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martedì 29 settembre 2020

Una Donna che, al di là del credo politico, onora l'Italia.

Giorgia Meloni: Ieri ho avuto il grande onore di essere stata eletta Presidente di ECR, il partito dei conservatori europei che raggruppa più di 40 partiti europei e occidentali. Ringrazio la famiglia dei conservatori per la grande fiducia che mi è stata data. Continueremo insieme a lavorare e a batterci per un’Europa confederale di Stati Liberi e Sovrani. Fratelli d’Italia è sempre più protagonista nel quadro politico internazionale: contro lo strapotere dei tecnocrati e dei burocrati, per costruire un’Europa che sappia difendere la sua identità e quella delle Nazioni che la compongono. Un’Europa di Patrioti.

Tutta Riva Destra si associa agli Auguri più sentiti di buon lavoro e di sempre Grandi Successi. 

Un particolare e commosso augurio dalle fantastiche Donne di Riva Destra che, da sempre, sostengono le battaglie di Giorgia Meloni. 

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martedì 16 giugno 2020

La Donna nell'Antico Egitto.

La donna egizia godeva della stessa posizione giuridica dell'uomo. Tuttavia, erano gli uomini a ricoprire quasi tutte le cariche pubbliche.
La donna esercitava le sue principali attività nella sfera privata, come "signora della casa". Si può parlare di una certa divisione del lavoro in base al sesso.
L'uguaglianza teorica tra uomini e donne trovava una traduzione pratica solo nelle classi elevate della società egizia. Cinque o sei donne arrivarono a detenere il potere supremo. Alcune regine collaborarono attivamente nella politica seguita dai loro mariti. Anche le figlie dei faraoni godevano di una posizione invidiabile. Nella Bassa Epoca, una di loro arrivò a ricoprire la carica di "Divina Adoratrice": il suo potere divenne maggiore di quello del sommo sacerdote di Amon.
Le donne nobili avevano titoli religiosi e civili, disponevano di proprietà, che amministravano da sé e che potevano trasmettere ai loro eredi. Sembra che nell'Antico Regno alcune donne abbiano svolto compiti amministrativi in case private. Durante l'Antico Regno, la donna raggiunse l'apice nella vita istituzionale e pubblica. In seguito, soprattutto durante il Nuovo Regno, la menzione di titoli amministrativi femminili scompare quasi del tutto.
Il tipo di lavoro svolto da una donna dipendeva dalla posizione sociale occupata da lei o dal marito. Le principali attività conosciute attraverso le fonti archeologiche o scritte indicano che nell'Egitto antico esisteva una divisione del lavoro in base al sesso. I servitori maschi si occupavano di solito della cura degli uomini, mentre le domestiche di quella delle signore. Gli impiegati e le impiegate delle grandi tenute dei nobili o dei templi partecipavano insieme alla lavorazione del pane e della birra, mentre nel resto delle attività era evidente una preponderanza maschile, con l'eccezione dell'industria tessile, in cui lavorarono per lo più donne fino al Nuovo Regno. Tra le domestiche sono state distinte, in base ai documenti, le fornaie, le birraie, le mugnaie, le giardiniere, le musiciste, le ballerine e le cantanti, oltre alle tessitrici e alle filatrici. Le donne svolgevano anche compiti molto specializzati, come quello di nutrice; nel caso dei figli del re, soltanto donne appartenenti alla classe nobile potevano esercitare questa funzione.
Per quanto riguarda le contadine, pur non partecipando alla maggior parte delle attività agricole e pastorizie, collaboravano nella raccolta del grano. Solo molto più tardi la donna tornò a essere così importante.
La posizione sociale della donna egizia era molto più invidiabile di quella della maggior parte delle sue contemporanee di altre civiltà. I viaggiatori greci, come Erodoto, restavano meravigliati per la libertà di azione di cui godevano le egizie. Dalle fonti, sappiamo che le donne erano proprietarie terriere, che partecipavano a transazioni mercantili senza l'aiuto di uomini e che potevano ereditare e lasciare in eredità a loro piacimento. Quando si sposavano, continuavano a disporre dei loro beni, che riacquistavano in caso di divorzio. La loro uguaglianza davanti alla legge comportava che potessero presentarsi davanti ai tribunali in qualità di querelanti, difensori o testimoni, esattamente come gli uomini. Non avevano bisogno di un tutore per partecipare agli affari pubblici. Erano responsabili delle loro azioni e potevano essere portate in giudizio e punite con la stessa severità prevista per gli uomini.
La condizione normale della donna era quella di sposa. La famiglia monogama era dunque il nucleo della società egizia. Le raffigurazioni di coppie, da sole o con i figli, indicano, dall'Antico Regno, l'importanza che la famiglia aveva per gli egizi. Raramente è raffigurata una donna sola sulle stele o sulle pareti delle tombe dell'antico Egitto. In realtà, la donna nubile non rientrava nell'ideale egizio, per cui non sono giunti fino ai nostri giorni molti dati riguardanti questa condizione sociale. Invece, esistono molte informazioni su quella della vedova. Se il marito moriva, la mancanza di entrate poteva causare alla sua vedova gravi contrattempi. Dal Medio Regno, la vedova appare come uno dei personaggi derelitti della società egizia, che riceveva l'aiuto dei funzionari, secondo quanto raccontano le loro stele votive. 

