domenica 12 maggio 2013

Sindaco e Giunta, rapporto di fine mandato

Illustrati dal sindaco Gianni Alemanno, nel corso di un’affollata conferenza stampa nella sala capitolina della Protomoteca, i dati riepilogativi del quinquennio 2008-2013 al timone dell’amministrazione di Roma Capitale. L’operato della Giunta Alemanno è riepilogato, settore per settore, nel volume del "Rapporto di fine mandato" distribuito ai giornalisti. Premessa, il quadro economico generale al momento del cambio della guardia tra vecchia e nuova amministrazione, a fine aprile 2008: Pil nazionale al +3,6 per cento (poi sceso a - 6%), casse capitoline indebitate per 12 miliardi 238 milioni di euro. Di non minore entità i tagli sui finanziamenti da Stato e Regione a Roma Capitale: in totale, nel quinquennio i fondi sono scesi di 1.450 milioni.
Non facile pertanto, ha sottolineato il Sindaco, l’opera di risanamento che ha abbattuto il debito del 30,2%, portandolo a 8 miliardi e 534 milioni. Si è risparmiato su numerosi fronti, a cominciare dalla riduzione dei costi della politica: -20,7 milioni tra 2011 e 2013 per abolizione auto blu, diminuzione gruppi e commissioni consiliari, dimagrimento dei c.d.a. delle partecipate e degli stipendi dei manager, meno personale negli uffici di staff, meno dirigenti esterni, meno spese di rappresentanza… Tagliate le spese per il personale (-61 milioni), per beni e servizi (-52,6 milioni ogni anno), per il funzionamento dei Dipartimenti (-50,3 milioni). Risparmiati 89 milioni mettendo in efficienza i consumi energetici.
In materia di economie di spesa è centrale il ruolo della riforma di Roma Capitale: dalla prossima Consiliatura, grazie alla riforma, i consiglieri dell’Assemblea Capitolina scendono da 60 a 48, i Municipi da 19 a 15 e i consiglieri municipali da 475 a 375. Risparmio stimato, dieci milioni di euro l’anno.
In questo modo, ha detto il Sindaco, e nonostante le difficoltà di percorso (ostruzionismo in Assemblea Capitolina, sentenze del Tar) hanno tenuto i servizi e gli altri settori dell’amministrazione cittadina. In campo urbanistico “niente colate di cemento” – ha sottolineato Alemanno – ma l’approvazione dei piani di recupero delle aree ex-abusive (i cosiddetti “toponimi”): 5,5 milioni di metri cubi che generano 450 milioni di investimenti in opere pubbliche. E vediamo qualche dato negli altri ambiti dell’azione di governo.
Sicurezza: -14% di reati tra 2007 e 2012, otto campi nomadi fuori norma chiusi sui 15 prima presenti sul territorio. Decoro: raccolta differenziata che passa dal 17 al 30,2 per cento; eliminati 800 mila metri quadri di scritte e graffiti; bonificate oltre duemila discariche abusive; elevate 17.238 multe per comportamenti contro l’igiene e il decoro, 90.175 per prostituzione.
Turismo: tra 2007 e 2012 crescono gli arrivi nella Capitale (oltre 1 milione 920mila, +19,13%) e le presenze (più 6 milioni 826.937, + 26,34%). Cultura: più visitatori nei musei civici (+27% in media annua), più biglietti ai botteghini del Teatro dell’Opera (+28%), all’Auditorium (+14% ai concerti di Santa Cecilia, +73% a quelli di Musica per Roma), ai Festival del Cinema (+34% in media), al complesso Palaexpo-Scuderie del Quirinale (+20%).
Asili e scuole dell’infanzia: 18 asili nido in più rispetto al 2007-2008 (da 189 a 207), 102 nidi convenzionati in più, posti nei nidi passati da 15.528 a 20.776 (+33%), 17 nuove scuole dell’infanzia (che passano da 298 a 315). Servizi sociali: nel quinquennio gli assistiti dei servizi sociali capitolini passano da 30.250 a 45.250 (più 15mila, +49,5%).
Concorsi e occupazione: 2.213 precari stabilizzati, 2.164 dipendenti assunti come vincitori di vecchi concorsi, 1.995 per aver superato concorsi recenti. Servizi telematici: crescita dei servizi online sul portale istituzionale e relativo aumento dei contatti (7 milioni 480mila nel 2008, 21 milioni nel 2012, +180%).
Tasse locali: crescita della lotta all’evasione (83 milioni recuperati nel 2007, 193 nel 2012, oltre 875 tra 2008 e 2012), con un incremento complessivo delle somme recuperate del 131%. Introdotti sgravi ed esenzioni applicando il “quoziente Roma” (quoziente familiare): per la Ta.Ri., 90 mila famiglie esentate e detrazioni per 27 milioni di euro. Per l’Imu sulla prima casa, da ultimo, 376mila famiglie esentate (pari al 36% delle prime case a Roma) e detrazioni per oltre 116 milioni. Con il recentissimo referendum online sulla riscossione, infine, dal prossimo 1° luglio non sarà più Equitalia a occuparsene ma lo stesso Campidoglio, con un nuovo sistema che prevede l’analisi delle condizioni economiche reali del contribuente da parte di un Comitato Etico e quindi, accertate le eventuali difficoltà oggettive, misure “solidali” come rateizzazioni e sospensioni del pagamento.
Il lavoro da fare non manca, ha concluso il Sindaco, ma quello svolto può considerarsi “la base di ogni futuro ulteriore passo verso il completo risanamento”.

dal Sito Istituzionale di Roma Capitale

www.studiostampa.com

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