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martedì 24 gennaio 2023

Gli anni passano ma ciclicamente gli attacchi si ripetono, da parte di chi odia l'Italia.

Enogastronomia & Salute.
L'alcol fa bene? Ecco i dosaggi giusti per avere benefici ! Un essere umano in perfetta salute ed a peso forma può bere a stomaco pieno nelle 24 ore 1 (un) grammo di alcol per chilo di peso corporeo. Per ulteriori informazioni potete vedere la mia intervista su YouTube ( https://youtu.be/XDcfn1ai4vI ). Non parliamo solo dei produttori di bevande alcoliche, i quali, si sa, riportano o sponsorizzano volentieri ricerche sui supposti benefici dei loro prodotti, ma anche di chi ha condotto esperimenti scientifici su sostanze, in essi presenti, che si sarebbero dimostrate effettivamente benefiche per la nostra salute. Vediamone alcune. Le procianidine sono dei polifenoli contenuti nel vino rosso. Hanno una funzione vasoattiva e protettiva del sistema cardiovascolare. Una recente ricerca, oltre a verificarne l'effetto cardioprotettivo, ha anche osservato che le persone che risiedono nelle regioni i cui vini sono particolarmente ricchi di questo componente fenolico, hanno una vita media più lunga. Il resveratrolo, ha mostrato in vari studi sia proprietà di prevenzione dell'aterosclerosi e delle neuropatie tra cui anche l'Alzheimer, sia un'azione inibitoria sulla formazione di tumori. Il problema però, è che per una dose efficace si dovrebbero bere almeno 4 litri di vino! Ma c'è anche lo xantumolo, flavonoide presente nella birra, il quale, dicono, è cento volte piú attivo. Uno studio italiano ha trovato che la molecola aiuta a prevenire l'insorgenza dei tumori, frenando il meccanismo dell'angiogenesi, cioé della proliferazione di vasi sanguigni che alimentano il cancro. Quindi "Viva il vino spumeggiante" oppure "Chi beve birra campa cent'anni"? Non si sentano comunque esclusi gli astemi, esistono infatti polifenoli, flavonoidi e altre sostanze contenute naturalmente in alcuni alimenti non meno utili ed efficaci.
Ne riparleremo. 🍷
Qui sotto trovate un divertente filmato animato che risulta ancora ''ILLUMINANTE''.
(c'è da attendere qualche secondo prima che inizi).

E tanto per ricordarlo ai nostri PseudoCugini d'oltralpe ! ;-)
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martedì 9 marzo 2010

Rapporto sul consumo di alcol.