Bes, dio protettore della gravidanza.

Nell'antico Egitto il dio Bes era rappresentato come un nano deforme e barbuto. 
Era una divinità del focolare, legata alla protezione della donna incinta e del neonato. 
La sua figura fu utilizzata in diversi talismani che allontanavano le influenze nefaste e il malocchio. L'ideale egizio era avere molti figli, perciò la fecondità era una delle principali preoccupazioni della donna. I papiri di medicina indicano rimedi per favorire la gravidanza ed evitare il pericolo di aborto spontaneo. Vi erano però anche prescrizioni per abortire e rimedi per favorire la contraccezione, come rivelano le stesse fonti mediche. 

                                                                               Ricerche di 
                                                                               Giancarlo Bertollini
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lunedì 24 novembre 2014

Domani, 25 novembre, sarà la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Esperti, professionisti e Autorità a confronto nella Sala Consiliare del I Municipio (ex XVII) per commemorare il 54° Anniversario del Sacrificio delle sorelle Mirabal.

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, martedì 25 Novembre p.v., dalle ore 10:00 alle 13:00, si terrà a Roma, presso la Sala Consiliare del I Municipio (ex XVII) sita in Circonvallazione Trionfale 19 (Rione Prati), il convegno: “Las Hermanas Mirabal - 54°Anniversario della Memoria Storicaorganizzato dall’American Diplomatic Mission for International Relations,  dal Comitato Roma Capitale Italia Europa e dal Comune di Roma - Assessorato  Politiche Educative e Scolastiche del I Municipio in collaborazione con l’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus, l’Associazione Gol di Tacco a Spillo, l’Associazione Italiana di Studio del Lavoro per il Benessere Organizzativo, l’Associazione Stars for Peace in the World, Fondazione Ottavia, l’Associazione SLBIC, e lo Studio Scopelliti-Ugolini.
La manifestazione, patrocinata dall’Assemblée Citoyenne Européene, dal Ministero della Donna della Repubblica Dominicana, dal Ministero dell'Educazione della Repubblica Dominicana, dall’Università Umanistica Las Americas, dall’Accademia al Merito delle Nazioni e dall’Istituto Diplomatico Internazionale, è organizzata in memoria delle tre eroine della Repubblica omonima, le sorelle Mirabal, a cui l’ONU nel 1999 ha dedicato la Giornata Internazionale per la Lotta alla Violenza sulla Donna.
L’iniziativa rivolta alle Istituzioni, alle Organizzazioni, alla pubblica opinione, si propone di costruire un percorso di Rete Sociale finalizzato alla costituzione di un Osservatorio Sociale del Pianeta Donna, dal lavoro, alla famiglia, alla scuola, che si trasformi in uno stabile percorso di formazione permanente alla prevenzione di ogni forma di discriminazione, alla cultura dell’inviolabilità di genere, al rispetto delle identità culturali e religiose, per la formazione di una identità culturale al femminile in senso europeo. 
I saluti iniziali saranno affidati a Jaime Roman Trujllo, presidente Comitato Roma Capitale Italia Europa; a Khalid Chaouchi, presidente Commissione Cultura Camera dei Deputati, a Wladimiro Bodgoni, parroco della Basilica San Giuseppe al Trionfale, ad Alessandra Ferretti,  assessore Politiche Educative e Scolastiche del I Municipio e ad Andrea Tasciotti, ambasciatore internazionale, vice presidente Assemblée Citoyenne Européenne e responsabile Dipartimento Nazionale relazioni Stato, Chiesa e Cooperazione Internazionale D.C.
A seguire i relatori che parleranno della figura muliebre e dei suoi molteplici ruoli: sociale, istituzioni, famiglia, lavoro, cultura, sport, nobiltà, sviluppo, moda e imprenditorialità. Ne discuteranno: Roberta Sibaud, vice presidente Associazione Donne per la Sicurezza Onlus; Maria Tatangelo, vice segretario nazionale vicario Relazioni Istituzionali e Internazionali D.C.; Marta Falaguasta, psicologa e psicoterapeuta - Agenzia ATLAS;  Maria Grazia de Angelis, presidente AISL_O; Caterina Viola, curatrice del progetto “Vento di Legalità”; Erica Eramo, Associazione “Gol di Tacco a Spillo”; Alexandra d’Epiro Dusmet, principessa; Alexa Paulina Obando; Maria Berardi, Associazione “Star for Peace in the World” Onlus; Adele Allegrini, presidente Fondazione Ottavia.
Seguirà una serie di iniziative contro la violenza sulle donne dal titolo “100 giorni di idee e progetti” a cura di: Evaldo Cavallaro, psicologo e psicoterapeuta; Marco Strano, presidente Associazione Crime Cafè; Mariangela Benzi, amministratrice unica Ellisse srl; Enrica Cammarano, giornalista; Oriana Ippoliti, Consiglio Nazionale delle Ricerche; Emanuela Romeo, project manager e formatrice; Tatiana Nogailic, presidente Associazione Assomoldave; Marisela Lourdes Espinoza, Consiglio di Consulta Consolato del Perù in Roma; Rita Perez Landicho, presidente OFW Italia; Khantie de Silva, presidente Associazione SLIBC.
Modererà Lillo Bruccoleri, avvocato.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

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 Info e  contatti:
Studio Scopelliti-Ugolini
+39 349 5487 626


