venerdì 2 dicembre 2011

Sanità Religiosa - Cristo Re in sciopero Intesa vicina con il Gemelli.

Archiviata la pratica Santa Lucia - i due decreti per applicare l'accordo di Mercoledì sono stati firmati ieri dalla Polverini - la Regione deve dirimere la matassa.
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La sanità religiosa è sull'orlo del crack. La grana più intricata è quella che riguarda il Policlinico Gemelli. La trattativa «sta procedendo. Non ho dubbi che troveremo una soluzione anche per quella situazione», ha spiegato la Polverini, rimarcando le intese raggiunte con Santa Lucia e San Raffaele: «Ci sono problemi complessi che si trascinano da anni, perché abbiamo a che fare con norme regionali e nazionali e con contenziosi altissimi, ma è possibile trovare un equilibrio. Non ho dubbi che troveremo una soluzione anche per il Gemelli». La situazione degli ospedali classificati resta critica. «La sanità in generale e quella religiosa in particolare a causa anche delle assurde politiche regionali, fatte di tagli, liquidazioni a stralcio e ritardi nelle rimesse è ormai quasi al collasso. I lavoratori ad oggi non sanno ancora se percepiranno prima di Natale stipendi e redicesima, ma soprattutto non sanno quale sarà il loro futuro», attacca il segretario provinciale Uil Fpl Paolo Dominici. I medici del Cristo Re oggi sciopereranno. La mobilitazione è stata indetta dall'Anmris a causa del ritardo nel pagamento degli stipendi che va avanti da due anni. Sotto accusa l'amministrazione che, secondo i medici, non ha mostrato «Nè la volontà né la capacità di trovare adeguate soluzioni ai problemi». E proprio il caso Cristo Re preoccupa maggiormente proprio Dominici: «I lavoratori del Cristo Re non capiscono perché si trovano a dover rimediare alla scarsità di presidi chirurgici, ma l'Amministrazione non perde occasione per accusare la Uil-Fpl di fare cannibalismo nei confronti degli altri sindacati o di condurre una battaglia personale e strumentale». Proprio Anmris e Uil-Fpl hanno diffidato l'ospedale dal modificare l'assetto proprietario a favore della Virginia Bracelli Srl. «L'amministrazione fa finta di non vedere i veri problemi, accusa i giornalisti, omette di dire che anche i medici sciperano. Cos'altro serve affinché l'azienda comprenda che il danno d'immagine imputato ai sindacati deriva da scelte sbagliate che negli anni hanno caratterizzato le politiche intraprese dal management e che i 102 milioni di deficit in bilancio non li hanno determinati i lavoratori? Strumentale è nascondere verità e responsabilità; strumentale è nascondere l'assenza di un piano di rilancio e non ammettere il fallimento del Centro del sorriso che pure ha implicato un investimento notevole».

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