasperi-Gruber all'origine dell'autonomia bilingue nel Trentino-Alto Adige. Si parla di nomi italiani che da quasi un secolo appartengono all'Italia. Si vorrebbe sradicarli in barba alle leggi, alla storia, alla volontà degli italiani: chissenefrega di loro.

Fonte: IL TEMPO.it - Articolo Completo QUI

www.studiostampa.com

domenica 19 febbraio 2012

Linguaggio dis-articolato

di Roberto Vacca, il Caffè, 19/2/2012
In azienda venivano spesso ingegneri americani. Un giorno l’uomo delle pulizie mi disse:
“E’ simpatico Mister Mogren: peccato che non capisco una parola di quel che dice. Mi piacerebbe saper parlare inglese come lei. Se mi scrive su un foglio quali lettere delle parole inglesi corrispondono alle lettere delle parole italiane, vedrà che l’inglese lo imparo subito.”
Gli feci alcuni esempi bilingui di parole e frasi e capì che non si traduce applicando la regola “a numero uguale corrisponde lettera uguale”. I linguaggi umani non sono fatti di lettere singole - e nemmeno di parole, ma di frasi. Le parole vanno messe insieme secondo regole grammaticali. Anche le lingue che hanno poca grammatica (come inglese e cinese) concatenano parole e frasi secondo sintassi. Il significato si altera o si nasconde, se diciamo o scriviamo le parole giuste in ordine sbagliato - proprio come se usassimo parole sbagliate.
I puristi cercano di cristallizzare la lingua, che, invece, viene modificata da immigrati, corrispondenti, viaggiatori e segue mode periodiche. Incorpora parole e costrutti da gruppi professionali e da cricche e da noi che la usiamo. Scriviamo in modo diverso perché digitiamo SMS sul cellulare che abbiamo in tasca [SMS = Short Message Service: curioso che in inglese si chiami “texting” = trasmettere testo. Invece “sexting” vuol dire “fare discorsi a sfondo sessuale usando il cellulare”]. La piccola tastiera è scomoda, così minimizziamo il numero di tasti premuti con abbreviazioni [“xche nn rispondi?” “6 partita?”]. Taluno trascura l’ortografia nelle e-mail - perdonabile. Altri usano acronimi inglesi: LOL (Laughing Out Loud = forti risate), ROFL (Rolling On the Floor Laughing = mi rotolo per terra dalle risate). Questi, però, sono standardizzati e, come le vecchie similitudini, non evocano emozioni. Non fanno nemmeno ridere, come i pupazzetti sorridenti o aggrondati (“emoticon” = icone che denotano emozioni), che si creano con caratteri tipografici: :-) che il mio computer traduce subito in :-( che traduce in , sorrido e strizzo l’occhio. Possono irritare con la loro rozza stenografia.
La tendenza maniacale alla concisione influenza anche la lingua parlata. I linguaggi umani si capiscono perché sono ridondanti. Scriviamo tutte le vocali di ogni parola e, se ne cadono alcune, il senso si conserva. Gli arabi scrivono solo le vocali accentate e le altre si intuiscono: normalmente va tutto bene, ma i rischi crescono.
I messaggi verbali costituiti da una parola sola non hanno struttura - quindi sono ambigui. Certo non esprimono sfumature. Da Roma si diffonde “scialla!” per dire “stai sereno, calmo”, “take it easy”. L’etimologia è oscura. Potrebbe venire dall’arabo Inshallah (Se Dio vuole). Per dire: “No, non ci sto” “Non mi va” “Non partecipo”, pare si dica “piscia!”. Esempio: “Ci ha pisciato” per “non è venuto all’appuntamento”.
Anche i monosillabi “Si” e “No” da soli : non rispondono in modo sensato a tutte le possibili domande. Creano confusione anche le frasi costituite solo da pronomi - “questo”, “quello”, “la seconda che hai detto” e da avverbi. Do un passaggio in auto a una persona e la porto verso la sua zona. Sono incerto a un bivio e chiedo: “Da che parte vado?” Risponde: “Qua.” Invece di “A destra”. Forse ha fatto un gesto con la mano, ma fuori del mio campo visivo: non mi ha detto niente. L’abitudine di usare icone, gesti e toccatine (come con gli schermi touch-screen e con gli iPad) induce a comunicazioni miste, spesso fuorvianti. I militari americani non devono usare “yes” e “no”, ma “Yes! Affirmative” e “No! Negative”. Invece certi giovani rispondono affermativamente col pugno chiuso e il pollice recto anche se ti stanno vicini.
Ci vorrebbe una campagna di rieducazione a comunicazioni verbali univoche e grammaticali, con frasi che contengano: soggetto, verbo, complemento oggetto, altri complementi - e pochi avverbi.
La riforma scolastica, oltre a insegnare l’uso costruttivo di Internet, dovrebbe anche addestrare a scrivere leggibilmente e a parlare senza esitazioni in privato e in pubblico, in modo chiaro ed elegante. Nelle scuole inglesi insegnano perfino a inserire battute di spirito (non stantie) che evochino qualche risatina.
Primo Levi ha scritto: “saremo tanto più utili e graditi agli altri e a noi stessi quanto migliore sarà la qualità della nostra comunicazione” - “chi non sa comunicare o comunica male, è infelice e spande infelicità intorno a sé” - “se non si è chiari non c’è messaggio affatto”. 

Eccellenza a Roma - Post in Evidenza

Natale di Roma

Cliccate sull'Immagine ! www.studioservice.com

I POST PIU' SEGUITI