“Las Hermanas Mirabal - 54°Anniversario della Memoria Storica

L'Onu, su indicazione nel 1981 di un gruppo di donne riunitesi in un consesso femminista a Bogotà, con risoluzione 54/134 del 1999, ha designato il 25 novembre come Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne invitando le Istituzioni e le Organizzazioni a porre in atto iniziative di contrasto ad ogni violenza di genere. La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che oggi si celebra prende le mosse dal sacrificio, consumatosi nella Repubblica Dominicana, di tre giovani donne che furono assassinate il 25 novembre del 1960 perché si erano opposte alla tirannia del brutale governo di Rafael Leonidas Trujillo. Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa e Patria Mercedes, meglio conosciute come le sorelle Mirabal, intercettate dagli uomini del dittatore mentre si dirigevano a trovare i propri mariti in un carcere del Paese latino americano, furono portate nei campi, vennero uccise a bastonate, riportate in una macchina che fu spinta in un burrone per simulare una loro morte casuale. La vicenda, che da lì a poco si diffuse dalla piccola Ojo de Agua, nella provincia di Salcedo, in tutto il mondo, è divenuta il triste emblema delle violenza maschile che, ancora oggi, 54 anni dopo quell'accadimento, continua a perpetuarsi in tutto il mondo, anche in quello più civilizzato, declinandosi dal femminicidio alla violenza fisica, dallo stalking allo stupro, dalle violenze domestiche fino al mobbing sui posti di lavoro. Tutte espressioni distorte del potere diseguale tra donne e uomini che si esplica non solo nella ferocia degli atti ma anche, subdolamente, in una molteplicità di manifestazioni silenziose. Le sorelle Mirabal sono così divenute l’icona delle vittime di ogni forma di violenza perpetrata conto le donne di tutto il mondo e di tutti i tempi. 