Presentazione.
Il 9,4% della popolazione in Italia consuma quotidianamente alcol in quantità non moderate e il 15,9% non rispetta le indicazioni di consumo proposte dagli organi di tutela della salute, pari a più di nove milioni di persone considerate a rischio. Età media sempre più bassa tra i giovani, poco più di 12 anni con una prevalenza tra le più alte in Europa. Questi alcuni dei dati forniti dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, nella sesta Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in attuazione della Legge 30 marzo 2001, n. 125 “Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati”.
Nei confronti dell'Europa l'Italia presenta una minore prevalenza di consumatori di bevande alcoliche e una minore diffusione del binge drinking, l'alcolico fuori pasto; tuttavia, fra coloro che consumano alcol, ben il 26% lo fa quotidianamente (il doppio della media europea), il 14% lo fa da 4 a 5 volte a settimana (valore più alto in Europa) e il 34% pratica il binge drinking almeno una volta a settimana (contro il 28% della media europea).
Il binge drinking è diffuso soprattutto nella popolazione maschile di 18-24 anni (22,1%) e di 25-44 (16,9% ). Cresce la prevalenza delle donne consumatrici. Nei ricoveri ospedalieri risulta in aumento anche la percentuale di diagnosi ospedaliere per cirrosi epatica alcolica in rapporto alle altre diagnosi (+ 6,5 punti percentuali dal 2000 al 2006).
Nel 2008, il 17,6% dei giovani di 11-15 anni ha consumato bevande alcoliche, in un'età al di sotto di quella legale per la somministrazione e per la quale il consumo consigliato è pari a zero. Tra i giovani di 18-24 anni di entrambi i sessi, il 70,7% ha consumato bevande alcoliche, con una prevalenza superiore alla media nazionale.
La tipologia di consumo a rischio prevalente tra i giovani è il consumo fuori pasto, che ha riguardato, nel 2008, il 31,7% dei maschi e il 21,3% delle femmine di età compresa fra gli 11 e i 24 anni. Nella stessa fascia di età, il 13,2% dei maschi e il 4,4% delle femmine ha praticato il binge drinking nel corso dell'anno.
Tra i giovani conducenti si riscontra il più alto numero di feriti e morti negli incidenti stradali (29.672 feriti di 30-34 anni e 432 morti di 25-29 anni nel 2007) e l'ebbrezza da alcol ha rappresentato nel 2007 il 2,09 % del totale di tutte le cause di incidente stradale rilevate.
Tra gli anziani di oltre 65 anni, il 48,1% dei maschi e il 13,1% delle femmine consuma alcolici, e in particolare vino, senza attenersi alle linee guida proposte dagli organi di tutela della salute.
La Relazione rileva peraltro che nell'ultimo triennio, in maniera più o meno marcata e diffusa tra le diverse categorie di popolazione e fasce di età, si intravede una positiva tendenza alla diminuzione di alcuni indicatori di rischio, quali la prevalenza dei consumatori quotidiani non moderati, dei binge drinkers, dei consumatori fuori pasto. Si conferma inoltre nel 2006 la positiva tendenza al calo nel tempo del tasso nazionale di mortalità per cirrosi epatica (9,61 per 100.0000 ab. nel 2006) e del tasso nazionale di ospedalizzazione per diagnosi totalmente alcolcorrelata (154,9 per 100.000 ab. nel 2006). Tra il 2006 e il 2007 si è registrata anche una diminuzione del numero degli utenti alcoldipendenti in trattamento nei servizi alcologici del SSN (-3000 circa) e, tra essi, della percentuale di giovani di 20-29 anni, interrompendo una tendenza all'aumento in atto fin dal 1996.
Per il consolidamento di questi dati positivi occorre lavorare, in linea con gli orientamenti della legge 125/2001 e tenendo conto della grande importanza della prevenzione. In questa direzione, Ministero e Regioni sono attualmente impegnati attivamente per inserire il tema alcol e salute nell'ambito del prossimo Piano Nazionale triennale di Prevenzione, con la previsione di interventi regionali e di azioni centrali finalizzati a promuovere stili di vita sani anche in relazione al consumo di alcol.

Fonte: Ministero della salute

Redazione internet - Beatrice Casini

domenica 27 settembre 2009

Enogastronomia & Salute

L'alcol fa bene? Ecco i dosaggi giusti per avere benefici ! Un essere umano in perfetta salute ed a peso forma può bere a stomaco pieno nelle 24 ore 1 (un) grammo di alcol per chilo di peso corporeo. Per ulteriori informazioni potete vedere la mia intervista su WineBar di questa settimana. Questo è il Link su cui Cliccare. Poi Cliccate sul secondo Video in basso. www.studiobertollini.com Non parliamo solo dei produttori di bevande alcoliche, i quali, si sa, riportano o sponsorizzano volentieri ricerche sui supposti benefici dei loro prodotti, ma anche di chi ha condotto esperimenti scientifici su sostanze, in essi presenti, che si sarebbero dimostrate effettivamente benefiche per la nostra salute. Vediamone alcune. Le procianidine sono dei polifenoli contenuti nel vino rosso. Hanno una funzione vasoattiva e protettiva del sistema cardiovascolare. Una recente ricerca, oltre a verificarne l'effetto cardioprotettivo, ha anche osservato che le persone che risiedono nelle regioni i cui vini sono particolarmente ricchi di questo componente fenolico, hanno una vita media più lunga. Il resveratrolo, ha mostrato in vari studi sia proprietà di prevenzione dell'aterosclerosi e delle neuropatie tra cui anche l'Alzheimer, sia un'azione inibitoria sulla formazione di tumori. Il problema però, come sostenuto in questo articolo, è che per una dose efficace si dovrebbero bere almeno 4 litri di vino! Ma c'è anche lo xantumolo, flavonoide presente nella birra, il quale, dicono, è cento volte piú attivo. Uno studio italiano ha trovato che la molecola aiuta a prevenire l'insorgenza dei tumori, frenando il meccanismo dell'angiogenesi, cioé della proliferazione di vasi sanguigni che alimentano il cancro. Quindi "Viva il vino spumeggiante" oppure "Chi beve birra campa cent'anni"? Non si sentano comunque esclusi gli astemi, esistono infatti polifenoli, flavonoidi e altre sostanze contenute naturalmente in alcuni alimenti non meno utili ed efficaci. Ne riparleremo.

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