sabato 5 luglio 2014

ROMA: Presentato il Nuovo Libro di Luca Bagatin

“Ritratti di Donna” (Ipertesto Edizoni), il libro che non ti aspetti o, quantomeno, non ti aspetti che in un libro siano racchiuse tematiche che vanno dal femminismo sino all'eros, passando per la psicologia, la politica, i diritti dei disabili ed il diritto alla morte. E quindi alla vita.
Il 4 luglio scorso - l'autore del libro Luca Bagatin e l'autrice della prefazione allo stesso, Debdeashakti al secolo Debora De Angelis – presso il prestigioso Melargo Caffè di Via Milano, nel pieno centro di Roma, hanno dato vita a qualche cosa di inusitato.
“Parlare di donne non è argomento facile” - ha esordito Bagatin - “le donne sono da secoli bistrattate oppure oggetto di morbosità da parte di una società patriarcale, maschilista, frustrata, dedita alla ricerca di un piacere effimero e del guadagno facile”.
Debora De Angelis lo incalza: “Come mai hai voluto parlare di donne ed in particolare hai intervistato donne così diverse fra loro, ovvero musiciste, studiose, artiste dell'eros, attrici...?”
“Perché da sempre amo le donne, ovvero amo il mistero che emanano. In particolare amo un certo tipo di donna. Una donna che sia bella fuori perché bella dentro, che abbia qualche cosa da dare e da dire alla società. Per questo il mio saggio si conclude con Il mito della Donna Selvaggia”. Il mio modello ideale è una donna libera e liberata. Libera dai condizionamenti esterni tipici della cultura patriarcale e dalla modernità senza alcuna anima, senza spiritualità. La Donna Selvaggia postmoderna è, a parer mio, la donna che sarà libera dal potere, dal danaro, dalla religione, ovvero che saprà recuperare la cultura tipica delle antiche civiltà della terra”.
“Come hai incontrato la Donna Selvaggia ?”, domanda sempre Debdeashakti.
“Per caso, direi, anche se, di fatto, il caso non esiste. Il fato ha voluto che una donna che mi piace molto e che è per me fonte di grande ispirazione creativa, Alessia, un anno fa stesse leggendo un saggio che non conoscevo “Donne che corrono coi lupi”, della professoressa Clarissa Pinkola Estés. Una psicanalista junghiana. Accidenti, mi sono detto ! Jung fa parte dei miei studi esoterici ! L'ho letto e ho capito che la Donna Selvaggia era esattamente il modello di donna che inseguivo, posso dire sin da bambino. La donna che, consciamente o meno, ho sempre amato come uomo che ricerca, incessantemente, la sua metà da amare per tutta la vita”.
Debora De Angelis rimane sul pezzo e continua ad incalzare, con domande via via sempre più dai risvolti sociali e politici: “Nel tuo saggio sono presenti diverse tipologie di donne, ovvero artiste nel senso convenzionale del termine (attrici, cantanti, modelle), che da tempo vedono riconosciuto il loro ruolo nella società contemporanea; non è così per altro tipo di donne di cui pur parli, penso a donne che si sono occupate di politica, di esoterismo, di erotismo...in altre parole: se fosse il femminile a guidare la politica e la religione sia nei suoi aspetti di massa che esoterici, che mondo ne verrebbe fuori ?”.
Bagatin risponde, con una certa passione, facendo un lungo ragionamento: “Ritratti di Donna in questo senso è un libro eretico, che vuole ribaltare le regole del gioco, ovvero tornare alle origini. La politica, da molti anni, è finita. E ciò non solo in Italia. Occorre tornare all'Agorà Greca, all'abolizione di governi e parlamenti, ovvero alla creazione di assemblee di liberi ed eguali, formate da persone estratte a sorte. Occorre un ritorno ai partiti veri, visti come scuole di pensiero, di formazione culturale, intellettuale, morale. Il modello al quale tendo e del quale parlo nell'ambito del movimento (anti)politico e (contro)culturale “Amore e Libertà” che ho fondato un anno fa, è il partito d'azione di Giuseppe Mazzini ed il partito comunista di Marx ed Engels: grandi contenitori di idee che trovano il loro senso nell'analisi della storia, dell'economia, della società nella quale viviamo. Le donne in politica, se si comportano come gli uomini, ovvero rincorrono il potere, sono altrettanto dannose. Il punto è che il potere va abbattuto e questo le Donne Selvagge, libere da ogni condizionamento, lo sanno bene. Perché loro sanno che il vero potere sta nella nostra anima, nella nostra psiche, nel nostro cuore. 
Per questo in Ritratti di Donna parlo di donne che la politica l'hanno fatta, ma non in modo convenzionale. Per questo il saggio è dedicato anche alla memoria di Moana Pozzi, che definisco donna eretica, erotica ed eroica. Moana era una Donna Selvaggia, che ha voluto allontanarsi dal mondo della pornografia e dei media per reinventarsi, per fare altro. Per fare politica con l'unica formazione politica che, nella storia dei partiti, ha proposto nelle sue liste persone comuni: il Partito dell'Amore. Altro che Movimento Cinque Stelle ! Beppe Grillo ha copiato Moana Pozzi, lo ammetta ! Anzi, l'ha scimmiottata, perché lui è un uomo dei media, mentre Moana era un'eroina delle persone comuni. E l'invidia fa sì che ancora oggi si infanghi la sua memoria con dicerie mediatiche assurde. E poi teniamo anche conto che la Storia ha avuto delle grandi eroine nel passato. Penso ad Anita Garibaldi, che non a caso ho voluto quale simbolo di “Amore e Libertà”, una brasiliana morta a soli 28 anni per l'unica Repubblica che l'Italia abbia mai conosciuto, ovvero la Repubblica Romana. E poi, permettetemi una piccola digressione-provocazione. Lo ammetto, sono innamorato della ministra Maria Elena Boschi, ma la mia passione va oltre il fisico che pure è affascinante ed in linea con il mio canone di bellezza femminile. Penso che la Boschi possa essere una potenziale Donna Selvaggia in politica, le cui ali oggi le sono tarpate dal potere politico, dal Patriarca Matteo Renzi, al quale ne attribuiscono, ingiustamente, una relazione. E questo perché Maria Elena Boschi è donna ed è una donna affascinante ed intelligente. Il mio obiettivo è di aiutarla, in futuro, magari anche attraverso un'intervista, a liberarsi da ogni condizionamento. E diventare una novella Anita Garibaldi. A proposito delle religione, invece, occorre dire che le Religioni Monoteiste Isituzionalizzate hanno fatto strage e cancellato ogni aspetto legato agli antichi miti della terra, alle conoscenze gnostiche ed esoteriche, all'erotismo, alla cultura matriarcale. Le religioni, in sostanza, non sono dissimili dai partiti politici e dai prodotti commerciali: sono specchietti per le allodole, senza alcun contenuto, senza alcun messaggio spirituale autentico. Cristo, Buddha, Maometto e Krishna, invece, predicavano profondi messaggi spirituali e ben si guardavano dall'istituire delle religioni !”
Debdeashakti passa poi ad un altro argomento, molto trattato nel saggio di Bagatin, ovvero la disabilità e qui racconta del progetto che la vede protagonista, ovvero LoveGiver, un progetto che promuove l'assistenza sessuale ai disabili. 
“La disabilità è uno dei tabù per la nostra società di cui tratto nel saggio” - esordisce Bagatin e prosegue “La nostra società ci vorrebbe, da sempre, tutti sani, belli, vitali, magari però superficiali, grezzi. Nel mio saggio parlo di sociale e disabilità e lo faccio attraverso figure trasgressive quali puoi essere tu Debora che, non a caso, hai accettato di scrivere la prefazione al libro. Tutti abbiamo diritto alla sessualità ed all'affettività. Ciò fa ancora scandalo, ma è questa la cosa che a me scandalizza di più ! E per questo ne parlo e ne scrivo. In Ritratti di Donna parlo anche di altri tabù, oltre a questo. Parlo del suicidio e lo faccio raccontanto la vicenda di Roberta Tatafiore, una scrittrice e femminista, nota in particolare a cavallo fra gli Anni '70 e '90. Il vissuto politico di Roberta è simile al mio. Entrambi frequentatori, sin da giovani, dell'area laica e libertaria. Prima la militanza a sinistra, poi l'approdo al centrodestra, ma senza esserne iscritti, sempre da outsider. Ed infine il disgusto per i partiti, ovvero la riscoperta del fatto che si può trattare certe tematiche - dalla prostituzione ai diritti delle donne, dalla battaglia per l'eutanasia ed il suicidio assistito sino ai diritti delle coppie non sposate - senza necessariamente fare politica nelle istituzioni che, spesso, sono foriere di prostituzioni (vere !).
Roberta Tatafiore, nel 2009 ha deciso di suicidarsi. Come scrivo nel mio saggio, non la giudico, ma comprendo il suo atto. Il suo: salto nel vuoto di chi non sa adeguarsi alla norma, come lo definì lei stessa nel suo diario, pubblicato postumo da Rizzoli e recensito in Italia pressoché solamente da me. Così come solo da me è stato recensito il film di Cesare Lanza “La perfezionista”, che ha trattato il medesimo argomento.
Debora De Angelis pone la sua ultima domanda a Bagatin, forse la più spinosa: “Le donne in massoneria, i tuoi legami con la massoneria e il tuo precedente libro sulla massoneria. facciamo un po' di chiarezza, dato che questa famigerata istituzione incute parecchio timore, ma suscita anche attrazione per via dell'aura misteriosa di cui si ammanta, ma in fondo nessuno sa mai con precisione di che cosa si tratta ?”
“Innanzitutto cominciamo con il dire che la Massoneria è una scuola filosofica, spirituale, morale” - esordisce Bagatin - “che con tutti i complotti che le attribuiscono non ha nulla a che vedere. Nel mio primo saggio ne parlo diffusamente, qui mi limito a parlare dei rapporti fra donne e Massoneria. E lo faccio per mezzo delle interviste a Francesca Vigni, unica persona in Italia ad aver pubblicato un saggio sulle donne in Massoneria e l'intervista a Gabriella Bagnolesi, ex Gran Maestra della Gran Loggia Massonica Femmiline d'Italia che, pochi sanno, fu fondata dall'attrice Franca Bettoja, moglie di Ugo Tognazzi. Le donne in Massoneria possono assolutamente entrare e non perché lo dico io, ma perché lo dicono gli antichi misteri ai quali la Massoneria si rifà. Gli antichi culti solari erano officiati da sacerdotesse ed inoltre nei cantieri dei muratori operativi medievali vi erano anche donne. E poi oggi esiste una fra le maggiori Obbedienze massoniche italiane che, almeno dagli Anni '60, inizia alla Massoneria anche le donne, ovvero la Gran Loggia d'Italia degli ALAM, oggi retta dal Gran Maestro Antonio Binni. Così come, peraltro, ad iniziare le donne per primo in Massoneria fu il Gran Maestro Giuseppe Garibaldi, uno fra i pochi uomini della Storia ad infrangere molti tabù perché dotato di profondo senso di umanità, giustizia e fratellanza”.

Giancarlo Bertollini
www.studiostampa.com

martedì 1 luglio 2014

Mistero che fa impazzire il web - Donna al cellulare nel 1928

Il Mistero che fa impazzire il web - Hollywood 1928 
scena con misteriosa donna con alla mano apparente cellulare 
girato nel fil The Circus versione integrale del 1928 
girato da George Clarke con Charlie Chaplin ...

mercoledì 25 giugno 2014

PRESENTAZIONE DEL VOLUME “RITRATTI DI DONNA”

PRESENTAZIONE DEL VOLUME
“RITRATTI DI DONNA”
 (IPERTESTO EDIZIONI)
DI LUCA BAGATIN
VENERDI' 4 LUGLIO 2014
ALLE ORE 18.00
PRESSO CAFFE' MELARGO
VIA MILANO 58 A-B
(VICINO PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI VIA NAZIONALE)
ROMA
INTERVERRANNO
L'AUTORE E DEBDEASHAKTI, AUTRICE
DELLA PREFAZIONE AL VOLUME

lunedì 11 marzo 2013

Importante incontro ad Assisi !

Venerdì 15 Marzo - DONNE SCOMPARSE 
[Ingresso Libero] - Sala Ex Pinacoteca, Piazza del Comune - Assisi
ore 21.00 -  a cura di Associazione di Promozione Sociale Ritmi 
Si affronterà il tema della Violenza delle donne grazie all'importante contributo di giornalisti, psicologi, avvocati che porteranno la loro esperienza.
  • Ercole Rocchetti – Giornalista Rai del programma “CHI L'HA VISTO”
  • Clarisse Schiller – Psicologa e Scrittrice
  • Riccardo Cecchini – Sovrintendente della Questura di Perugia
  • Emanuela Spirito – Avvocato
  • Vanna Ugolini – Giornalista
http://leioutassisi.wordpress.com/2013/02/28/277/

Amori Travel
Via Borgo Aretino 25
06081 Assisi PG Italy
Phone +39 075 816 116
Fax +39 075 78 23 411

sabato 12 gennaio 2013

DISABILI, SIBAUD-SCHIUMA: SU TRASPORTO NESSUNO FACCIA GIOCHI STRANI

(OMNIROMA) Roma, 12 GEN - "Con quale criterio si è proceduto al riaffido ad Atac del servizio trasporto disabili? Quali migliorie sono state proposte e per quale motivo gli utenti, principali fruitori di tale servizio, non sono stati interpellati e coinvolti, come da accordo preso l'8/1/2013 con le consulte, a partecipare alla commissione Politiche sociali, indetta dal presidente Tredicine? Non si giochi sulla pelle dei disabili e non si facciano giochi strani con eventuali altre ditte subappaltatrici". Lo dichiarano in una nota congiunta Roberta Sibaud, vice presidente dell'associazione 'Donne per la Sicurezza onlus' e membro Consulta Handicap Municipio II e III, e il Consigliere Comunale Fabio Sabbatani Schiuma, Presidente gruppo 'Trifoglio - Popolo della Vita'.
"Chiediamo - continua la nota - ai consiglieri Cassone (PDL), Torre (LCA), De Luca (UDC), Atzuni (SEL), Alzetta (Action), Fioretti (La Destra), Voltaggio (IC) e Vigna (API), firmatari insieme a Tredicine stesso, della mozione presentata e approvata giovedì scorso in aula Giulio Cesare, se abbiano mai sperimentato un viaggio su uno dei tanti 'carri bestiame' dell'Atac, privi di ammortizzatori, di riscaldamento/aria condizionata, rumori assordanti di lamiere, e come asserito dagli stessi autisti, pulmini che viaggiavano privi di assicurazione e senza la garanzia di una revisione, requisito importante per la sicurezza e l’incolumità degli autisti e degli utenti. Per non parlare - prosegue la nota - degli orari, fino alle 21.00 di sera con esclusione dei festivi, e con la restrizione economica e delle categorie: lavoro, fisioterapia studio e attività sociali; per questa ultima categoria sono previsti solo 5 viaggi tra andata e ritorno al mese), non permettendo alle persone con disabilità di poter avere una vita sociale, anche in considerazione dei pochi taxi attrezzati con pedana (7) esistenti a Roma. Chiediamo infine - conclude la nota - di tutelare gli autisti licenziati dalle ditte subappaltatrici del servizio a chiamata per i disabili gestito da Atac, sospeso dal 28.12.2012, e se il vicesindaco Belviso sia a conoscenza di questa situazione e del fatto che, malgrado i vari sovvenzionamenti comunali, il parco pulmini dell’Atac sia sempre più obsoleto, fatiscente ed insufficiente, sia per gli utenti accreditati che per le numerose persone in lista d’attesa".
red
121610 GEN 13
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venerdì 20 luglio 2012

Sciopero della Fame di Federica Puma !


Da oggi 20 luglio  sciopero della fame ad oltranza. 
Io sottoscritta Federica Puma madre della minore Beatrice G. incarcerata il 14.12.2011 in una casa famiglia di Roma su ordinanza a firma del Giudice Dott.ssa Melita Cavallo, Presidente del  Tribunale per i Minorenni, comunico di iniziare da oggi 20 luglio davanti al Tribunale per i Minorenni di Roma, sito in via Dei Bresciani, lo sciopero della fame ad oltranza finché non mi verrà restituita la mia bambina. La motivazione di detta scelta è dettata dal fatto che la situazione non accenna a sbloccarsi ed i giudici continuano a perseverare nel trattenere ingiustamente la mia bambina.
La ragione per la quale Beatrice mi è stata allontanata è, a dir poco bizzarra, incredibile, assurda nonché priva di alcun fondamento giuridico - “conflittualità genitoriale” - come dimostra lo stesso orientamento della Corte Suprema di Cassazione in tema di conflittualità. La conflittualità, infatti, è inesistente ed infondata atteso che il padre non desidera con sé la bambina ma la vuole in adozione a terzi.

Roma 20 luglio 2012  -  Federica Puma
Barbara Cerusico
Presidente
Associazione Donne Per La Sicurezza Onlus

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

mercoledì 27 luglio 2011

Libertà, Uguaglianza e ...

Mi sfugge qualcosa, nelle liste delle candidature elettorali sono sempre presenti (anche se poche) le donne, ora, essendo la popolazione dei votanti composta per oltre il 50% da donne, come mai spesso le candidate donne non vengono elette? Evidentemente le donne non votano per le donne e poi vogliono le sedie per Legge...ma... :-(
Viva le Donne con la "D" maiuscola, capaci, intelligenti, decise, che non chiedono di essere aiutate per Legge. Viva l'Uguaglianza.
Le quote rosa le ritengo auspicabili nelle candidature non negli eletti o nell'assegnazione obbligatoria di poltrone.
Costituzione della Repubblica Italiana.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Dice RIMUOVERE GLI OSTACOLI non inserirne altri !
O vogliamo creare un'altra disparità ?

IL VOSTRO UFFICIO STAMPA

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Il Consorzio di Tutela stappa le prime bottiglie della nuova annata del  Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG , prodotto nelle  ...

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